Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
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"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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EMERGENZA ALLUVIONE IN PAKISTAN
Secondo l’associazione, solo nell’ultimo mese, si sarebbero “volatilizzati” 400
bambini. O meglio, questi sono i casi registrati presso la National Disaster
Management Authority. Il numero reale potrebbe essere ben più alto.
Lucia Capuzzi: Pakistan, trafficanti nei campi - Scomparsi
almeno 400 bimbi
Sono oltre 10
milioni i bambini colpiti dalle devastanti inondazioni in Pakistan,
sottolinea l’UNICEF in un nuovo rapporto pubblicato oggi ("Children
in Pakistan Every Child's Right Responding to the Floods in
Pakistan")...
Con più di 20 milioni
di persone colpite, l'emergenza in Pakistan supera di gran lunga la
somma di quanti hanno subito le conseguenze dello tsunami nell'Oceano Indiano
del 2004, del terremoto in Kashmir del 2005 e del terremoto di Haiti del gennaio
scorso...
Al culmine delle inondazioni,
circa un quinto del paese è rimasto sommerso. L'inondazione ha
distrutto moltissimi terreni agricoli all'interno di un paese già in preda
all'insicurezza alimentare...
UNICEF: Emergenza Pakistan: l'UNICEF rinnova l'appello per 10 milioni di bambini
La rete internazionale della Caritas ha appena lanciato un appello aggiornato di
emergenza per far fronte agli ingenti danni umani e materiali provocati dalle
inondazioni in Pakistan, con cui spera di garantire gli aiuti fondamentali a
357.500 persone per sei mesi.
ZENIT: La Caritas aiuterà 357.500 pakistani per 6 mesi
Libertà religiosa
I musulmani che vivono nelle regioni del nord Italia sono discriminati a causa
della politica leghista. E' la denuncia fatta dall'Unione delle Comunità
islamiche in Italia (Ucoii) in una lettera inviata al presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano
Pena di morte
Il miracolo dell'ultimo minuto non c'è stato. E sono stati inutili gli appelli
alla clemanza giunti da tutto il mondo: "Quella donna ha ritardi mentali".
Teresa Lewis, condannata nel 2003 alla pena di morte per aver pianificato
l'assassinio del marito e del figlio adottivo di lui, è stata giustiziata in
Virginia.
Per taluni, la civiltà consiste nel costruire i palazzi più alti e mangiare con
le posate giuste. E invece è incivile piegare la giustizia a vendetta. Umiliare
il diritto a strumento di morte
Diritto alla vita
La legge "del figlio unico", proibisce alle coppie di avere più di un figlio (ne
possono avere 2 le famiglie contadine se la prima è femmina, oppure le minoranze
etniche) e punisce con gravi sanzioni pecuniarie e discriminazioni sul lavoro
chi viola il divieto.
Diritto all'infanzia
Ci sono quelli visibili, ai quali ci si abitua nel vederli, piccoli come sono,
stracarichi di fagotti lungo le strade di Mumbai, di Lima o a Lagos. Ma ci sono
anche quelli che non si vedono, di cui non si sa nulla e che sono - se possibile
- i più numerosi, i più fragili. Secondo i dati ILO 2010 (Organizzazione
Internazionale del Lavoro), nel mondo ci sono 306 milioni di bambini
economicamente attivi, 215 milioni di bambini il cui lavoro è sfruttato e 115
milioni esposti a lavori rischiosi e alle peggiori forme di sfruttamento
(sessuale, traffico, ecc.).
Acqua pubblica
L’acqua è riuscita a mettere d’accordo migliaia e migliaia di associazioni e
gruppi, ha messo d’accordo tutti tranne chi sta in parlamento, perché tanto
l’opposizione quanto la maggioranza, ottusamente o coscientemente, si ostinano a
ignorare questo grande movimento di popolo.
E' Dombisa Moyo, giovane e brillante economista autrice di un
libro pamphlet che sta facendo discutere perché sostiene che l'Africa
non è povera nonostante gli aiuti ma proprio a causa di questi ultimi.
Nelle 230 pagine di La carità che uccide,
destreggiandosi tra le mille iniziative e i tanti programmi messi in piedi,
l'autrice spiega spiega perché la terapia che avrebbe dovuto salvare il
continente dimenticato si è trasformata in una iniezione letale.
CONGO
Almeno 303 civili
sono stati stuprati, spesso più volte, durante i barbari attacchi condotti da
circa 200 uomini di tre gruppi armati nell'est Repubblica Democratica del Congo
solo dal 30 luglio al 2 agosto. Lo ha confermato oggi un rapporto dell'Alto
Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Ma il numero delle vittime
potrebbe essere molto più alto, afferma il documento. Per l'Onu, "l'entità e la
crudeltà" di questi stupri "superano l'immaginabile".
Kabila prepara una missione militare per eliminare i guerriglieri e riprendersi
i giacimenti minerari. A pagare, però, sono i civili
SOMALIA
Mogadiscio, truppe ugandesi dell'Unione africana resistono all'avanzata delle
milizie islamiche
Dall'Unione Africana la richiesta di più fondi per combattere al-Shabaab
NIGERIA
Nella regione dello Zamfara, in Nigeria, solo quest’anno l’avvelenamento da
piombo — il saturnismo —
ha causato la morte di 200 bambini e ha intossicato almeno 18mila persone. Altre
decine di bambini, quasi tutti sotto i cinque anni, sono diventati ciechi, sordi
o hanno avuto problemi al sistema cerebrale o a quello muscolare. Il saturnismo
è spesso letale per i bambini (che sono più propensi a inalare le polveri
tossiche, giocando a terra), mentre negli adulti produce problemi a lungo
termine come sterilità, insufficienza renale e la possibilità che nascano figli
già deceduti.
