"Tempo Perso - Alla ricerca di senso nel quotidiano"




 NEWSLETTER n°48 del 2010

Aggiornamento della settimana

- dal 18 al 24 dicembre 2010 -

 

                                    Prossima NEWSLETTER prevista per il 31 dicembre 2010          


 
 


IL VANGELO DELLA DOMENICA 
LECTIO DIVINA

 a cura di Fr. Egidio Palumbo



OMELIA 

di P. Gregorio Battaglia 
di P. Alberto Neglia
  di P. Aurelio Antista 


 

N. B. La Lectio e l'Omelia vengono aggiornate appena disponibili


Il 2 febbraio 2010

 é nato il Blog di Tempo Perso

PIETRE VIVE

che viene aggiornato quotidianamente
 e mette così a disposizione in modo facile e veloce
 una o più notizie

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Siamo anche in FaceBook con
la pagina sociale


"QUELLI DELLA VIA"





 




NOTA

Articoli, riflessioni e commenti proposti vogliono solo essere
un contributo alla riflessione e al dialogo su temi di attualità.

Le posizioni espresse non sempre rappresentano l’opinione di "TEMPO PERSO" sul tema in questione. 





"AVVENTO/NATALE 2010"

Pagina speciale di TEMPO PERSO in continuo aggiornamento



     (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

BUON NATALE/1

A poche ore dalla nascita di Gesù dovremmo coltivare l'etica del volto, rapportarci con la gente faccia a faccia... pensando che l'altro è un volto da scoprire, un volto da contemplare, un volto da accarezzare perchè Natale è questo: la festa del volto di Dio che si fa volto umano...

Andiamo fino a Betlem, il viaggio è faticoso... dobbiamo abbandonare i recinti di cento sicurezze, i calcoli smaliziati della nostra sufficienza, le lusinghe di raffinatissimi patrimoni culturali, la superbia delle nostre conquiste per andare a trovare... un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia...
Il viaggio è difficile... per noi disperatamente in cerca di pace, ma disorientati da sussurri e grida che annunziano salvatori da tutte le parti e costretti ad avanzare a tentoni nelle circospezioni di infiniti egoismi  ogni passo verso Betlem sembra un salto nel buio...
Andiamo fino a Betlem, è un viaggio lungo, difficile, ma questo che dobbiamo compiere all'indietro è l'unico che può farci andare avanti sulla strada della felicità...
Dal nostro cuore non più pietrificato dalle delusioni strariperà la speranza. Buon Natale!

Gli auguri di don Tonino Bello del 1985 sono più che mai attuali, per questo abbiamo scelto di affidare alle sue parole i nostri più sinceri auguri a tutti voi e ad ognuno di voi.

  Video: Don Tonino Bello Buon Natale

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DIRITTI

Libertà religiosa

Annullata la messa di mezzanotte, niente luminarie, chiese blindate. Messaggi di solidarietà dall'Italia per una comunità che sta scomparendo nel caos e nel terrore

  Carla Reschia:  Natale da bersagli per i cristiani dell'Iraq

I cristiani vivono questo Natale con un’inquietudine particolare. Il consumismo «offende il senso del Natale», ha ricordato ieri su queste pagine il Cardinal Martini, e lo trasforma in «liturgia profana» di «ipocrisie e false promesse di felicità». Nel mondo, intanto, le minoranze
cristiane celebrano il 25 dicembre sotto la minaccia di chi le aggredisce in nome di radici culturali e religiose rivali.

  Marco Ventura:   Mumbai, tolleranza e estremismo. Il groviglio hindu-cristiani (pdf)

E' sempre critica la situazione dei cristiani, in Egitto e soprattutto in Irak. Ma la Palestina e la Penisola arabica offrono segnali positivi.

  Fulvio Scaglione:   Medio Oriente: un Natale difficile


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Acqua

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L'acqua, tra emergenza e mercato


L'acqua è vita, ma per garantire un diritto che è universale non si può sfuggire all'economia.

