"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°36 del 2010

Aggiornamento della settimana

- dal 20 al 26 settembre 2010 -


 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 3 ottobre 2010          


 
 --


IL VANGELO DELLA DOMENICA 
 LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

é sospesa per il periodo estivo


OMELIA 

 di P. Gregorio Battaglia
di P. Alberto Neglia
 
di P. Aurelio Antista

 

 


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

---------------------------------------------

Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 




NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 






EMERGENZA ALLUVIONE IN PAKISTAN


Secondo l’associazione, solo nell’ultimo mese, si sarebbero “volatilizzati” 400 bambini. O meglio, questi sono i casi registrati presso la National Disaster Management Authority. Il numero reale potrebbe essere ben più alto.
 Lucia Capuzzi:   Pakistan, trafficanti nei campi - Scomparsi almeno 400 bimbi

Sono oltre 10 milioni i bambini colpiti dalle devastanti inondazioni in Pakistan, sottolinea l’UNICEF in un nuovo rapporto pubblicato oggi ("Children in Pakistan Every Child's Right Responding to the Floods in Pakistan")...
Con più di 20 milioni di persone colpite, l'emergenza in Pakistan supera di gran lunga la somma di quanti hanno subito le conseguenze dello tsunami nell'Oceano Indiano del 2004, del terremoto in Kashmir del 2005 e del terremoto di Haiti del gennaio scorso...
Al culmine delle inondazioni, circa un quinto del paese è rimasto sommerso. L'inondazione ha distrutto moltissimi terreni agricoli all'interno di un paese già in preda all'insicurezza alimentare...

 UNICEF: Emergenza Pakistan: l'UNICEF rinnova l'appello per 10 milioni di bambini

La rete internazionale della Caritas ha appena lanciato un appello aggiornato di emergenza per far fronte agli ingenti danni umani e materiali provocati dalle inondazioni in Pakistan, con cui spera di garantire gli aiuti fondamentali a 357.500 persone per sei mesi.
 ZENIT: La Caritas aiuterà 357.500 pakistani per 6 mesi



DIRITTI UMANI

Libertà religiosa


I musulmani che vivono nelle regioni del nord Italia sono discriminati a causa della politica leghista. E' la denuncia fatta dall'Unione delle Comunità islamiche in Italia (Ucoii) in una lettera inviata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano

  ADNCRONOS: Adro, arriva menu antimusulmano a scuola. L'Ucoii si appella a Napolitano


Pena di morte

Il miracolo dell'ultimo minuto non c'è stato. E sono stati inutili gli appelli alla clemanza giunti da tutto il mondo: "Quella donna ha ritardi mentali". Teresa Lewis, condannata nel 2003 alla pena di morte per aver pianificato l'assassinio del marito e del figlio adottivo di lui, è stata giustiziata in Virginia.

  REPUBBLICA: Virginia, giustiziata Teresa Lewis Inutili gli appelli alla clemenza


Per taluni, la civiltà consiste nel costruire i palazzi più alti e mangiare con le posate giuste. E invece è incivile piegare la giustizia a vendetta. Umiliare il diritto a strumento di morte

  Tonio Dell'OlioLa morte inflitta per legge

 

Diritto alla vita

La legge "del figlio unico", proibisce alle coppie di avere più di un figlio (ne possono avere 2 le famiglie contadine se la prima è femmina, oppure le minoranze etniche) e punisce con gravi sanzioni pecuniarie e discriminazioni sul lavoro chi viola il divieto.

  Bernardo Cervellera: Cina, senza fratelli


Diritto all'infanzia

Ci sono quelli visibili, ai quali ci si abitua nel vederli, piccoli come sono, stracarichi di fagotti lungo le strade di Mumbai, di Lima o a Lagos. Ma ci sono anche quelli che non si vedono, di cui non si sa nulla e che sono - se possibile - i più numerosi, i più fragili. Secondo i dati ILO 2010 (Organizzazione Internazionale del Lavoro), nel mondo ci sono 306 milioni di bambini economicamente attivi, 215 milioni di bambini il cui lavoro è sfruttato e 115 milioni esposti a lavori rischiosi e alle peggiori forme di sfruttamento (sessuale, traffico, ecc.).

  REPUBBLICA: Dove l'infanzia trascorre lavorando Sono 306 milioni i bambini sfruttati


Acqua pubblica

L’acqua è riuscita a mettere d’accordo migliaia e migliaia di associazioni e gruppi, ha messo d’accordo tutti tranne chi sta in parlamento, perché tanto l’opposizione quanto la maggioranza, ottusamente o coscientemente, si ostinano a ignorare questo grande movimento di popolo.

  Silvia Parodi: Si scrive acqua, si legge democrazia






AFRICA

E' Dombisa Moyo, giovane e brillante economista autrice di un libro pamphlet che sta facendo discutere perché sostiene che l'Africa non è povera nonostante gli aiuti ma proprio a causa di questi ultimi. Nelle 230 pagine di La carità che uccide, destreggiandosi tra le mille iniziative e i tanti programmi messi in piedi, l'autrice spiega spiega perché la terapia che avrebbe dovuto salvare il continente dimenticato si è trasformata in una iniezione letale.

   Alberto Tundo: Aiuti: la mano che strangola l'Africa


CONGO

  Almeno 303 civili sono stati stuprati, spesso più volte, durante i barbari attacchi condotti da circa 200 uomini di tre gruppi armati nell'est Repubblica Democratica del Congo solo dal 30 luglio al 2 agosto. Lo ha confermato oggi un rapporto dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Ma il numero delle vittime potrebbe essere molto più alto, afferma il documento. Per l'Onu, "l'entità e la crudeltà" di questi stupri "superano l'immaginabile".  

  AVVENIRE:  Onu: «Crudeltà inimmaginabili»

Kabila prepara una missione militare per eliminare i guerriglieri e riprendersi i giacimenti minerari. A pagare, però, sono i civili

  Tommaso Cinquemani:  Congo, le miniere del Kivu controllate dalle mafie



SOMALIA

Mogadiscio, truppe ugandesi dell'Unione africana resistono all'avanzata delle milizie islamiche

  PEACEREPORTER:   Guerra in Somalia (video)

Dall'Unione Africana la richiesta di più fondi per combattere al-Shabaab

  PEACEREPORTER: le truppe ugandesi avanzano a Mogadiscio


NIGERIA

Nella regione dello Zamfara, in Nigeria, solo quest’anno l’avvelenamento da piombo — il saturnismo — ha causato la morte di 200 bambini e ha intossicato almeno 18mila persone. Altre decine di bambini, quasi tutti sotto i cinque anni, sono diventati ciechi, sordi o hanno avuto problemi al sistema cerebrale o a quello muscolare. Il saturnismo è spesso letale per i bambini (che sono più propensi a inalare le polveri tossiche, giocando a terra), mentre negli adulti produce problemi a lungo termine come sterilità, insufficienza renale e la possibilità che nascano figli già deceduti.