La Cina ha già conseguito i Millennium Development Goals, grazie soprattutto
alle politiche agricole
Le elezioni presidenziali del prossimo 3 ottobre in Brasile di svolgeranno
all'insegna della continuità, senza scossoni e novità di cambio politico. E' già
designato il vincitore, anzi la vincitrice e questa sì è una importante “prima
volta”: tocca a una donna - novità nella continuità - Dilma Rousseff che ha
moltissime possibilità di vincere già al primo turno senza bisogno di un
eventuale ballottaggio.
Al presidente Lula
chiedono un intervento "urgente". Villaggi incendiati e colpi di mitra nel Mato
Grosso. In azione mercenari di proprietari terrieri per rubare le loro
terre.
I soldati che uccidono palestinesi nei Territori Occupati non verrebbero quasi
mai processati, neanche in casi dove l’azione criminale sembrerebbe evidente.
Neanche in casi in cui ci si troverebbe davanti a una palese violazione del
diritto internazionale umanitario.
Scontri a Gerusalemme Est dopo l'uccisione di un palestinese
Gli Odm a Cuba sono stati presi in considerazione già da decenni. Merito della
Rivoluzione che mette al centro l'uomo e non il profitto
Dopo le recenti e terribili
proteste nelle regioni indiane dello Jammu e del
Kashmir, il Governo centrale ha deciso di inviare un delegazione di
parlamentari per risolvere la questione.
La delegazione comprende 40 persone sotto la guida
del Ministro dell'Interno e include politici di spicco di tutti i maggiori
partiti indiani. Dopo due giorni di missione in Kashmir, ancora alle prese con
il coprifuoco, si
è riusciti ad avviare il dialogo con i capi separatisti, i quali
precedentemente non avevano accettato alcun incontro del genere.
Testimonianza dall'ospedale di Emergency a Kabul
E' deciso: il famoso gasdotto transafgano – quello per realizzare il quale gli
Stati Uniti hanno sostenuto i talebani negli anni '90 e hanno poi, secondo
molti, invaso l'Afghanistan nel 2001 – si farà entro il 2014
Il 26 settembre giornata di elezioni parlamentari. Diciassette milioni di
venezuelani sceglieranno i membri della nuova Assemblea, oggi controllata
direttamente dal Psvu del presidente Hugo Chavez
«Dovranno
rassegnarsi. Non hanno scampo. Li polverizzeremo!» Con queste parole bellicose,
il leader venezuelano Hugo Chavez ha chiuso la compagna elettorale. Il suo è un
vero e proprio “grido di battaglia” contro «los escualidos»(gli squallidi).
Mono Jojoy, capo militare del gruppo, e Carlos Antonio Lozada, responsabile
delle infiltrazioni nella società civile, sono stati uccisi in un'operazione
militare alla Macarena, nel Meta
Il colpo per le Farc è duro, ma cosa dimostra? Solo che anche in Colombia la
guerra è sempre più asimmetrica, cioè che la distanza dei mezzi a disposizione
aumenta di anno in anno
Simone Bruno, giornalista nostro collaboratore, che da anni vive e lavora a
Bogotà, ha commentato a PeaceReporter la notizia della morte del capo militare
della Farc
I saloni di Buckingham Palace sono enormi e in qualche modo
vanno riscaldati. Così la regina Elisabetta,
nel 2004, chiese di poter accedere ad un fondo destinato alle classi
meno abbienti. A svelare la storia è il quotidiano Indipendent
che ha ottenuto la documentazione grazie al Freedom of Information
Act.
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
Il fango e il suo uso assumono oggi significati nuovi. È un fango immateriale
quello che circola, ma molto consistente, un fango che mostra di avere due
bersagli preferiti: l'altro e le istituzioni. Evoca l'aggressione contro l'altro
e la sua integrità, la sua autostima e ricorre all'abiezione e alla turpitudine
come criteri relazionali. È un fango che tracima e travolge il valore della
vergogna sfondando ogni soglia etica.
Ugo Morelli: Fango
FACEBOOK
Nonostante quel substrato di alienazione che Facebook può generare può essere
anche uno spazio pubblico di confronto politico e intellettuale. Letteratura,
musica, video di youtube, attualità è tutta una querelle di materiali che
bisogna saper selezionare. Facebook è un assaggio di ciò che siamo, ma il resto
della storia dev’essere reale
IMMIGRAZIONE
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
DOCUMENTARI
Ionut
Carpatorea ha lavorato come produttore della televisione pubblica rumena e ha
diretto insieme ad altri registi varie miniserie di documentari come The gypsies
del 2005 e Transylvanian fortress del 2006 Il
lavoro per "A casa da soli" è durato quasi tre anni tra inchiesta e
riprese.