Un elemento carico di  significato culturale. Negli antichi miti della creazione in principio era l’acqua e il suo valore mitico e simbolico è vivissimo in tutte le culture. All’origine di tutta l’umanità c’è l’acqua. All’origine dello sviluppo e della dignità stessa dell’uomo c’è l’acqua. Nell’ordine delle priorità di una qualsiasi civiltà nulla viene prima dell’accesso all’acqua.

   L'acqua, un simbolo sacro

Il sociologo David Orr si chiede quale sia il significato dell’acqua. L’apparato produttivo del mondo industrializzato ci dà una sola risposta: l’acqua è diventato un bene strategico, un bene economico. Orr però ci suggerisce un’altra interpretazione: “Ci si potrebbe anche chiedere “che cosa significa essere umani?” La risposta andrebbe cercata nel rapporto con l’acqua, madre della vita”. Ecco: l’acqua ha un legame profondo con il sacro.

  La danza della pioggia

C’è chi sostiene che l’unico modo per proteggere l’acqua donataci dalla natura è quello di farla diventare un bene di consumo, di darle un valore economico, cioè di avere un cartellino del prezzo. In un certo senso è vero: solo se l’acqua viene pagata almeno quanto il costo della distribuzione forse possiamo evitare di sprecarla. Ma questo non può essere l’unico principio a guidare la gestione dell’acqua. Come affrontare il problema dell’iniquità che inevitabilmente si viene a creare quando alcuni possono pagare e altri no?

   Gli obiettivi del Millennio

Il rapporto Camdessus, presentato al Forum internazionale dell’acqua di Kyoto del 2003,  per raggiungere gli obiettivi del Millenium development goals prevede il passaggio da 80 a 180 miliardi di dollari di investimenti annui. Il nodo del finanziamento è essenziale ed è su questo punto che si dipana un dibattito spesso ideologico.

   Il valore politico dell'acqua

Non esiste una soluzione miracolosa.  L’acqua bene comune dell’umanità, un principio che deve essere declinato: dobbiamo imparare a difenderla e a condividerla. Considerare il problema della scelta del modello gestionale come la questione numero uno ci fa perdere di vista la dimensione universale di un bene che deve essere di tutti e per tutti.

  Recuperare il valore dell'acqua

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AFRICA



COSTA D'AVORIO

Uccisioni sommarie e sequestri, la crisi ivoriana si fa sempre pù grave mentre Gbagbo alza il tiro contro le Nazioni Unite che decidono la proroga della loro missione

 
Alberto Tundo:
  Il ritorno degli squadroni

Rinnovata per altri sei mesi la missione Onu in Costa d'Avorio. Ma nonostante le compatte pressioni internazionali il presidente uscente Gbagbo non sembra intenzionato a cedere il potere: tiene in pugno il sistema mediatico e si circonda di mercenari. Le Nazioni Unite denunciano gravi violazioni dei diritti umani e Ouattara lancia un appello alla “disobbedienza al governo fantoccio”.

 
NIGRIZIA:
  Prosegue il braccio di ferro (testo+ audio)



CONGO


Le Nazioni Unite denunciano che ogni giorno vengono violentate oltre 35 donne congolesi. E non di rado la vittima subisce violenze da parte di più uomini – spesso militari o guerriglieri – che in genere la fanno franca. Scarse le denunce. Due testimonianze.

 
Ambra Simonini :
  la piaga degli stupri


GUINEA


Dopo un voto finalmente libero, comincia oggi il governo dell’oppositore di sempre. Che vuole riconciliare il paese e mettere mano alle riforme.

 
NIGRIZIA:
 è l’ora di Condé
 



BANGLADESH


Bangladesh: nuovi 'wikileaks' rivelano che la Gran Bretagna ha addestrato le famigerate 'camicie nere' dei Battaglioni di azione rapida (Rab), accusate di centinaia di omicidi politici e torture

  
Enrico Piovesana
: Squadroni della morte 'made in England'




ISRAELE/PALESTINA


Nonostante il silenzio della stampa, gli attacchi israeliani continuano nella Striscia

  Vittorio Arrigoni:  Gaza, la guerra non si ferma


Nelle mani di un gruppo di trafficanti da oltre un mese. Questo il dramma di un gruppo di profughi che cercava una nuova vita in Israele