  IL POST: 200 bambini avvelenati dal piombo




CINA


La Cina ha già conseguito i Millennium Development Goals, grazie soprattutto alle politiche agricole

  Gabriele Battaglia: Millennio in salsa di soia




BRASILE

 Le elezioni presidenziali del prossimo 3 ottobre in Brasile di svolgeranno all'insegna della continuità, senza scossoni e novità di cambio politico. E' già designato il vincitore, anzi la vincitrice e questa sì è una importante “prima volta”: tocca a una donna - novità nella continuità - Dilma Rousseff che ha moltissime possibilità di vincere già al primo turno senza bisogno di un eventuale ballottaggio.

  Roberto Moranduzzo:  dopo Lula, Dilma?


Al presidente Lula chiedono un intervento "urgente". Villaggi incendiati e colpi di mitra nel Mato Grosso. In azione mercenari di proprietari terrieri per rubare le loro terre.

  Alberto Bobbio:  Vescovi Brasile: basta attacco a indios



ISRAELE-PALESTINA

I soldati che uccidono palestinesi nei Territori Occupati non verrebbero quasi mai processati, neanche in casi dove l’azione criminale sembrerebbe evidente. Neanche in casi in cui ci si troverebbe davanti a una palese violazione del diritto internazionale umanitario.

  Francesca Borri: Cisgiordania: impuniti i soldati che uccidono civili palestinesi

Scontri a Gerusalemme Est dopo l'uccisione di un palestinese

  PEACEREPORTER:  La città divisa (video)


CUBA

Gli Odm a Cuba sono stati presi in considerazione già da decenni. Merito della Rivoluzione che mette al centro l'uomo e non il profitto

  Alessandro Grandi: Rivoluzione e obiettivi del millennio



INDIA / KASHMIR



Dopo le recenti e terribili proteste nelle regioni indiane dello Jammu e del Kashmir, il Governo centrale ha deciso di inviare un delegazione di parlamentari per risolvere la questione.
La delegazione comprende 40 persone sotto la guida del Ministro dell'Interno e include politici di spicco di tutti i maggiori partiti indiani. Dopo due giorni di missione in Kashmir, ancora alle prese con il coprifuoco, si è riusciti ad avviare il dialogo con i capi separatisti, i quali precedentemente non avevano accettato alcun incontro del genere.

  Rezwan: India: possibile la riconciliazione con il Kashmir?


AFGHANISTAN

Testimonianza dall'ospedale di Emergency a Kabul

  Elena Giovannella:  Per una brocca d'acqua

   ASIANEWS:  Karzai invita il mullah Omar al tavolo della pace

E' deciso: il famoso gasdotto transafgano – quello per realizzare il quale gli Stati Uniti hanno sostenuto i talebani negli anni '90 e hanno poi, secondo molti, invaso l'Afghanistan nel 2001 – si farà entro il 2014

  Enrico Piovesana:  Il gasdotto transafgano diventa realtà


VENEZUELA

Il 26 settembre giornata di elezioni parlamentari. Diciassette milioni di venezuelani sceglieranno i membri della nuova Assemblea, oggi controllata direttamente dal Psvu del presidente Hugo Chavez

  Alessandro Grandi: elezioni atto sedicesimo

«Dovranno rassegnarsi. Non hanno scampo. Li polverizzeremo!» Con queste parole bellicose, il leader venezuelano Hugo Chavez ha chiuso la compagna elettorale. Il suo è un vero e proprio “grido di battaglia” contro «los escualidos»(gli squallidi).

   Lucia Capuzzi: Venezuela, ora Chavez ha paura delle elezioni  



COLOMBIA


Mono Jojoy, capo militare del gruppo, e Carlos Antonio Lozada, responsabile delle infiltrazioni nella società civile, sono stati uccisi in un'operazione militare alla Macarena, nel Meta

  Stella Spinelli:  Colpo al cuore delle Farc: uccisi due dei sette capi del Segretariato


Il colpo per le Farc è duro, ma cosa dimostra? Solo che anche in Colombia la guerra è sempre più asimmetrica, cioè che la distanza dei mezzi a disposizione aumenta di anno in anno

  Guido Piccoli: il Mono è morto, ma la pace resta lontana

Simone Bruno, giornalista nostro collaboratore, che da anni vive e lavora a Bogotà, ha commentato a PeaceReporter la notizia della morte del capo militare della Farc

  Simone Bruno: un paese assetato di sangue





GRAN BRETAGNA

I saloni di Buckingham Palace sono enormi e in qualche modo vanno riscaldati. Così la regina Elisabetta, nel 2004, chiese di poter accedere ad un fondo destinato alle classi meno abbienti. A svelare la storia è il quotidiano Indipendent che ha ottenuto la documentazione grazie al Freedom of Information Act.

  PEACEREPORTER: regina chiese soldi destinati ai poveri per riscaldare Buckingham Palace





I NOSTRI TEMPI /

  Interventi ed opinioni

 

Il fango e il suo uso assumono oggi significati nuovi. È un fango immateriale quello che circola, ma molto consistente, un fango che mostra di avere due bersagli preferiti: l'altro e le istituzioni. Evoca l'aggressione contro l'altro e la sua integrità, la sua autostima e ricorre all'abiezione e alla turpitudine come criteri relazionali. È un fango che tracima e travolge il valore della vergogna sfondando ogni soglia etica.

  Ugo Morelli: Fango


FACEBOOK

Nonostante quel substrato di alienazione che Facebook può generare può essere anche uno spazio pubblico di confronto politico e intellettuale. Letteratura, musica, video di youtube, attualità è tutta una querelle di materiali che bisogna saper selezionare. Facebook è un assaggio di ciò che siamo, ma il resto della storia dev’essere reale

  Laura Spaggiari: Non chiedermi se sono felice, “visitami” su Facebook





IMMIGRAZIONE

     (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

DOCUMENTARI
Ionut Carpatorea ha lavorato come produttore della televisione pubblica rumena e ha diretto insieme ad altri registi varie miniserie di documentari come The gypsies del 2005 e Transylvanian fortress del 2006  Il lavoro per "A casa da soli" è durato quasi tre anni tra inchiesta e riprese.