Dietro la parola “rumeni” ci sono milioni di storie, c'è
un passato drammatico rappresentato da una dittatura che ha soffocato tutte le
libertà. Un regime che ha isolato la sua popolazione dal mondo. E c'è un
presente fatto di milioni di rumeni emigrati per cercare un futuro
migliore. Ma incastonata in questo futuro c'è una tragedia:
molti bambini – sentendosi abbandonati dai genitori che sono in
Italia, in Spagna, nella ricca Europa a lavorare – si suicidano. A casa da soli racconta alcune di queste di
storie, ma è soprattutto un prezioso strumento per non rimanere noi - gli
“europei”- a casa da soli con i nostri pregiudizi. Ionut Carpatorea ha lavorato
come produttore.
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Cinquantacinque città e centinaia di organizzazioni e singoli cittadini
hanno partecipato al Clandestino Day lanciato dal settimanale Carta. Tante
iniziative per resistere all’imbarbarimento delle relazioni sociali e delle
condizioni di vita dei migranti che vivono in Italia. La prima giornata di un
lungo autunno migrante e antirazzista.
La
seconda edizione della Giornata per dell'orgoglio migrante che quest'anno è
dedicata al diritto all’istruzione e alla scuola pubblica aperta a tutti. In
diverse città verrà proiettato il documentario girato nella scuola multietnica
Iqbal Masih
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Lettera dei comboniani di Castel Volturno al primo cittadino che aveva
accusato, in occasione del secondo anniversario dell’assassinio di 6 africani,
le associazioni locali di lucrare sul lavoro fatto con i migranti. “Il
volontariato non fa campare. Le nostre opere vanno avanti con la solidarietà di
chi, credente e non, pensa che nessuno può essere condannato a priori”.
In audio
l'intervista a p. Antonio Bonato, missionario comboniano a Castel Volturno.
ROM
Ci vorrebbe un cantastorie di quelli capaci di stupirsi ancora per intonare, a
spasso nelle strade di Milano, l’incredibile ballata del Triboniano.
Chi sarà
il più carogna in questa vicenda di zingari infidi e politici che li braccano?
Ammassati in un capannone, separati da pannelli fatti di stracci per difendere
quel minimo di privacy, in pessime condizioni igieniche e tutti sotto uno tetto
con profonde infiltrazioni d’acqua. Sono le condizioni di vita di alcuni dei rom
sgomberati che hanno accettato l’offerta di accoglienza del Comune di Roma
secondo quanto denuncia l’associazione “21 luglio”
I loro diritti civili sono pesantemente
limitati, essi sono posti sotto controllo e perfino assassinati – tre esempi in
Stati membri dell’Unione Europea.
Obiettivi del millennio
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Salvare la vita di donne e bambini, uno
degli obiettivi più difficili tra gli otto del Millennio da realizzare entro il
2015. Ma oggi più vicino: a New York il vertice sulla povertà si è chiuso con
l’annuncio del segretario generale Onu, Ban Ki-moon, sullo stanziamento di 30
miliardi di euro, raccolti tra donatori privati e pubblici.
In
modo pressoché unanime il mondo della cooperazione e della società civile
internazionale torna a chiedere alla politica di moltiplicare gli sforzi per non
vanificare i risultati ottenuti negli ultimi dieci anni per raggiungere almeno
parte degli otto Obbiettivi di Sviluppo del Millennio fissati dall'Onu.
Nonostante
molta retorica sulla "responsabilità", il Summit non ha identificato un modo
pratico per chiamare i governi a rispondere sul raggiungimento o meno degli Osm
o sulla coerenza della loro azione sugli Osm con gli obblighi in materia di
diritti umani.
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La società civile
chiede al Governo italiano e agli altri Paesi di rispettare gli impegni nei
confronti dei più poveri. Un ampio dossier su Famiglia Cristiana in
edicola.
Alle Nazioni Unite si discute dei Millennium Development Goals: il valzer dei
capi di stato su parole e promesse. Ne abbiamo parlato con Loretta Napoleoni.
Oltre 900 milioni di persone soffrono ancora di fame e povertà cronica. Le cifre
diffuse da Oxfam e ActionAid gettano ombre sul miracolo del Millennium
Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato una nuova strategia di aiuti allo
sviluppo basata su quattro punti. E ha respinto l'osservazione che la crisi
economica interna debba indurre ad essere meno generosi verso gli altri Paesi
... a chi e a che cosa serve firmare assegni in bianco che in molti casi vanno ad
alimentare non gli affamati ma gli affamatori, non i popoli ma i dittatori? O
che finiscono imboscati a profitto delle burocrazie che se li passano di mano in
mano, da quelle pletoriche degli organismi internazionali a quelle avidissime
delle nazioni disastrate del Terzo Mondo?
Maggiori controlli, dunque, e aiuti più mirati. Una svolta che presuppone una
reciproca responsabilità: gli aiuti devono essere trasparenti – oltre a essere
versati con regolarità e senza ritardi – così come il modo in cui sono usati. Un
circolo virtuoso che si spera possa dare frutti maggiori di quelli ottenuti
finora nella lotta alla povertà e nel raggiungimento di quegli Obiettivi del
Millennio che rischiano, altrimenti, di restare soltanto dei buoni propositi.
PACE
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
21 settembre.
Il mondo celebrerà la Giornata Internazionale per la
pace.
