IL
VANGELO DELLA DOMENICA
| LECTIO
DIVINA
a
cura di Fr. Egidio Palumbo
é sospesa per il periodo
estivo
|
di
P. Gregorio Battaglia
|
Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
|
NOTA:
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di
"TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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EMERGENZA ALLUVIONI IN PAKISTAN, INDIA E CINA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
PAKISTAN
Le alluvioni di
questo mese di agosto hanno provocato il peggior disastro a memoria d'uomo nel
paese. Secondo le valutazioni del governo pakistano i morti sono 1.600 e le
persone colpite 14 milioni. Abitazioni distrutte, perdita di raccolti e dei capi
di bestiame, vie di comunicazione interrotte e rischi di epidemie dovute alla
mancanza di acqua potabile e alle difficili condizioni
igienico-sanitarie...
INDIA
Nel Kashmir indiano, secondo fonti sul posto, le vittime sarebbero
circa 450. La notte del 7 agosto si è abbattuta sulla città di Leh un'onda di
fango alta più di tre metri che, in soli 20 minuti, ha distrutto case, strade,
vie di comunicazione, mezzi di trasporto. Il tutto in una regione già
particolarmente povera...
CINA
In
Cina le vittime accertate finora sono 700 mentre i dispersi 1.042. I
soccorritori continuano a cercare sopravvissuti sotto la frana di rocce, terra e
fango che ha sommerso tre villaggi nella contea di Zhouqu (Gansu). Si è trattato
di una vera e propria colata di fango che ha coperto una zona di 5 km di
lunghezza e 500 metri di larghezza, distruggendo uccidendo uomini e animali, e
distruggendo abitazioni...
Alluvioni in Pakistan,
India e Cina: i primi interventi Caritas
Milioni di profughi mancano
di tutto e funzionari Onu spiegano che chi ha un’organizzazione militante può
approfittare della misera del popolo. Occorrono subito grandi aiuti, per evitare
innumerevoli morti per fame, freddo, epidemie.
L’Onu avverte: nel Pakistan
alluvionato si insediano i talebani
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CARCERI E GIUSTIZIA
Approfondimento di Rai News con Rita Bernardini
Fornitura di acqua potabile e attivazione di 22 punti
di prima assistenza igienico sanitaria nella provincia di Foggia dove maggiore è
l’insediamento dei lavoratori immigrati stagionali.
Per il terzo anno
consecutivo la regione Puglia interviene, insieme con l’Acquedotto pugliese e
l’associazione Medici senza frontiere, in sei località del territorio foggiano
(Stornara, San Marco in Lamis, San Severo, Foggia, Manfredonia Cerignola) per
fornire di docce, acqua potabile e bagni chimici, gli oltre 2300 lavoratori
stagionali immigrati attesi nel periodo agosto/ottobre 2010.
Al via le visite dei parlamentari anche a Regina Coeli e Rebibbia. Polemiche e
denunce dopo il terzo suicidio
Di carcere si parla raramente e, quando accade, di rado si va oltre i più
superficiali e gretti luoghi comuni. Il carcere rappresenta in qualche modo un
corpo estraneo, nel quale rinchiudere e lasciare il più a lungo possibile coloro
che hanno sbagliato. Tutto finisce lì. Di quello che è davvero la realtà del
carcere, di quello che dovrebbe essere, semplicemente non se ne parla.
In Sardegna manca perfino la carta igienica e in Sicilia
è un miraggio avere l’acqua calda. Una situazione che peggiora di anno in anno e
rischia di diventare una «miscela esplosiva». Sovraffollamento, pochi agenti di
custodia, condizioni igieniche carenti per l’esercito dei 68mila carcerati
italiani, in strutture che potrebbero contenerne 45mila. Stavolta, comunque,
nella mobilitazione ferragostana della politica è l’evidenza a mettere tutti
d’accordo.