Dietro la parola “rumeni” ci sono milioni di storie, c'è un passato drammatico rappresentato da una dittatura che ha soffocato tutte le libertà. Un regime che ha isolato la sua popolazione dal mondo. E c'è un presente fatto di milioni di rumeni emigrati per cercare un futuro migliore. Ma incastonata in questo futuro c'è una tragedia: molti bambini – sentendosi abbandonati dai genitori che sono in Italia, in Spagna, nella ricca Europa a lavorare – si suicidano. A casa da soli racconta alcune di queste di storie, ma è soprattutto un prezioso strumento per non rimanere noi - gli “europei”- a casa da soli con i nostri pregiudizi. Ionut Carpatorea ha lavorato come produttore.

  Guarda: "A casa da soli"  (video)

---------------------------------------

Cinquantacinque città e centinaia di organizzazioni e singoli cittadini hanno partecipato al Clandestino Day lanciato dal settimanale Carta. Tante iniziative per resistere all’imbarbarimento delle relazioni sociali e delle condizioni di vita dei migranti che vivono in Italia. La prima giornata di un lungo autunno migrante e antirazzista.

  Clandestino Day 2010

La seconda edizione della Giornata per dell'orgoglio migrante che quest'anno è dedicata al diritto all’istruzione e alla scuola pubblica aperta a tutti. In diverse città verrà proiettato il documentario girato nella scuola multietnica Iqbal Masih

  Cladestino day, eventi in tutta Italia - Il docufilm per il diritto alla scuola

  Rassegna stampa sul Clandestino day

-------------------------------------------------

Lettera dei comboniani di Castel Volturno al primo cittadino che aveva accusato, in occasione del secondo anniversario dell’assassinio di 6 africani, le associazioni locali di lucrare sul lavoro fatto con i migranti. “Il volontariato non fa campare. Le nostre opere vanno avanti con la solidarietà di chi, credente e non, pensa che nessuno può essere condannato a priori”.
In audio l'intervista a p. Antonio Bonato, missionario comboniano a Castel Volturno.

  NIGRIZIA: Il sindaco fomenta la guerra tra poveri  (testo+audio)


 

ROM

Ci vorrebbe un cantastorie di quelli capaci di stupirsi ancora per intonare, a spasso nelle strade di Milano, l’incredibile ballata del Triboniano.
Chi sarà il più carogna in questa vicenda di zingari infidi e politici che li braccano?

   Gad Lerner: L’incredibile ballata del Triboniano

Ammassati in un capannone, separati da pannelli fatti di stracci per difendere quel minimo di privacy, in pessime condizioni igieniche e tutti sotto uno tetto con profonde infiltrazioni d’acqua. Sono le condizioni di vita di alcuni dei rom sgomberati che hanno accettato l’offerta di accoglienza del Comune di Roma secondo quanto denuncia l’associazione “21 luglio”

   REDATTORESOCIALE: Rom sgomberati, la vita nell’ex Cartiera di via Salaria (video)

I loro diritti civili sono pesantemente limitati, essi sono posti sotto controllo e perfino assassinati – tre esempi in Stati membri dell’Unione Europea.

   Hans Hagen Bremer: I Rom: europei di seconda classe



Obiettivi del millennio
 
    (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

Salvare la vita di donne e bambini, uno degli obiettivi più difficili tra gli otto del Millennio da realizzare entro il 2015. Ma oggi più vicino: a New York il vertice sulla povertà si è chiuso con l’annuncio del segretario generale Onu, Ban Ki-moon, sullo stanziamento di 30 miliardi di euro, raccolti tra donatori privati e pubblici.

  Guarda: Vertice Onu: 30 miliardi per donne e bambini

In modo pressoché unanime il mondo della cooperazione e della società civile internazionale torna a chiedere alla politica di moltiplicare gli sforzi per non vanificare i risultati ottenuti negli ultimi dieci anni per raggiungere almeno parte degli otto Obbiettivi di Sviluppo del Millennio fissati dall'Onu.

    Obbiettivi del Millennio: gli appelli alla politica  (In audio l'intervista a Sergio Marelli, segretario generale della Focsiv, realizzata da Fortuna Ekutsu Mambulu)


Nonostante molta retorica sulla "responsabilità", il Summit non ha identificato un modo pratico per chiamare i governi a rispondere sul raggiungimento o meno degli Osm o sulla coerenza della loro azione sugli Osm con gli obblighi in materia di diritti umani.

  Comunicato di Amnesty International Italia

-------------------------------------------


La società civile chiede al Governo italiano e agli altri Paesi di rispettare gli impegni nei confronti dei più poveri. Un ampio dossier su Famiglia Cristiana in edicola.

  FAMIGLIA CRISTIANA:  È ora di dire basta alla povertà


Alle Nazioni Unite si discute dei Millennium Development Goals: il valzer dei capi di stato su parole e promesse. Ne abbiamo parlato con Loretta Napoleoni.

  Nicola Sessa:  Millennium, il festival della vacuità

Oltre 900 milioni di persone soffrono ancora di fame e povertà cronica. Le cifre diffuse da Oxfam e ActionAid gettano ombre sul miracolo del Millennium

  Alberto Tundo: Fame e povertà, il primo obiettivo mancato


Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato una nuova strategia di aiuti allo sviluppo basata su quattro punti. E ha respinto l'osservazione che la crisi economica interna debba indurre ad essere meno generosi verso gli altri Paesi

  SKY-TG24:  Obama all'Onu: "Il mondo deve fare di più per i poveri"  (testo+video)

... a chi e a che cosa serve firmare assegni in bianco che in molti casi vanno ad alimentare non gli affamati ma gli affamatori, non i popoli ma i dittatori? O che finiscono imboscati a profitto delle burocrazie che se li passano di mano in mano, da quelle pletoriche degli organismi internazionali a quelle avidissime delle nazioni disastrate del Terzo Mondo?

  Fulvio Scaglione Per nutrire invece che per sparare 

Maggiori controlli, dunque, e aiuti più mirati. Una svolta che presuppone una reciproca responsabilità: gli aiuti devono essere trasparenti – oltre a essere versati con regolarità e senza ritardi – così come il modo in cui sono usati. Un circolo virtuoso che si spera possa dare frutti maggiori di quelli ottenuti finora nella lotta alla povertà e nel raggiungimento di quegli Obiettivi del Millennio che rischiano, altrimenti, di restare soltanto dei buoni propositi.