  Alberto Tundo: Prigionieri nel Sinai





GIAPPONE

Il nuovo programma di difesa nazionale: dalla Guerra Fredda alla dottrina anticinese

  Gabriele Battaglia:  Giappone, l'arma è mobile



BIELORUSSIA


Intervista telefonica a Natalia Koliada, direttrice del Belarus Free Theatre appena rilasciata dalle forze speciali

  Nicola Sessa:  Bielorussia, è caccia ai dissidenti





I NOSTRI TEMPI /

  Interventi ed opinioni





MIGRANTI E IMMIGRAZIONE

In tre mesi ha incontrato oltre 200 eritrei ed etiopi passati dall’inferno del Sinai. Racconti di torture orribili che confermano cosa sta accadendo nel deserto, anche se finora il governo del Cairo sostiene di non aver trovato conferme dei rapimenti. Azezet Kidane è una suora comboniana eritrea, vive nella missione di Betania e da giugno due volte alla settimana arriva in autobus a Tel Aviv, nel piccolo ambulatorio dei medici volontari dell’ong internazionale Phr ad ascoltare e assistere i rifugiati. Una testimonianza importante, quella di Suor Azezet.

  Paolo Lambruschi: Eritrei, la suora testimone: «Picchiato a morte chi non paga»



    (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE) 

In virtù della crisi si invocano tagli alla spesa pubblica e la manovra Finanziaria pare risparmiare su tutto. Proprio tutto? In realtà le risorse per il “contrasto dell’immigrazione illegale”, circa 178 milioni di Euro all’anno, non mancano.
“Per chi pensa che la garanzia dei diritti umani non sia un costo, ma un principio inderogabile, scriverne è a dir poco imbarazzante - spiega Grazia Naletto della campagna Sbilanciamoci - ma in tempi in cui tutto viene monetizzato è forse utile ricordare che la politica del rifiuto (i respingimenti, i trattenimenti nei Cie, le espulsioni, la cooperazione con i paesi di origine), non è una necessità, ma una scelta costosa e inefficiente se rapportata agli scopi che si propone di raggiungere”.

  Italia: quanto costa il rifiuto

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La fame si muove verso il pane

Cosa sta dietro gli stranieri e cosa dentro di noi: le loro ansie, le nostre paure
Fenomeno antico quanto l’umanità, quello migratorio: da sempre, la fame si muove verso il pane. Ma fenomeno venuto via via più articolato in questi ultimi due secoli, in seguito non solo all’urbanizzazione seguita alla rivoluzione industriale, ma anche all’evolversi dei mezzi di trasporto e di comunicazione, fino a giungere alla complessità che conosciamo ai nostri giorni...
Un dizionario socio-pastorale non è un romanzo né un saggio storico, ma può fornirci le «parole» per capire noi stessi e gli altri che bussano alla porta del nostro cuore.

  La fame si muove verso il pane

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Case ai Rom di Milano entro il 12 Gennaio


Il Tribunale civile di Milano ha accolto il ricorso presentato da dieci rom del campo milanese di via Triboniano contro il sindaco Letizia Moratti, il ministro dell'Interno Roberto Maroni e il prefetto Gian Valerio Lombardi, col quale hanno chiesto che vengano assegnate loro le case popolari in adempimento di un progetto di autonomia abitativa che era stato in un primo tempo sottoscritto dall'amministrazione comunale e poi bloccato.

  Case ai rom, il giudice alla Moratti e a Maroni: «Rispettate gli accordi»

Molte critiche si levano dai rappresentanti degli Enti Locali milanesi e lombardi in seguito alla sentenza del Tribunale civile di Milano che impone l’assegnazione di case popolari ex Aler alle famiglie rom sgomberate dal campo di via Triboniano.