La novità di quest’anno è l'invito da parte del Segretario-Generale Ban Ki-Moon
ai giovani di tutto il mondo a prendere posizione a favore della pace ed a farsi
promotori del tema I Giovani per la Pace e lo Sviluppo. La cosa, se non si fosse
capito, nasconde un po' di disperazione verso la seconda e terza età che
evolvono, entrambi, volentieri verso la guerra mandando però a combattere i
giovani.
Domani 21
settembre le Nazioni Unite celebreranno la Giornata Internazionale per
la Pace. Uno dei giorni più importanti del calendario dell’Onu. La pace
-il principale obiettivo delle Nazioni Unite- è un bene prezioso. Ne sanno
qualcosa le donne e gli uomini che a centinaia di milioni sono ancora
intrappolati nella morsa della guerra, della miseria, dell’oppressione,
dell’intolleranza e dello sfruttamento.
La pace,
com’è noto, è uno dei beni più importanti da cercare, costruire e difendere. Un
lavoro per tutti, da fare tutti i giorni. Ma in Italia non interessa
molto.
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Non c’era nessun fatto spettacolare da
raccontare e soprattutto non c’era nulla da buttare in politica. Così la TV,
pubblica e privata, ha censurato la Giornata internazionale per la pace e le
iniziative promosse da centinaia di associazioni, gruppi, scuole, enti locali e
organizzazioni della società civile per costruire una cultura della pace e dei
diritti umani. Non una parola, non un’immagine. Tutti uguali: TG1, TG2, TG3,
Rainews, TG4, TG5, Studio Aperto, La7. Tutti uguali. Tranne SkyTG24 che alla
Giornata internazionale per la pace ha dedicato 10 minuti.
Per affrontare la grave crisi culturale che
stiamo vivendo abbiamo bisogno di fare un grande investimento educativo e
ri-mettere al centro della nostra vita, della società come della politica, i
valori che sono stati scolpiti nella nostra Costituzione. Sono i valori della
nonviolenza, della giustizia, della libertà, della pace, dei diritti umani,
della responsabilità e della speranza. Valori oggi messi da parte, che vanno
riscoperti, rigenerati e utilizzati per affrontare insieme le grandi sfide del
nostro tempo.
“Non basta
parlare di pace. Uno ci deve credere. E non basta crederci. Uno ci deve
lavorare.”
Eleanor
Roosevelt
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Oggi celebriamo l'annuale Giornata Internazionale della Pace - un giorno
dedicato al cessate il fuoco e alla non violenza. La pace è preziosa.Essa deve
essere nutrita, mantenuta, difesa.
Se la politica non naviga nella direzione della pace, che politica è? E questo
sarebbe il modo migliore di celebrare la Giornata Internazionale dell'ONU per la
pace.
Nonviolenza,
giustizia, libertà, pace, diritti umani, responsabilità. Flavio Lotti,
coordinatore nazionale della Tavola della Pace, punta sulla scuola e sul mondo
dell'informazione.
Lavoro
I dati sul lavoro nel secondo trimestre dell’anno
Mentre la ripresa
economica in Italia mostra evidenti segni di stanchezza, la disoccupazione
continua a crescere colpendo in particolare i giovani e tra questi soprattutto
le ragazze meridionali. Ma la nuova disoccupazione, spiega l’Istat che ieri ha
diffuso i dati sul lavoro nel secondo trimestre dell’anno, si concentra nel nord
del Paese dove sono alla disperata ricerca di un posto numerosi ex-occupati i
quali evidentemente non hanno potuto usufruire della cassa integrazione
guadagni.
«I giovani pagano
un paradosso tutto italiano: quello di aver flessibilizzato – come era giusto e
utile – il mercato del lavoro, lasciando però estremamente rigido tutto il
resto». Francesco Delzio, classe 1974, già direttore dei Giovani imprenditori di
Confindustria, autore di libri come «Generazione Tuareg» sui giovani e «La
scossa» sul Mezzogiorno, non è certo stupito degli ultimi dati Istat
sull’occupazione.
Famiglia
Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari, illustra
la nuova proposta del "Fattore Famiglia". Intervista di Renata Maderna.
Nel 2012 a Milano
il Papa ritroverà l’abbraccio delle famiglie di tutto il mondo. Si terrà infatti
nella metropoli lombarda il VII Incontro mondiale dedicato alla cellula
fondamentale della società. E con un tema che ha una forte connotazione sociale:
«La famiglia: il lavoro e la festa».
Sono una risorsa per il Paese. Ma gli artigiani dallo Stato hanno in cambio solo
tasse e burocrazia. Parla Giorgio Guerrini, leader di Confartigianato.
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
20°
anniversario della morte di Rosario Livatino
A vent'anni dalla sua morte si parla già di
beatificazione. Perchè Rosario Livatino era un giudice giovane, buono, ma
conosceva la realtà e le sue insidie. Dolce e austero allo stesso tempo, "puro,
rigoroso e giusto", nella vita quanto sul lavoro. Con una missione: "dare alla
legge un'anima".