  Paolo M. Alfieri: L'Onu è sotto accusa: «Basta aiuti a pioggia»


PACE

     (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


21 settembre. Il mondo celebrerà la Giornata Internazionale per la pace. La novità di quest’anno è l'invito da parte del Segretario-Generale Ban Ki-Moon ai giovani di tutto il mondo a prendere posizione a favore della pace ed a farsi promotori del tema I Giovani per la Pace e lo Sviluppo. La cosa, se non si fosse capito, nasconde un po' di disperazione verso la seconda e terza età che evolvono, entrambi, volentieri verso la guerra mandando però a combattere i giovani.

  Giornata per la Pace. Investire in cultura


Domani 21 settembre le Nazioni Unite celebreranno la Giornata Internazionale per la Pace. Uno dei giorni più importanti del calendario dell’Onu. La pace -il principale obiettivo delle Nazioni Unite- è un bene prezioso. Ne sanno qualcosa le donne e gli uomini che a centinaia di milioni sono ancora intrappolati nella morsa della guerra, della miseria, dell’oppressione, dell’intolleranza e dello sfruttamento.
La pace, com’è noto, è uno dei beni più importanti da cercare, costruire e difendere. Un lavoro per tutti, da fare tutti i giorni. Ma in Italia non interessa molto.

  Ma... chi se ne frega della pace!

----------------------------------------------------------------------

Non c’era nessun fatto spettacolare da raccontare e soprattutto non c’era nulla da buttare in politica. Così la TV, pubblica e privata, ha censurato la Giornata internazionale per la pace e le iniziative promosse da centinaia di associazioni, gruppi, scuole, enti locali e organizzazioni della società civile per costruire una cultura della pace e dei diritti umani. Non una parola, non un’immagine. Tutti uguali: TG1, TG2, TG3, Rainews, TG4, TG5, Studio Aperto, La7. Tutti uguali. Tranne SkyTG24 che alla Giornata internazionale per la pace ha dedicato 10 minuti.

  La pace censurata dalla TV

Per affrontare la grave crisi culturale che stiamo vivendo abbiamo bisogno di fare un grande investimento educativo e ri-mettere al centro della nostra vita, della società come della politica, i valori che sono stati scolpiti nella nostra Costituzione. Sono i valori della nonviolenza, della giustizia, della libertà, della pace, dei diritti umani, della responsabilità e della speranza. Valori oggi messi da parte, che vanno riscoperti, rigenerati e utilizzati per affrontare insieme le grandi sfide del nostro tempo.

  21 settembre 2010 – 25 settembre 2011 - Un progetto, un anno per cambiare. - Costruiamo insieme una nuova cultura!


“Non basta parlare di pace. Uno ci deve credere. E non basta crederci. Uno ci deve lavorare.”
Eleanor Roosevelt


--------------------------------------------------------


Oggi celebriamo l'annuale Giornata Internazionale della Pace - un giorno dedicato al cessate il fuoco e alla non violenza. La pace è preziosa.Essa deve essere nutrita, mantenuta, difesa.

  Ban Ki- Moon:  MESSAGGIO SULLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA PACE

Se la politica non naviga nella direzione della pace, che politica è? E questo sarebbe il modo migliore di celebrare la Giornata Internazionale dell'ONU per la pace.

  TONIO DELL'OLIO:  Politica di pace


Nonviolenza, giustizia, libertà, pace, diritti umani, responsabilità. Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace, punta sulla scuola e sul mondo dell'informazione.

  Roberto Zichittella:  «Rimettere al centro i valori che contano»



Lavoro

I dati sul lavoro nel secondo trimestre dell’anno

  ISTAT:  Occupati e disoccupati



Mentre la ripresa economica in Italia mostra evidenti segni di stanchezza, la disoccupazione continua a crescere colpendo in particolare i giovani e tra questi soprattutto le ragazze meridionali. Ma la nuova disoccupazione, spiega l’Istat che ieri ha diffuso i dati sul lavoro nel secondo trimestre dell’anno, si concentra nel nord del Paese dove sono alla disperata ricerca di un posto numerosi ex-occupati i quali evidentemente non hanno potuto usufruire della cassa integrazione guadagni.

  Bruno Mastragostino:  La disoccupazione morde i giovani e il Sud

«I giovani pagano un paradosso tutto italiano: quello di aver flessibilizzato – come era giusto e utile – il mercato del lavoro, lasciando però estremamente rigido tutto il resto». Francesco Delzio, classe 1974, già direttore dei Giovani imprenditori di Confindustria, autore di libri come «Generazione Tuareg» sui giovani e «La scossa» sul Mezzogiorno, non è certo stupito degli ultimi dati Istat sull’occupazione.

  Francesco Riccardi:  Delzio: i ragazzi pagano il prezzo delle rigidità del sistema



Famiglia


Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, illustra la nuova proposta del "Fattore Famiglia". Intervista di Renata Maderna.

  FAMIGLIA CRISTIANA:  Belletti presenta il Fattore Famiglia

Nel 2012 a Milano il Papa ritroverà l’abbraccio delle famiglie di tutto il mondo. Si terrà infatti nella metropoli lombarda il VII Incontro mondiale dedicato alla cellula fondamentale della società. E con un tema che ha una forte connotazione sociale: «La famiglia: il lavoro e la festa».

  Mimmo Muolo:  2012, Milano e il mondo Festa di famiglia

Sono una risorsa per il Paese. Ma gli artigiani dallo Stato hanno in cambio solo tasse e burocrazia. Parla Giorgio Guerrini, leader di Confartigianato.

  Francesco Anfossi:  Guerrini: la famiglia che impresa



LOTTA ALLE MAFIE


      (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

20° anniversario della morte di Rosario Livatino

A vent'anni dalla sua morte si parla già di beatificazione. Perchè Rosario Livatino era un giudice giovane, buono, ma conosceva la realtà e le sue insidie. Dolce e austero allo stesso tempo, "puro, rigoroso e giusto", nella vita quanto sul lavoro. Con una missione: "dare alla legge un'anima".