  Il Tribunale obbliga l'assegnazione di case ai Rom

Sono dieci le famiglie Rom del campo Triboniano a Milano che entro il 12 gennaio prossimo entreranno in possesso dei dieci appartamenti assegnati loro secondo un accordo stipulato dal ministero dell’interno, dalla prefettura di Milano, e dal sindaco della città. Accordo poi bloccato dalla Moratti, dal prefetto e dal Ministro Maroni, su pressione della Lega. Il giudice civile di Milano ieri ha accolto il ricorso dei rom contro la mancata assegnazione ed ha ordinato alle parti di adempiere agli accordi firmati con alcune associazioni, tra le quali Casa della Carità, il cui presidente don Virginio Colmegna è stato intervistato da Francesca Sabatinelli per Radio Vaticana

  Ascolta l'intervista a don Colmegna (mp3)

Hanno a lungo invitato il sindaco Letizia Moratti senza ricevere risposta. Ma i 600 rom del campo di via Triboniano sotto Natale riceveranno un’altra visita importante, quella dell’arcivescovo Dionigi Tettamanzi. È la prima volta che il cardinale entra in un campo nomadi, ma chi l’ha visto visitare i campo profughi in Palestina sa che non è certo il tipo che si spaventa per il degrado. Di certo è la prima volta che un "Principe della chiesa" fa il suo ingresso in quella terra di nessuno che sono diventati i campi rom da quando il ministro Maroni ha varato un piano nazionale per il loro superamento.

  Tettamanzi, un Natale al campo rom per pregare con i bimbi del Triboniano

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La storica visita del cardinale in uno dei luoghi simbolo dell'emergenza immigrazione in città
"Io Io dico che tutti quanti, nessuno escluso, possiamo e dobbiamo fare qualche passo in più"

  REPUBBLICA: Milano, Tettamanzi in visita al campo rom "Prego perché il Triboniano non ci sia più"

Sotto l'ombrello rosso cardinalizio c'è Dionigi Tettamanzi con i piedi nel fango del campo rom di via Triboniano. Piove, ma l'aveva promesso. E' andato a fare gli auguri ai bambini e alle famiglie che loro malgrado si troveranno al centro della più odiosa battaglia politica che segnerà la prossimacampagna elettorale milanese. Le parole del cardinale sono dolci ma sono un durissimo attacco...

  Luca Fazio: Il cardinale Tettamanzi in pellegrinaggio al campo rom di Triboniano (pdf)

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Protesta studentesca - Rabbia Paura Violenza Dialogo Speranza


Da domani riparte la protesta degli studenti medi e universitari contro il decreto Gelmini, alle battute finali prima del via libera previsto mercoledi'.

  DOMANI TORNA LA PROTESTA DEGLI STUDENTI

In settimana la riforma Gelmini in Aula. Il governo teme scontri. Sì di Maroni all'idea Mantovano: "Serve il Daspo come allo stadio". Alt dei dipietristi, più cauto il Pd

  Piazze e cortei vietati ai violenti Il Pdl: servono arresti preventivi

«Da soli, in 25, abbiamo respinto 5 mila energumeni armati di "male e peggio", picconi, accette: ma quando ci daranno qualcosa di meglio di uno scudo e un manganello? Dove sono gli idranti e i "capsulum" (un potente lancia-peperoncino)?», chiede «Drago», che a piazza del Popolo ha preso colpi al petto e a una spalla, ed è finito in ospedale.

   «Avevano picconi e accette Noi i bersagli per 1.200 euro»

Chi se lo immaginava che lanciando un po' di frutta mi sarebbe arrivato un casco in testa. Eravamo andati lì per manifestare con il motto "Lotta dura con la verdura" e poi sono stato aggredito. Se tornassi indietro forse mi terrei a distanza da quello che stava succedendo - ha confessato - però devo dire che è giusto protestare per avere una scuola migliore. Già la situazione era negativa prima, figuriamoci ora con i tagli: dalle strutture scolastiche decadenti alla didattica che deve essere aggiornata».

  Un quindicenne colpito con un casco La procura acquisisce il filmato

 Consulta l'ampia selezione di articoli sull'argomento proposta da MicroMega: Discussione sulla violenza di piazza e di regime


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Dal «salvatore» Saviano a Napolitano cercano qualcuno che li voglia ascoltare

  Alessandro D'Avenia: La rabbia dei figli rimasti senza padri

Cresce la richiesta di giovani laureati e specializzati Ma dovranno gestire un’esplosione di iniziative

  Irene Tinagli: Gli studenti saranno manager di se stessi





LOTTA ALLE MAFIE

Risale a poche ore or sono l’arresto di uomini e donne della politica in processione per conquistare i favori di uno dei grandi boss della ’ndrangheta.

