"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°35 del 2010

Aggiornamento della settimana

- dal 6 al 12 settembre 2010 -

- dal 13 al 19 settembre 2010 -


 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 26 settembre 2010          


 
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IL VANGELO DELLA DOMENICA 
 LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo

é sospesa per il periodo estivo


OMELIA 

di P. Gregorio Battaglia
di P. Alberto Neglia
 
di P. Aurelio Antista

 

 


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 




NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 






EMERGENZA ALLUVIONE IN PAKISTAN

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Nulla deve inaridire la solidarietà, neanche le ingiustizie

Ci si potrebbe chiedere perché. Perché una catastrofe umanitaria, a detta dell’Onu «più grave dello tsumani», con 21 milioni di sfollati e 10 milioni di senzatetto, un quinto del Pakistan sepolto dal fango, raccolti distrutti, a un mese di distanza raggiunga l’Occidente come una debole eco. Perché gli allarmi delle organizzazioni di soccorso, che hanno raccolto sì e no un quarto degli aiuti necessari, non faccia breccia nei nostri notiziari. Eppure anche solo i numeri, dal Pakistan, sono terribili: metà degli alluvionati sono bambini e, di questi, quasi tre milioni hanno meno di cinque anni. Molti non hanno più una casa, e neanche tre su dieci hanno acqua potabile da bere. Questo significa epidemie. Tuttavia, l’attenzione del mondo non si accende.
Forse perché quello del Pakistan è uno tsunami lento, non vistoso come un’onda di maremoto, e non colpisce l’immaginazione? O forse perché, istintivamente, associamo al nome del Pakistan quello del terrorismo islamico, della regione che incuba i taleban e li spinge verso l’Afghanistan e oltre, contro l’Occidente?

  Il gesto da continuare
 CARITAS Comunicati stampa e aggiornamenti "Alluvioni in Pakistan"
 UNICEF Emergenza Pakistan, la situazione aggiornata

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Lo scatto che ritrae due fratellini coperti di mosche ha risvegliato le coscienze sull'emergenza delle alluvioni. Sembra un quadro, ma è la drammatica realtà: quella di una crisi di fronte a cui il mondo ha chiuso gli occhi. Cosa facciamo davanti a questa foto?
 Adriano Sofri:   Quella foto del bimbo pakistano simbolo dell'orrore dimenticato

È il maggior disastro umanitario della storia del Pakistan, eppure non tocca il cuore dell’Occidente. “Le piogge senza precedenti cadute a partire dal mese di luglio”, ha scritto, in una lettera alla Caritas Internationalis, il direttore della Caritas pakistana Joseph Coutts, “hanno provocato una devastazione generalizzata in tutto il Paese, per oltre 1.500 chilometri”. Più di 15 milioni di persone sono state colpite: “è più di quanto abbiano fatto lo tsunami asiatico del 2004, il terremoto del Kashmir del 2005 e quello di Haiti del 2010 messi insieme, per quanto il numero di morti, circa 2.000, sia per fortuna molto più basso” (rispetto, per esempio, alle circa 230mila vittime del terremoto haitiano).
 ADISTA: Non tutte le catastrofi sono uguali.
             Le inondazioni in Pakistan non commuovono l'Occidente


 
CONFERENZA EPISCOPALE DEL PAKISTAN: Il nostro dovere di cristiani

 
Pierre R. Chantelois: Se il Pakistan fosse stato cattolico

Sono almeno 225 le persone, tra cui 73 donne, che si sono suicidate lo scorso mese in Pakistan.
 GEONEWS: RAPPORTO CHOC: 225 SUICIDI NELL'ULTIMO MESE

Resta drammatica la condizione di milioni di persone colpite dalle alluvioni in Pakistan delle scorse settimane. Secondo gli ultimi dati forniti dalla Croce rossa, almeno otto milioni di pakistani, in gran parte anziani, donne e bambini, sono ancora senza un tetto, in accampamenti di fortuna, e hanno bisogno di cibo, acqua potabile, abiti e di ogni genere di prima necessità.
 L'OSSERVATORE ROMANO: Gli alluvionati pakistani ancora senza aiuti




DIRITTI UMANI

Diritto di culto


La costruzione di nuovi luoghi di culto spacca il Paese Ritardi e polemiche: chi garantisce davvero i permessi?

  Francesca Paci: Musulmani d'Italia: un milione in cerca di moschee

  Andrea Rossi: Vinta la battaglia contro la burocrazia, parte la moschea

 
Botta e risposta tra il leghista che la giudica «inutile: la città ha altre priorità» e il sindaco che difende il nuovo luogo di culto come una scelta di civiltà

  Alessandro Mondo: La moschea fa litigare Chiamparino e Cota


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"Viva preoccupazione" per "la notizia della proposta di un "Koran Burning Day" per l'11 settembre, anniversario dei tragici attacchi terroristici che nel 2001 causarono numerose vittime innocenti e ingenti danni materiali" è stata espressa dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso in un comunicato diffuso oggi. Il riferimento è all'iniziativa presa dal gruppo evangelico "Dove World Outreach Center", che intende promuovere il gesto dimostrativo in diverse piazze in tutto del mondo, in ricordo dei tragici attentati di New York.

  Bruciare il Corano è un gesto di grave oltraggio


 Guarda il video di Terry Jones, pastore battista che ha lanciato per il prossimo 11 settembre la giornata del rogo del Corano

Bloomberg difende il diritto a bruciare il Corano. Il sindaco di New York non finisce di stupire: mentre continua a sostenere la legittimità della costruzione della moschea a Ground Zero, sostiene che nessuno può impedire al reverendo Jones l’autodafé annunciato (vuole celebrare questo 11 settembre con un rogo del Corano). Nulla da eccepire in effetti, il Primo Emendamento protegge la libertà di espressione anche nelle sue manifestazioni più estreme (bruciare la bandiera americana, per esempio).

  Bloomberg: bruciare il Corano è lecito

  Appello leader religiosi Usa contro giornata del rogo del Corano  (video)


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  PEACEREPORTER: L'uomo di Gainsville contro il mondo dell'Islam

   ASIANEWS:  una chiesa incendiata in Pakistan



PENA DI MORTE

Viviamo in una sorta di perenne ambiguità: da un lato si registrano proclami, grida, slogan arcigni e violenti, soprattutto in seguito a qualche efferato episodio di criminalità, che auspicano il ritorno della pena capitale, dall'altro lato sembra proprio che stia prendendo piede ogni giorno di più il rigetto di un tipo di giustizia in cui lo Stato può disporre della vita dei suoi cittadini, anche se colpevoli di gravi reati.

  Piergiorgio Cattani: Unione Europea: cancellata la pena di morte, porte aperte alla "tolleranza zero"?


Il caso di Sakineh non è isolato. Attualmente in Iran risultano pendenti, secondo un elenco pubblicato dal Comitato internazionale contro la lapidazione, ben venti sentenze di morte per lapidazione, tre delle quali riguardano uomini. Le «altre Sakineh» portano i nomi di Maryam, Zeynab, Robabe, Ferdoas, Ashraf, Hajar, Sarimeh, Khanom, Masumeh e altri ancora.
Alcune sono giovanissime, come la diciannovenne Azar Bagheri, che aspetta nel braccio della morte nel carcere di Tabriz, lo stesso in cui si trova Sakineh, altre sono meno giovani, come Kheyrieh Valania, 42 anni, perseguitata dall’incubo delle pietre dal 2002, nella prigione di Ahvaz.