  Il ricordo di Rosario Livatino a 20 anni dall'uccisione

Un emozionante incontro con la professoressa Ida Abate, biografa del giudice Rosario Livatino che svela il mistero delle tre lettere annotate spesso sulle agendine del giovane magistrato: S. T. D. Il "giudice ragazzino" venne trucidato dalla mafia il 21 settembre 1990 sulla strada Canicattì-Agrigento mentre, con la sua Fiesta Rossa, senza scorta, raggiungeva il tribunale. Ida Abate, nel 1993, è stata incaricata dal vescovo di Agrigento di raccogliere testimonianze per la causa di beatificazione del giudice. La professoressa ha raccolto tutto il materiale, gli effetti personali, i ricordi di quello che fu anche uno dei suoi migliori alunni del liceo classico "Ugo Foscolo". Un omaggio al giudice che Papa Giovanni Paolo II ha definito "Martire della Giustizia, e indirettamente, della Fede". Dopo la sua tragica morte, il giudice è stato proposto per l'avvio di un processo di beatificazione come Martire. Secondo le leggi della Chiesa, nel caso dei "Martiri", infatti, non è necessario il verificarsi di miracoli.

  video del discorso letto alla conferenza del 7 aprile 1984 a Canicattì, provincia di Agrigento.

Nel suo discorso Il Giudice Livatino ribadisce i principi di indipendenza dei magistrati da qualsiasi forma di potere, sia esso politico o mafioso.

   video
Le immagini sono tratte dal film "Il Giudice Ragazzino" interpretato da Giulio Scarpati e da Sabrina Ferilli

Oggi sono esattamente 20 anni dalla morte del giudice Rosario Livatino, una delle tante vittime della mafia siciliana, morto in giovane età e tristemente soprannominato “il giudice ragazzino”, dal titolo del noto film di Alessandro di Robilant tratto dall’omonimo libro di Nando Dalla Chiesa, il quale aveva preso per così dire “spunto” dallo sfogo dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga.

  20 anni dalla morte del giudice Rosario Livatino

"Esprimere l'inesprimibile", riuscire a toccare le corde del cuore, sentire l'anima e i battitti del giudice Livatino, nonstante siano passati vent'anni dal giorno del suo assassinio: 21 settembre 1990.
Le parole non bastano a mantenere vivi i ricordi: è l'arte della musica, della messa in scena, della danza, del magico gioco di luci, ombre e silenzi a renderlo possibile.

  Note e silenzi in memoria di Rosario Livatino


-------------------------------------------------------------------

Dopo la denuncia di Qui Lecco Libera, comincia il trasloco dei primi faldoni. Ma l'associazione chiede la restituzione del covo all’amministrazione cittadina, per un utilizzo più “pubblico”

  IL FATTO QUOTIDIANO:    Lecco, dopo la denuncia dei cittadini, la prefettura trasloca il suo archivio nella pizzeria confiscata alla mafia

---------------------------------------------- 

Videoreportage da Pollica dopo l'omicidio del primo cittadino Angelo Vassallo (di Fabio Tonacci)

  REPUBBLICA: Chi ha ucciso il sindaco pescatore: il docufilm

--------------------------------------------------------------------

Dopo l'ultimo attentato al procuratore Di Landro, una grande e colorata manifestazione contro la criminalità organizzata. La più imponente mai organizzata nella regione. Molti rappresentanti dela società civile, sindaci, imprenditori e cittadini

  Giuseppe Baldessarro:  "No 'ndrangheta", migliaia a Reggio "In questa terra c'è bisogno di coraggio"

È necessario dire con forza "no" alla 'ndrangheta, alle altre mafie e a tutte le altre forme d'illegalità e corruzione, perché loro stesse sono una negazione totale: della vita, della libertà, della speranza. Ma dalla rabbia del "no" si sprigioni il coraggio di un "sì" ancora più forte. 

  Luigi Ciotti:  No 'ndrangheta day


L'istituzione dell'Agenzia per i beni confiscati, lo scorso marzo, è stato un segno di buona volontà da parte del Governo, ma appare inutile creare un organismo, se poi non gli si dà la possibilità di operare con efficacia. Il punto sul tema è stato fatto durante un convegno organizzato a Isola a Capo Pizzuto (Crotone), su un terreno confiscato alla famiglia Arena.

  ANTIMAFIADuemila:  Beni sequestrati: altro che festa





ITALIA / SCUOLA

      (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Il sindaco non molla: chi non ha i soldi non mangia. Ma coi soldi spesi per i 700 simboli leghisti si sfamava tutto il paese. Una sottoscrizione per far mangiare i bimbi poveri.

  Pasti mensa? No, meglio gli zerbini

  Video

È del tutto evidente che ad Adro il sindaco leghista ha fatto (o lasciato fare) un grave errore... Servire una comunità significa prima di tutto non servirsi di essa. Mai, in nessun modo. Mai, nel nome di qualsivoglia appartenenza. In una scuola o in un ospedale o in un pubblico ufficio gli unici "segni" ammissibili e, infatti, ammessi (prima ancora che da norme e regolamenti, dal sentire profondo e diffuso della gente) sono quelli che richiamano la nostra storia comune, la nostra bella cultura civile e religiosa, il nostro essere partecipi di una realtà e di una vicenda collettiva che in ogni angolo della Penisola chiamiamo «Italia»...
 
  Tra i banchi solo i "segni" che appartengono a tutti
 
  I docenti dell'Istituto Comprensivo di Adro non ci stanno, non vogliono insegnare nella scuola leghista, ecco la lettera sottoscritta da tutti i docenti, dai collaboratori scolastici e da tutti i membri del Consiglio d’Istituto della scuola  d’Infanzia, Primaria e Secondaria statale di Adro.

-------------------------------------------------------


Alla vigilia della Giornata internazionale della nonviolenza indetta dall'Assemblea Generale dell'ONU del 2 ottobre, i ministri Gelmini - La Russa stipulano un accordo per il corso scolastico “Allenati per la vita” con pratiche militari...
 Per il direttore di Azione Nonviolenta Mao Valpiana “la nostalgia del Ministro La Russa per i giovani Balilla del ventennio fascista, ha contagiato anche la Ministra Gelmini. Il Ministero della Difesa dovrebbe pensare alla difesa della nazione. Il Ministero della Pubblica Istruzione dovrebbe pensare all'istruzione dei giovani. Semplice. Confondere la disciplina militare di una pattuglia (che si basa sull'obbedienza cieca) con l'educazione scolastica di una classe (che si basa sul dialogo critico) è un madornale errore. Essere soldati o essere studenti, nella vita sono due vocazioni diametralmente opposte”...

 
Italia: scuola di guerra

Si chiama “allenati per la vita”. E’ il corso teorico e pratico, valido come credito formativo scolastico (alla sua quarta edizione), rivolto agli studenti delle scuole superiori, frutto di un protocollo tra Ufficio scolastico lombardo, Comando regionale dell'esercito, ministero dell’Istruzione e della Difesa (per la prima volta c'è l'investitura ufficiale dei due ministeri). E che cosa serve a un ragazzo per allenarsi per la vita? 