Alessia Guerrieri: Carceri, Ferragosto
esplosivo
Anche a Ferragosto dell’anno scorso vennero in 167 a visitare le carceri, videro
cose, dissero parole. S’indignarono, si capisce. Non ricordo che cosa promisero.
Dopo un anno quel che è cambiato è cambiato in peggio. Quel che è successo in
mezzo è la dichiarazione dello stato di emergenza, una scoperta, o
un’autocertificazione di fallimento, del passato gennaio...
Giuseppe Anzani: Onorevoli dichiarazioni, umanissime
attese
O.P.G.
I reclusi di Reggio Emilia, Castiglione delle Stiviere (Mantova), Montelupo
Fiorentino (Firenze), Aversa (Caserta), Napoli e Barcellona Pozzo di Gotto
(Messina) sono persone che, pur avendo commesso reati, non vengono processate
perché incapaci di intendere e di volere. Nei loro confronti viene invece
disposta una misura di sicurezza che, nei casi più gravi, può arrivare
all’internamento che si protrae fino a quando l’internato viene considerato
pericoloso. Ma anche se l’internato non ha nessuno che possa prendersi cura di
lui una volta uscito dall’Opg. In questo modo ai due, cinque o dieci anni
decretati dal giudice, se ne sommano altri, dai sei mesi in su.
Ilaria Sesana: Sos ospedali giudiziari Troppi «ergastoli bianchi»
L’ultimo rapporto dell’organizzazione internazionale per la difesa dei
popoli indigeni Survival lancia un allarme sulla ripresa degli investimenti per
la costruzione di grandi dighe in Africa, Asia e nelle Americhe. Progetti che si
sviluppano spesso nelle terre ancestrali e che rischiano di creare, tra l’altro,
masse di nuovi rifugiati dipendenti dagli aiuti.
RUANDA
Lo sostiene Victoire Ingabire, oppositrice del regime rwandese alla
quale è stato impedito di candidarsi. E chiede alla comunità internazionale di
non accettare i risultati dello scrutinio. Critiche al voto anche dagli
osservatori del Commonwealth e da Human Rights Watch.
CIAD
Il dispositivo militare francese Epervier, attivo in Ciad dal 1986, non
può più rimanere “gratis” nel paese africano. Lo ha detto il presidente Idriss
Déby, dimenticandosi che solo due anni fa lo Sparviero gli ha salvato la
poltrona.
Meno poteri al Presidente, più spazio al Parlamento e protezione dei diritti. La
nuova Carta keniota getta le basi di un Paese che guarda lontano
Inizia a Guantanamo il processo Khadr, il bambino soldato prelevato in
Afghanistan dalle forze speciali Usa quando aveva solo quindici anni
Annunciando il
proprio parere favorevole a una moschea nei pressi di Ground Zero, a New York,
il Presidente degli Stati Uniti ha compiuto un gesto di grande civiltà.
USA/CINA
Una portaerei carica di F-18 nel Mar Giallo. La Cina si indigna e lancia
avvertimenti
La fuga di notizie pubblicata da Wikileaks rischia di far scoppiare il caso
Afghangate. L'ira del presidente Barack Obama sui mezzi d'informazione.
Il Dragone apre al giornalismo d'inchiesta che denuncia casi di corruzione. Ma
internet è un'altra storia
La Cina popolare ha da sempre avuto un grande fastidio per qualsiasi tipo di minoranza, sia essa etnica, culturale,
religiosa. Eppure ogni giorno di più è costretta a fare i conti con questo
tipo di problemi che investe sia le regioni più remote dell’ “impero” comunista
sia il suo centro, la capitale Pechino e il cuore economico Shangai.
La frontiera con il
Texas è uno dei fronti di guerra che più allarmano gli Stati Uniti. Da qui,
infatti, passa gran parte del traffico di stupefacenti e di armi gestito dai
narcos.
