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Il 2 febbraio 2010
é nato il Blog di Tempo Perso
PIETRE VIVE
che viene aggiornato quotidianamente
e mette così a disposizione in modo facile e veloce
una o più notizie
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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale
"QUELLI DELLA VIA"
NOTA
Articoli,
riflessioni e commenti proposti vogliono
solo essere
un contributo
alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.
Le posizioni espresse non sempre
rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione.
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Diritto alla PACE
Comunicato del coordinatore nazionale di Pax Christi
Pari opportunità
Anno Domini 2010. La politica è donna. Quasi ovunque...
... Non vorremmo arrivare a considerazioni affrettate ma la veloce fotografia
sembra dirci alcune cose:
1) le donne in politica sono “capaci di conflitto” affrontando i genocidari
più spietati.
2) l’altra metà del cielo è poco propensa alla guerra e più alla diplomazia.
Esiste un Mugabe donna?
3) i Paesi nordici, che applicano da più tempo politiche obbligatorie o
volontarie di parità, presentano le percentuali più elevate di donne nei
rispettivi parlamenti...
Neonati, l'obbligo di
fare il papà
Quattro giorni di
congedo obbligatorio per i neo-padri, retribuiti per intero. Ma quando le
proposte diventeranno legge? Le differenze tra l'Italia e il resto
dell'Europa.
ACQUA
Intervista a Claudio Mazzini di Coop, che lancia
una campagna d'informazione sull'impatto ambientale del commercio del bene più
prezioso
Aumentano i finanziamenti promessi per i prossimi tre anni nella lotta
ad aids, tubercolosi e malaria, anche se l'obiettivo di bloccare la propagazione
delle tre pandemie nel mondo resta lontano. Ma per la prima volta tra i donatori
ci sono anche paesi africani. In audio l’intervista a Vittorio Agnoletto,
fondatore della Lega italiana per la lotta all’aids.
DARFUR
Il responsabile dell'ufficio di El-Fasher dell'organizzazione che ha il mandato
per gli sfollati, racconta le difficoltà della missione: "Si combatte ancora e
non è garantita la sicurezza, pochi tornano nei villaggi e molto a rilento".
Pesa l'ostracismo del governo di Al-Bashir: "I rapporti non sono facili"
I trentatré e i trentacinque. Storie in parallelo, per la buona sorte del
presidente e del governo cileno
Uno a uno toranano alla luce i 33 minatori prigionieri nelle viscere della terra
da 70 giorni
I minatori sono tutti
salvi. È finito l'incubo alla miniera San Josè: dopo 70 giorni sono usciti tutti
i 33 uomini intrappolati dal 5 agosto. Fuori anche i soccorritori.
Dossier a cura di Elisa Chiari e Pino
Pignatta
La vita quotidiana in un campo profughi palestinese raccontata dal dottor Anati
Caro Roberto, ti scrivo da un uno dei molti campi profughi palestinesi del
Medio Oriente, la vera verità di Israele, le sue fondamenta... Ti scrivo da
Yarmuk, in Siria, dove mi trovo ora. I Palestinesi che vivono qui sono
l'immagine vivente dell'ospitalità di Israele, che tu hai lodato qualche giorno
fa. Perché 100mila
palestinesi sono qui ammassati e non nelle loro belle case di Haifa, Salfid,
Nablus, Gerusalemme? Ti scrivo oggi, ma avrei voluto farlo da tempo, da quando
cioè hai iniziato a pronunciarti su un argomento fisicamente lontano alla
camorra ma pur sempre vicino a tematiche universali quali la giustizia e l'onore
delle persone che desiderano vivere in giustizia: Israele...
Come
nel 2008 e nel 2009, le autorità cinesi hanno inasprito le pressioni contro
i monasteri buddisti in Tibet dove con il 1 novembre 2010 entreranno in vigore
nuove e più dure norme di sorveglianza emanate dall'autorità religiosa statale.
Liu Xiaobo oltre Liu Xiaobo: in palio la
superiorità morale, sullo sfondo politica ed economia
Chiunque sia il nuovo presidente del Brasile, una parte non trascurabile
del mondo cattolico continuerà a ricordargli che quella brasiliana è una delle
società più ingiuste del mondo.
I
NOSTRI TEMPI /
Interventi ed opinioni |
Violenza e indifferenza
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Un attraversamento pedonale con le strisce
zebrate. La banchina di una metropolitana in un’ora di punta. Luoghi
dall’apparenza neutra, persino inoffensiva. Se non fosse che in questi ultimi
due giorni sono diventati teatro di una violenza bieca, assurda. A Milano un
taxista ha inavvertitamente travolto un cane libero da guinzaglio, a Roma una
giovane donna ha battibeccato con un ragazzo per una precedenza in coda, come
capita infinite volte. Entrambi sono finiti in coma, con grave trauma
cranico...
In entrambi i casi, tanto a Milano quanto a
Roma, è passato del tempo prima che il corpo al suolo venisse degnato
d’attenzione. In quel terribile intervallo, è stato come se nulla fosse
successo. O peggio ancora, come se quel che era appena successo non riguardasse
nessuno di noi. Quanto è durato, quel tempo sospeso? Una manciata di secondi?
Qualche minuto? Certamente, un’eternità di indifferenza.
... non c'è dubbio che l'aggressività
spicciola, specie nelle metropoli, sembra in costante aumento a chiunque viva in
mezzo agli altri. E l'aggressività è una paglia che avvampa alla minima
scintilla. Nel traffico, ai semafori, nei parcheggi, nei centri commerciali,
ovunque il fluido della folla si raggrumi, quella che comunemente definiamo
"maleducazione" - sopravvalutazione dei propri comodi e disprezzo degli altri -
aleggia nei comportamenti, negli atteggiamenti (perfino nell'abbigliamento
trucido) più di quanto eravamo abituati a rilevare, e soprattutto a sopportare.
Anche quando non sfoci in veri e propri atti di violenza, l'aggressività
intossica, rende vulnerabili, alimenta la catena dell'ostilità...
La riproducibilità tecnica della violenza
ha i suoi svantaggi e i suoi vantaggi. Dipende da noi evitare i primi per non
diventare paurosi, usare i secondi per non diventare cinici.
... La violenza del singolo è deplorevole,
tutti d’accordo, ma è l’indifferenza della collettività a fare
paura... E’ l’abitudine al sopruso che dilaga, è l’assenza di reazione
che lascia senza parole: quando non ci si smuove nemmeno per un corpo tramortito
al suolo significa che qualcosa, nel codice etico che ognuno di noi dovrebbe
avere, è venuto meno. E questo è inquietante.
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L'attualità delle riflessioni del filosofo su un atteggiamento all'apparenza
impolitico
Quando la società si fa violenta, quando la politica si alimenta di questa
violenza e a sua volta l'alimenta creando divisioni, esclusioni, inimicizie,
ingiustizie, sopraffazione, e paura, davanti al mite due strade si aprono:
perseverare nella mitezza lasciandosi sommergere dalla violenza, oppure
contraddirla per il momento, combattendo contro i violenti, scendendo cioè sul
loro stesso piano. La prima opzione è quella della speranza:...
Buon
compleanno, guerra in Afghanistan!
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Con i 4 militari italiani uccisi oggi (9/10/10), salgono a 572 i soldati
stranieri morti in Afghanistan da inizio 2010 secondo il sito icasualties.org.
Il 2010 e' l'anno piu' cruento dall'inizio della missione Enduring Freedom nel
2001. Solo ad ottobre ci sono state 24 vittime tra i militari stranieri. Dal
2001 a oggi, secondo lo stesso sito, sono morti 2.142 soldati stranieri.
(fonte ANSA)
...
Noi italiani oggi spendiamo 65 milioni di euro al mese.
Con
molto meno della metà di quanto l'Italia spende in un mese per contribuire al
massacro di civili, per dirne una, Emergency ha costruito tre centri chirurgici,
un centro di maternità e 28 ambulatori. E ha curato oltre due milioni e mezzo di
afgani. Con quello che il ministro La Russa spende in due giorni si mantiene per
un anno l'intero programma di Emergency in Afghanistan.
Un
modo migliore e più economico per "sconfiggere al-Qaeda".
Una riflessione e un appello di Mons. Raffaele Nogaro, Vescovo Emerito di
Caserta P. Alex Zanotelli; P. Domenico Guarino - Missionari Comboniani- Sanità,
Napoli Suor Elisabetta Pompeo; Suor Daniela Serafin; Suor Anna Insonia –
Missionarie Comboniane Torre Annunziata Suor Rita Giaretta; Suor Silvana Mutti;
Suor Maria Coccia; Suor Lorenza Dal Santo -ComunitàRut- Suore Orsoline P.Mario
Pistoleri; P.Pierangelo Marchi; Padre Giorgio Ghezzi - Sacramentini - Caserta
P.Antonio Bonato - missionari Comboniani - Castelvolturno (Caserta) Don Giorgio
Pisano – Diocesano – Portici (Napoli)
7
ottobre 2001 - 7 ottobre 2010: testimonianza di Matteo Dell'Aira dall'ospedale
di Emergency a Lashkargah
Solo la nonviolenza
puo' salvare l'umanita'.
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(GIA' SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
I civili uccisi. Le battaglie dei parà che La Russa non ha mai rivelato. I
feriti italiani tenuti nascosti. E poi le stragi di talebani, le azioni coperte
degli 007, i tradimenti e i doppi giochi. Ecco il vero volto della nostra
'missione di pace'. Nei file scoperti da Wikileaks e consegnati a L'espresso
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Dopo la tragica morte dei 4 alpini il ministro La Russa torna sulla possibilità che i nostri aerei impegnati
nella missione siano dotati di bombe.
Il ministro della Difesa in Senato: "Le bombe sugli aerei non servono a
proteggere i nostri soldati, ma a non far sentire i nostri militari di serie B
rispetto agli alleati". E annuncia che la decisione non verrà sottoposta a
votazione parlamentare
Cecilia Strada: i politici provino a scoprire la differenza tra un bambino
ferito dai talebani e uno dalle bombe Nato nel nostro ospedale di Lashkargah
L'Espresso 'rivela', sulla base di nuovi
documenti di Wikileaks, una realtà nota da anni: la 'missione di pace' italiana
in Afghanistan è in realtà una vera e propria guerra. Una verità che
PeaceReporter denuncia da oltre quattro anni
La legge 331/2000: "Le attività delle Forze armate devono essere conformi
all'articolo 11 della Costituzione"
E' legale armare gli aerei italiani con le bombe, così come
propone il Ministro della Difesa La Russa? Bombardare l'Afghanistan non è
conforme all'articolo 11 della Costituzione richiamato dalle legge istitutiva
del servizio militare professionale (legge 331/2000). Occorre contattare i
parlamentari perché blocchino una violazione della legge. L'Esecutivo deve
"eseguire" le leggi e non violarle.
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
"Sostenere il dialogo attraverso la nonviolenza"
Dal 15 al 17 ottobre si svolge il primo Laboratorio
internazionale di Pace dal titolo ‘Sostenere il dialogo
attraverso la nonviolenza. Dallo scontro alla riconciliazione nella Regione
Euromediterranea’.
Il Laboratorio si
colloca nel quadro delle attività promosse dalla Maison de la Paix – Casa
Universale delle Culture della Fondazione Mediterraneo, in preparazione del
Forum Universale delle Culture previsto nel 2013 a Napoli.
Sostenere
il dialogo attraverso la nonviolenza
Creare
una rete di sostegno fra organizzazioni ed ex-combattenti per risolvere i
conflitti senza usare la violenza. Questo l’obiettivo del seminario “Sostenere
il dialogo attraverso la non-violenza. Dallo scontro alla riconciliazione nella
Regione Euromediterranea”, che si svolge a Napoli da oggi a domenica.
All’incontro, promosso da varie organizzazioni, fra cui la Fondazione
Mediterraneo, prendono parte anche 16 ex-combattenti e attivisti di diverse
aree: Balcani, Israele, Territori palestinesi, Irlanda del Nord, Gran Bretagna,
Cipro e Turchia...
Ascolta il servizio di
Debora Donnini: Seminario
a Napoli sul tema "Sostenere il dialogo attraverso la
non-violenza"
(audio)
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«Una
buona notizia: il mondo si può cambiare»
3° Appuntamento Mondiale giovani della
Pace.
«Una buona
notizia: il mondo si può cambiare». Con questo slogan e tema scelto dal Sermig
di Torino migliaia di giovani si raduneranno per il terzo appuntamento mondiale
dei Giovani della Pace. Si ritroveranno sabato in piazza San Carlo, a partire
dalle 15, per confrontarsi con gli adulti, famosi e no, potenti e no. Si
alterneranno testimonianze di ragazzi di diversi Paesi che hanno vissuto sulla
propria pelle le conseguenze dell'ingiustizia, della guerra, della famee dello
sfruttamento...
L'appello del Sermig il
mondo si può cambiare
Il mondo si può cambiare. Lo credono anche le migliaia di
ragazze e ragazzi del 3° Appuntamento Mondiale Giovani della
Pace.
Madre Teresa ed
io eravamo amici. Ci capivamo con lo sguardo. Poco prima di morire, mi inviò una
lettera autografa: un mandato, una carezza. “Caro Ernesto, prendiamo la Madonna
con noi e riportiamo i bambini e i giovani a
casa…”...
La
generazione degli adulti ha fallito... Il mondo però si può cambiare!
Non è utopia, non è buonismo. Io ci credo veramente...
Ma il
mondo cambia solo se gli adulti entrano in una nuova dimensione, se si
mettono in ascolto, se chiedono perdono, se imparano a scommettere davvero sulle
nuove generazioni. Al tempo stesso, il mondo cambia se i giovani, una volta per
tutte, accettano di essere la speranza di oggi e di domani...
Nasce da questa
convinzione l’Appuntamento Mondiale Giovani della Pace del 16 ottobre: piazza
San Carlo di Torino, popolata da migliaia di giovani di tutto il mondo, insieme
per dire pubblicamente il loro “Io ci sto”. Ci sto ad
impegnarmi, a coltivare ideali alti, a fare del mio lavoro e del mio studio
un’occasione di servizio, a metterci faccia, testa e cuore. Uno stile di vita
credibile, che nasce da un nuovo patto tra generazioni, all’insegna della
riconciliazione. Il Mondiale non è uno spettacolo, ma la tappa di un cammino di
formazione permanente che negli ultimi anni ha già coinvolto migliaia di
ragazzi. Un semplice cartello stradale. Direzione: casa.
Un nuovo patto tra giovani
e adulti di Ernesto
Oliviero
Guarda l'intervista ad Ernesto
Olivero di Corradino Mineo a "il
Caffè"
Mons. Cesare Nosiglia,
Arcivescovo eletto di Torino, scrive ai giovani del Sermig in occasione del 3°
Appuntamento Mondiale giovani della Pace.
Con voi il mondo può
cambiare
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IMMIGRATI
Sere
fa mi sono imbattuta in rete in un faccia a faccia trasmesso dalle
Iene. La iena Giulio Golia ha smontato pezzo per pezzo la dichiarazione
dell’assessore del Comune di Roma Laura Marsilio... Lo show, anche se a
fin di bene, mi ha rattristato parecchio... Perché, mi chiedo, noi
figli di migranti dobbiamo dimostrare quanto siamo italiani? ...
“Tutti indietro” è un libro di denuncia che bisogna assolutamente leggere prima
di parlare su questi temi. Per rendersi conto che, se non vediamo più affondare
o arrivare barconi strapieni di umanità sofferente, le traversate del deserto,
le stragi dimenticate e le carceri libiche simili a campi di concentramento,
continuano a rinfacciare alla nostra coscienza tutte le nostre omissioni.
Verrebbe voglia di... farlo davvero un test di ammissione
sulle tradizioni italiane. Magari i nigeriani ti risponderebbero... che per loro
le nostre tradizioni sono le miserabili mazzette pagate in Sicilia a destra e a
sinistra... sono i senatori della repubblica... condannati per associazione
mafiosa, sono i quindici euro al giorno che i nostri caporali pagano agli
immigrati schiavi... Facciamolo, questo test! ...
ROM
Se c'è un popolo che nel corso della storia è sempre stato emarginato, questo
è il popolo rom-sinto. Sono cambiati i modi di questa persecuzione, ma non la
sostanza: i rom danno fastidio, sono visti con sospetto, di loro si mettono in
luce solo gli aspetti negativi.
Ne è prova quello che sta succedendo in questi giorni in Francia e in Italia...
Conferenza Ue a Bucarest sui rom, tra politica e
associazionismo, per una nuova politica d'integrazione
Questa minoranza, perseguitata nel Novecento e ancora oggi vittima di
pogrom nelle regioni orientali dell’Unione europea, è strumentalizzata e
cacciata dal presidente Sarkozy solo per far risalire deludenti indici di
popolarità. Con l’applauso dei governanti italiani.
Povertà
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
I poveri sono 8 milioni e aumentano ad un
ritmo vertiginoso. Lo spiega la Caritas Italiana a che insieme alla Fondazione
Cancan ha pubblicato il Rapporto annuale sulla povertà che quest’anno ha deciso
di intitolare “In caduta libera”. Il testo, pubblicato dal Mulino, è stato
presentato a Roma anche dal segretario generale della Cei monsignor Mariano
Crociata che ha denunciato come “particolarmente grave” il persistere
dell’”evasione fiscale”: “Si tratta di sottrazione di risorse che pesano sugli
onesti e diminuiscono le disponibilità di aiuto agli indigenti”. Nel Rapporto è
giudizio severo sulla politiche di contrasto alla povertà messe in atto dal
governo, che sono inefficaci.
Rapporto Caritas: povertà
in aumento
I poveri in Italia sono 8.370.000 e
non 7.810.000 come dicono i dati ufficiali dell'Istat, ossia circa 560 mila
persone in più (+ 3,7%). Lo stima il Decimo rapporto sulla povertà ed esclusione
sociale della Caritas Italiana e della Fondazione Zancan, presentato oggi a
Roma.
«Non è vero – afferma il rapporto – che
siamo meno poveri come farebbero pensare i dati ufficiali sulla povertà, del
luglio 2010», che parlano di povertà stabile. Un'affermazione che si basa su
calcoli che danno «un'illusione ottica». Alle stime sui poveri, va aggiunto un
10%, quindi circa 800 mila italiani, di "impoveriti". Persone che pur non
essendo povere hanno però cambiato il proprio tenore di vita e vivono in «forte
fragilità economica»...
... Il fatto di offrire letture differenti
rispetto a quella fornita dall'Istituto non deve essere erroneamente
interpretato come un attacco alla statistica ufficiale. Istat e Caritas,
infatti, collaborano da anni in maniera proficua, nel pieno riconoscimento dei
rispettivi ruoli».
Caritas: 8,3 milioni di
poveri «Sono 560mila in più»
Caritas: "In caduta libera" Rapporto
2010 su povertà ed esclusione sociale in Italia
Istat: Sulla povertà’ da anni
piena collaborazione tra Istat e Caritas
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(GIA' SEGNALATO IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
... «La famiglia è la principale vittima della povertà e dell’impoverimento», dice
diretto monsignor Giuseppe Pasini, presidente della Fondazione Zancan. Fuga dal
matrimonio, culle vuote, aborti, tutte patologie accomunate spesso da un’unica
causa: la povertà. Il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata,
sottoscrive: «È più che mai necessario, proprio per evitare l’effetto di una
"caduta libera", investire a tutto campo, a partire dal sostegno a quel soggetto
essenziale del tessuto sociale che è la famiglia»...
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... La povertà nella Repubblica non cambia volto, si conferma fenomeno del Sud e,
oltre alle famiglie numerose e monogenitoriali, colpisce chi ha bassi livelli di
istruzione. La novità sta nei movimenti tellurici attorno alla classe media, che
sta sprofondando. I più vulnerabili sono la fascia di età di mezzo, separati e
divorziati, le donne sole con prole, i precari, i licenziati e cassa integrati,
le famiglie monoreddito, le donne con difficoltà a rientrare al lavoro dopo la
condizione di maternità. Persone in situazione di forte debolezza economica che
in questo periodo hanno dovuto privarsi di beni e di servizi precedentemente
ritenuti necessari...
Altro che far
ripartire i consumi: si rinviano le grosse spese come l'acquisto dell'auto e
della casa. E non si è più sicuri di poter aiutare i propri figli. Incertezza
per il futuro.
"Uniti contro la fame"
Giornata mondiale dell'alimentazione
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
Il tema di quest’anno, Uniti contro
la fame, è stato scelto per riconoscere gli sforzi compiuti contro la
fame nel mondo a livello nazionale, regionale e internazionale.
Unirsi contro la fame diventa realtà quando
stato, organizzazioni della società civile e settore privato lavorano in
associazione a tutti i livelli per sconfiggere la fame, la povertà estrema e la
malnutrizione.
Nel 2009 è stata raggiunta la soglia
critica di un miliardo di persone che soffrono la fame in tutto il mondo, in
parte a causa dell’aumento dei prezzi alimentari e della crisi finanziaria: “un
traguardo tragico per i nostri giorni” secondo il Direttore Generale della FAO,
Jacques Diouf. Alla vigilia del “vertice sulla fame”, Diouf ha lanciato una
petizione per riflettere l’indignazione morale su questa situazione: il progetto
“1billionhungry” raggiunge le persone online tramite i social media e le esorta
a firmare la petizione contro la fame sul sito Internet www.1billionhungry.org.
In questa Giornata mondiale
dell’alimentazione 2010, in un momento in cui non ci sono mai state così tante
persone che soffrono la fame al mondo, riflettiamo sul futuro. Con la forza di
volontà, il coraggio e la determinazione – e con molti attori che collaboreranno
e si aiuteranno a vicenda – è possibile produrre più cibo, in modo più
sostenibile, e farlo arrivare nelle bocche di coloro che ne hanno più
bisogno.
Visita il sito della
FAO
Celebrazioni Giornata mondiale
dell’alimentazione
Venerdì 15 ottobre
FAO Sala Plenaria –
ore 9:30
Intervento d’apertura del Direttore Generale della FAO Jacques
Diouf
Discorso di Paul Kagame, Presidente del Ruanda
Discorsi del
Presidente dell’IFAD, Kanayo F. Nwanze e della Direttrice Esecutiva del PAM,
Josette Sheeran
Nomina dei nuovi ambasciatori di buona volontà della FAO:
Raul Bova (Italia), Celine Dion (Canada), Sea Salonga (Filippine), Susan
Sarandon (USA)
Discorso del Rev. Jesse L. Jackson, della Rainbow Push
Coalition
Concerto per la Giornata mondiale dell’alimentazione con il Maestro
Uto Ughi e l’Orchestra Sinfonica di Roma (h. 20:30, Auditorium della
Conciliazione, Roma)
Le celebrazioni della Giornata saranno trasmesse in
diretta via webcast: http://www.fao.org/webcast/
Spot Giornata Monddiale dell'Alimentazione 2010 (video)
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Biocarburanti, land grabbing e volatilità dei prezzi dei beni alimentari. Sono
solo alcuni dei problemi scottanti che il Comitato per la sicurezza alimentare sta discutendo a Roma. Il
comitato, che si è riunito per cinque giorni in vista della Giornata
mondiale dell'Alimentazione del 16 ottobre, è stato riformato negli ultimi
mesi e per la prima volta include anche organizzazioni non governative e della
società civile, filantropi e aziende, oltre alle istituzioni e alle agenzie
delle Nazioni Unite.
E' la Giornata mondiale dell'alimentazione e nel palazzo della FAO a Roma
s'incontrano governi, Agenzie dell'ONU, esperti e - per la prima volta - i
rappresentanti della società civile. Al di là dei proclami, si dovrebbero
prendere concrete decisioni politiche per i 925 milioni di affamati. Il
messaggio del Papa
La denuncia di Medici
Senza Frontiere nella Giornata mondiale dell'alimentazione: soffrono la fame 195
milioni di bambini. Di questi, 20 milioni sono gravi.
“L'antimafia 'del giorno prima'”: chiama così, don Pino De Masi, vicario
generale della diocesi di Oppido-Palmi e referente per la Calabria di Libera,
l'associazione contro le mafie, l'opera di sensibilizzazione della comunità
civile e di impegno educativo verso i giovani portata avanti da tante
espressioni dell'associazionismo laico e della Chiesa calabrese.
Personaggi della politica seriamente impegnati contro le mafie non ce ne
sono stati molti. Qualcuno, però, c’è stato. E qualcuno ce n’è ancora. Non
troppi, purtroppo. Anzi, troppo pochi. Uno ho avuto la fortuna di conoscerlo.
L’ho visto battersi contro le collusioni della mafia provenzaniana. L’ho visto
battersi contro i depistatori di Stato che protessero gli assassini di Peppino
Impastato. L’ho visto battersi contro
Nino Lo Giudice si è pentito. E le sue
prime rivelazioni hanno avuto l’effetto di un tornado. Il capo dell’omonima
storica famiglia della criminalità organizzata reggina, infatti, ha confessato
di essere l’organizzatore delle intimidazioni compiute contro i magistrati di
Reggio. Ci sarebbe, dunque, lui dietro la strategia di tensione scandita da una
serie impressionante di di fatti permeati da un’inaudita logica
criminale.
Non poteva che chiamarsi “Residence degli aranci” il complesso di Mineo
che ospita 404 unità abitative per i militari Usa di stanza nella base di
Sigonella. Occupa un’area di 25 ettari nel cuore della piana di Catania, terra
di agrumi, a due passi dalla statale che scorre veloce sino al mare, il
Mediterraneo. Il residence a stelle e strisce è una struttura off-limits
autosufficiente.
Dislessia
Il testo tutela i 350
mila studenti che soffrono di disturbi dell'apprendimento. Stanziati due milioni
di euro. Alcune testimonianze di genitori con figli dislessici.
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Gli insegnanti subiscono violenze verbali da parte degli studenti nel 27 per
cento delle scuole, ma la quota sale al 51 per cento se si prendono in
considerazione solo le superiori e al 44 per cento nelle medie. I casi in cui
gli allievi passano alle mani sono molti meno
Ma c'é da chiedersi: l'informazione che in Italia cresce la povertà e che questa
risucchia ceti finora ritenuti al sicuro dalla congiuntura economica significa
qualcosa, ha attinenza con il mondo della scuola, con le problematiche dei
bambini e delle giovani generazioni, con le problematiche familiari che sono
dietro, con la condizione degli insegnanti e con lo stato della scuola?
Manifestazioni in 14 citta' italiane dei Cobas della scuola che hanno
protestato contro la riforma
L'8,4% delle famiglie sceglie la scuola statale
solo perché non può permettersi la privata. E' quanto emerge da una ricerca
presentata ieri al Senato dal titolo 'La scelta delle famiglie per la scuola
paritaria. Un punto di vista economico”, condotta dalla professoressa Luisa
Ribolzi e da Tommaso Agasisti.
La riforma
promette di cambiare le classi, ma è ancora a metà
"VOI SIETE UN POPOLO SACERDOTALE" HOREB n. 56 – 2010
TRACCE DI
SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI
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SIMONE WEIL
"PASIONARIA" E MISTICA
Dal 20 Ottobre
al 1 Dicembre dalle h. 20.00 alle h.
21.00
presso la sala
del convento della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
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Don Peppino Diana
Don Peppino Diana
venne ucciso dalla camorra all’alba del 19 marzo 1994, festa di San Giuseppe,
nella sagrestia della sua parrocchia in Casal di Principe. Il libro che mettemmo
insieme per ricordarlo, Per amore del mio popolo, vide la luce a
dicembre dello stesso anno, quando del suo sacrificio si parlava poco o
pochissimo, e nell’aversano si erano messe in giro voci inquietanti sulle cause
della sua morte che tendevano a sminuirne la gravità riducendole a fatto
privato.
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Sinodo sul Medioriente
Il 10 ottobre si apre in Vaticano il
primo Sinodo dei vescovi sul Medio Oriente: occasione per un’analisi critica da
parte della Chiesa su una delle regioni più calde del pianeta. Ma anche uno
spazio per l’autocritica. Perché le divisioni – spiega in questa intervista il
vescovo maronita Joseph Soueif – sono di casa anche tra i
cristiani.
C'è chi parla
apertamente del rischio d’estinzione. All’inizio del secolo scorso in tutto il
Medio Oriente i cristiani erano circa il 20%. Oggi sono poco più del 4%, mentre
i cattolici sono meno del 2%. Di questo passo, nel giro di cinquant’anni, la
loro presenza nelle terre dove ha predicato Gesù e dove sono nate le prime
comunità di fedeli sarà poco più che simbolica.
Se n’è preso tristemente
atto al Sinodo sul Medio Oriente che si tiene in questi giorni in Vaticano.
Un forte appello
alla libertà religiosa in Medio Oriente e in tutto il mondo. E poi l’invito a
promuovere risoluzioni delle Nazioni Unite non solo contro l’islamofobia in
Occidente, ma anche contro la cristianofobia nel mondo islamico. Li ha formulati
al Sinodo il cardinale Peter Turkson, ghanese, presidente del Pontificio
Consiglio della giustizia e della pace.
“La presenza dei cristiani a Terra Santa non è qualsiasi presenza”, ha detto
questo pomeriggio Sua Beatitudine Fouad Twal, Patriarca latino di Gerusalemme.
Una presenza che debe essere in primo luogo “la testimonianza di un evento
salvifico e tutta la vita di Gesù”, ha affermato il presule.
Il
Patriarca, nato in Giordania 70 anni fa, ha partecipato questo venerdì
pomeriggio a un incontro con i giornalisti nella Sala Stampa della Santa Sede,
nel contesto del Sinodo per il Medio Oriente, in svolgimento dal 10 al 24
ottobre.
Gli invitati islamici al Sinodo affermano che la convivenza è
possibile
Il Sinodo e la sfida geopolitica Benedetto XVI
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(GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)Le religioni in dialogo per un mondo di Pace
INCONTRO-DIBATTITO - Ancona - 6 ottobre
2010
"Ero straniero... L'altro nei
Vangeli" intervento di Alberto Maggi (audio
mp3)
"L'umanità promessa: per una conversione delle
religioni" intervento del prof. Roberto Mancini (audio
mp3)
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Quale
spiritualità per l'uomo contemporaneo? di Enzo Bianchi
"Lunedì culturali" della
Diocesi di Torino
Intervento tenuto da Enzo Bianchi, priore
della comunità di Bose, il 4 ottobre al Centro Congressi del Santo Volto
nell'ambito dei "Lunedì culturali" proposti dalla
Pastorale della cultura della diocesi di Torino.
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Studi biblici: Giovanni 17, 1-11
Incontro mensile sul
vangelo di Giovanni proposto dal Centro studi biblici "G. VANNUCCI" di
Montefano
Intervento di Alberto Maggi (video)
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Carlo
Carretto - Convegno a cento anni dalla nascita
Il 4 ottobre
1988 moriva Carlo Carretto. Lo ricordiamo - nell'anno in cui si celebra il
centenario della nascita (2 aprile 1910) - pubblicando ampi stralci
dell'articolo a lui dedicato dal numero appena uscito de "La Civiltà
Cattolica".
Tra il Sahara e Spello con la
libertà di un bambino
L’1 e il 2 ottobre, a Spello, si sono
celebrati i cento anni dalla nascita dell’“innamorato di Dio”. Due giornate per
riscoprire la figura di Carlo Carretto attraverso i giovani e i luoghi che hanno
contribuito a diffondere il suo insegnamento.
Un evento promosso dall’Azione Cattolica
Italiana e dall’Istituto “Paolo VI”, dai comuni di Spello e di Foligno, dalla
diocesi di Foligno, dalle fraternità dei Piccoli Fratelli di Jesus Caritas e dei
Piccoli Fratelli del Vangelo, che ogni due anni si ritrovano per riproporre il
valore aggiunto che fratel Carlo Carretto può ancora dare alla vita della Chiesa
e del Paese.
Don Luigi Ciotti apre il
Convegno incontrando le scuole
Pomeriggio al convegno: Carlo,
“alfiere di autenticità”
Piccoli Fratelli di Jesus
Caritas raccontano Carlo:
fratel Gian Carlo
Sibilia (pdf) e fratel Leonardo De
Mola (pdf)
L’imbroglioncello di
Dio
Il convento di San Girolamo: da
Carlo all’Azione Cattolica Italiana
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CHIESA
E SOCIETA'
/
interventi
ed opinioni |
Settimana sociale di Reggio
Calabria
(GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)
“Cattolici
nell’Italia di oggi. Un’agenda di
speranza per il futuro del Paese”
Ci siamo. Dopo
due anni di preparazione, un centinaio di incontri in tutta Italia e il
documento preparatorio, ecco il giorno inaugurale della 46ª Settimana sociale
dei cattolici italiani. Monsignor Arrigo Miglio, vescovo di Ivrea e presidente
del Comitato Scientifico e organizzatore, si dice «personalmente colpito» per
l’interesse suscitato da questo evento, lungo il cammino di preparazione, che ha
consentito di capire «quanto sia stato fecondo il contributo dei cattolici nella
ricerca e nella realizzazione del bene comune del nostro Paese». Da oggi, e fino
a domenica, si torna dunque a riprendere quel tema, «provando a comprenderne
fondamenti e condizioni perché si realizzi effettivamente, in rapporto ad alcuni
problemi concreti di oggi», da risolvere con l’apporto di
tutti.
Miglio: «A Reggio per dare un
supplemento di speranza»
Declinare
oggi, in Italia, il concetto di bene comune. In questo obiettivo è contenuto il
cuore del lavoro che animerà la 46ª Settimana sociale dei cattolici italiani di
Reggio Calabria. A dare le coordinate per questa «opera di discernimento» è il
Documento preparatorio redatto dal Comitato scientifico e organizzatore,
costruito secondo un itinerario che indica mete, metodo, soggetti coinvolti e
che ruota attorno ad alcune parole chiave.
Una mappa per il bene
comune
Per seguire
l'evento, anche attraverso video, consulta il Programma
Il biglietto
d’invito alla 46asettimana sociale di Reggio Calabria, redatto nell’aprile 2009
dal Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane, è rivolto a tutto il
mondo cattolico e non solo; agli uomini e alle donne che vivono la fede
cristiana e, per mezzo loro, a ogni uomo e ogni donna che, nei limiti delle
proprie forze, sono solleciti nella responsabilità per il paese e, attraverso
questo, per la più vasta comunità umana. Il riconoscimento della dignità e della
libertà di ciascuna persona – vi si legge ancora – è oggi così minacciato da
provocare tutte le nostre responsabilità.
Tre
sono le parole-chiave del ‘biglietto’: speranza, responsabilità e
agenda.
Speranza (e non ottimismo): la capacità,
cioè, di discernimento e di scelte per vedere le cose nuove che, pur nella
crisi, animano la società.
Responsabilità, a partire dalla
consapevolezza espressa da Benedetto XVI a Cagliari: serve una nuova generazione
di cattolici capaci di assumersi responsabilità pubbliche.
Agenda,che non è un programma politico,
economico, culturale, ma un sommesso e umile invito ad uno sforzo di
discernimento per dare un ordine ai problemi gravissimi del
Paese.
Biglietto
d'invito.pdf
Vedi anche i nostri post precedenti: Prima di tutto il bene
comune , Per i vescovi l'Italia è senza
classe dirigente
(GIA' SEGNALATI IN FACEBOOK NELLA NOSTRA PAGINA SOCIALE "QUELLI DELLA VIA")
In 1.200 per
cominciare a riempire quell’«Agenda di speranza» di cui l’Italia ha tanto
bisogno. Un’agenda che parte dalla «insostituibile funzione sociale della
famiglia», come ricorda il Papa nel suo messaggio, per approdare agli altri
valori non negoziabili – vita, sfida educativa, libertà religiosa – e in
definitiva a quella «questione antropologica», che il cardinale presidente della
Cei, Angelo Bagnasco, proprio sulla scia del magistero di Benedetto XVI, indica
in pratica come l’altro nome della questione sociale e dell’unità politica dei
cattolici...
Mentre Reggio Calabria attende lunedì l’arrivo di un’ottantina di
militari che inizieranno ad occuparsi della sorveglianza degli obiettivi
sensibili a partire dalla sede della Procura della Repubblica della città,
proseguono con le assemblee tematiche i lavori della 46.ma Settimana sociale dei
cattolici italiani che si concluderà domani pomeriggio nel teatro comunale del
capoluogo calabrese. Da Reggio Calabria, il servizio del nostro inviato Luca
Collodi:
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La prossima Settimana sociale cade in un momento di evidenti e inedite
criticità per il nostro Paese. Solo una riduttiva interpretazione potrebbe far
risalire la crisi che l’attanaglia alla lunga e incompiuta transizione politica,
giacché, in realtà, si tratta di una crisi culturale, che ha rivelato le
contraddizioni di un sistema che propone la ricerca del benessere, la felicità,
il consumo, la sicurezza, l’ambizione del potere, l’attesa del successo e della
considerazione sociale quali massime di affermazione dell’individuo: un sistema
radicalmente incompatibile con il modello di vita proposto dal
cristianesimo...
...Questi cattolici siamo noi, chiamati in causa proprio da ciò che diciamo di
essere. E ci siamo ritrovati a Reggio Calabria non per realizzare un inventario
delle belle cose in cui crediamo, quasi che ci bastasse dar loro una periodica
lucidatina per sentirle vivere. L’invito che, dopo il debutto di ieri sera, già
esce dalla Settimana Sociale soprattutto grazie al messaggio di Benedetto XVI e
alla prolusione del cardinale Bagnasco è di tornare a «sentirsi all’altezza
della sfida»...
Intervista all'economista Stefano Zamagni, presidente dell’Agenzia
nazionale del Terzo Settore
La ricetta del
presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi: «Se non si nasce di più, per
sostenere l’economia c’è una sola strada, consumare di più. Ma così si rischia
la fine».
... Se si parla invece di “Settimana sociale”, ufficialmente è tutto chiaro e
scontato e la macchina fa il suo corso trionfale, ma in realtà è difficile dire
chi siano questi cattolici che prendono a cuore le sorti del Paese e dove lo
vogliano portare, soprattutto se consideriamo dove e come ci troviamo dopo
Settimane e Convegni ecclesiali a ripetizione, tanto che quella di Reggio
intenderebbe declinare la nozione di bene comune di cui si era occupata a
Pistoia la Settimana del centenario, per confezionare una “agenda della
speranza” in linea con il Convegno di Verona...
Tornare a
“produrre” politica per costruire il bene comune. Ma solo «una visione
genuinamente cattolica» sulla politica di oggi, e soprattutto, dentro di essa
può consentire al popolo cattolico di «contare», piuttosto che di «essere
contato».
“Da dove è realisticamente possibile cominciare a servire il bene comune
dell'Italia in questa stagione nuova e tanto difficile?”. A questa domanda sono
chiamati a portare il proprio contributo di riflessione e proposta i 1200
delegati riuniti a Reggio Calabria per la 46ma Settimana sociale dei cattolici
italiani dal tema “Un'Agenda di speranza per il futuro del Paese”.
«La caduta sempre più vertiginosa di rappresentatività sta diventando un
elemento ormai incurabile dello stato dell’Italia».
Alla settimana sociale
dei cattolici, in corso a Reggio Calabria, parla il rettore dell’Università
cattolica Lorenzo Ornaghi e dice ogni riforma elettorale o costituzionale, per
essere veramente utile, deve avere fra i suoi obiettivi principali quello di
combattere «il deficit crescente di rappresentatività politica».
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Un manuale di monsignor Giampaolo Crepaldi per i cattolici in politica. "il
politico cattolico che dovesse viceversa scrivere un manuale ai vescovi farebbe
presenti altre ... problematiche. Il primo è che il problema della necessaria
anche se paradossale negoziazione dei principi non negoziabili (visto che la
politica è negoziazione) non deriva dall'intento di sfuggire ai princìpi o di
adeguarsi ai principi di altri, ma dal fatto che in ogni decisione di norma
vengono in gioco più principi e lo sforzo per armonizzarli dentro soluzioni
accettabili e creative anche se imperfette va perseguito sino in fondo, la
strada dell'obiezione è invece l'extrema ratio."
Splendido scambio di battute pubblicato su Oggi tra il presidente del
Partito Democratico e il vescovo e teologo Rino
Fisichella, già presidente della Pontificia Accademia: “Io
difendo la vita”, “Non sei un buon pastore”.
POLITICA
Il dibattito che si è svolto in Senato sul documento di finanza pubblica
presentato dal governo ha un che di veramente surreale. Anche perché a pagina 3
lo stesso documento si autodefinisce «sostanzialmente e politicamente superato»
ed effettivamente si presenta più come una fotografia del passato che arriva
appena a sfiorare il presente, senza minimamente provare ad accennare quella
politica economica (e se vogliamo industriale) tanto invocata dalle imprese
quanto ignorata dall'esecutivo, che fra l'altro solo dopo 5 mesi di vuoto ha
riempito il posto vacante del ministro dello sviluppo economico.
Il rappresentante italiano nella Banca centrale europea, Lorenzo Bini Smaghi,
parlando giovedì scorso ad un convegno dell'Aspen è stato lapidario nel
formulare la ricetta per uscire dalla stretta della crisi economica che turba
con rinnovato vigore i mercati internazionali. Ha detto: "Il voto premia chi
coniuga rigore e crescita". Monsieur de La Palisse non avrebbe potuto dir
meglio. Anche il nostro ministro dell'Economia ha stilato la stessa ricetta
rinviandone l'esecuzione al decreto "Milleproroghe" che sarà varato alla fine di
dicembre. In quella sede - ha promesso per placare il crescente malumore dei
suoi colleghi di governo - troverà i soldi che oggi non ci sono, avviando la
fase 2 della politica economica.
C’è una vicenda politica che ricorda l’opera dei pupi siciliani, il teatro di
Eduardo, la commedia a l l ’ i t a l i a n a d i Cinecittà; eppure si svolge in
Piemonte, un tempo considerato la Prussia d’Italia, culla di virtù civili e
dell’unità nazionale, di cui si appresta a celebrare i 150 anni.
Lunedì, intervenendo ai lavori del Sinodo per il Medio
Oriente, Benedetto XVI ha pronunciato una meditazione parlando a
braccio. Riferendosi alla caduta degli dei mondani, ha spiegato: “Se guardiamo bene, vediamo che questo processo non è
mai finito. Si realizza nei diversi periodi della storia in modi sempre nuovi;
anche oggi, in questo momento, in cui Cristo, l’unico Figlio di Dio, deve
nascere per il mondo con la caduta degli dei, con il dolore, il martirio dei
testimoni. Pensiamo alle grandi potenze della storia di oggi, pensiamo ai
capitali anonimi che schiavizzano l’uomo, che non sono più cosa dell’uomo, ma
sono un potere anonimo al quale servono gli uomini, dal quale sono tormentati
gli uomini e perfino trucidati. Sono un potere distruttivo, che minaccia il
mondo. E poi il potere delle ideologie terroristiche. Apparentemente in nome di
Dio viene fatta violenza, ma non è Dio: sono false divinità, che devono essere
smascherate, che non sono Dio. E poi la droga, questo potere che, come una
bestia vorace, stende le sue mani su tutte le parti della terra e distrugge: è
una divinità, ma una divinità falsa, che deve cadere. O anche il modo di vivere
propagato dall’opinione pubblica: oggi si fa così, il matrimonio non conta più,
la castità non è più una virtù, e così via. Queste ideologie che dominano, così
che si impongono con forza, sono divinità. E nel dolore dei santi, nel dolore
dei credenti, della Madre Chiesa della quale noi siamo parte, devono cadere
queste divinità, deve realizzarsi quanto dicono le Lettere ai Colossesi e agli
Efesini: le dominazioni, i poteri cadono e diventano sudditi dell’unico Signore
Gesù Cristo. Di questa lotta nella quale noi stiamo, di questo depotenziamento
di dio, di questa caduta dei falsi dei, che cadono perché non sono divinità, ma
poteri che distruggono il mondo, parla l’Apocalisse al capitolo 12, anche con
un’immagine misteriosa, per la quale, mi pare, ci sono tuttavia diverse belle
interpretazioni. Viene detto che il dragone mette un grande fiume di acqua
contro la donna in fuga per travolgerla. E sembra inevitabile che la donna venga
annegata in questo fiume. Ma la buona terra assorbe questo fiume ed esso non può
nuocere. Io penso che il fiume sia facilmente interpretabile: sono queste
correnti che dominano tutti e che vogliono far scomparire la fede della Chiesa,
la quale non sembra più avere posto davanti alla forza di queste correnti che si
impongono come l’unica razionalità, come l’unico modo di vivere. E la terra che
assorbe queste correnti è la fede dei semplici, che non si lascia travolgere da
questi fiumi e salva la Madre e salva il Figlio. Perciò il Salmo dice — il primo
salmo dell’Ora Media — la fede dei semplici è la vera saggezza (cfr. Sal 118,
130). Questa saggezza vera della fede semplice, che non si lascia divorare dalle
acque, è la forza della Chiesa”.
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Papa Benedetto XVI ha pubblicato il motu proprio Ubicumque et semper che
istituisce il nuovo "Pontificio Consiglio per la promozione della nuova
evangelizzazione... "Benedetto XVI parla di "fenomeno del distacco della fede", di
"perdita del senso del sacro", e coniuga al negativo (come liberazione dalla
fede, dalla morale naturale, dalla rivelazione divina) il termine "liberazione"
- un termine che nella storia della politica dottrinale di Ratzinger ricopre un
ruolo preciso, specialmente negli anni Ottanta della repressione della teologia
latinoamericana postconciliare...
Dopo sette anni, lascia a Vicenza e porta con sé a Torino l'immagine di un uomo
impegnato nella sua missione, schierato «con gli ultimi»; non un «buon pastore»
pronto a scendere tra la gente, piuttosto un meditativo guidato da un grande
rigore morale... Restano i ricordi dei pranzi con i nomadi, con la Curia aperta
a 300 ospiti; e la «Lettera a mio fratello carcerato». Operazioni però che i
critici ritengono più di parole che realmente incisive sulla realtà
La nomina di Cesare Nosiglia alla cattedra di San Massimo, certamente non fra le
minori del Paese rappresenta una scelta di «sicurezza» da parte di Benedetto
XVI.
Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella
carità e nella verità
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2) Il
servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:
http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm
3) Il servizio omelia di P.
Gregorio on-line (mp3) alla pagina
http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm
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