 
Scuola, entra l'educazione militare

In combutta con Maria Stella Gelmini, La Russa ha introdotto la pratica delle armi nelle scuole superiori. E’ un corso di guapperia militaresca, valido come credito formativo, che hanno chiamato “Allenamento alla vita” e dove l’insegnamento pratico delle tecniche di guerra, la divisione dei ragazzi in pattuglie, il caricamento dei fucili e le sedute nei poligoni di tiro stanno insieme ad altre discipline belle, giuste e già obbligatorie nelle scuole anglosassoni, come per esempio la sopravvivenza, il nuoto, il primo soccorso e le tecniche di salvataggio. E’ dunque evidente il tentativo di nascondere le ortiche in un mazzo di fiori, ma il risultato finale è quello, opposto, di nascondere i fiori ed esaltare le ortiche, vale a dire lo spirito guerriero come valore educativo.

  E il fucile entrò a scuola. Lezioni di guerra agli studenti

  Confronta anche con il nostro precedente post CONTRO LA LEGGE BALILLA (12 luglio)
e, riguardo al dibattito sul Servizio Civile, una riflessione della Caritas:  I NUOVI PILASTRI DEL SERVIZIO CIVILE E LE PISTE DI LAVORO PER IL FUTURO

-----------------------------------------------------------

In Lombardia un protocollo tra il ministero della Difesa e quello dell’Istruzione riporta nelle scuole quello che era uscito dalle caserme: la leva

  Alessandro Micci:   Libro e moschetto, italiano perfetto

'Per lavorare in gruppo ci sono mille modi diversi che non hanno bisogno né di poligoni di tiro, né di esercizi ginnico militari'

  Angelo Miotto:   Cecilia Strada, Emergency: 'Una proposta stupefacente'

A scuola con l'elmetto? Ben altre sono le priorità secondo i pedagogisti, che avvertono: la scuola non può prestarsi a esperimenti che non appaiono ispirati ai valori del dialogo come strumento di soluzione dei conflitti.

  IL MESSAGGERO:   E' polemica sulla “scuola di guerra” I pedagogisti: niente armi in classe


Tra le centinaia di racconti che continuano ad arrivare a Repubblica.it quelli dei genitori alle prese con le disfunzioni che nelle scuole hanno provocato tagli e malfunzionamenti della riforma: dai banchi ai prof scomparsi. E poi i drammi dei disabili

  Carmine Saviano:  "Lì non c'è il futuro dei nostri figli" E i genitori tornarono protagonisti



... a differenza di tutti gli altri paesi UE, il nostro non emargina gli studenti diversamente abili in classi o scuole speciali. Un dato che dovrebbe essere valorizzato e renderci orgogliosi di una cultura democratica che in passato – in un ipotetico sistema di priorità – ha spinto a porre l’attenzione proprio sul senso di un’uguaglianza reale tra individui quanto a diritti; sulla funzione che rispetto a questo senso la scuola poteva esprimere; ed ha consentito questa bella, civile, democratica anomalia...

  Marina Boscaino:   Una bella e democratica anomalia italiana


Basta disabili a scuola. Non imparano e disturbano. Meglio per tutti una comunità, dove mandarli seguiti da personale specializzato. Parole dell’assessore all’Istruzione di Chieri, comune torinese di 36 mila anime adagiato sulle colline verso l’Astigiano.

  Federico Genta:  Assessore-choc: "Fuori i disabili dalle classi"

«La riforma epocale della scuola pubblica, approvata da Tremonti-Gelmini, assicurerà davvero la qualità della scuola italiana?»

  UNITA':  Bersani: con la scuola di Gelmini più divario nord-sud, ricchi-poveri

Di fronte a questi bambini così diversi, ma tutti con le loro attese, curiosità, disponibilità ad essere conquistati dal meraviglioso mondo dell´apprendimento e della conoscenza, una sola maestra. Dato che la compresenza è stata eliminata in nome di esigenze di bilancio, ma anche perché la ministra e i suoi consiglieri la considerano uno spreco inutile di personale a solo vantaggio dei sindacati, una sola maestra per volta deve tener vivo l´interesse di trenta bambini, attenta a non scoraggiare chi è più avanti e a non lasciare irrimediabilmente indietro chi fa più fatica.

  Chiara Saraceno:  Così si uccide la scuola pubblica


Gelmini: la satira corre sul web... Per ridere... ma a denti stretti!!!

  SKY:   Gelmini, da Santa a sarta: ridere su web


 Speciale Scuola di Tempo Perso

       a cura di Mimì Caruso

 

FEDE E
SPIRITUALITA'


"VOI SIETE UN POPOLO  SACERDOTALE" HOREB n. 56 – 2010

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

   Editoriale (Pdf)

   Sommario (Pdf)



... Proprio questo movimento centripeto, dall’esterno verso il centro, costituisce l’evento "pellegrinaggio". A noi ora interessa evocare il profilo del pellegrinaggio al santuario come itinerario verso quel centro ove si ha l’incontro con Dio, con Cristo, con la storia della salvezza, con Maria, coi martiri, coi santi.

  Gianfranco Ravasi: Santuari, i polmoni della fede


Fratelli coltelli, come sentenziano un vecchio detto e un film recente, senza mezzi termini né spazi d’equivoco?
Quando si nasce con un buon pezzo di Dna in comune (e due fratelli sono la cosa geneticamente più vicina che ci sia), davvero non c'è spazio che per l’amore o per l’odio?
Nella realtà della vita le cose sono - per fortuna - più complicate di così. Anzi, se c’è un rapporto complesso, intricato e fitto di sottintesi è proprio quello fra fratelli, in una gamma quasi infinita di sfumature.

  Elena Loewenthal: Il complesso del minore


Dialogo interreligioso


L’era della globalizzazione è anche l’era del pluralismo religioso, culturale ed etico .
Oggi , ormai , assistiamo ad una consapevolezza sempre più crescente che la religione non è più un fatto geografico e non vive più in un universo chiuso .
Viviamo in una società arcobaleno ; siamo popolo di popoli , religione di religioni , costume di costumi .