  Camille EidMinorenni o madri di famiglia: le Sakineh che il mondo ignora

  PEACEREPORTER: Disabile nel braccio della morte


INFANZIA NEGATA

I più piccoli fra i reietti. Quelli che nessuno vuole. Sono gli oltre milletrecento bambini e ragazzi disabili che vivono nelle strutture socioassistenziali (un po’ più dell’otto per cento dei minori fuori famiglia). La metà di loro ha un disturbo psichico e tanti sono rom. Alcuni vivono in un reparto d’ospedale e restano in corsia a tempo indeterminato: "Dimissioni difficili", si definiscono quelle che li riguardano. E c’è chi sta addirittura peggio: i piccoli che cioè nascono, vivono e crescono dentro l’ospedale...

  Pino Ciociola: Quei milletrecento bimbi abbandonati in ospedale


PARI OPPORTUNITA'

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Comincerà a funzionare a gennaio 2011 la neonata Entità delle Nazioni Unite per l'Uguaglianza di Genere e l'Empowerment delle Donne UN Women, creata dopo una votazione all'unanimità dell'Assemblea Generale lo scorso 2 luglio e a guidarla sarà Michelle Bachelet...
UN Women è un segnale positivo anche in vista della prossima sessione dell’Assemblea Generale, che si riunirà dal 20 al 22 settembre per fare il punto e valutare lo stato di avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio stabiliti nel 2000, tra i quali il raggiungimento della parità di genere...
Anche se negli ultimi anni l'ONU ha compiuto notevoli progressi nel promuovere la parità di genere, con importanti iniziative come la Dichiarazione e Piattaforma d'Azione di Pechino e la Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di Discriminazione contro le Donne (in.pdf) molto rimane ancora da fare. Le disuguaglianze sono profondamente radicate nella società...

  Onu: “ Nuova era nel lavoro delle Nazioni Unite per le donne"

  Nasce UN Women


ACQUA PUBBLICA

     (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

In vista dell’incontro nazionale del movimento in difesa dell'acqua pubblica (Firenze, 18-19 settembre), il missionario comboniano chiede di rilanciare l’impegno. «Diamoci da fare per portare al voto referendario (previsto tra aprile e giugno 2011) almeno 25 milioni di italiani».

Sull'acqua ci giochiamo tutto sia per noi, sia per i poveri. Se perdiamo l'acqua, abbiamo perso tutto.
Dobbiamo vincere! Se ce l'ha fatta l'Uruguay, la Bolivia, l'Ecuador, Parigi, ce la possiamo fare anche noi.
Diamoci da fare : si tratta di vita o di morte per noi, per i poveri, per il pianeta.

   La vita vince - Lettera di Alex Zanotelli

   Programma Assemblea Nazionale dei movimenti per l'acqua - Firenze 2010






AFRICA

Crescita del Pil a doppie cifre, materie prime e alcuni Paesi sicuri. Ma rimangono instabilità politica e squilibri

   PEACEREPORTER: Africa, il business si ricorda del continente dimenticato

   Tommaso Cinquemani: l'avanzata del Mobile Banking

  Da Nigrizia di settembre 2010: la ricetta di Romano Prodi, consulente Onu per l’Africa  

  NIGRIZIA:  Investire sull’unità



SOMALIA

Qualcuno li ha definiti «taleban d’Africa». Anche loro vanno in giro con kalashnikov e Rpg, ostentando la stessa intransigenza dei miliziani afghani. Basta dare un’occhiata ai dispacci lanciati in questi giorni da Mogadiscio e dintorni, per rendersi conto dei disastri che questi invasati stanno perpetrando nella capitale somala.

  Giulio Albanese:   Somalia ferita sotto il tallone degli shabaab

Gli attentati in Uganda e Kenya sono un monito agli alleati del presidente Sheikh Sharif Ahmed

  Tommaso Cinquemani: gli Shabaab fanno terra bruciata intorno al governo di transizione


SUDAFRICA

I sindacati del pubblico impiego dichiarano uno stop agli scioperi, che si sono già estesi al settore minerario, la prospettiva che il governo temeva di più

  Alberto Tundo: l'ora della tregua


NIGERIA

Petrolio e inquinamento nel Delta del Niger

  NIGRIZIA: La "marea nera” dimenticata


RUANDA

Il Paese delle mille colline dopo il genocidio è ripartito da zero. Resta molta povertà, ma sugli Obiettivi del Millennio ha fatto passi da gigante. E con le donne "in prima linea".

  Luciano Scalettari: Il Ruanda rinasce - Traid not aid? Ovvero, lo sviluppo alla ruandese

  Luciano Scalettari: Nel nome di don Bosco, contro la povertà

  Luciano Scalettari: Donne in prima linea

  Luciano Scalettari: L'acqua della felicità

  Luciano Scalettari: Gli Obiettivi raggiunti tra le Mille colline

  Luciano Scalettari: Il nostro viaggio si conclude. Il bilancio? Un'Africa di luci e ombre


UGANDA

  UNIMONDO: un social network per rintracciare i familiari dei rifugiati


GUINEA


A tre giorni dal voto, la data del secondo turno delle elezioni presidenziali in Guinea è stata nuovamente spostata, senza fissare una nuova scadenza. Una crisi politica che nasconde gli scontri tra le due principali etnie del paese per il potere. In audio l'analisi di Aladji Cellou Camara, giornalista di Conakry, rifugiato politico in Italia.

  Michela Trevisan: la transizione si allunga (testo+audio)


SENEGAL


Hanno dai 4 ai 12 anni e passano le giornate per la strada. I soldi poi finiscono nelle tasche di chi dovrebbe educarli ad essere buoni musulmani

  Tommaso Cinquemani: Costretti a mendicare in nome del Corano



CINA

  ASIANEWS: Balzo in avanti delle importazioni cinesi

  ASIANEWS:  Ripartono, fra alti e bassi, i rapporti fra Cina e Stati Uniti

  ASIANEWS: Chen Guangcheng, attivista cieco, libero dopo oltre 4 anni di prigione 




FILIPPINE

    (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

Torna in TV il programma "C'era una volta" di Silvestro Montanaro che analizza i cambiamenti globali, i mutamenti sociali, gli scenari politici e raccontare le storie di coloro che di tali trasformazioni sono testimoni o vittime. “C’era una volta” indaga alcune pagine di queste trasformazioni che tanto pesano oggi sui destini dell’umanità e tanto peseranno ancora.

Le Filippine sono il paese più cattolico dell’Asia ed il più grande alleato americano nell’area in funzione anticinese. Colonizzate prima dagli spagnoli, poi dagli Usa hanno pagato con un milione di morti la propria lotta per un’indipendenza che si è rivelata troppo spesso condizionata dalle politiche statunitensi.
Al potere si sono succedute elite corrotte ed inefficienti, il paese non ha conosciuto alcuna riforma e nelle sue campagne regna un vero e proprio feudalesimo.
Al sogno di tutti è fuggire. Folle di disperati gonfiano migliaia di baraccopoli nella capitale Manila e decine di migliaia di giovanissime rischiano la propria vita vittime dei traffici legati all’emigrazione illegale. Intanto cresce il fenomeno dei bambini di strada, della prostituzione infantile e della pedopornografia.

  GUARDA: la puntata del 9 settembre 2010  (video)



MESSICO

 I cartelli del crimine ormai dettano legge nel Paese. Troppe collusione regalano loro l'impunità

  Alessandro Grandi:  Messico, la legge del più forte 

72 esseri umani, uomini e donne, assassinate e abbandonati nel deserto, alla frontiera del Messico con gli Stati Uniti. Non è una cosa nuova.

  ADISTA:  Ai confini dell'orrore

Il massacro di immigrati in Messico nella lettera di denuncia di vescovi e laici del Paese (Sicsal.net, 26/8/2010). Tra i firmatari: mons. Samuel Ruíz, mons. Raúl Vera Lopez, Blanca I Martínez Bustos (Centro Diritti Umani Fray Juan de Larios).

  ADISTA:  72 morti di speranza


ISRAELE-PALESTINA

Al nero, giorno a giorno, per venti euro e nessun diritto. Operai come tanti. Ma sono palestinesi e costruiscono insediamenti ebraici

  Francesca Borri: Sfruttati dal nemico

  UNIMONDO:  I coloni riprendono a costruire tra le proteste

Solo un confine che delimita la sua estensione può avviare concrete possibilità di pace in Israele

  Aluf Benn:  Il senso del limite

Sono ripresi i colloqui tra Israele e Palestina. Ma è flebile la speranza di una soluzione equa

  Issa Goraleb:  Negoziati senza pace


CUBA

  Alessandro Grandi: Cuba, Socialismo adiós?



KASHMIR



Erano vent’anni che il Kashmir-Jammu non conosceva una giornata di «mortale follia» come quella di ieri. L’attacco alla scuola protestante è stato duramente condannato dal vecchio leader separatista Syed Ali Geelani, che è stato messo agli arresti domiciliari dalla polizia indiana. «Invito i musulmani - il suo appello - a proteggere la minoranza (cristiana) e i loro luoghi. Dobbiamo ad ogni
costo mantenere la tradizionale armonia e fratellanza per cui il Kashmir è conosciuto in tutto il mondo».

  Alberto Simoni: Bruciata una scuola cristiana

Intervista a Peter Celestine Elampassery, vescovo del Jammu & Kashmir

  Giacomo Galeazzi: Siamo schiacciati tra opposte follie

La fine della guerriglia separatista, e una legge che premia i soldati che uccidono di più, hanno provocato un'escalation dei crimini commessi dalle truppe indiane contro i civili

Enrico Piovesana: Intifada kashmira


AFGHANISTAN

Tre i civili morti. I militari ''collezionavano le dita come trofei''

  PEACEREPORTER:  soldati statunitensi uccidevano ''per gioco''

   ASIANEWS:  Karzai invita il mullah Omar al tavolo della pace

Sabato il voto per il rinnovo della Camera bassa del parlamento di Kabul. Milioni di tessere elettorali false sono già in circolazione. E quest'anno non ci sono nemmeno gli osservatori internazionali

  Enrico Piovesana:  Un'altra commedia elettorale

Eroina afgana sui voli militari britannici di ritorno dal fronte. La notizia rafforza i sospetti sui reali interessi economici che si nascondono dietro la guerra in Afghanistan

  Enrico Piovesana:  Narcoguerra


TURCHIA

Dopo anni di indifferenza, il governo ha deciso di 'attutire' la Legge antiterrorista applicata sin dai tempi di Pinochet contro gli oppositori. E da sempre arma inumana contro gli indigeni e i loro diritti

  Alessandra Mainini: Turchia, un referendum per cambiare

   ASIANEWS: La Turchia davanti a un referendum cruciale per il suo futuro democratico 



BRASILE

Ormai è ufficiale, la mega-diga nella regione amazzonica del Parà è cosa fatta. "Il governo ha firmato una condanna a morte per il fiume Xingu e un decreto di espulsione per migliaia di cittadini", gridano indigeni e ambientalisti 

  Stella Spinelli: Centrale idroelettrica di Belo Monte, una condanna a morte con la firma di Lula

Petrobras, la compagnia statale petrolifera aumenta il capitale e annuncia investimenti. Il Brasile potenza economica mondiale

  Alessandro Grandi:  Brasile, la potenza del presente e del futuro



GRAN BRETAGNA


  Bilancio dissestato: la Difesa manda in congedo migliaia di militari feriti

  Luca Galassi: I veterani traditi

Una commissione della Nazioni Unite impone a Downing Street di ridurre i costi processuali per le Ong

  Camilla Mastellari: Più facili le cause ambientali






I NOSTRI TEMPI /

  Interventi ed opinioni

 
IMMIGRAZIONE

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Immagini dure, violente, che tolgono il respiro per l'intensità con cui colpiscono lo spettatore: è il mini documentario prodotto in occasione dell'Immigration Day 2010 e creato utilizzando i video girati dai migranti con i cellulari in viaggio dall'Africa verso le coste italiane. Ma oltre alla disperazione delle condizioni di viaggio, alle violenze e alla morte c'è anche la gioia di persone che vedono una speranza di una nuova vita
  "Wanted but not Welcome" ATTENZIONE Il video contiene immagini che possono urtare la vostra sensibilità

Proiettato al Milano Film Festival "Wanted but not Welcome", sconvolgente montaggio di video realizzati dai migranti nel viaggio verso il nostro Paese
La traversata del Sahara. L'imbarco e la navigazione nel Mediterraneo. L'incontro con le motovedette italiane e la reclusione nei Cie, prima dell'espulsione. Infine le immagini sconvolgenti dei campi della morte nel deserto, disseminati dei cadaveri di quelli che non ce l'hanno fatta. E' l'impressionante sequenza di "Wanted but not Welcome", montaggio di spezzoni di filmati realizzati con i telefonini da migranti africani durante il loro viaggio verso l'Europa.
  Deserto e mare sognando l'Italia - L'odissea filmata dai clandestini

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ROM

 
C'erano 29 bambini pronti per andare a scuola il giorno dell'operazione di "bonifica" del campo di via Rubattino. Ora non si sa che fine faranno

  FAMIGLIA CRISTIANA: Lo sgombero degli innocenti

   FAMIGLIA CRISTIANA: Campi nomadi, paradiso o inferno?

Nelle circolari interne del governo francese, dice Bruxelles, la comunità intera dei Rom è stata indicata esplicitamente, nero su bianco, come bersaglio prioritario delle espulsioni: ed è «vergognoso» che due ministri francesi abbiano negato questo fatto, asserendo davanti alla Commissione Europea che nessuna particolare etnia veniva o viene presa di mira. I testi delle circolari, finiti poi su Internet, hanno svelato tutto

   Luigi Offeddu: Espulsioni Rom, l'Ue vuole punire la Francia

«La politica francese sulla questione dei Rom, fino a prima dell’estate, era giustissima», dice Jean-Marie Colombani, ex direttore storico di Le Monde... «Il sottosegretario agli Affari europei Pierre Lellouche si muoveva per convincere i governi di Romania e Bulgaria a farsi carico del problema, visti gli enormi finanziamenti dell’Ue e considerato il fatto che neanche un centesimo finisce effettivamente ai Rom. Poi...

   Stefano Montefiori: «Troppo potere a un solo uomo E anche la Chiesa è scontenta»

Ma c’è qualcosa di più nella vicenda dei Rom, che il fronte franco-italiano rivela. Di quest’Europa troppo schietta e comunicativa nel parlare e ammonire, né i governanti francesi né quelli italiani sembrano ricordare la ragion d’essere, sempre che la conoscano. Quel che evidentemente hanno dimenticato, è che nel dopoguerra la Comunità nacque proprio per questo: per creare un nuovo diritto sovrannazionale, grazie al quale gli Stati non possono più compiere misfatti nel chiuso delle piccole patrie sovrane.

   Barbara Spinelli: I nemici del diritto europeo


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Un’interessante discussione sui barbari ha avuto luogo tra Alessandro Baricco ed Eugenio Scalfari sulle colonne di Repubblica nei giorni scorsi, quasi in concomitanza con gli interrogativi e le polemiche suscitate dalla politica francese di espulsione dei rom e con l’imbarazzante visita di un capo di stato nordafricano a Roma. L’intersecarsi di questi elementi – un’arguta riflessione che potrebbe restare sul piano della dialettica intellettuale, una drastica misura di polizia che accredita l’equazione immigrati-delinquenti e una preoccupante abdicazione della difesa dei diritti umani di fronte agli interessi economici – mi suggerisce di tornare ad alcune considerazioni che da tempo cerco di approfondire sulla pericolosa china del ritorno alla barbarie che la nostra società ha imboccato da tempo. Sì, la barbarie devasta già il presente.

   Il cuore dell'uomo ferma la barbarie

per approfondire leggi:

  l'articolo di Alessandro Baricco "2026, la vittoria dei barbari"

  l'articolo di Eugenio Scalfari "I barbari non ci leveranno la nostra profondità"

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Io sto con Emergency, incontro nazionale 2010, Firenze

Dal 7 al 12 settembre Emergency è a Firenze per le giornate nazionali 2010.Il programma degli incontri, dibattiti e delle serate, spettacoli e incontri.
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Si conclude il raduno nazionale di Emergency a Firenze, con un documento che fa appello al valore dell'uguaglianza come fondamento delle azioni future

  Luca Galassi: Emergency, l'utopia come progetto

  EMERGENCY: Il mondo che vogliamo


Fuori dalla crisi con un'altra economia
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“L'indicatore del Prodotto Interno Lordo che torna a salire, seppur di poco, non è un elemento sufficiente per dire che la nostra economia è in salute, che le difficoltà sono definitivamente alle spalle. Riteniamo anzi che si debba gradualmente adottare un sistema di sviluppo che riorganizzi sia le produzioni sia i consumi verso un modello più sostenibile”, spiega Giulio Marcon, portavoce di Sbilanciamoci!, una rete che unisce 39 organizzazioni, tra cui figurano Ong, associazioni attive in numerosi ambiti della società e della vita civile (Arci, Emergency, Movimento Consumatori, Mani Tese) e per la tutela dell'ambiente (WWF, Legambiente).
Ieri (4 settembre) a Cernobbio, quasi a fare da controcanto al workshop Ambrosetti che si svolgeva nella stessa località, i gruppi della campagna Sbilanciamoci!, nel corso del forum “Fuori dalla crisi con un'altra economia”, hanno presentato dieci proposte per aiutare l'Italia a uscire dalla crisi modificando le proprie politiche economiche e sociali.

  A Cernobbio anche un controvertice per un'economia sostenibile

Per consultare il testo completo delle 10 proposte della campagna Sbilanciamoci, clicca qui.

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In occasione della campagna nazionale che si apre da oggi contro l’indigenza, nell’anno europeo di mobilitazione contro la povertà, la Caritas italiana ha pubblicato con le edizioni Dehoniane il sussidio «Povertà globali, risposte locali» con l’intento di far crescere la consapevolezza tra i credenti del legame che in questo tempo si è creato tra povertà, guerre e scempi ambientali e proporre ai cristiani nuovi stili di vita.

  Paolo Lambruschi: Nuova povertà, il metodo Caritas si apre al mondo

Circa un miliardo di persone nel mondo soffrono ancora la fame. Dietro questi numeri ci sono uomini e donne che vivono in condizioni disumane e che non possono aspettare che le promesse non mantenute dai governanti si traducano pienamente in fatti tangibili...  Sono voci, volti e cuori che soffrono e chiedono giustizia e dignità.

  Vittorio Nozza: La vertiginosa ingiustizia della ricchezza che affama

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Obiettivi del millennio
 
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Dopo la dichiarazione firmata da 189 capi di Stato e di Governo al vertice del Millennio delle Nazioni Unite nel 2000, la Comunità internazionale ha preso un impegno solenne: sconfiggere la povertà entro il 2015. Era questo lo slogan scandito nel 2000, declinato in otto obiettivi e in molteplici azioni, precise e concrete. Impegno che dopo dieci anni va verificato puntualmente.
"Due buone notizie arrivate quasi in contemporanea. L’ultima è che meno donne muoiono di parto nel mondo. E il progresso non è di poco conto: il numero di decessi dovuti a complicazioni legate alla gravidanza e al parto è diminuito del 34%, secondo il nuovo rapporto "Trends in maternal mortality"realizzato da OMS, UNICEF, UNFPA e Banca Mondiale. Poche ore prima la Fao aveva annunciato che il numero delle persone affamate nel mondo è sceso sotto il miliardo. Sullo sfondo di questi rapporti c’è il summit sugli Obiettivi si sviluppo del millennio, che si terrà dal 20 al 22 settembre a New York, durante il quale i governi faranno il punto sui risultati raggiunti e le sfide da affrontare nel prossimo quinquennio. Ma cosa c’è dietro le cifre? ..."
Intervento di direttore della Caritas Italiana


"...si direbbe che negli ultimi dieci anni siano stati registrati risultati senza precedenti nella lotta alla povertà estrema, ma che vi siano anche ritardi inaccettabili nel raggiungimento di alcuni degli obiettivi intermedi.
Dall’esperienza che viviamo accanto alle Chiese locali, constatiamo infatti che all’interno di molti Paesi, anche quelli più ricchi, le diseguaglianze continuano a crescere, generando aree sempre più ampie di miseri ed esclusi.
Urge dunque una qualche "correzione di rotta" sulle scelte, gli stili di vita, sull’uso delle risorse economiche ed ambientali, ma anche del nostro tempo e del nostro stare in relazione ogni giorno con tanti volti e storie di povertà che sollecitano prossimità. "  ..

    La vertiginosa ingiustizia della ricchezza che affama

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È ora di dire basta alla povertà

Da oggi la società civile chiede al Governo italiano e agli altri Paesi di rispettare gli impegni nei confronti dei più poveri. Un ampio dossier su Famiglia Cristiana in edicola.

  Luciano Scalettari:  «Troppi milioni di persone soffrono ancora la fame»

  Luciano Scalettari:  Il Summit di New York, un appuntamento cruciale.Ecco perché

  Vittorio Nozza:  «I poveri non possono aspettare le promesse dei governanti»

  Luciano Scalettari:  Gli otto Obiettivi del Millennio - Scheda


Non è cosa semplice vivere da precari, e non solo per via dei soldi che son pochi e del posto di lavoro permanentemente effimero, inaffidabile.

  Barbara Spinelli:  La nave dei folli ritornerà

È l'ultima lezione di un intellettuale vero (che sentendosi definire tale si ritrarrebbe inorridito). Edmondo Berselli. Non ha mai temuto di sfidare le convenzioni e i luoghi comuni. In questi tempi pesanti, senza ironia e senza vergogna, ci mancano (personalmente: molto) il suo sguardo leggero, il suo anticonformismo ironico e autoironico. Le sue idee, destinate a far discutere a lungo. Come questo saggio, che non va considerato una "eredità". Un lascito postumo. Ma un contributo "vivo" e attuale al dibattito sul nostro futuro.  

  lvo Diamanti La bella economia, testamento di Berselli L'ultimo saggio per una società più giusta 

È ancora possibile oggi pensare a un modo giusto di distribuire le ricchezze? Se lo chiede Berselli nel suo libro postumo. E la domanda riguarda tutti "«Occorre accingerci a costruire una cultura, forse non della povertà, bensì della minore ricchezza»"

  Filippo Di Giacomo: Economia a misura d'uomo  (pdf)




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ARMI

L’Italia si è attestata anche nel 2009 tra i cinque maggiori fornitori internazionali di armamenti convenzionali e le sue esportazioni sono state dirette principalmente ai Paesi in via di sviluppo.
Lo si apprende dal rapporto “Conventional Arms Transfers to Developing Nations 2002-2009”  redatto da Richard F. Grimmett che è stato consegnato venerdì scorso al Congresso degli Stati Uniti d'America.

  Italia: quinto esportatore di armi, contratti record col Sud del mondo


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Rubrica di Tempo Perso "E se domani ..."

  Eleonora Cicero:  Italiani brava gente?

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11 settembre: immagini inedite, nove anni dopo


Vanno osservate, le nuove immagini dell'11 settembre 2001. Il grande pubblico non le ha mai viste. Tra le registrazioni riesumate, una sequenza da vicino dell'Edificio 7 del World Trade Center, prima del suo repentino e sconcertante crollo, avvenuto a tratti in caduta libera. I filmati sono stati rilasciati solo ora dall'agenzia NIST in base a una richiesta legata al Freedom of Information Act, la legge statunitense che regola l'accesso ai documenti classificati. Vediamo le riprese grazie a un collettivo (International Center for 9/11 Studies) che ha messo su YouTube sia il materiale girato quel giorno dalla troupe di una TV locale newyorchese sia altri videoclip di grande interesse.

    11/9: immagini inedite, nove anni dopo

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LOTTA ALLE MAFIE

Le parole di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, ai funerali del sindaco Vassallo, ucciso da un commando della Camorra.

  FAMIGLIA CRISTIANA:    I suoi sogni non muoiono

  TONIO DELL'OLIO:  Angelo Vassallo

  UNIMONDO:  un argine all’antipolitica


«Ha detto un no di troppo: per questo lo hanno ammazzato»

  Guido Ruotolo:  Il pescatore che inseguiva il sogno di Hemingway


Se la Politica si mette in movimento verso condivisi percorsi di legalità costituzionale è e diverrà il principale obiettivo delle forze del male. Fa parte della strategia della tensione.

  Luigi De Magistris:  Politica e camorra

Nessuno li vede, ma si cena con i boss. Impongono marchi e prodotti. Noi compriamo e mangiamo e la criminalità ingrassa. I clan sono in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Forniscono di tutto. E così molto spesso, dietro una romantica cenetta, si nasconde un'economia criminale alternativa. Ce lo racconta Peppe Ruggiero, già autore di «Biùtiful Cauntri» nell'inchiesta «L'ultima cena»

  Luigi Ciotti:  Le mani sporche sulla nostra tavola

  REDATTORE SOCIALE:  Agroalimentare, "business sempre più appetibile per la criminalità"


Tutti sanno che in Italia vige un’ottima legge che prevede la confisca e l’uso sociale dei beni acquisiti con proventi illeciti dai mafiosi... Pochi sanno che il processo che va dal sequestro alla confisca e dalla confisca alla destinazione all’ente locale e da questo all’uso sociale, è irto di ostacoli e difficoltà.

  Tonio Dell'Olio:  Una storia di ordinaria antimafia

  LIBERA:  Un grappolo di diritti



... Quel “se l’è cercata” continua ad essere l’humus culturale dal quale la Sicilia, la sua classe dirigente e la gerarchia ecclesiastica non sono riusciti e non riusciranno a tirarsi definitivamente fuori se, al di là di sporadiche e timide esternazioni, non attaccheranno alla radice il male endemico della mafia che infetta ancora la cultura popolare, la politica e le istituzioni...

  Giovanni Avena:  La mafia, cruna dell’ago della chiesa in Sicilia





ITALIA / SCUOLA

MIRACOLO a Roma. Il ministro Gelmini ha chiesto alla direzione scolastica di Adro di far rimuovere i simboli "padani" dalla locale scuola pubblica (ci vorrà tempo, perché ci vorranno gli scalpelli...). Meglio tardi che mai: ci sono voluti dieci giorni perché una lesione così smaccata della convivenza repubblicana ricevesse un "alt" doveroso, ma non scontato in questo clima politico e con questo assetto di potere.

  Michele Serra:   Lo Stato tra quei banchi

Centinaia di testimonianze da genitori, studenti sull'inizio dell'anno scolastico. Ma ora, mai con questa intensità, arrivano le voci dei docenti che disegnano una radiografia precisa e amara dell'istruzione

  Salvo Intravaia e Angelo Melone:  Così stanno smontando la mia scuola" I prof raccontano a Repubblica.it


Da anni l’Italia spende poco e male per l’istruzione. Ma con questo governo spende sempre meno e sprofonda al penultimo gradino fra i 33 Paesi dell’Ocse, lontanissima da Scandinavia, Usa, Regno Unito, o Francia, lontana da Austria e Portogallo.

  Vittorio Emiliani:   Istruzione la linea suicida di Gelmini

Tre operai licenziati a Pomigliano e non ammessi in fabbrica hanno mobilitato molto di più dei 3700 docenti precari espulsi dalla scuola. Quando proporranno, tutte le categorie, uno sciopero generale per fermare questo olocausto?
L´isolamento dei precari della scuola, la difficoltà a mobilitarsi per loro da parte del mondo del lavoro, l´incapacità di tutelarli da parte delle istituzioni, l´indifferenza della gente, può portare ad alcune tragiche conseguenze.

  F. Buccino:   "L'ecatombe degli insegnanti"

Avrà 8 ore a settimana. Richiesto in Usa: «Collaborerò via web, ma credo nel mio lavoro in Italia»

  Claudio Del Frate:   Solo mezza cattedra e 600 euro al mese al miglior prof d'Italia

Una vicenda kafkiana quella dell'architetto napoletano Ciro Busiello, classe 1941, il precario della scuola più anziano d'Italia. Che si trova nella non invidiabile posizione di andare in pensione a breve senza mai essere mai stato assunto

  REPUBBLICA:   In pensione senza mai essere assunto il precario della scuola più vecchio d'Italia

L'anno scolastico che sta per iniziare per gli alunni disabili sarà ricco di spiacevoli novità.

  Antonio Nocchetti:   Noi disabili a scuola


 Speciale Scuola di Tempo Perso

       a cura di Mimì Caruso

 

FEDE E
SPIRITUALITA'


"VOI SIETE UN POPOLO  SACERDOTALE" HOREB n. 56 – 2010

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

   Editoriale (Pdf)

   Sommario (Pdf)



... Proprio questo movimento centripeto, dall’esterno verso il centro, costituisce l’evento "pellegrinaggio". A noi ora interessa evocare il profilo del pellegrinaggio al santuario come itinerario verso quel centro ove si ha l’incontro con Dio, con Cristo, con la storia della salvezza, con Maria, coi martiri, coi santi.

  Gianfranco Ravasi: Santuari, i polmoni della fede



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Invito del presidente della Cei,cardinale Angelo Bagnasco:"Essere fedeli agli impegni presi, in tutti i campi della vita umana, e superare la mentalità corrente del cambiamento ad ogni costo"
... «Tutti vediamo quanto ci sia bisogno di essere incoraggiati a vivere la fedeltà nel matrimonio e più ampiamente nei rapporti, negli impegni, nella parola data» ha affermato il porporato che ha aggiunto: «sembra che la fedeltà non sia neppure più considerata un valore, ma l'equivalente dell'abitudine e della monotonia, il contrario della novità e della spontaneità, dell'aggiornamento e dell'esperienza che richiederebbe cambiamenti veloci e continui. Come se la fedeltà impedisse l'apertura al futuro, al nuovo, fosse sinonimo di ripiegamento e chiusura, di malinconia e condanna»...

   "Fedeltà non è monotonia"

 
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La Bibbia a un milione di famiglie - L'iniziativa editoriale di Famiglia Cristiana

Intervista a monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, sulle ragioni che rendono più che mai attuale la Bibbia.
Il significato che la Bibbia riveste per l’uomo d’oggi e le ragioni per cui vale tuttora la pena di leggerla integralmente sono al centro del dialogo che abbiamo avuto con l’arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura.

  Guarda il video: Una lampada per i nostri passi

Il direttore di Famiglia Cristiana illustra l'ultima iniziativa editoriale: la nuova Bibbia San Paolo. L'obiettivo è portarla, con un prezzo accessibile, a un milione di famiglie.

  Guarda il video: Don Sciortino presenta la Bibbia

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L'iniziativa di "Famiglia Cristiana". In distribuzione un milione di copie in formato tascabile con alcuni fra i più famosi brani dell'Antico e Nuovo testamento che si potranno ascoltare alla radio e sul web

  Orazio La Rocca: Internet, autogrill, versetti in rap "Così la Bibbia entrerà in ogni casa"




Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa

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“Comunione e solitudine” è il tema della XVIII edizione del Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, che si svolgerà presso il Monastero di Bose dall’8 all’11 settembre 2010.
Organizzato in collaborazione con le Chiese ortodosse, ricorda un comunicato, da quasi vent’anni il Convegno rappresenta “un’importante occasione di dialogo sui temi essenziali della vita spirituale, dove le tradizioni dell’Oriente e dell’Occidente cristiani intersecano le attese profonde dell’uomo contemporaneo”.
L’itinerario del Convegno si snoda in quattro giornate “di studio e confronto fraterno”...

   Comunione e solitudine nella tradizione ortodossa

   Comunione e solitudine

   i messaggi inviati da: Bartholomeos I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli; Card. Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali; Hilarion, Metropolita di Volokolarnsk, Presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca; Archimandrita Elisseos, igumeno del Sacro Monastero di Simonos Petras; Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato; p. Adolfo Nicolás, S.J. Preposito Generale; Teodoro II, Patriarca di Alessandria e di tutta l’Africa; Card. Angelo Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana; Kirill I, Patriarca di Mosca e di tutta la Russia; Pastore Olav Fykse Tveit, Segretario generale del CEC; mons. Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per l'unità dei cristiani; Filaret, Metropolita di Minsk e Sluck e Esarca patriarcale di tutta la Bielorussia.

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DIALOGO INTERRELIGIOSO

Ricordando Raimon Panikkar - teologo di tre religioni -

  Francesco Comina: Ricordo di Raimon Panikkar Un maestro di dialogo intra-religioso

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«Preghiera, solidarietà e implorazione della misericordia divina per le vittime nella scuola protestante del Kashmir e per i cristiani feriti in Pakistan». Ma anche tanta «tristezza» unita a «profonda preoccupazione» per le sorti future del dialogo interreligioso

  Orazio La Rocca: Vaticano: Violenza irragionevole a rischio il dialogo fra le religioni

Guardare in faccia il vicino aiuta a sottrarsi alla pressione delle correnti dell' odio. È la base per vivere insieme: guardarsi in faccia così come si è e non conoscersi attraverso le caricature mediatiche o propagandistiche.

  Andrea Riccardi: Contro i cristiani un rito dell' odio (innescato dai media)



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San Gennaro


"Napoli ha sempre vissuto di pane e di speranza. Ora sembra che siamo arrivati ad un punto di svolta: niente è scontato, né il pane né la speranza. Come è potuto accadere?". Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe nel corso dell'omelia per il prodigio del miracolo di San Gennaro, che si è ripetuto anche quest'anno.  

  «Napoli senza più pane né speranza»

L'autore di "Gomorra" ricorda il suo stupore di bambino. E racconta: "In una città disperata questa magia è l'unica speranza. Per capirla bisogna ascoltarne il battito"

  Saviano: il mio San Gennaro


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XVII anniversario del martirio di 3P ucciso dalla mafia

Padre Giuseppe Puglisi meglio conosciuto come Pino, soprannominato 3P
(Palermo, 15 settembre 1937 – Palermo, 15 settembre 1993)

   Manifestazioni 2010 nel XVII anniversario del martirio di 3P ucciso dalla mafia

  Documentario/backstage su don Puglisi realizzato durante le riprese del film "Alla luce del sole" di Roberto Faenza a Palermo (video)

  La morte di Don Pino Puglisi dal documentario "La Mattanza" di Blu Notte" (video)

  Ficarra e Picone dedicato a padre Pino Puglisi  (video)

Il presidente del Centro Padre Nostro: “Ai nostri rappresentanti politici mi sento di dire che ricordare padre Puglisi non significa solo partecipare a inutili passerelle, ma attivarsi concretamente per un territorio dove la gente soffre”
" Mio padre dice che la gente qua è divisa in due: quelli che camminano a testa bassa e gli uomini d'onore che camminano a testa alta" - "Allora diciamo che io sono venuto qua per aiutare la gente perbene a camminare a testa alta!"

" Se ognuno di noi fa qualcosa, insieme possiamo molto"

Grazie 3P !!!

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CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni


L'appello dei vescovi italiani risuona ormai da tempo: giovani, datevi alla politica! Sono ormai diverse le diocesi che hanno deciso di impegnarsi in prima persona e dedicare spazio e tempo alle cosiddette "scuole di formazione politica", fenomeno che negli anni '80 aveva preso molto piede in Italia prima di essere poi gettato nel "dimenticatoio" negli anni '90.

  Stefano Stimamiglio: Giovani e politica, è scattata l'ora

A proposito dell'impegno politico e civile

  Francesco D'Agostino: I cattolici e l'urgenza di mediazioni alte

Il dibattito sul disagio dei cattolici va avanti.

  Angelo Bertani: La Chiesa e la morale fai da te

Occorre far sentire la voce di un’altra Italia, un’Italia distante da quella delle cricche e della corruzione ma anche “antropologicamente estranea” all’effimera cultura delle veline e del Billionaire.

  ADISTA: Una presenza necessaria

I recenti richiami della Conferenza episcopale italiana sulla deriva etica del nostro Paese sul piano personale e sociale e sulla mancanza di una politica adeguata, insieme agli editoriali di Famiglia Cristiana sulla stessa lunghezza d’onda, come sassi nello stagno o nella palude che dir si voglia, inducono qualche ulteriore riflessione, non meramente politologica, su aspetti che sono culturali ed etici ma non ininfluenti nella vita pubblica.

  Domenico Pizzuti: Fede e politica Cei e Famiglia Cristiana: sassi nella palude della politica


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"Eucarestia e vita quotidiana"
Convegno nazionale Azione Cattolica


Messaggio dell’Azione cattolica italiana nell’ambito del Convegno dei presidenti e degli assistenti diocesani - Ancona, 10/12 settembre
Nell’ambito del convegno dei presidenti e degli assistenti diocesani intitolato “Eucarestia e vita quotidiana”, in svolgimento significativamente ad Ancona, sede del prossimo Convegno eucaristico nazionale, l’Azione cattolica italiana desidera proporre una breve riflessione perché la ripresa di settembre coincida con una radicale e nuova attenzione ai problemi reali e concreti che gli italiani vivono ogni giorno, nella vita feriale.

    La vita quotidiana reclama risposte
 
  Visualizza il documento originale - Al cuore l'eucarestia (pdf)

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Verso la Settimana Sociale della Chiesa italiana



Introduzione al tema e presentazione del documento preparatorio.

Una mappa per leggere l’Italia di oggi e individuare un’“agenda di problemi”. È l’intento del documento preparatorio alla prossima Settimana Sociale della Chiesa italiana. Il testo, intitolato Il Bene comune oggi. Un impegno che viene da lontano, è stato confezionato in “progress”, preceduto da incontri con diocesi e associazioni su tutto il territorio, supportato da un sito (www.settimanesociali.it) dove sono pervenuti suggerimenti e contributi. La premessa da cui parte è lodevole: meglio individuare pochi punti chiave su cui discutere e ripartire con proposte chiare, per la società e la Chiesa.

    Prima di tutto il bene comune

Leggi anche:

  Documento Preparatorio della 45ma Settimana Sociale dei Cattolici Italiani

  Il contributo di Pax Christi alla Settimana: Il coraggio della speranza


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La lettura dei saggi comparsi su Status Ecclesiae mi hanno resa teologicamente più problematica. Cosa che, almeno in parte, non voglio: per quanto iscritta al coordinamento delle teologhe, i miei contributi non possono prescindere dalla prioritaria professionalità politica. Per questo mi rifaccio al documento originario per Napoli e alla denominazione evangelica.

  Giancarla Codrignani:  Napoli - “Il Vangelo che abbiamo ricevuto” 3 Se nella Chiesa irrompe il Vangelo




CHIESA/IMMIGRAZIONE/ROM

    (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

L’accusa è del presidente della Commissione diritti umani del Senato, Pietro Marcenaro, che critica la parte del trattato italo-libico che consente la politica del "refoulement". «Giusto sdoganare il paese di Gheddafi, ma è una vergogna che l’Italia non accolga i giovani che chiedono protezione e rifugio».  
"L'arrivo del colonnello Gheddafi in Italia, con la sua scia di polemiche, non ha affatto affrontato uno dei nodi irrisolti che emergono dal trattato italo-libico firmato l'anno scorso: il tema dei respingimenti in Libia dei migranti che vogliono arrivare sulle coste italiane. Il governo di destra berlusconiano si fa forte dei dati: nel primo trimestre del 2010 in Italia e a Malta sono arrivate 150 persone contro le 5.200 dello stesso periodo del 2009.
Anche se per la Caritas rimane costante la pressione migratoria verso le nostre coste. Il problema, spiegano i volontari in prima linea, è che l'incremento degli ostacoli per arrivare in Occidente non scoraggia né chi vuole scappare da fame, guerra e persecuzioni, né i trafficanti di uomini. Non solo. ..." 

  Marcenaro: "L'Italia silente sui respingimenti"

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L’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione si dice sconcertata per le dichiarazioni del ministro dell’Interno riguardo alla vicenda del peschereccio siciliano colpito dal fuoco di una motovedetta italo-libica. Per l’Asgi è necessario rivedere gli accordi italo-libici, riconducendoli nel solco del diritto internazionale e comunitario. Critico con il governo anche il vescovo di Mazara del Vallo.

  NIGRIZIA: Asgi: di che parla Maroni?

Per i Ris dei carabinieri i colpi sparati provengono da armi fisse in dotazione alla motovedetta.
L'episodio collegato al mitragliamento, da parte di una motovedetta libica, di un peschereccio italiano, continua ad arricchirsi di nuovi risvolti rendendo la vicenda sempre più intricata.

  Ferdinando Pelliccia: Peschereccio mazarese: mitragliato dai libici con armi di bordo

Comandante motopesca mitragliato: impossibile scambiarci per barcone. Idv: ministri genuflessi davanti a Gheddafi

  IL MATTINO: Mazara, Frattini: nulla cambia con Libia - Cei: governo inerte, si spara con facilità

intervista a mons. Domenico Mogavero
"questa esasperata caccia all'immigrato, per cui ogni imbarcazione è un potenziale mezzo nemico che tenta di portare in Occidente persone 'pericolosissime' da rinviare subito al mittente, certamente non giova a rasserenare i rapporti, e a risolvere la questione nella maniera più umana possibile, cioè attraverso il dialogo e l'intesa."

  RADIO VATICANA: Mogavero a radio vaticana su peschereccio mitragliato  (pdf)

"monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara: «Tra i pescatori aumenterà la preoccupazione... la questione delle acque internazionali resta una questione incandescente»... il leghista Stefano Stefani: «È un bell'assurdo... farsi sparare dai mezzi che abbiamo regalato»... il deputato democratico Emanuele Fiano: «Maroni, dicendo che i libici pensavano fosse una "carretta del mare", intende forse dire che si può sparare sui clandestini?»

  Alberto Custodero: Maroni: "La Libia si è scusata" vescovi all'attacco: governo inerte

Il vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli sostiene che «Mogavero è soprattutto il vescovo di Mazara»... dunque la sua denuncia «non va interpretate come una protesta dei vescovi contro il governo»... ma ai vertici della Conferenza episcopale italiana si precisa che Mogavero «parla come pastore delle popolazioni direttamente colpite dall'incidente», ma «non a titolo personale»

  Giacomo Galeazzi: "Mogavero come Marchetto"

Parla Cristian Gaita, giornalista rumeno in Italia

  Gabriele Battaglia: Rom, espulsioni inutili e ingiuste

Bruxelles difende i diritti formali al suo interno, ma disconosce quelli delle persone che vengono respinte nel Mediterraneo. Intervista al sociologo Marco Revelli

  Angelo Miotto: Ue, Sarkosy, Berlusconi. Il gioco delle parti



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Conclusioni

  Giuseppe Pulcinelli:  San Paolo e le donne (sesta puntata)


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C’è ancora la Chiesa del Vangelo, “nonostante il Vaticano”: è la Chiesa dei laici e dei preti che annunciano il messaggio di liberazione di Gesù e che lottano per la giustizia, insieme agli ultimi della Terra. È questa la Chiesa che racconta Gianluca Ferrara, napoletano, fondatore della casa editrice Edizioni Creativa e di Dissensi Edizioni, nel suo libro Nonostante il Vaticano, appena pubblicato dall’editore Castelvecchi (con prefazione di Beppe Grillo e contributi di Alex Zanotelli, Vitaliano Della Sala e Andrea Gallo,...)

  Luca Kocci:  Fedele al Vangelo, nonostante il Vaticano. Un libro racconta la Chiesa che resiste



ACLI

  UNIMONDO:  Incontro nazionale delle Acli - "Italiani si diventa"



POLITICA

COMUNIONE E LIBERAZIONE

  Vittorio Cristelli:  il meeting delle omissioni


Gheddafi e l'Europa islamica

«La conversione non è un abito che si indossa o si smette nel giro di pochi momenti. È, invece, un itinerario serio che
È assordante il coro di polemiche che ha salutato Mu'ammar Gheddafi, al termine della sua visita in occasione del secondo anniversario del “Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione” tra Italia e Libia...

  Giampaolo Petrucci:  Tra hostess e scontri Gheddafi riesce a far dimenticare i diritti umani

Le fibrillazioni in seno al governo scoppiate durante l’estate, con la cacciata, de facto, del presidente della Camera Gianfranco Fini dal Popolo della Libertà e la gestazione della sua nuova creatura politica, “Futuro e Libertà” (in sicura uscita – anche se non si sa con quali tempi – dalla maggioranza di governo), non ha lasciato indifferente né spettatrice la gerarchia cattolica.

  Valerio Gigante:  Dietro lo scontro Berlusconi-Fini l'ennesima puntata del conflitto CEI-Vaticano

La vicenda Fini richiama una tecnica ben conosciuta in politica. Quella di inventarsi un nemico interno o esterno per distogliere l'attenzione dalle difficoltà reali. La maggioranza sfugge alla resa dei conti politici e dirige il fuoco mediatico sul presidente della Camera, concentrato di tutti i mali

  Stefano Rodotà:  Le regole calpestate

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(dalla "Lezione sulla democrazia" che Gustavo Zagrebelsky ha tenuto sabato alla Festa del Partito Democratico a Torino)
"Politica" è una parola bastarda. Ha molti padri e madri. Non è sempre la stessa cosa. Dipende da chi la genera e per che cosa.

  Gustavo Zagrebelsky:  La buona politica e la società civile


Da qui bisogna ripartire, perché le stesse questioni oggi più discusse, riforma elettorale in testa, esigono la costruzione di un diverso ambiente nel quale le persone possano riconoscersi e ritrovare il senso politico delle grandi questioni. Non un sogno da vendere, ma una cultura da costruire, capace di dare anche alle vecchie parole il senso adeguato ai tempi mutati. La forza delle cose ci indica quali siano le questioni da affrontare.

  Stefano Rodotà:  Quei rapporti malsani fra politica e istituzioni



C’è un legame tra le regole elettorali e la cultura politica; e non sorprende che i cattolici con maggior sensibilità democratica ne dibattano e sentano come intollerabile la sopravvivenza del “porcellum”.

  Angelo Bertani:  Costituzione, in balia di pochi eletti


La truppa c'è: numerosa e motivata. Mancano generali e stato maggiore. Ed ecco, allora, che nel vuoto prodotto dalla «diserzione» dell' intellighenzia cattolica si agita quel manipolo di atei devoti - fenomeno politico e non religioso - tanto accarezzati da non pochi ecclesiastici.

  Dario Antiseri: La «diserzione» dei generali cattolici e il manipolo di atei devoti


Per capire la politica siciliana bisogna, come minimo, essere siciliani e fini conoscitori della realtà dell’isola. Perciò non proverò nemmeno ad azzardare un’interpretazione della complessa partita che lì si sta giocando in questi giorni, né a decodificare i segnali che il presidente del Consiglio - di passaggio a Taormina - ha lanciato ieri ai vari politici dell’isola. Quel che però mi sembra di poter dire, dal nebbioso Nord in cui sono sempre vissuto, è che la partita siciliana è solo un episodio di una partita molto più generale, una partita che si gioca un po’ in tutte le regioni meridionali ma in realtà ci riguarda tutti.

  Luca Ricolfi: Federalismo, la partita si gioca al Sud





"Famiglia Cristiana" - "Primopiano" del n.37

      (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

Famiglie in difficoltà ed economia in affanno. Colpiti soprattutto i giovani.

Dopo un’estate torrida e una politica al calor bianco (ammesso che possa dirsi “politica” l’indecente spettacolo cui abbiamo assistito), il Parlamento riapre i battenti. Con la speranza che, lasciati alle spalle insulti, ricatti e campagne di stampa velenose, la politica affronti (prima che sia troppo tardi) le vere emergenze del Paese. Che riguardano le famiglie in difficoltà e un’economia in affanno, come ha ricordato il presidente della Repubblica.

     I "pannicelli" delle promesse mancate

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In Europa si è scatenata una "guerra" ai nomadi?
Anticipiamo l'Editoriale del n. 38 di Famiglia Cristiana, in edicola dal 15 settembre.

Sgomberi ed espulsioni di zingari dappertutto. Virili dichiarazioni di “guerra” contro di loro in Francia. Una vera emergenza? Sembra di sì, vedendo tanto agitarsi. In realtà, insistere sulla minaccia zingara paga in termini di consenso. Anche se le minacce sulla società italiana o europea sono ben altre. Eppure, agitare un fantasma incombente (e poco consistente) è comodo.
 
   Rom, a chi servono gli sgomberi







 BENEDETTO XVI
 
   
      Angelus  -   5 settembre 2010

      Angelus  -   12 settembre 2010

      Udienza generale Santa Ildegarda di Bingen(2) (8 settembre 2010)

      Udienza generale Santa Chiara d'Assisi (15 settembre 2010)
           
      Discorso ai Vescovi di recente nomina partecipanti al Seminario di aggiornamento promosso dalla Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli (11 settembre 2010)

      Discorso all'Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania (13 settembre 2010)

      Discorso ai Vescovi di recente nomina partecipanti all'Incontro promosso dalla Congregazione per i Vescovi (13 settembre 2010)



OPINIONI E COMMENTI

      (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

Ogni viaggio del Papa è una storia a sé. Nel senso che ogni pretesa "graduatoria" – in complessità, problematicità, difficoltà – finisce sempre col perdere di significato di fronte all’unicità di ciascun appuntamento. Altrettanto certamente, tuttavia, quello che Benedetto XVI inizia oggi nel Regno Unito condensa, come pochi altri, una serie di motivi di interesse tale da meritargli un’attenzione del tutto particolare. E farne uno degli eventi più attesi. Non solo da un punto di vista religioso, e non solo per il Regno Unito e l’Europa.

    Perché tutti possano sentire

   Visita la pagina della Santa Sede: Viaggio Apostolico nel Regno Unito (16-19 settembre 2010)

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La beatificazione di John Henry Newman promette di essere motivo di gioia e di grazia per tutta la Chiesa. Sarà, però, una grazia particolare per i pastori e i teologi della Chiesa, soprattutto in preparazione del cinquantesimo anniversario dell'apertura del concilio Vaticano II

  Robert P. Imbelli:  Newman e il Vaticano II

Senza reticenze. Con grande coraggio e con gioia. Il viaggio di Papa Benedetto nel Regno Unito è così. Chi si aspettava un cammino intimidito, complicato da nubi di polemiche, da avvisaglie di scontro, si trova un Papa, un cristiano, che non si affida a omissioni o furbizie. E che affronta con cordiale sincerità le questioni chiave sul tappeto.  

  Davide Rondoni:  Senza timori o reticenze


«Aspettiamo Benedetto XVI innanzitutto come Pontefice», dice l’ambasciatore del Regno Unito presso la Santa Sede. «E nessun problema per la beatificazione del cardinale Newman.

  Alberto Bobbio:  Francis Campbell: Londra accoglie il Papa

Bagno di folla ad Edimburgo per Benedetto XVI. L'incontro con la Regina e le comuni radici cristiane. A Glasgow la denuncia del relativismo in una grande Messa.

  Alberto Bobbio:  L'abbraccio scozzese

Nel secondo giorno dello viaggio in GB Benedetto XVI parla chiaro sul dialogo e pone il problema della moralità in politica. Non basta il consenso né la maggioranza.

  Alberto Bobbio:  Ecumenismo e politica

La visita di Benedetto XVI in Gran Bretagna - la prima visita di Stato da parte di un Papa - suggerisce un garbuglio di estemporanee considerazioni. Essa intanto sancisce formalmente il superamento, in sede storica, dell’inimicizia tra la Chiesa di Roma e la nazione plasmata, 500 anni fa, dallo scisma di Enrico VIII.

  Lorenzo Mondo:  Il Papa a Londra nel solco dell'eterno






 
 SPECIALE

 ANNO SACERDOTALE
   Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità  

         

 


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n.30 del 1° agosto 2010

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   AVVISI: 

  1) La newsletter è settimanale;

 

  2) Il servizio di "Lectio" a cura di fr. Egidio Palumbo alla pagina:

      http://digilander.libero.it/tempo_perso_2/la_lectio_del_Vangelo_della_domenica.htm

 

  3) Il  servizio omelia di P. Gregorio on-line (mp3) alla pagina

            http://digilander.libero.it/tempodipace/l_omelia_di_p_Gregorio.htm