  Alberto Cisterna:  La partita non è perduta






ITALIA / SCUOLA


Dalle "tre i" di Berlusconi alle "tre p" della Gelmini. Un breve bilancio, a mente 'non' fredda, su questa inattesa stagione di lotte universitarie.

  Massimo Zucchetti:  La riforma, la Gelmini e le tre P


Presidente, siamo le studentesse e gli studenti della Sapienza in mobilitazione da due anni in difesa dell'Università e della Formazione Pubblica...

  La lettera degli studenti al Quirinale


Il Sole 24 Ore online ha intervistato due studenti: uno contrario alla riforma Gelmini approvata ieri, tanto da andare in piazza a protestare il 14 dicembre, l'altro favorevole

  Daniele Bellasio:  Non abbiamo paura del merito. L'abc della riforma dell'università



FEDE E
SPIRITUALITA'


"CELEBRARE DIO CON LA VITA" HOREB n. 57 – 2010

TRACCE DI SPIRITUALITA' A CURA DEI CARMELITANI

   Editoriale (Pdf)

   Sommario (Pdf)


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Frontiere dello Spirito 19-12-2010


Mons. Gianfranco Ravasi commenta il brano di Isaia 7, 10-14
Maria Cecilia Sangiorgi per la rubrica "Volti e storie": Comunità di famiglie accoglienti "L'albero della macedonia"

   la puntata integrale del 19 Dicembre

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 RAI RADIOTRE - "UOMINI E PROFETI":

Chiudiamo con questa puntata il “problematico” Libro dei Numeri, con la guida di un grande maestro dell’ebraismo italiano, Paolo De Benedetti. Particolarmente attento a una “teologia degli animali”, De Benedetti è l’interprete che meglio può cogliere la portata della profezia di un’asina, l’asina di Balaam, capace di vedere e sentire i segni mandati da Dio, anche quando i profeti di professione sono distratti. Ma che cosa sta a significare questo episodio nella economia del libro? Vedremo che il suo scopo sarà quello di gettare dei semi di speranza verso il futuro che ancora non è chiaro al popolo di Israele.Nella puntata di oggi arriveremo anche a parlare della fine della vecchia generazione (cap. 25), del censimento della nuova generazione (cap. 26), la successione di Giosuè a Mosè (cap. 27), l’avvicinamento ai confini della terra.

   Numeri capitoli 22-24; 25-36:

       “L'asina di Balaam”   con Paolo De Benedetti (AUDIO)


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 RAI RADIOTRE - "FEDI E MONDO":

In un sermone per Natale, tenuto il 17 dicembre 1933, l’anno della ascesa al potere di Adolf Hitler, commentando Luca 1,46-55, il Magnificat, Dietrich Bonhoeffer pone l’accento sulla necessità, per il credente, di cambiare radicalmente idea sulla scala di valori della vita, e di comprendere che “la nostra via, nella misura in cui deve essere una via verso Dio, non ci conduce verso l’alto, bensì verso il basso”. Negli ultimi anni della sua vita, prima di morire assassinato dai nazisti negli ultimi giorni di guerra, nell’aprile del 1945, Bonhoeffer insisté molto su questo mutamento di prospettiva, arrivando a partecipare a uno dei complotti contro Hitler, che fallì, però, come tutti gli altri.
Parliamo della sua prospettiva teologica ed etica con Alberto Conci, curatore della edizione critica di Bonhoeffer in italiano, e con Paolo Ricca, teologo valdese molto vicino al pensiero di Bonhoeffer. Parleremo anche di un viaggio giovanile di Bonhoeffer in Italia (aveva appena 18 anni), e dei suoi giudizi sul cattolicesimo e sugli italiani.