  Kamel Layachi: La civiltà dell'amore e della responsabilità


XVII anniversario del martirio di 3P ucciso dalla mafia

Oltre alle dovute celebrazioni locali c’è però ben poco. In particolare il processo di canonizzazione – per il quale è stato appena nominato un nuovo postulatore, mons. Vincenzo Bertolone, vescovo di Cassano allo Ionio (Cs) – è fermo al palo: ha superato la fase diocesana ma è bloccato a Roma. Attorno ad un nodo: il riconoscimento del martirio del prete, che peraltro consentirebbe di non attendere i due miracoli necessari alla canonizzazione e quindi di accelerare i tempi dell’iter. Ci sono forti resistenze vaticane all’attribuzione del titolo di martire ad un prete ucciso dalla mafia, perché questo avrebbe ripercussioni teologiche e pastorali non di poco conto (v. notizia successiva).

  Stefano Stimamiglio: Don Pino Puglisi, santo! e martire di mafia? Il Vaticano tentenna

------------------------------------------------


      (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


Monsignor Luigi Padovese: dall’odio nasca il perdono

Una lettera scritta due mesi prima di morire. E che alla luce di quanto poi è successo sembra quasi un testamento spirituale. «La fecondità del perdono di fronte alla sterile alternativa dell’odio e della vendetta». La civiltà dell’amore al posto della legge del taglione. Monsignor Luigi Padovese, presidente della Conferenza episcopale turca e vicario apostolico d’Anatolia, assassinato il 3 giugno scorso a Iskenderun, non poteva immaginare che le parole scritte a suor Chiara Laura Serboli, abbadessa del Monastero Santa Chiara di Camerino, sarebbero diventate quasi una testimonianza ante litteram del suo sacrificio, resa ancora più vera dal tragico evento che avrebbe reciso la sua vita terrena.

   Il «testamento» di Padovese: dall’odio nasca il perdono

-------------------------------------------------------------------------

"Il dono più grande è il perdono" di Enzo Bianchi


Anche il nostro, come ogni periodo storico, è attraversato da contraddizioni apparentemente inspiegabili...
... Merce rara, il perdono autentico, e infatti oggi assistiamo piuttosto a un ricorso spropositato a questo termine, a una continua evocazione che ne svilisce il significato profondo... 
... Sì, ricondurre il perdono nello spazio della gratuità significa liberarlo dalla schiavitù dell'opportunismo, farlo tornare alle profondità dell'essere umano che solo aprendosi a quel dono può ritrovare in pienezza la propria dignità...
... Non ci può essere un progetto di società futura contrassegnata dalla pace, dalla qualità della convivenza sociale e della solidarietà in vista di una vera communitas, se escludiamo ciecamente il perdono dal concetto e dalla prassi della giustizia.

    Il dono più grande è il perdono

--------------------------------------------------------------------------------



"L’importanza di costruire insieme prossimità"di
Arturo Paoli

La cosiddetta modernità si apre con un grido: Dio è morto e suona vittoria, libertà, emancipazione. Una Chiesa resisterà ancora per i pavidi, i timidi, coloro che temono la morte. L’uomo ha diritto a vivere comodamente sulla terra, e questo diritto premia solo il più forte, il più audace, il più temerario: il mondo è tuo. Il povero, l’emarginato è un essere spregevole, un ozioso, un debole che si emargina da se stesso. Non bisogna perdere tempo con lui. Lasciamo ai religiosi e alle religiose che disprezzano la terra di accogliere questi derelitti che per noi sono dei relitti, dei poveri resti. L’uomo vero è il super uomo. Il potere è volontà e la volontà raggiunge il potere: la sintesi è volontà di potenza.




CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni


POLITICA


C’è un solo, vero vantaggio s t r a t e g i c o che la destra italiana ha sulla sinistra. La destra ha un capo, la sinistra no. Specie quando si tratta di votare, di scegliere un futuro presidente del Consiglio questo si rivela un vantaggio decisivo. Il candidato della destra è il suo capo effettivo, conosciuto e riconosciuto come tale. Il candidato della sinistra, invece, è uno scelto a fare il candidato dai capi veri. La cui autorità quindi è un’autorità delegata, revocabile in ogni momento.

  Ernesto Galli Della Loggia:  La solitudine dei numeri due


Seminare maldicenze dunque è in qualche modo utile. Feltri ne è conscio da sempre: il Quarto Potere di wellesiana memoria funziona anche da noi. E provoca reazioni sufficientemente prevedibili, se ogni giorno si insiste costantemente su un teorema, vero o falso che sia.

  Paolo Natale:  Conviene chiarire


Dal movimento di idee, e dichiarazioni, polemiche e divisioni che affligge la destra – ma anche il centrosinistra! – emerge una richiesta: che in politica si cominci a ragionare pacatamente, dichiarando i propri ideali e progetti e cercando di declinarli in programmi e soggetti politici coerenti.

  Angelo Bertani:  Riforme, l’agenda dei cattolici


Se s i s o l l e v a l o sguardo dalla congiuntura delle cronache giornalistiche quotidiane, e si guarda al quadro d’insieme, lo spettacolo sovrastante gli avvenimenti degli ultimi mesi — crisi della maggioranza di governo, eventualità di elezioni anticipate, prospettive di evoluzione della situazione — è desolante.

  Piero Ostellino: Uno spettacolo desolante

È opinione diffusa che legalità e morale pubblica non siano, per gli italiani, imperativi essenziali...
...Gli italiani sono meno colpevoli di quanto si creda. Nei sondaggi non vengono mai rivolte giuste domande (per esempio: approvate il politico tutelato se delinque?). Mal informati, mal interrogati, mal trattati, per forza hanno idee torbide sulla legge. Oggi non vedono battaglie per una democrazia pulita...

  Barbara Spinelli: Il baratto sulla legalità


La crisi politica di questi mesi non è soltanto uno spettacolo desolante. Proietta verso il mondo l’immagine di un Paese su cui non è possibile fare affidamento e sottrae tempo prezioso a quello che andrebbe impiegato per il rinnovamento economico e istituzionale del Paese.

  Sergio Romano: Più in basso è difficile

Intanto l'economia è ansimante, la coesione sociale è a pezzi e nessuno se ne dà carico. Un bilancio che dire sconfortante è dir poco.

  Eugenio Scalfari: La macchina da guerra che schiaccia il dissenso

Il presidente della Camera vede al lavoro una macchina, vede in azione un dispositivo che vuole "colpire a qualunque costo l'avversario politico", eliminarlo. Così, dice, "si distrugge la democrazia, si mette a repentaglio il futuro della libertà". È un giornalismo adulterato che si fa calunnia, "manganello", pestaggio e olio di ricino, il perno del meccanismo. Fa venire il freddo alle ossa. Pretende che "ci si metta in riga" se non si vuole assaggiare il "metodo Boffo"

  Giuseppe D'Avanzo: I metodi dell'Innominato e la libertà del dissidente


ANNOZERO


Si è interrotto il dialogo sulla giustizia tra gli ambasciatori di Fini e quelli di Berlusconi. Cosa succederà ora?