Un emozionante incontro con la
professoressa Ida Abate, biografa del giudice Rosario Livatino che svela il
mistero delle tre lettere annotate spesso sulle agendine del giovane magistrato:
S. T. D. Il "giudice ragazzino" venne trucidato dalla mafia il 21 settembre 1990
sulla strada Canicattì-Agrigento mentre, con la sua Fiesta Rossa, senza scorta,
raggiungeva il tribunale. Ida Abate, nel 1993, è stata incaricata dal vescovo di
Agrigento di raccogliere testimonianze per la causa di beatificazione del
giudice. La professoressa ha raccolto tutto il materiale, gli effetti personali,
i ricordi di quello che fu anche uno dei suoi migliori alunni del liceo classico
"Ugo Foscolo". Un omaggio al giudice che Papa Giovanni Paolo II ha definito
"Martire della Giustizia, e indirettamente, della Fede". Dopo la sua tragica
morte, il giudice è stato proposto per l'avvio di un processo di beatificazione
come Martire. Secondo le leggi della Chiesa, nel caso dei "Martiri", infatti,
non è necessario il verificarsi di miracoli.
video del discorso letto alla conferenza del 7 aprile 1984 a Canicattì,
provincia di Agrigento.
Nel suo discorso Il Giudice Livatino ribadisce i
principi di indipendenza dei magistrati da qualsiasi forma di potere, sia esso
politico o mafioso.
video
Le
immagini sono tratte dal film "Il Giudice Ragazzino" interpretato da Giulio
Scarpati e da Sabrina Ferilli
Oggi sono esattamente 20 anni dalla morte
del giudice Rosario Livatino, una delle tante vittime della mafia siciliana,
morto in giovane età e tristemente soprannominato “il giudice ragazzino”, dal
titolo del noto film di Alessandro di Robilant tratto dall’omonimo libro di
Nando Dalla Chiesa, il quale aveva preso per così dire “spunto” dallo sfogo
dell’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga.
"Esprimere l'inesprimibile", riuscire a
toccare le corde del cuore, sentire l'anima e i battitti del giudice Livatino,
nonstante siano passati vent'anni dal giorno del suo assassinio: 21 settembre
1990.
Le parole non bastano a mantenere vivi i
ricordi: è l'arte della musica, della messa in scena, della danza, del magico
gioco di luci, ombre e silenzi a renderlo possibile.
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Dopo la denuncia di Qui Lecco Libera, comincia il trasloco dei primi faldoni. Ma
l'associazione chiede la restituzione del covo all’amministrazione cittadina,
per un utilizzo più “pubblico”
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Videoreportage da Pollica dopo l'omicidio del primo cittadino Angelo Vassallo
(di Fabio Tonacci)
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Dopo l'ultimo attentato al procuratore Di Landro, una grande e colorata
manifestazione contro la criminalità organizzata. La più imponente mai
organizzata nella regione. Molti rappresentanti dela società civile, sindaci,
imprenditori e cittadini
È necessario dire con forza "no" alla 'ndrangheta, alle altre mafie e a tutte le
altre forme d'illegalità e corruzione, perché loro stesse sono una negazione
totale: della vita, della libertà, della speranza. Ma dalla rabbia del "no" si
sprigioni il coraggio di un "sì" ancora più forte.
L'istituzione dell'Agenzia per i beni confiscati, lo scorso marzo, è stato un
segno di buona volontà da parte del Governo, ma appare inutile creare un
organismo, se poi non gli si dà la possibilità di operare con efficacia. Il
punto sul tema è stato fatto durante un convegno organizzato a Isola a Capo
Pizzuto (Crotone), su un terreno confiscato alla famiglia Arena.
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il sindaco non molla: chi non ha i soldi
non mangia. Ma coi soldi spesi per i 700 simboli leghisti si sfamava tutto il
paese. Una sottoscrizione per far mangiare i bimbi poveri.
Pasti mensa? No, meglio gli
zerbini
Video
È del tutto evidente che ad Adro il sindaco leghista ha fatto (o lasciato
fare) un grave errore... Servire una comunità significa prima di tutto non
servirsi di essa. Mai, in nessun modo. Mai, nel nome di qualsivoglia
appartenenza. In una scuola o in un ospedale o in un pubblico ufficio gli unici
"segni" ammissibili e, infatti, ammessi (prima ancora che da norme e
regolamenti, dal sentire profondo e diffuso della gente) sono quelli che
richiamano la nostra storia comune, la nostra bella cultura civile e religiosa,
il nostro essere partecipi di una realtà e di una vicenda collettiva che in ogni
angolo della Penisola chiamiamo «Italia»...
Tra i banchi solo i "segni" che appartengono a
tutti
I docenti dell'Istituto Comprensivo di Adro non
ci stanno, non vogliono insegnare nella scuola leghista, ecco la
lettera sottoscritta da tutti i docenti, dai collaboratori
scolastici e da tutti i membri del Consiglio d’Istituto della scuola
d’Infanzia, Primaria e Secondaria statale di Adro.
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Alla
vigilia della Giornata internazionale della nonviolenza indetta dall'Assemblea
Generale dell'ONU del 2 ottobre, i ministri Gelmini - La Russa stipulano un
accordo per il corso scolastico “Allenati per la vita” con pratiche
militari...
Per
il direttore di Azione Nonviolenta Mao Valpiana “la nostalgia del
Ministro La Russa per i giovani Balilla del ventennio fascista, ha contagiato
anche la Ministra Gelmini. Il Ministero della Difesa dovrebbe pensare alla
difesa della nazione. Il Ministero della Pubblica Istruzione dovrebbe pensare
all'istruzione dei giovani. Semplice. Confondere la disciplina militare di una
pattuglia (che si basa sull'obbedienza cieca) con l'educazione scolastica di una
classe (che si basa sul dialogo critico) è un madornale errore. Essere soldati o
essere studenti, nella vita sono due vocazioni diametralmente
opposte”...
Si
chiama “allenati per la vita”. E’ il corso teorico e pratico, valido come
credito formativo scolastico (alla sua quarta edizione), rivolto agli studenti
delle scuole superiori, frutto di un protocollo tra Ufficio scolastico lombardo,
Comando regionale dell'esercito, ministero dell’Istruzione e della Difesa (per
la prima volta c'è l'investitura ufficiale dei due ministeri). E che cosa serve
a un ragazzo per allenarsi per la vita?
In combutta con Maria Stella Gelmini, La
Russa ha introdotto la pratica delle armi nelle scuole superiori. E’ un corso di
guapperia militaresca, valido come credito formativo, che hanno chiamato
“Allenamento alla vita” e dove l’insegnamento pratico delle tecniche di guerra,
la divisione dei ragazzi in pattuglie, il caricamento dei fucili e le sedute nei
poligoni di tiro stanno insieme ad altre discipline belle, giuste e già
obbligatorie nelle scuole anglosassoni, come per esempio la sopravvivenza, il
nuoto, il primo soccorso e le tecniche di salvataggio. E’ dunque evidente il
tentativo di nascondere le ortiche in un mazzo di fiori, ma il risultato finale
è quello, opposto, di nascondere i fiori ed esaltare le ortiche, vale a dire lo
spirito guerriero come valore educativo.
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In Lombardia un protocollo tra il ministero della Difesa e quello
dell’Istruzione riporta nelle scuole quello che era uscito dalle caserme: la
leva
'Per lavorare in gruppo ci sono mille modi diversi che non hanno bisogno né di
poligoni di tiro, né di esercizi ginnico militari'
A scuola con l'elmetto? Ben altre sono le priorità secondo i pedagogisti, che
avvertono: la scuola non può prestarsi a esperimenti che non appaiono ispirati
ai valori del dialogo come strumento di soluzione dei conflitti.
Tra le centinaia di racconti che continuano ad arrivare a Repubblica.it quelli
dei genitori alle prese con le disfunzioni che nelle scuole hanno provocato
tagli e malfunzionamenti della riforma: dai banchi ai prof scomparsi. E poi i
drammi dei disabili
... a differenza di tutti gli altri paesi UE, il nostro non emargina gli studenti
diversamente abili in classi o scuole speciali. Un dato che dovrebbe essere
valorizzato e renderci orgogliosi di una cultura democratica che in passato – in
un ipotetico sistema di priorità – ha spinto a porre l’attenzione proprio sul
senso di un’uguaglianza reale tra individui quanto a diritti; sulla funzione che
rispetto a questo senso la scuola poteva esprimere; ed ha consentito questa
bella, civile, democratica anomalia...
Basta disabili a scuola. Non imparano e disturbano. Meglio per tutti una
comunità, dove mandarli seguiti da personale specializzato. Parole
dell’assessore all’Istruzione di Chieri, comune torinese di 36 mila anime
adagiato sulle colline verso l’Astigiano.
«La riforma epocale della scuola pubblica, approvata da Tremonti-Gelmini,
assicurerà davvero la qualità della scuola italiana?»
Di fronte a questi bambini così diversi, ma tutti con le loro attese, curiosità,
disponibilità ad essere conquistati dal meraviglioso mondo dell´apprendimento e
della conoscenza, una sola maestra. Dato che la compresenza è stata eliminata in
nome di esigenze di bilancio, ma anche perché la ministra e i suoi consiglieri
la considerano uno spreco inutile di personale a solo vantaggio dei sindacati,
una sola maestra per volta deve tener vivo l´interesse di trenta bambini,
attenta a non scoraggiare chi è più avanti e a non lasciare irrimediabilmente
indietro chi fa più fatica.
Gelmini: la satira corre sul web... Per ridere... ma a denti stretti!!!
a cura di
Mimì Caruso
"VOI SIETE UN POPOLO SACERDOTALE" HOREB n. 56 – 2010
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
... Proprio questo movimento centripeto, dall’esterno verso il centro, costituisce
l’evento "pellegrinaggio". A noi ora interessa evocare il profilo del
pellegrinaggio al santuario come itinerario verso quel centro ove si ha
l’incontro con Dio, con Cristo, con la storia della salvezza, con Maria, coi
martiri, coi santi.
Fratelli coltelli, come sentenziano un vecchio detto e un film recente, senza
mezzi termini né spazi d’equivoco?
Quando si nasce con un buon pezzo di Dna
in comune (e due fratelli sono la cosa geneticamente più vicina che ci sia),
davvero non c'è spazio che per l’amore o per l’odio?
Nella realtà della vita
le cose sono - per fortuna - più complicate di così. Anzi, se c’è un rapporto
complesso, intricato e fitto di sottintesi è proprio quello fra fratelli, in una
gamma quasi infinita di sfumature.
Dialogo interreligioso
L’era della globalizzazione è anche l’era del pluralismo religioso, culturale ed
etico .
Oggi , ormai , assistiamo ad una consapevolezza sempre più crescente che la
religione non è più un fatto geografico e non vive più in un universo chiuso
.
Viviamo in una società arcobaleno ; siamo popolo di popoli , religione di
religioni , costume di costumi .
XVII
anniversario del martirio di 3P ucciso dalla mafia
Oltre alle dovute celebrazioni locali c’è però ben poco. In particolare il
processo di canonizzazione – per il quale è stato appena nominato un nuovo
postulatore, mons. Vincenzo Bertolone, vescovo di Cassano allo
Ionio (Cs) – è fermo al palo: ha superato la fase diocesana ma è bloccato a
Roma. Attorno ad un nodo: il riconoscimento del martirio del prete, che peraltro
consentirebbe di non attendere i due miracoli necessari alla canonizzazione e
quindi di accelerare i tempi dell’iter. Ci sono forti resistenze
vaticane all’attribuzione del titolo di martire ad un prete ucciso dalla mafia,
perché questo avrebbe ripercussioni teologiche e pastorali non di poco conto (v.
notizia successiva).
Stefano Stimamiglio: Don Pino Puglisi, santo! e martire di mafia? Il Vaticano tentenna
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Monsignor
Luigi Padovese: dall’odio nasca il perdono
Una lettera scritta due mesi prima di morire. E che alla luce di quanto poi
è successo sembra quasi un testamento spirituale. «La fecondità del perdono di
fronte alla sterile alternativa dell’odio e della vendetta». La civiltà
dell’amore al posto della legge del taglione. Monsignor Luigi Padovese,
presidente della Conferenza episcopale turca e vicario apostolico d’Anatolia,
assassinato il 3 giugno scorso a Iskenderun, non poteva immaginare che le parole
scritte a suor Chiara Laura Serboli, abbadessa del Monastero Santa Chiara di
Camerino, sarebbero diventate quasi una testimonianza ante litteram del suo
sacrificio, resa ancora più vera dal tragico evento che avrebbe reciso la sua
vita terrena.
Il
«testamento» di Padovese: dall’odio nasca il perdono
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"Il
dono più grande è il perdono" di Enzo Bianchi
Anche il
nostro, come ogni periodo storico, è attraversato da contraddizioni
apparentemente inspiegabili...
... Merce
rara, il perdono autentico, e infatti oggi assistiamo piuttosto a un ricorso
spropositato a questo termine, a una continua evocazione che ne svilisce il
significato profondo...
... Sì,
ricondurre il perdono nello spazio della gratuità significa liberarlo dalla
schiavitù dell'opportunismo, farlo tornare alle profondità dell'essere umano che
solo aprendosi a quel dono può ritrovare in pienezza la propria dignità...
... Non ci può
essere un progetto di società futura contrassegnata dalla pace, dalla qualità
della convivenza sociale e della solidarietà in vista di una vera communitas, se
escludiamo ciecamente il perdono dal concetto e dalla prassi della
giustizia.
Il dono più grande è il
perdono
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"L’importanza di costruire insieme prossimità"di Arturo
Paoli
La cosiddetta modernità si apre con un grido: Dio è morto e suona vittoria,
libertà, emancipazione. Una Chiesa resisterà ancora per i pavidi, i timidi,
coloro che temono la morte. L’uomo ha diritto a vivere comodamente sulla terra,
e questo diritto premia solo il più forte, il più audace, il più temerario: il
mondo è tuo. Il povero, l’emarginato è un essere spregevole, un ozioso, un
debole che si emargina da se stesso. Non bisogna perdere tempo con lui. Lasciamo
ai religiosi e alle religiose che disprezzano la terra di accogliere questi
derelitti che per noi sono dei relitti, dei poveri resti. L’uomo vero è il super
uomo. Il potere è volontà e la volontà raggiunge il potere: la sintesi è volontà
di potenza.
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
POLITICA
C’è un solo, vero vantaggio s t r a t e g i c o che la destra italiana ha
sulla sinistra. La destra ha un capo, la sinistra no. Specie quando si tratta di
votare, di scegliere un futuro presidente del Consiglio questo si rivela un
vantaggio decisivo. Il candidato della destra è il suo capo effettivo,
conosciuto e riconosciuto come tale. Il candidato della sinistra, invece, è uno
scelto a fare il candidato dai capi veri. La cui autorità quindi è un’autorità
delegata, revocabile in ogni momento.
Seminare maldicenze dunque è in qualche modo utile. Feltri ne è conscio da
sempre: il Quarto Potere di wellesiana memoria funziona anche da noi. E provoca
reazioni sufficientemente prevedibili, se ogni giorno si insiste costantemente
su un teorema, vero o falso che sia.
Dal movimento di idee, e dichiarazioni, polemiche e divisioni che affligge la
destra – ma anche il centrosinistra! – emerge una richiesta: che in politica si
cominci a ragionare pacatamente, dichiarando i propri ideali e progetti e
cercando di declinarli in programmi e soggetti politici coerenti.
Se s i s o l l e v a l o sguardo dalla congiuntura delle cronache giornalistiche
quotidiane, e si guarda al quadro d’insieme, lo spettacolo sovrastante gli
avvenimenti degli ultimi mesi — crisi della maggioranza di governo, eventualità
di elezioni anticipate, prospettive di evoluzione della situazione — è
desolante.
È opinione diffusa che legalità e morale pubblica non siano, per gli italiani,
imperativi essenziali...
...Gli italiani sono meno colpevoli di quanto si creda. Nei sondaggi non vengono
mai rivolte giuste domande (per esempio: approvate il politico tutelato se
delinque?). Mal informati, mal interrogati, mal trattati, per forza hanno idee
torbide sulla legge. Oggi non vedono battaglie per una democrazia pulita...
La crisi politica di questi mesi non è soltanto uno spettacolo desolante.
Proietta verso il mondo l’immagine di un Paese su cui non è possibile fare
affidamento e sottrae tempo prezioso a quello che andrebbe impiegato per il
rinnovamento economico e istituzionale del Paese.
Intanto l'economia è ansimante, la coesione sociale è a pezzi e nessuno se ne dà
carico. Un bilancio che dire sconfortante è dir poco.
Il presidente della Camera vede al lavoro una macchina, vede in azione un
dispositivo che vuole "colpire a qualunque costo l'avversario politico",
eliminarlo. Così, dice, "si distrugge la democrazia, si mette a repentaglio il
futuro della libertà". È un giornalismo adulterato che si fa calunnia,
"manganello", pestaggio e olio di ricino, il perno del meccanismo. Fa venire il
freddo alle ossa. Pretende che "ci si metta in riga" se non si vuole assaggiare
il "metodo Boffo"
ANNOZERO
Si è interrotto il dialogo sulla giustizia tra gli ambasciatori di Fini e quelli
di Berlusconi. Cosa succederà ora?
La puntata intera: SCACCO AL PREMIER
La copertina: Luca Bertazzoni di fronte a Montecitorio intervista i politici sull'utilizzo
delle intercettazioni nel processo Consetino
“La Giustizia” L’editoriale di Marco Travaglio
Castellammare di Stabia Sandro Ruotolo da voce alla protesta degli
operai dello stabilimento Fincantieri
È leggermente ingrassato, i capelli sono più bianchi, per il resto Michele
Santoro è rimasto quello che era: fazioso e scorretto. Annozero è
tornato in prima serata Rai a manganellare Silvio Berlusconi e Il
Giornale, senza che né l’uno né l’altro fossero in studio a difendersi.
Angelus
- 19 settembre 2010
Udienza generale Viaggio
Apostolico nel Regno Unito (22 settembre 2010)
Lettera La famiglia: il lavoro e la festa (24 settembre
2010)
OPINIONI E COMMENTI
Si potrebbe dire
che è la sorpresa del giorno dopo. Anzi, meglio, la «solita» sorpresa. Con
qualche ingrediente in più, questa volta. Perché se ai viaggi papali previsti (e
raccontati) come «difficili», «complessi» e circondati da un’«atmosfera ostile»
siamo abituati, forse nessuno come questo appena concluso nel Regno Unito era
stato presentato come una pura e semplice mission impossible.
Un’avventura senza speranza nel cuore del secolarismo più avanzato,
dell’indifferenza religiosa più acuta, del relativismo etico più manifesto.
Il
Papa lascia gli inglesi stupiti. Vince la sfida dell’indifferenza e la
missione in Gran Bretagna risulta un successo. Lo riconosce anche il premier
inglese David Cameron, salutandolo all’aeroporto di Birmingham: “Lei ha
sfidato l’intero Paese a riflettere e a porsi delle domande”.
Papa Benedetto XVI ha rivolto questo mercoledì un appello a tutti i fedeli
cattolici a pregare per il successo del dialogo tra cattolici e ortodossi, che
in questi giorni entra in una fase nuova e importante.
Questa settimana
si svolge infatti a Vienna (Austria) la 12ma riunione plenaria della Commissione
Mista per il Dialogo Teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa nel
suo insieme, una riunione preparata da molto tempo.
L'inizio del
cammino che condurrà a Milano, nel 2012, le famiglie del mondo è segnato dal
Papa con la sua lettera resa pubblica ieri. È un inizio che vuole coinvolgere
tutti: le famiglie, la Chiesa, la società. Lo esige la stessa realtà in gioco,
la famiglia: essa esiste - pur se gravata da fragilità, crisi, contraddizioni e
tentativi di mortificazione - sempre risorgente e viva, promettente e incisiva
nelle sue originali energie personali e sociali.
La Chiesa italiana ha deciso di dedicare il prossimo decennio al grande tema
dell’educazione, ponendo la scelta educativa alla cima delle sue preoccupazioni
pastorali. Per aiutarvi a comprendere questa decisione cercherò di rispondere a
tre domande: che cosa significa priorità della scelta educativa? perché la
Chiesa italiana ha preso questa decisione? quali conseguenze comporta questa
decisione? La risposta a ciascuna di queste domande scandirà in tre tempi o
punti l’intera mia riflessione.
Pubblichiamo di seguito l'intervento pronunciato il 21 settembre a Vienna da
monsignor Ettore Balestrero, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati, alla
cinquantaquattresima Conferenza generale dell'Agenzia Internazionale per
l'Energia Atomica.
Pubblichiamo l'intervento pronunciato il 16 settembre scorso dall'Arcivescovo
Silvano M. Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio
delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra, alla quindicesima
sessione ordinaria del Consiglio dei diritti dell'uomo sull'accesso all'acqua
potabile.
SPECIALE
ANNO
SACERDOTALE |
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
|
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servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
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3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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