Ventuno omicidi al
giorno per il controllo del narcotraffico
Il premier israeliano Netanyahu depone davanti alla commissione d'inchiesta:
fiero dei suoi militari
Intervista allo storico Georges Corm, che da decenni racconta il puzzle
mediorientale
La sparatoria di confine dei giorni scorsi muove le pedine del sostengo militare
internazionale a Beirut
Agenti dei servizi segreti afgani e militari americani fanno irruzione in casa
dei genitori di Andeisha Farid, direttrice di otto orfanotrofi, minacciando,
saccheggiando e sequestrando suo padre settantenne, suo fratello e un parente
Nuova offensiva alleata nella provincia in vista del voto di settembre: migliaia
di nuovi sfollati e decine di civili feriti nell'ospedale di Emergency a
Lashkargah
Diario dalla città
avvolta in una surreale nuvola mefitica che continua a causare vittime e
malattie respiratorie. Una serie di coincidenze sembra flagellare la Russia ad
agosto.
Un boom di mortalità in
tutta la capitale
Sedicimila migranti accampati nella periferia cittadina. Tutti a rischio
espulsione
In una delle regioni più violente
della Colombia vivono oltre 100 mila indios di etnia nasa. Presi tra i due
fuochi dell’esercito e della guerriglia, rischiano di essere sopraffatti dalla
legge del più forte e di perdere le loro terre ancestrali. Per questo motivo,
grazie anche all’impegno della Chiesa, hanno fondato un movimento nonviolento il
cui obiettivo è la difesa dell’identità indigena e del diritto alla
vita.
COLOMBIA/VENEZUELA
DOSSIER - La lunga storia dei complicati rapporti fra Bogotà e
Caracas
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
Il limite della libertà di un individuo oggi non sembra essere più il rispetto
della legge e della libertà degli altri, ma della loro sensibilità, del loro
concetto di buono e cattivo, di ciò che a loro piace o dà fastidio. E questa è
una deriva molto insidiosa.
Fatti terribili tornano a farci riflettere
Forse perché le giornate scorrono serene, in questo
periodo di vacanze, la presenza del male grida più forte, e appare più assurda
che mai, venga da lontano o si manifesti tra noi.
IMMIGRAZIONE
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
... Si parla di più di 200 emigrati, molti dei quali fuggiti dall'Eritrea per
motivi politici, che volendo raggiungere l'Europa sono stati respinti e
rinchiusi prima in un campo di detenzione e poi rilasciati in mezzo al deserto
senza cibo né denaro per acquistarlo. L'alternativa per loro è o di ritentare la
via dell'Europa con la prospettiva quasi certa di essere di nuovo respinti e
messi in prigione o di ritornare in patria con la certezza della detenzione e
dell'eliminazione fisica. E tutto questo in vigenza del trattato tra Italia e
Libia in tema di respingimenti. Il Governo italiano, ministro dell'Interno
Maroni in testa, da mesi sta vantando di essere riuscito a bloccare il flusso
degli immigrati dal mare Mediterraneo, ma non dice nulla sulla sorte toccata a
quei disperati in Libia.
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Quasi in
silenzio, stanno tornando gli sbarchi di migranti sulle coste del sud. Mentre
gli arrivi via terra soprattutto dalla frontiera orientale del Carso non sono
mai diminuiti, in mare i trafficanti di uomini sono alla ricerca di nuove rotte
mediterranee per proseguire una delle attività illecite più remunerative con un
giro d’affari di svariati milioni di euro.
CAMBIAMENTI CLIMATICI
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Mentre intere regioni del Pakistan e della Cina
soccombevano ad alluvioni con effetti peggiori dello tsunami, le piogge torrenziali si abbattevano sull'Europa
centrale, in Russia scoppiavano i prini incendi a causa del
calore e in Groenlandia si staccava una massa di ghiaccio
grande quanto l'Elba, nei giorni scorsi a Bonn si concludevano i negoziati in
vista della prossima Conferenza delle Parti (COP 16) della Convenzione quadro dell'Onu sui
Cambiamenti Climatici (UNFCCC), prevista per il prossimo dicembre
a Cancun.
Vi hanno partecipato i rappresentanti di 194 governi con due obiettivi
principali: quello di trovare un successore al Protocollo di Kyoto, e
stilare un accordo di cooperazione a lungo termine. Quello firmato a
Kyoto per ora è l'unico documento vincolante in materia di emissioni e
di lotta ai cambiamenti climatici. La scadenza di questo documento - al
quale peraltro non hanno mai aderito né USA né Cina, due tra i paesi
più inquinanti al mondo - è previsto per il 2012.
-------------------------------------------------Il meteorologo di 'Che tempo che fa' commenta i catastrofici eventi ambientali
in Russia e Pakistan
INTERNET
A parte gli addetti ai lavori, finora poche persone - soprattutto in Italia -
hanno colto uno degli aspetti più importanti di Internet, ovvero la sua
relazione con l’innovazione. Tutti sono testimoni - quando non beneficiari
diretti - dello straordinario flusso di innovazioni prodotto grazie alla Rete in
questi anni. Ma relativamente pochi hanno finora colto le ragioni di fondo che
hanno reso possibile tale esuberanza.
ANNO INTERNAZIONALE DEI GIOVANI
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
''Dialogo e Comprensione Reciproca'' è il tema dell'Anno Internazionale
della Gioventù, da oggi all'11 agosto 2011, che ha preso il via oggi su
iniziativa delle Nazioni Unite. L'Anno intende promuovere gli ideali di pace,
rispetto dei diritti umani e solidarietà tra generazioni,
culture, religioni e civiltà.
Le ambiguità dell'Anno internazionale proclamato
dall'Onu Largo ai giovani, si usava dire una volta, e l’espressione viene
ora attualizzata dalle Nazioni Unite che hanno inaugurato ieri l’Anno
Internazionale dedicato appunto ai giovani. Lo scopo dichiarato di questo
ennesimo anno celebrativo è mettere i giovani al centro delle varie politiche di
sviluppo, pace e solidarietà. L’Onu, impegnata nel raggiungimento degli
Obiettivi del Millennio, punta su «energia, passione e creatività» dei giovani
in questa lotta per sradicare la povertà e le disuguaglianze. Tutto bello, tutto
condivisibile finché siamo all’enunciazione dei princìpi. Entrando però nel
dettaglio delle proposte e delle iniziative non si possono non rilevare alcune
incongruità e contraddizioni.
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Un anno dedicato ai giovani e alla loro «comprensione
reciproca», con un’ambiziosa Conferenza mondiale che si propone d’influenzare il
modo in cui sono visti i giovani negli «Obiettivi del Millennio».
(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
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Dopo le minacce al figlio di cinque anni dice di non volere più parlare, Massimo
Ciancimino. Ma lo ha fatto negli ultimi giorni. Come la madre Epifania Scardino,
per la prima volta loquace con i magistrati di Palermo ai quali ha confermato il
contenuto di un «pizzino» indirizzato nel 2001 dal marito, «don Vito», a
Bernardo Provenzano chiamato «Caro Rag.» e con riferimenti espliciti a Silvio
Berlusconi.
Il quotidiano di via Solferino rivela: Massimo Ciancimino ha consegnato ai
giudici un 'pizzino' del 2001 del padre Vito che documenterebbe passaggi di
contante da distribuire ai vertici di Cosa Nostra
L'avvocato del premier smentisce
«Nino Scopelliti fu ucciso perchè faceva bene il suo lavoro, non abbassava la
testa e si batteva per la libertà...la dignità e la giustizia delle persone». Lo ha
detto don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, nell'omelia della messa che ha
celebrato nel Duomo di Reggio Calabria nel 19/mo anniversario dell'omicidio del
magistrato di Cassazione ucciso dalla mafia a Campo Calabro (Reggio Calabria).
Parla l'uomo accusato di essere il cassiere dei clan, latitante da 20
anni
In Sud Africa, in Namibia, nel Ciskei è conosciuto col nome roboante di Roberto
von Palace Kolbatschenko, affermato uomo d’affari solito intrattenersi con
politici e dignitari di quelle latitudini, coi quali sembra avere un buon
rapporto di reciproca utilità: risorse economiche in cambio di una sorta di
«assicurazione» contro i tentativi di ottenerne l’estradizione. Ma per i cugini
siciliani, per i vecchi amici di gioventù, lui sarà sempre Vito Roberto
Palazzolo, «Vituzzu l’africano» per questa sua scelta di svernare lontano dalla
madre patria ma sempre attento a tenere vivo il cordone ombelicale con la
Trinacria.
Il berlusconiano che incontrava il boss Angelo Santapaola. Tra le
intercettazioni i rapporti con il deputato Torrisi componente dell’Antimafia in
quota Pdl
Da Milano a Pavia la penetrazione dei boss nell’edilizia ospedaliera: sotto
esame gli appalti del Trivulzio
Confiscati a Palermo beni per 800 milioni al manager della sanità Michele
Aiello: l'imprenditore è coinvolto nell'inchiesta che ha portato alla condanna
per favoreggiamento aggravato di Cuffaro ed è ritenuto strettamente legato al
boss Bernardo Provenzano. Sigilli a strutture sanitarie, otto imprese edili,
appartamenti, ditte, magazzini e imbarcazioni
I magistrati e persino il governatore della Banca
d'Italia l'avevano invocato a gran voce, Alfano l'avevo dato per inserito nel
pacchetto all'esame del Parlamento, ma nel testo finale approvato a inizio
agosto dal Senato non c'è
Dalla toga al palco di un teatro, e non un palco qualsiasi ma il Teatro antico
di Segesta. Il giudice Giuseppe Ayala, pm del primo maxiprocesso e collega dei
giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, smette le vesti di magistrato al
Festival diretto da Enrico Stassi. Con "Chi ha paura muore ogni giorno. I miei
anni con Falcone e Borsellino", tratto dall'omonimo libro dello stesso Ayala,
con Angela Tuccia porta in scena la straordinaria esperienza vissuta al fianco
dei due magistrati, dando vita ad un "incontro-spettacolo" incentrato sulla
Sicilia, su Cosa Nostra, sulla politica e la giustizia italiana di allora e di
oggi. (Intervista di Rodolfo Di Giammarco)
La sola uscita di questi dati ci dice che - mentre molta parte della classe
politica è impegnata in una rissa perpetua senza vero confronto sui risultati e
i problemi reali - decine di migliaia di docenti italiani hanno saputo e voluto
valutare con cura i risultati del proprio operare. E lo hanno fatto accettando
in pieno un sistema di controllo e autocontrollo e dunque - come dice il
rapporto - «senza alcun atteggiamento opportunistico», cioè senza imbrogliare,
con onestà intellettuale. Si tratta di una novità culturale e politica in senso
alto, uno di quei gesti silenziosi di un’Italia che vuole, cerca e prova a fare
meglio della sua classe dirigente.
Il tribunale di Padova ha multato il ministero dell’Istruzione
e un istituto comprensivo (il Vivaldi) a seguito del ricorso presentato dai
genitori di una bambina che avevano chiesto alla scuola di istituire le attività
alternative previste dalla legge visto che la figlia non si avvaleva
dell’insegnamento della religione cattolica. L’istituto non aveva provveduto e
la bambina era costretta a trasferirsi in classi parallele durante l’ora di
religione. Quello che, nei fatti, succede nella quali totalità delle scuole
italiane.
"QUANDO DIMINUIRE
È CRESCERE" HOREB n. 55 –
1/2010
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
LUCA 12, 32-48
RAI
RADIOUNO - "Ascolta si fa sera" del 05.08.2010 - Vincenzo Paglia:
c'è bisogno di seminare semi di amore, di amicizia, di fraternità
(AUDIO)
NOTA:
in caso di non funzionamento cliccare faq e
seguire le istruzioni
LA TRASFIGURAZIONE
RAI
RADIOUNO - "Ascolta si fa sera" del 06.06.2010 - Antonio Riboldi:
messaggio di amore e di gioia
(AUDIO)
NOTA:
in caso di non funzionamento cliccare faq e
seguire le istruzioni
LA SINCERITA'
RAI
RADIOUNO - "Ascolta si fa sera" del 09.08.2010 - Enzo
Bianchi:
esige il coraggio della parola scomoda...
(AUDIO)
NOTA:
in caso di non funzionamento cliccare faq e
seguire le istruzioni
I ROM
RAI
RADIOUNO - "Ascolta si fa sera" del 10.08.2010 - Anna Maffei:
... non siamo più capaci di riconoscere nel volto dell'altro il riflesso di noi stessi
(AUDIO)
NOTA:
in caso di non funzionamento cliccare faq e
seguire le istruzioni
IL REGNO DI DIO
RAI RADIOUNO -
"Ascolta si fa sera" del 11.08.2010 - Salvatore De
Giorgi:
...un tesoro nascosto
(AUDIO)
NOTA: in caso
di non funzionamento cliccare faq
e seguire le
istruzioni
IL
LIBRO DI GIOBBE
Meditazioni di P. Pino Stancari
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Lectio Divina (2 di
4)
Ricordate i tre amici di Giobbe. Si sono fatti
avanti e hanno dimostrato di volere, da parte loro e a modo loro, soccorrere
Giobbe nel momento del suo dolore, nella sua situazione di terribile sconfitta.
E ricordate che i tre amici di Giobbe fanno capo a un grande principio che è
scontato nella tradizionale scuola dei sapienti: il principio della retribuzione
per cui Dio premia i buoni e punisce i cattivi e se le cose vanno così male a
Giobbe, da qualche parte ci deve essere una colpa che Dio sta punendo. Giobbe
non è minimamente disposto ad ascoltare i buoni consigli e le considerazioni dei
suoi amici perché i cosiddetti amici in realtà dimostrano di non comprendere il
dramma della sua vita e della sua storia. Giobbe non è disposto a ridurre il
disagio così terribile che ha sconvolto la sua esistenza all’interno di quello
schema che gli amici vogliono ribadire invece con tanta precisione. Giobbe si
lamenta, strepita, protesta. Abbiamo già avuto modo di percepire la gravità
della sua intensa, appassionata testimonianza. Abbiamo letto fino al cap. 7. Il
primo dei suoi amici è intervenuto, si chiama Elifaz. E’ un personaggio che
possiamo identificare come l’uomo della "pastorale" (mettendo il termine tra
virgolette in un senso un po’ negativo), l’uomo che cerca di aggiustare le cose
con una buona "omelia" (anche qui tra virgolette in un senso un po’ negativo).
E’ l’atteggiamento di Elifaz, è il suo modo di porsi, di intervenire in rapporto
a Giobbe. E Giobbe ha protestato: "guarda che nei tuoi discorsi non ci sto, tu
puoi fare omelie come vuoi, puoi impostare la tua pastorale con grande abilità
di eloquenza e di operosità, ma non mi tocchi, non prendi contatto con il mio
dramma, parli al vento". ...
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ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Gran parte delle chiese d'oriente e d'occidente
attorno alla metà di agosto fanno memoria del transito al cielo della vergine
Maria, madre del Signore. L'origine di questa festa è assai remota. In alcuni
lezionari armeni di Gerusalemme è attestata al 15 di agosto una celebrazione di
Maria Theotókos, sorta nel V secolo, probabilmente a seguito del concilio di
Efeso del 431.La festa della «dormizione» (koímesis) di Maria fu imposta invece
alla fine del VI secolo dall'imperatore Maurizio a tutto l'impero bizantino. In
occidente essa giunse qualche decennio più tardi, e dall'VIII secolo assunse il
nome di «assunzione» (assumptio) della beata vergine
Maria.
Ferragosto, giro di
boa dell’estate, di un tempo di vacanza in bilico costante tra riposo e
sovraesposizione del corpo, distensione e stordimento dello spirito, apertura e
confusione della mente. E al cuore di questo “tempo per l’uomo” nella sua
interezza, la festa forse più popolare tra quelle in onore della Vergine Maria:
l’Assunzione. Paradosso incomprensibile? Contraddizione di una società ormai da
molti bollata come secolarizzata? Mondi paralleli che si incrociano in una
festività che è comune per il giorno ma non per i motivi?
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DIALOGO INTERRELIGIOSO
A stabilire quando debba tenersi il Ramadan è il
calendario lunare - composto da 354 giorni - e ogni anno il mese - generalmente
il nono - cade 11 giorni - 12 se l'anno è bisestile - prima dell'anno precedente
in modo che ogni trentatré anni si compia il giro dell'intero calendario. Una
scelta, sottolinea il portavoce dell'Unione delle comunità islamiche italiane
(Ucoii) Hamza Picardo, fatta per consentire a tutti i musulmani del mondo di
vivere il Ramadan in condizioni di equità: nell'arco di trentatré anni, infatti,
il mese di penitenza capita infatti sia d'inverno che d'estate, sia con le
giornate brevi che con quelle lunghe. Alla base del Ramadan - uno dei cinque
pilastri dell'islam, insieme alla testimonianza di fede, alla preghiera,
all'elemosina e al pellegrinaggio alla Mecca almeno una volta nella vita - vi è
il controllo di sé e dei propri comportamenti, precetto che si concretizza
attraverso il digiuno e la penitenza dall'alba al tramonto. Ma il Ramadan è
anche il mese della solidarietà e, dal punto di vista strettamente dottrinale,
del perdono: chi fa il digiuno per amore di Dio si vedrà i peccati
perdonati.
Per i musulmani è tempo di
Ramadan
Ramadan: rinsaldare i
rapporti con la comunità musulmana italiana
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«In Italia mancano le moschee»
In Siria ha fondato il monastero di
Deir Mar Musa, che è diventato un punto di riferimento per il dialogo tra
cristiani e musulmani. Ora sogna di diventare un "itinerante" nel mondo arabo,
per dare vita ad altre fondazioni. E in vista del Sinodo dei vescovi sul Medio
Oriente, che si terrà nel mese di ottobre, spiega quanto sia cruciale oggi una
teologia dell’incontro tra islam e cristianesimo.
CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
Badakhshan.
Nuristan. Nomi che a molti di noi non dicono nulla. Selvatiche regioni
dell’Afghanistan orientale, verso il Pakistan. Dieci volontari di una Ong
umanitaria protestante, otto dei quali occidentali, operatori sanitari,
ammazzati a sangue freddo. «Abbiamo giustiziato dei missionari cristiani», hanno
rivendicato i taleban.
Avevano portato cure e soccorso in quella valle dimenticata da tutti, in quella
regione nel nord dell' Afghanistan dove - dicevano - neppure i Taliban ormai si
spingevano più. Li hanno massacrati senza pietà accusandoli di essere spie e di
volere convertire gli afgani al Dio dei cristiani.
I Taliban sostengono di aver ucciso i medici, tra cui alcuni che da anni
lavoravano prodigandosi per alleviare le ferite provocate da guerre che durano
da oltre trent' anni, perché "spie della Nato" e "missionari cristiani". Una
doppia etichetta che, nell' immaginario talebano, forgiato nella fucina
inossidabile della logica amico/nemico, condanna le persone a cui viene
attribuito un destino ineluttabile.
Non è facile dire come si vedono gli «altri» dall'
Afghanistan profondo. Per il portavoce dei talebani, i medici occidentali
trovati morti ieri sono «missionari cristiani»...
Se quei talebani avessero ascoltato davvero i medici,
avrebbero capito veramente chi erano. Avrebbero scoperto la loro passione per
gli afghani, per la salute di un popolo che invece loro tengono in ostaggio.
Avrebbero scoperto che questi «cristiani» sono impegnati con tanto rischio a
curare i musulmani afghani.
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Un parroco della mia infanzia diceva che il Dio Paura è un’invenzione degli
uomini per spaventare, inibire e dominare altri uomini. Gesù, aggiungeva, ci ha
insegnato che Dio non è un vecchietto arrabbiato con la barba bianca e il
forcone, ma l’energia d’amore di cui è composto l’universo.
8 PER MILLE
«I beni
della Chiesa sono al servizio dei poveri»
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Se si volesse per forza scegliere un testo paolino che esprima i principi
ispiratori, al di là di questioni disciplinari contingenti, allora non c’è
dubbio che occorra riferirsi a Gal 3,28:
Non c'è più giudeo né greco;
non c'è più schiavo né libero non c'è più maschio né femmina, tutti voi infatti
uno siete in Cristo Gesù
POLITICA
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Politici che litigano su tutto. E la gente, sebbene
narcotizzata dalle Tv, è disgustata.
"Ha
sollevato una grande bagarre la recente denuncia della Chiesa circa l’assenza in
Italia di una classe dirigente all’altezza della situazione. In una stagione
densa di sfide e problemi, essa lamenta un vuoto di leadership. In tutti i
settori. La politica, anzitutto, non
svolge la funzione che dovrebbe competerle. Ma analoghe carenze si riscontrano
nel mondo imprenditoriale, nella comunicazione e nella cultura. Persino nella
società civile e nell’associazionismo.
..."
"Primo
Piano" di FAMIGLIA CRISTIANA n° 33
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Chiesa e politica «Avvenire» contro la «sortita» dei finiani su eutanasia e gay.
E da Bagnasco richiamo alla «dimensione etica» per chi ha ruoli pubblici
Le previsioni elettorali – specialmente se condotte quando non si sa neppure se
e quando si voterà e con quali blocchi di alleanze – sono un genere letterario
affine alla fantascienza. Tuttavia, se anche lo stimolo fosse così debole,
sarebbe salutare una seria riflessione sulle trasformazioni dell’assetto
geopolitico del Paese, sui problemi che testimonia e sui rimedi che ci si può
proporre di adottare.
E’ venuta l’ora di analizzare la morte di quella che è stata chiamata, in gran
fretta e proditoriamente, Seconda Repubblica.
SONO maledettamente stufo di dover seguire i miei obblighi professionali
commentando la ripetitiva rissosità e inconcludenza dei politici,
l'incontenibile pulsione anticostituzionale di Berlusconi, l'uso dei dossier nei
confronti di Fini e le controaccuse dei finiani contro il Cavaliere, gli sbraiti
di Di Pietro contro tutto e tutti, il bastone secessionista della Lega che
spunta dai borbottii di Umberto Bossi, l'attesa del Partito democratico e Godot
che non arriva perché ce ne sono troppi e si paralizzano reciprocamente.
PEDOFILIA
Vibrante «J'accuse» di «Piùvoce» sulla pedofilia
nel clero
OPINIONI E COMMENTI
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
I «chiamati» al
sacrificio e noi
Intanto,
per cominciare, non è un fanatico. Il martire cristiano si consegna a una
suprema chiamata, che gli chiede di affrontare la sofferenza e la morte in pura
e semplice continuità con il dono della vita in favore di altri. È così che
diventa un atto di fede e di amore – indisgiungibilmente. Non è un atto di
puntigliosa mortificazione della propria vita, che celebra la propria
superiorità sui comuni mortali. Tanto peggio, poi, quando un tale disprezzo
della vita venga proclamato come imposto da Dio. Da qui, infatti, ad arrivare al
sacrificio della vita altrui, in nome di Dio, passa meno di un capello. (E
avevamo pensato che in questa suprema irreligione non potesse credere più
nessuno!).
SPECIALE
ANNO
SACERDOTALE |
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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