  La puntata intera: SCACCO AL PREMIER
   La copertina: Luca Bertazzoni di fronte a Montecitorio intervista i politici sull'utilizzo delle intercettazioni nel processo Consetino
   “La Giustizia”  L’editoriale di Marco Travaglio

   Castellammare di Stabia   Sandro Ruotolo da voce alla protesta degli operai dello stabilimento Fincantieri


È leggermente ingrassato, i capelli sono più bianchi, per il resto Michele Santoro è rimasto quello che era: fazioso e scorretto. Annozero è tornato in prima serata Rai a manganellare Silvio Berlusconi e Il Giornale, senza che né l’uno né l’altro fossero in studio a difendersi.

  Stefano Filippi:  Anno nuovo, solito Annozero: processo al Giornale senza difesa




 BENEDETTO XVI
 
   
   
      Angelus  -   19 settembre 2010


      Udienza generale Viaggio Apostolico nel Regno Unito (22 settembre 2010)
           
      Lettera La famiglia: il lavoro e la festa (24 settembre 2010)


OPINIONI E COMMENTI


Si potrebbe dire che è la sorpresa del giorno dopo. Anzi, meglio, la «solita» sorpresa. Con qualche ingrediente in più, questa volta. Perché se ai viaggi papali previsti (e raccontati) come «difficili», «complessi» e circondati da un’«atmosfera ostile» siamo abituati, forse nessuno come questo appena concluso nel Regno Unito era stato presentato come una pura e semplice mission impossible. Un’avventura senza speranza nel cuore del secolarismo più avanzato, dell’indifferenza religiosa più acuta, del relativismo etico più manifesto.

  Salvatore Mazza:  Li ha spinti a pensare e loro hanno risposto

Il Papa lascia gli inglesi stupiti. Vince la sfida dell’indifferenza e la missione in Gran Bretagna risulta  un successo. Lo riconosce anche il premier inglese David Cameron, salutandolo all’aeroporto di Birmingham: “Lei ha sfidato l’intero Paese a riflettere e a porsi delle domande”. 

  Alberto Bobbio:  Il successo inglese


Papa Benedetto XVI ha rivolto     questo mercoledì un appello a tutti i fedeli cattolici a pregare per il successo del dialogo tra cattolici e ortodossi, che in questi giorni entra in una fase nuova e importante.
Questa settimana si svolge infatti a Vienna (Austria) la 12ma riunione plenaria della Commissione Mista per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel suo insieme, una riunione preparata da molto tempo.

  ZENIT:  Appello del Papa alla preghiera per il dialogo con gli ortodossi

L'inizio del cammino che condurrà a Milano, nel 2012, le famiglie del mondo è segnato dal Papa con la sua lettera resa pubblica ieri. È un inizio che vuole coinvolgere tutti: le famiglie, la Chiesa, la società. Lo esige la stessa realtà in gioco, la famiglia: essa esiste - pur se gravata da fragilità, crisi, contraddizioni e tentativi di mortificazione - sempre risorgente e viva, promettente e incisiva nelle sue originali energie personali e sociali.

  Dionigi Tettamanzi:  Dare voce a chi costruisce il domani

La Chiesa italiana ha deciso di dedicare il prossimo decennio al grande tema dell’educazione, ponendo la scelta educativa alla cima delle sue preoccupazioni pastorali. Per aiutarvi a comprendere questa decisione cercherò di rispondere a tre domande: che cosa significa priorità della scelta educativa? perché la Chiesa italiana ha preso questa decisione? quali conseguenze comporta questa decisione? La risposta a ciascuna di queste domande scandirà in tre tempi o punti l’intera mia riflessione.

  Carlo Caffarra:  La priorità della scelta educativa

Pubblichiamo di seguito l'intervento pronunciato il 21 settembre a Vienna da monsignor Ettore Balestrero, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati, alla cinquantaquattresima Conferenza generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica.

  Ettore Balestrero:  Intervento della Santa Sede a Vienna su un mondo senza armi atomiche

Pubblichiamo l'intervento pronunciato il 16 settembre scorso dall'Arcivescovo Silvano M. Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra, alla quindicesima sessione ordinaria del Consiglio dei diritti dell'uomo sull'accesso all'acqua potabile.

  Silvano M. Tomasi:  Intervento della Santa Sede a Ginevra sull'accesso all'acqua potabile






 
 SPECIALE

 ANNO SACERDOTALE
   Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità  

         

 


 Sei interessato a ricevere la nostra newsletter
 ma non sei iscritto ?

 
Iscriversi è facile e gratuito.  

               ISCRIZIONE ALLA
NEWSLETTER

 riceverai la newsletter di "TEMPO  PERSO", ogni settimana, direttamente nella casella di posta elettronica.







 

L’elenco delle precedenti newsletter:  

 


n. 1  del 2 gennaio 2010


n. 4  del  23 gennaio 2010

n. 7  del  14 febbraio 2010

n. 10  del  7 marzo 2010

n.13 del 28 marzo 2010

n.16 del 18 aprile 2010

n.19 del 9 maggio 2010

n.22 del 30 maggio 2010

n.25 del 20 giugno 2010

n.28 del 18 luglio 2010

n.31 dell'8 agosto 2010

n.34 del 5 settembre 2010






newsletter degli anni precedenti

2009


2008





n. 2  del 9 gennaio 2010

n. 5  del  30 gennaio 2010

n. 8  del  21 febbraio 2010

n.11 del 14 marzo 2010

n.14 del 4 aprile 2010

n.17 del 25 aprile 2010

n.20 del 17 maggio 2010 

n.23 del 6 giugno 2010

n.26 del 4 luglio 2010

n.29 del 25 luglio 2010


n.32 del 15 agosto 2010

n.35 del 19 settembre 2010


n. 3  del  16 gennaio 2010

n. 6  del  6 febbraio 2010

n. 9  del  28 febbraio 2010

n.12 del 21 marzo 2010

n.15 dell'11 aprile 2010

n.18 del 2 maggio 2010

n.21 del 23 maggio 2010

n.24 del 13 giugno 2010

n.27 dell'11 luglio 2010


n.30 del 1° agosto 2010

n.33 del 29 agosto 2010

 

 

   AVVISI: 

  1) La newsletter è settimanale;

 

  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm