Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
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"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
|
Libertà religiosa
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
«Rivolgiamo un accorato appello al Santo Padre affinché possa pregare,
intercedere, spendere parole in favore di Asia Bibi, la donna cristiana
condannata a morte ingiustamente per blasfemia». È questo l’appello
lanciato, attraverso l’agenzia vaticana Fides, da monsignor Bernard Shaw vescovo
ausiliare di Lahore, la diocesi dove si è registrato il caso di Asia Bibi, la
prima donna pakistana cristiana condannata a morte per blasfemia. «Chiediamo -
aggiunge monsignor Shaw - che le venga garantito il perdono e sia liberata.
Invitiamo la comunità internazionale ad alzare la voce, fare pressioni e operare
a tutti i livelli per la salvezza della donna, che è un’innocente. Diciamo a
tutte le madri pakistane: Asia è una mamma come voi, difendetela, non lasciate
che i suoi figli diventino orfani».
Asia Bibi, cristiana
condannata a morte in Pakistan: si mobilitano i vescovi
Asia
Bibi è una povera contadina del Punjab, 37 anni, cinque figli, una vita di
lavoro e fatica nei campi di un latifondista di Ittanwali, est del Pakistan.
Oltre ad essere donna, contadina e pachistana, ovvero figlia di un Paese che ai
problemi della povertà assomma quelli dell´integralismo islamico, Asia ha
un´altra particolarità: è cristiana, seguace di una delle chiese protestanti
portate nel sub-continente ai tempi del colonialismo inglese.
Pakistan, accuse di
blasfemia a morte la Sakineh cristiana
La
preghiera a cui chiamano i vescovi non è una iniziativa “umanitaria”. Altre
devono essere iniziative di quel genere. Umanitarie, politiche, diplomatiche,
perché si metta fine allo strazio. La preghiera è l’iniziativa dell’uomo
realista, dell’uomo che sa che il destino non è nelle nostre sole mani. E allora
si apre nel grido, nella supplica, nella invocazione a Dio. La preghiera è
l’iniziativa dell’uomo che sa come stanno le cose. Che si affida certo alle
possibilità della politica e della diplomazia. Ma si affida anche e soprattutto
a Dio. Perché solo Dio può accogliere e dare una giustizia smisurata, un
abbraccio senza confini, eterno, all’innocente che ha versato il sangue. E ai
suoi che lo piangono. E solo Dio può toccare il cuore delle vittime e dei
carnefici.
Per le vittime e anche per
i carnefici
Salviamo
Asia Bibi - Campagna di solidarietà promossa da TV2000 (video)
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No, non sarà
uccisa Asia Bibi. Lo hanno fatto capire informalmente le autorità pachistane...
La verità è che l’unica difesa per Asia – e per tutti i cristiani e i non
musulmani che verranno ingiustamente condannati dopo di lei – risiede nella
nostra capacità di parlare a una sola voce al governo pachistano, con la
richiesta di abolire una volte per tutta questa vergognosa, barbara legge.
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Le cifre sulla persecuzione dei cristiani nel mondo sono impressionanti. Ogni
singolo caso ha certamente anche motivazioni «locali», è anche un portato di
condizioni locali. Ciò è vero per definizione. Ma cosa lega la persecuzione dei
cristiani nel mondo extraoccidentale, quale è il denominatore comune?
È tempo di bilanci: 50 anni fa, 17 Paesi africani inauguravano la lunga
stagione dell’indipendenza dalla colonizzazione europea. A distanza di mezzo
secolo, il Continente nero è ancora impantanato dentro gravi paradossi e
contraddizioni a livello politico, economico ed ecclesiale. Per ripercorrere,
con spirito di verità ma anche di speranza, questi 50 anni, i missionari
comboniani, l’agenzia Misna, la Fondazione Nigrizia onlus, il
coordinamento di Ong cattoliche Focsiv, la Conferenza degli Istituti missionari
in Italia (Cimi) e il mensile dei comboniani Nigrizia, con il
patrocinio della Provincia di Roma, hanno promosso – lo scorso 30 ottobre a Roma
– il convegno “Africa: l’alba dell’indipendenza”.
MAROCCO
Reportage:
nel "Campo della dignità"
ALGERIA
Vertice ad Algeri: i militari statunitensi
tornano a premere per una testa di ponte nel Sahel
Colera nella capitale di Haiti: Save the Children lancia l’allarme per il primo
decesso e i 115 casi sotto accertamento a Port-au-Prince finora risparmiata
dall’epidemia
L'isola caraibica martoriata da terremoti e uragani, ora rischia di essere
ulteriormente decinamata da un'epidemia, che ha molte probabilità di diffondersi
a causa delle spaventose condizioni igieniche nelle quali sono costrette ancora
a sopravvivere oltre un milione di persone accalcate nei campi per sfollati. Il
lavoro difficile delle Ong sul campo
AsiaNews dà notizia di una serie di attentati in Iraq questa mattina con scoppi
di mortai e bombe artigianali. Morti sei cristiani. "Prima dell' invasione
americana nel 2003, la comunità cristiana in Iraq contava quasi un milione di
fedeli, ora sono scesi sotto i 500mila", scrive l'agenzia di stampa del Pime
(SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
LEGGO: Aung San Suu Kyi, è libera: domani il discorso dopo 15 anni di prigionia
C'è un tempo per stare zitti e c'è un tempo per parlare": queste le prime parole
della San Suu Kyi dopo la sua liberazione.
Raimondo Bultrini: Adesso spera di rivedere il figlio (video)
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Aung San Suu Kyi è un simbolo che il mondo guarda
con ammirazione. E’ fonte di grande ispirazione per tutti
coloro che credono nella democrazia. Per gli
attivisti che in tante parti del mondo, a rischio della vita, lottano
per un maggior rispetto dei diritti umani, per i
giovani che hanno bisogno di modelli positivi e soprattutto per
le donne che in lei vedono autorevolezza e determinazione. E’ l’emblema
della forza dei principi sulla violenza. Rappresenta la dignità
e la perseveranza in nome di un ideale.
Laura Boldrini: San Suu Kyi e il suo popolo ferito
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«Il problema delle minoranze etniche in Myanmar è molto complesso – dice padre
Arputhasamy – e ha le radici in anni precedenti all’indipendenza del Paese.
Molti gruppi, come karen, shan, kachin vogliono l’indipendenza, ma ogni gruppo è
diviso al suo interno, non ha una posizione univoca. In ogni caso, è il regime
birmano a tenere e garantire, anche con la forza, l’unità territoriale. Se un
domani il regime dovesse collassare, il Myanmar finirebbe come i Balcani o
l’Iraq».
Dopo la tappa indonesiana, Pechino rilancia con
investimenti e infrastrutture
Il viaggio del presidente statunitense nel centro
del mondo futuro e il contenimento della Cina
Non ce l’hanno fatta, i cattolici integralisti (in compagnia con gli evangelici
conservatori), a impedire l’elezione di Dilma Rousseff alla
presidenza del Brasile (v. notizia precedente). E sì che in loro sostegno era
sceso in campo il papa in persona - probabilmente dietro sollecitazione dei
vescovi conservatori - scagliandosi contro l’aborto a pochi giorni dal secondo
turno delle elezioni.
La scena è la sala del pronto soccorso
dell'ospedale di Emergency a Lashkargah. I personaggi sono Zakiria, Zinullah e
Samiullah, bambini afgani di 10, 9 e 7 anni
A meno di otto mesi dall'insediamento, il governo
della destra "sinceramente anti-dittatoriale" ha deciso di colpire tutte le
organizzazioni in memoria dei desaparecidos che non condividono la politica
dell'oblio
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
Vieni via con me
"Vieni via con me" di Fabio Fazio e Roberto Saviano racconta l’Italia di oggi, il suo farsi e disfarsi,
i suoi problemi e le sue contraddizioni, ma anche le sue risorse e le
sue speranze, attraverso le testimonianze di Roberto Benigni, Claudio
Abbado, Nichi Vendola, Angela Finocchiaro, Daniele Silvestri e gli
interventi di esponenti della società civile e di persone comuni.
Fabio Fazio apre il programma con l'elenco di alcune definizioni del popolo italiano.
Al suo fianco anche Margherita Ghidoni, Suor Giuliana Galli e Angela
Finocchiaro.
La macchina del fango: quel meccanismo che arriva a diffamare una persona, il
monologo di Roberto Saviano
La prima parte del dissacrante monologo "Silvio non ti dimettere" di Roberto
Benigni
Possibile che una persona buona non si adiri contro il male? Il male va
affrontato e sconfitto
Claudio Abbado: tutti i motivi per cui è sbagliato tagliare i fondi destinati
alla cultura
Roberto Saviano parla del Tricolore,che rappresenta un sogno, e l'idea di
spaccare l'Italia non è un modo per renderla più forte
Fabio Fazio e Roberto Saviano alle prese con l'ultimo elenco della serata: tutti
i motivi per restare o per andarsene.
Se, "nella televisione italiana il diritto a
parlare lo conquisti con gli ascolti", tutto fa pensare che meriti una rubrica
quotidiana su una rete Rai.
I dati d’ascolto hanno già fatto giustizia delle censure preventive tentate dai
Tafazzi della Rai contro Vieni via con me. Sulla
qualità del programma nessuno ha avuto nulla da ridire: sarebbe curioso il
contrario, in una tv farcita di politicanti, servi, mignotte di regime e
silicone. Solo in un Paese ridotto a lazzaretto uno scrittore del calibro di
Saviano attenderebbe quattro anni dal trionfo di
Gomorra prima di avere in tv uno spazio tutto suo. Ciò premesso,
Roberto potrebbe convenire con noi che molti, da uno come lui,
si aspettavano qualcosa in più.
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Il caso Boffo/Feltri
Le falsità contro
Dino Boffo costano una nuova condanna (ormai definitiva, per quanto attiene il
giudizio professionale) da parte dell’organismo di autodisciplina dei
giornalisti a Vittorio Feltri, attuale direttore editoriale de il
Giornale. Una conferma della sostanza del giudizio di primo grado, con il
dimezzamento della sanzione: da sei a tre mesi di sospensione dall’albo
professionale. Il quotidiano milanese e il suo direttore (a suo tempo
responsabile, ora l’incarico è stato ceduto ad Alessandro Sallusti, prima
condirettore) hanno sbagliato.
Ci può essere
giustizia, anche quando sono i giornalisti a giudicare dei propri comportamenti
e delle lesioni che infliggono al delicato ed essenziale patto di lealtà che li
lega a chi legge i giornali, ascolta i gr e guarda i tg. E anche quando questo
giudizio rischia di essere intossicato da valutazioni che con la sostanza dei
fatti non c’entrano (o c’entrano solo relativamente), ci può infine essere
giustizia.
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LA FAMIGLIA
...ho accompagnato con comprensione e valutazioni positive le
esperienze che vedevo fare dai giovani, ben diverse dalle mie, che
presupponevano una visione molto più libera e gioiosa della sessualità... La mia
esperienza personale mi induce a dare un grandissimo peso alla continuità
dell'amore coniugale per la felicità della vita. Ma pare che ormai la durata per
tutta la vita stia diventando qualcosa di raro. Nascono nuovi modelli di coppie
e anche di famiglie. È vero che ci sono strade diverse per arrivare a essere
felici. Ma mi pare inevitabile porsi molte domande...
Un aiuto alle famiglie italiane. Contro la bassa natalità,
contro l'invecchiamento della popolazione, contro la quotidiana battaglia per
arrivare alla fine del mese... Un paracadute per chi ha a carico minorenni,
anziani, parenti non autosufficienti... punti critici: dal rischio di
disincentivare il lavoro femminile, alla difficoltà di raggiungere le famiglie
non tradizionali
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Nella Sala del Refettorio di Palazzo Macuto
della Camera dei Deputati la Campagna del Millennio delle Nazioni Unite e il
Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) hanno presentato il Rapporto
UNDP 2010 sullo Sviluppo Umano dal titolo: “La vera ricchezza delle nazioni: le
vie dello sviluppo umano”(in pdf) a poche settimane dal Vertice delle Nazioni
Unite sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
Scrive il Nobel Amartya Sen nella sua
intro: “A vent’anni dalla comparsa del primo Rapporto sullo Sviluppo Umano,
abbiamo molti successi da celebrare. Ma dobbiamo anche adoperarci per cercare
nuovi modi e strumenti per migliorare l’analisi di vecchi problemi e per
riconoscere e reagire prontamente alle nuove minacce che mettono a rischio la
libertà e il benessere degli esseri umani.”
Il rapporto sullo sviluppo
umano messo all’indice
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Nei giorni scorsi, nonostante le difficoltà
finanziarie in cui versano le casse dello Stato, le commissioni Difesa di Camera
e Senato hanno approvato in fretta e furia, e con il silenzio-assenso
dell'opposizione Pd, un programma di riarmo del valore di quasi un miliardo di
euro, buona parte dei quali finiranno alle aziende belliche del gruppo
industriale guidato Pier Francesco Guarguaglini.
Il programma pluriennale di acquisizione
armamenti, legato al crescente impegno bellico dell'Italia sul fronte di guerra
afgano e alle esigenze strategiche della Nato, prevede una spesa complessiva di
di 933,8 milioni di euro nell'arco dei prossimi quattro/nove anni.
Vediamo il dettaglio di quella che potrebbe
essere l'ultima lista della spesa del ministro della Difesa, Ignazio La
Russa.
Un riarmo da un miliardo di
euro
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Il commento di Maurizio Turco, deputato radicale
eletto nel Pd
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LA CAMPAGNA ANTI-MINE
Sono armi esplosive lanciate da aerei, o mortai, che nel corso del loro tragitto
verso il terreno si dividono in centinaia di bombe più piccole, anche 2000,
seminando distruzione nell'area in cui vengono disperse. All'effetto distruttivo
immediato si aggiunge l'eredità dei terreni
compromessi.
MIGRANTI E IMMIGRAZIONE
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Afgani, bengalesi, egiziani. In numero sempre più ridotto somali ed eritrei.
Età: anche giovanissimi, di 12-13 anni, al 90% maschi. E’ questa la “carta
d’identità” dei minori che arrivano in Italia via mare. Non più e soltanto su
vecchi barconi ma sempre più spesso su imbarcazioni da diporto, che più
facilmente, soprattutto d’estate, si confondono con quelle degli italiani in
vacanza, o su normali traghetti di linea, nascosti dentro Tir, furgoni o
carrelli tenda.
comunicato stampa di Save the
Children
"Sono
nato in Bangladesh a Feni. Mamma e papà non avevano i soldi per curarsi e
neppure per mandare a scuola i miei fratelli più piccoli. Per farmi partire, mia
madre ha venduto tutto e papà ha chiesto un prestito. Il viaggio è costato 3mila
euro. Da Feni sono andato a Dhaka. Qui, con un altro ragazzo, sono salito su un
furgone diretto in India. Abbiamo viaggiato per 15 giorni. In Pakistan ci siamo
nascosti in un camion: eravamo in 15. Abbiamo attraversato l'Iran. In Turchia ho
trovato posto su una barca, con altre 50 persone: c'era pochissimo spazio e
avevamo paura che ci buttassero in mare. Sono arrivato in Italia dopo 4 giorni
di traversata".
Il ritratto del migrante
minorenne Tutti quelli che arrivano dal mare
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Benedetti emigranti verrebbe da dire. Sono loro, con le rimesse inviate
dall'estero, a dare la mano più significativa alle fragili economie dei paesi in
via di sviluppo. Tre volte più decisivi degli aiuti "ufficiali".
Un visitatore protesta: non c’erano italiani per quel
posto? La ragazza: ho preso il patentino, amo questa città
Riotta intervista Roberto Saviano
A Milano gli zingari hanno denunciato il sindaco Letizia
Moratti e il vice sindaco Riccardo De Corato. L’accusa è di aver
sgomberato circa duecento accampamenti lasciando i rom, che vi sopravvivevano,
al proprio destino.
Tante promesse ma, come all'inizio dell'anno,
restano solo i volontari
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Gli immigrati di Milano continuano il loro
presidio in via Imbonati. I comitati organizzatori chiedono che lo Stato accolga
le loro richieste.
Il
5 novembre cinque immigrati sono saliti sulla torre ex Carlo Erba di
via Imbonati a Milano per protestare contro la sanatoria truffa. Il
comitato Immigrati Italiani, in presidio permanente sotto la torre,
lancia un appello agli artisti e agli intellettuali milanesi
Se ti interessa capire esattamente in cosa consiste la sanatoria-truffa, ascolta
le parole dei portavoce Edda Pando, Jorge Carazas, Saidou Moussa Ba e Najat
Tantaoui. Presente alla conferenza anche Pietro Massarotto, presidente del Naga.
Brescia - Attimi di tensione, quando i vigili sono saliti con un autoscala. I migranti
hanno minacciato di gettarsi nel vuoto. Sotto, intanto, prosegue la protesta
Niente più mezzi di comunicazione e pressioni in
aumento per mettere fine alla protesta
Se i migranti di Brescia sono riusciti a far parlare di sé lo devono alla
determinazione e al rischio assunto con la loro singolare protesta.
Un corteo ha cercato di arrivare nel cantiere dove è ancora asseragliato un
gruppo di immigrati
Gli agenti sono stati bersagliati e tre di loro sono
rimasti feriti. Maroni: "Non accettiamo ricatti"
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Il Cesv e il Dottorato di Ricerca Internazionale
in Pedagogia e Sociologia Interculturale dell’Università di Messina organizzano
martedì 16 novembre una Giornata di studi sul tema con Marcello Maneri, docente
di Sociologia dei media (Università Milano Bicocca) e redattore di
“Partecipazione e Conflitto. Rivista di studi politici e sociali”. Il tutto
nell’ambito della III Giornata di studi del ciclo “La politica, la società
italiana e le migrazioni contemporanee”, promosso a Messina dal Cesv e dal
Dottorato di Ricerca in Pedagogia e Sociologia Interculturale (Università di
Messina), ciclo che si concluderà (con altri due appuntamenti) il prossimo
dicembre.
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EUTANASIA
L'associazione Luca Coscioni e il Partito radicale rilanciano il dibattito sulla
"dolce morte" con il video già censurato in Australia. Telelombardia pronta a
trasmetterlo, ma serve il via libera del Garante per le telecomunicazioni
Bocciato dal
garante per la televisione australiana, lo spot pro eutanasia ci riprova qui da
noi.
Va peraltro ricordato agli smemorati che il Codice penale sanziona con chiarezza
l’«omicidio del consenziente», la fattispecie sotto la quale ricadono eutanasia
e suicidio assistito. Permettere che si pubblicizzi un reato attraverso i mezzi
di comunicazione a noi pare inammissibile: ed è lecito attendersi che l’Autorità
garante delle comunicazioni, alla quale i radicali si sono rivolti per chiedere
il via libera allo spot della morte, faccia il proprio dovere senza esitazioni
fermando questa inutile provocazione.
G20
Non bisogna ridurre la possibilità di finanziare,
ma le dimensioni delle banche. Parla Antonio Tricarico
Un piano in cinque punti per ridurre gli
squilibri dell'economia globale. Non mancano le voci critiche.
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“marketing etico”
Philip Kotler, il quarto “guru del management” di tutti i tempi
secondo il Financial Times, ha scritto che tra le finalità del
marketing etico le più importanti sono: soddisfare il consumatore, promuovere il
benessere della società e assicurare un profitto all’impresa.
Dalle parole del Guardasigilli e di Amato squarci di verità sulla trattativa.
L'allora ministro ha ammesso di non aver rinnovato il carcere duro per i 40 boss
detenuti. La Procura indaga sull'ex direttore delle carceri che poi difese
esponenti di Cosa Nostra
Una rivoltella calibro 9 è stata rinvenuta nell'androne dell'abitazione
palermitana del supertestimone. Il premier e l'ex sindaco mafioso si
incontrarono tre volte a Milano, e in due occasioni c'era anche la moglie del
politico corleonese, Epifania Scardino, che oggi ha parlato degli appuntamenti
d'affari cui lei stessa ha partecipato. La Procura sta indagando sui presunti
investimenti illeciti del tesoro del marito che sarebbe in parte finito nel
complesso edilizio Milano 2
Palermo, documento del '93 firmato dal direttore del Dap. Nuova intimidazione a
Ciancimino Jr. La vedova dell'ex sindaco del capoluogo siciliano conferma ai pm
gli incontri a Milano con Berlusconi
E’ disperato l’imprenditore antimafia Ignazio Cutrò che dalle pagine di Facebook
si dice disperato per la situazione in cui si è trovato dopo aver denunciato i
suoi estorsori, mafiosi, che gli chiedevano il pizzo.
Catania, rapporto dei Ros documenta i summit. Il governatore: la procura mi
senta
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Risale a pochi giorni fa la proposta del presidente della Provincia di
Udine, Pietro Fontanini, di tornare alle classi speciali per gli alunni
diversamente abili. Una proposta che aveva fatto discutere e che aveva fatto
sussultare quanti negli anni hanno lottato e si sono battuti per l'integrazione
di questi studenti più fragili nelle aule degli istituti scolastici. Le
esternazioni del politico della Lega Nord costituiscono, tuttavia, solo l'ultimo
attacco in ordine cronologico al diritto dei disabili a frequentare le scuole.
Solo poche settimane fa era stato un professore del conservatorio di Milano,
Joanne Maria Pini, a lamentarsi su Facebook del numero eccessivo di alunni con
handicap nelle classi, proponendo un ritorno alla rupe Tarpea e invocando la
selezione naturale.
Ritorno a Sparta
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A settembre il ministro prometteva 2700 insegnanti di sostegno in più. "Non è
vero, la riforma riduce drasticamente i fondi". Così parte a Milano la prima
azione collettiva contro il ministero dell'Istruzione, accusato di discriminare
gli studenti con disabilità
Arriva il «voto» in condotta e la sospensione anche per presidi e docenti. Non
verranno tollerati comportamenti che possano danneggiare l’immagine della scuola
e più in generale di tutta la pubblica amministrazione da parte del personale
scolastico. E ai presidi viene dato il potere di sospendere direttamente il
docente che passa il limite.
Il rispetto della disciplina dunque non riguarda
più soltanto gli studenti perchè anche il ministero dell’Istruzione ha recepito
il cosidetto «Codice Brunetta», ovvero l’insieme di norme disciplinari che
regolamentano il comportamento dei dipendenti dell’amministrazione pubblica.
Il Carroccio ha illustrato - nell'istituto della moglie di Bossi - la sua
ricetta per l'istruzione. Riduzione di un anno e solo 20 ore a settimana
obbligatorie, "dote" da spendere in pubblica o privata, tutti i poteri
scolastici alle regioni
La disuguaglianza sociale non rappresenta più un disvalore per nessuno.
Tranquillamente, in barba a don Milani, facciamo parti diverse tra
diversi.
a cura di
Mimì Caruso
"VOI SIETE UN POPOLO SACERDOTALE" HOREB n. 56 – 2010
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
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SIMONE WEIL
"PASIONARIA" E MISTICA
Dal 20 Ottobre
al 1 Dicembre dalle h. 20.00 alle h.
21.00
presso la sala
del convento della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
|
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
IL CRISTO DI
LUCA
incontro tenuto da Alberto Maggi
Registrazione audio (MP3) dell'incontro tenuto a Roma il
16/17 ottobre 2010
parte prima
parte seconda
parte terza
parte quarta
parte quinta
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"Uno degli elementi che possono spiegare il successo
anche di pubblico per un film impegnativo come Uomini di
Dio è l’efficacia e il realismo con cui riesce a
rappresentare la vita di una comunità, umana prima ancora che monastica. La vita
comunitaria, intesa in profondità e in ogni sua forma, può infatti ricordare a
tutti gli uomini e le donne in quanto tali alcune istanze fondamentali,
nonostante la nostra cultura dominante, privilegiando l’individualismo e tutto
ciò che lo nutre (il possesso, la proprietà, la cura degli interessi privati…),
sembri congiurare contro la comunità. Anni fa Zygmunt Bauman scrisse un libro
intitolato significativamente Voglia di comunità, ma questo desiderio di comunità, almeno nel nostro
occidente, è poco attestato, perché manca l’elemento indispensabile per il suo
dispiegarsi: l’aspirazione a una convergenza, alla ricerca di un orizzonte
comune nella società e nella polis, sulla quale prevalgono invece altre logiche.
...Ecco la vera via dell’umanizzazione,
quella 'responsabilità' per l’altro – ci ha insegnato Emmanuel
Lévinas – che è «la struttura essenziale, primaria e fondamentale della
soggettività»..." (Enzo
Bianchi)
Comunità: la ricchezza del dono di
sé
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E' in piedi
alle 5 e mezza, quando sorge il sole, e va a dormire dopo mezzanotte. La sua
giornata ruota intorno alla discarica tossica di Steung Meanchey, a Phnom Penh,
dove il Cambodian Children's Fund 1, l'organizzazione umanitaria da lui creata,
gestisce quattro ostelli per 460 orfani, che lo chiamano "papà Scott". Un
missionario? Certamente, ma non da sempre. Scott Neeson è l'ex presidente della
20th Century Fox e agli orrori della discarica di Phnom Penh è arrivato
direttamente da Los Angeles, dove possedeva una villa con piscina, una Porsche,
una BMW, un Suv, uno yacht, e andava alle feste delle grandi star del cinema.
"Ma dopo undici anni di quella vita mi sentivo spento - ha
raccontato al "Sunday Times" - Fare film è un mestiere brutto, spietato, e mi
sono reso conto di quanto fosse inutile quello che avevo".
Da presidente della 20th
Century Fox ad angelo nella discarica di Phnom
Penh
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PROLUSIONE di S.E. Rev.ma Mons. Bruno Forte PER
L’ANNO ACCADEMICO 2010-2011 ALLA FACOLTÀ DI SCIENZE BIBLICHE E ARCHEOLOGICHE,
GERUSALEMME
Lettera Pastorale dell’Arcivescovo di Agrigento Mons. Francesco Montenegro Anno Pastorale 2010-2011
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Una domanda che mi faccio spesso: come è
possibile che tanti si dicano cristiani cattolici, anzi, rivendichino la
qualifica di paladini della visione cristiana della vita e del mondo e poi
sponsorizzano scelte politiche e amministrative che nulla hanno di cristiano?
..."
Laici
cristiani al piano terra
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CONFERENZA NAZIONALE DELLA FAMIGLIA
Sono pubblicati in questa sezione i contributi ai lavori della Conferenza
nazionale della famiglia elaborati dal Comitato tecnico scientifico e da gruppi
di lavoro dell'Osservatorio nazionale o da organizzazioni che vi sono
rappresentate.
Le posizioni che vi sono riportate, e le opinioni espresse, testimoniano un
dibattito ricco e partecipato. Tutti i materiali sono offerti alla riflessione
della Conferenza e saranno arricchiti da quanto proverrà dalla discussione dei
tre giorni milanesi.
E' on line il Dossier Famiglia in Cifre a cura del Dipartimento per le politiche
della Famiglia e Istat (Conferenza Nazionale della Famiglia, Milano, 8-10
novembre 2010)
Persiste dunque una forte disuguaglianza di genere nella divisione del carico di
lavoro familiare tra i partner. L'asimmetria nella divisione del lavoro
familiare è trasversale a tutto il Paese, anche se nel Nord raggiunge sempre
livelli più bassi.
Tra i gruppi di lavoro alla Conferenza nazionale della famiglia, organizzata a
Milano, si è parlato anche dei bambini stranieri adottati. Le scuole sono spesso
impreparate. Dossier a cura di Renata Maderna e Stefano
Stimamiglio
Il quoziente è morto, viva il quoziente. Al suo posto va il fattore. Non quello
della vecchia Italia contadina, però. Ma il fattore famiglia, vale a dire la
nuova proposta di fisco equo spinta dal mondo cattolico attraverso il Forum
delle associazioni familiari.
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62ma Assemblea generale dei vescovi italiani
«Siamo qui per
pregare per l’Italia che amiamo e che serviamo lealmente: qualunque parola o
gesto nascono sempre e solo dal nostro essere Pastori con l’intento, anzi con il
cogente dovere, di servire nella fedeltà a Gesù e all’uomo nella sua verità
piena». È quanto ha detto il presidente della Cei, card. Angelo
Bagnasco, durante la messa presso la tomba di san Francesco ad Assisi dove è in
corso la 62° Assemblea generale dei vescovi italiani.
Il testo integrale della prolusione
... E ricordano che le scelte elettorali dei cattolici debbono basarsi su una
attenta vautazione «delle prese di posizione e delle iniziative» dei partiti,
nella quale il criterio suggerito dalla Chiesa è quello «culturale e valoriale,
più e prima che direttamente politico». Lo afferma il segretario della Cei, mons. Mariano Crociata, che nella
prima conferenza stampa ad Assisi per fare il punto sui lavori dell'assemblea
della Conferenza episcopale, ha ricordato che la Cei è preoccupata per «i
problemi concreti, quelli del lavoro, della disoccupazione, un dramma di cui le
famiglie si fanno carico in tanti modi non trovando sostegno altrove». Crociata
ha sottolineato anche che «chi è più in evidenza, chi sta più in primo piano ha
un'incidenza maggiore, sul piano della comunicazione, per lo stile di vita e i
valori»...
I vescovi italiani reclamano «un'attenzione maggiore e una cura più grande» nei
confronti delle famiglia in una situazione economica nella quale «rischiano di
essere quelle più dimenticate». E ricordano che le scelte elettorali dei
cattolici debbono basarsi su una attenta vautazione «delle prese di posizione e
delle iniziative» dei partiti, nella quale il criterio suggerito dalla Chiesa è
quello «culturale e valoriale, più e prima che direttamente politico». Lo
afferma il segretario della Cei,mons. Mariano Crociata...
“Non è più tempo di galleggiare”. Occorre “cambiare registro, fare tutti uno
scatto in avanti concreto verso soluzioni utili al Paese e il più possibile
condivise”. È stato invece questo l’invito rivolto dal cardinale Angelo
Bagnasco, presidente della Cei, nella sua prolusione in apertura della 62.ma
Assemblea generale dei vescovi italiani. Tra i temi affrontati anche quello
degli abusi sessuali: La Chiesa italiana non era preparata a reagire nel modo
dovuto allo scandalo, per il quale - ha spiegato - "ci sono storture della
psiche che necessitano di un pronto isolamento e di cure particolari, oltre che
di una sanzione commisurata alle ingiustizie". Un fronte, quest’ultimo, sul
quale ha ribadito il “solenne impegno” della Chiesa. - Servizio di Linda Giannattasio
La comunione cordiale e grata con il Successore di Pietro e un clima di affetto
collegiale hanno caratterizzato la 62ª Assemblea Generale della Conferenza
Episcopale Italiana, riunita in Assisi - Santa Maria degli Angeli dall’8 all’11
novembre 2010. Hanno preso parte ai lavori 211 membri, 8 Vescovi emeriti,
rappresentanti dei religiosi, delle religiose, degli istituti secolari, della
Commissione Presbiterale Italiana e della Consulta Nazionale delle aggregazioni
laicali, nonché alcuni esperti in ragione degli argomenti trattati.
La drammatica
situazione dei cristiani in Iraq sarà ricordata domenica 21 novembre, giorno di
Cristo Re, in tutte le chiese italiane. L'iniziativa della Cei è stata
annunciata oggi dal presidente, card. Angelo Bagnasco, al termine dell'assemblea
generale chiusa ad Assisi. «Esprimeremo misericordia, pietà e conforto, per chi
vive la persecuzione non solo in Iraq ma in tante parti del mondo. E pregheremo
anche per i persecutori, perchè tutti possano ricevere la luce della verità e
dell'amore».
La Cei richiama all'ordine i politici e, più in generale, chi ha responsabilità
pubbliche, ad uno stile di vita responsabile. Ad Assisi è in corso l'assemblea
della Conferenza episcopale, dove è in atto sulle questioni sollevate dalla
prolusione del cardinale Bagnasco un dibattiito «vario e vivace», segno che le
questioni sollevate e i fatti d'attualità stimolano il confronnto tra i 250
presuli
Si è conclusa ad Assisi la 62ma Assemblea generale dei vescovi
italiani
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IL XXXII INCONTRO DELLE CdB
Del resto, nei tre giorni di relazioni, dibattiti, laboratori e tavole
rotonde le comunità di base si erano prefisse proprio l’obiettivo di analizzare
la crisi (economica, politica, morale) in atto in Italia per dare ragione della
loro speranza e ragioni alla propria speranza, per coinvolgersi con chi è
impegnato a far uscire il Paese dal tunnel che sta attraversando. E se solo il
tempo riuscirà a dire quanto ciò che è stato seminato nel corso dei lavori
porterà frutto, l’incontro di Torino lascia intanto la consapevolezza che le CdB
ci sono e che intendono rinnovare il proprio contributo di entusiasmo e
creatività a servizio della Chiesa e della società italiana.
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Pubblichiamo di seguito il testo della relazione tenuta da mons. Gerhard Ludwig
Müller, Vescovo di Regensburg, in occasione dell'Assemblea plenaria del
Pontificio Consiglio della Cultura, che si è tenuta a Roma dal 10 al 13 novembre
sul tema “Cultura della comunicazione e nuovi linguaggi”.
Tra scienza e
fede c’è incompatibilità? La scienza conduce all’ateismo?
Da parte nostra, nessun pregiudizio o presa di posizione preconcetta. Nei
confronti di chiunque. La richiesta di più etica nella vita pubblica vale per
tutti. Chi ha cariche istituzionali è soggetto a maggiori responsabilità. Stili
di vita inaccettabili danno scandalo e sono un pessimo esempio per le nuove
generazioni. Le difese d’ufficio, anche quelle “accanite” da parte di politici
cattolici, devono pur avere un limite: la decenza. Non si può giustificare
l’ingiustificabile.
POLITICA
La lettera di Fabio Russo e la risposta del direttore Marco Tarquinio
Caro Direttore,
ho letto con attenzione la risposta con cui lei ha condiviso, dalle pagine
del suo giornale, il contenuto di una breve lettera, a firma di Fabio Russo, che
(lo dico senza alcuna vena polemica) denota la mancanza di una piena conoscenza
di quanto da me affermato domenica scorsa a Bastia Umbra, a proposito della
necessità di tutelare la dignità di qualsiasi persona, prescindendo da
distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche e
di condizioni personali e sociali.
Caro
Presidente, dopo aver letto con grande attenzione il discorso da lei tenuto
domenica scorsa a Bastia Umbra, ho letto con altrettanta attenzione le messe a
punto contenute nella lettera, che ha avuto la cortesia di inviarmi e che
volentieri pubblichiamo qui sopra. Avevo, allora, preso buona nota non solo
delle significative e condivisibili affermazioni da lei fatte sulle situazioni
di disagio riguardanti cittadini italiani e stranieri immigrati in Italia, ma
anche delle rischiose argomentazioni (e proiezioni programmatiche) a proposito
di novazioni ordinamentali in materia familiare.
La politica vive anche di simboli. Quelli che sono stati evocati da politici e
giornalisti per rappresentare la fine del potere di Berlusconi, alludono tutti a
delle catastrofi.
Mi manca l'incipit. Mi manca una frase che possa
dire quello che finora non è stato detto per descrivere la crisi da “ultimi
tempi” che la nostra Italia, la nostra umanità, la nostra Terra sta vivendo e
soprattutto per dire ciò che sarebbe necessario fare per uscirne.
Da qualsiasi punto di vista lo vogliate affrontare, il problema è uno scandalo.
Ottocento e passa cittadini che hanno avuto problemi con la giustizia, con
l’illecito, con la violazione penale di norme e codici, alle ultime elezioni
regionali, provinciali e comunali si sono candidati. E non c’è stato nessun
filtro. Tra complicità e impotenza, i partiti li hanno candidati. In molti casi
facendoli eleggere.
Il
Cavaliere vuole scongiurare a ogni costo l'ipotesi dell'esecutivo tecnico
In questo piovoso autunno italiano non sta finendo solo una
maggioranza o un governo: si sta concludendo l’avventura di un uomo solo. È la
solitudine di Berlusconi il dato che oggi più colpisce. E se l’uomo ha mischiato
e confuso come pochi altri il pubblico e il privato, la sua solitudine pure è un
fatto politico e insieme personale, dove non sai quale delle due cose è stata ed
è causa dell’altra.
Da Santiago de Compostela e da Barcellona, l'appello di Benedetto XVI perché il
continente si apra a Dio e torni a pronunciare il suo nome non invano, ma in
gioia e santità. Con "stella polare" la croce
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
“Riscoprire la
centralità della Parola di Dio” nella vita personale e della Chiesa e “l’urgenza
e la bellezza” di annunciarla per la salvezza dell’umanità come “testimoni
convinti e credibili del Risorto”: è questo, in sintesi, il messaggio di
Benedetto XVI nell’Esortazione apostolica postsinodale “Verbum Domini”, che
raccoglie le riflessioni e le proposte emerse dal Sinodo dei Vescovi svoltosi in
Vaticano nell’ottobre 2008 sul tema “La Parola di Dio nella vita e nella
missione della Chiesa”
Ascolta il servizio di Sergio Centofanti su Radio
Vaticana.
(SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
il testo integrale del "Verbum Domini" (pdf)
Secondo monsignor Gianfranco Ravasi e monsignor Nikola
Eterović
Afferma il Card. Ouellet, Prefetto della Congregazione per i
Vescovi
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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