       Lo sguardo dal basso. Pensieri su Dietrich Bonhoeffer con Alberto Conci e Paolo Ricca (AUDIO)

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    (GIA' ANTICIPATI NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)


"Elogio di Giobbe, eroe moderno" di Bruno Forte

Un teologo racconta i percorsi di Mario Luzi nella fede

Mario Luzi scrisse l' introduzione a tre testi del Nuovo Testamento, il Vangelo secondo Giovanni, le Lettere di San Paolo e l' Apocalisse, e a uno del Primo Testamento, il Libro di Giobbe. Egli «sentì» fortemente questi suoi scritti, raccolti ora in forma accurata ed elegante a testimonianza dell' ispirazione della fede biblica che alimentò la sua vita e il suo «pathos». Se mi accingo a parlarne, lo faccio in forza della medesima passione per le Sacre Scritture, oltre che motivato dell' amicizia, di cui Luzi volle farmi generosissimo dono. Per Luzi la posta in gioco nel Libro di Giobbe è la più alta, l' unica veramente decisiva (...). È la grande domanda sul dolore, sul suo senso e la possibile dignità dell' umano che può in esso mostrarsi: perciò è anche e inseparabilmente la domanda su Dio. Si Deus justus, unde malum?

   Elogio di Giobbe, eroe moderno

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Il grido di Adamo di Bruno Forte


La questione dell'uomo e gli scenari del tempo

"Agli inizi del terzo millennio, in questi anni ‘10 per tanti aspetti sorprendenti e fatali,riemerge con forza la domanda sull’uomo: essa torna ad imporsi a partire dall’infinita storia della sofferenza - acuita dalla barbarie del terrorismo e dalla risposta di guerra nel segno dello “scontro delle civiltà”- e dal desiderio incancellabile dei singoli e delle masse di dare senso e valore alla vita e alla storia comune, espresso da un rinnovato interesse alla domanda religiosa e a quella etica. Chi pensasse che il tramonto delle ideologie abbia estinto la carica di speranza utopica e di attesa rivoluzionaria, cui esse avevano preteso di dar  corpo e voce, si ingannerebbe pericolosamente. 
Tramontate le risposte presuntuose e totali, il problema “uomo” resta in tutta la sua urgenza. La novità con cui oggi si pone sta nel profilarsi “fra i tempi”, fra il declino di un’antropologia che aveva celebrato il trionfo del soggetto storico e l’apparente alternativa di una concezione dell’uomo maturata nel segno della negazione, rinunciataria di fronte ad ogni fondamento. ..."

     IL GRIDO DI ADAMO LA QUESTIONE DELL’UOMO E GLI SCENARI DEL TEMPO  (PDF)


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Il consumismo offende il senso del Natale. No a ipocrisie e false promesse di felicità - di Carlo Maria Martini


Oggi il Natale ha quasi perduto il suo senso originario. Lo «celebrano» anche uomini di altre religioni. Perfino parecchi non credenti vivono in questo giorno una qualche forma di liturgia profana. Non v’è alcuno che rifiuti per Natale qualche dono o almeno una buona cena. Per questo non parlo volentieri del Natale. Da quando ho conosciuto un po’ meglio la Sacra Scrittura, è la Pasqua che mi attrae e mi pone dinnanzi a un preciso programma di vita. Benché il Natale sia una splendida manifestazione della gloria di Dio in Cristo e del suo amore per noi, i discorsi che si fanno a partire dal Natale sanno spesso di buonismo e di speranza a buon mercato.

   Il consumismo offende il senso del Natale. No a ipocrisie e false promesse di felicità (pdf)

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Il nostro tempo per gli altri di Enzo Bianchi


Arrivano le feste, ma con esse anche una domanda sempre più pertinente: siamo ancora capaci di fare festa? Riusciamo ancora a segnare un tempo come festivo, diverso dal feriale quotidiano? E, se e quando ci riusciamo, di cosa abbiamo bisogno per distinguerlo dalle ormai sempre più numerose occasioni che abbiamo per festeggiare, stimolati come siamo da un mercato che ci vuole sempre pronti a consumare tempo e denaro in beni fuori dall’ordinario? Finiamo per credere che ciò che caratterizza la festa debba essere l’eccesso, la ricchezza, il poter spendere per il superfluo, lo stordirci con lo stra-ordinario.
In questo senso il Natale è divenuta la ricorrenza che più di altre mostra la contraddizione in cui ci troviamo e il conseguente paradosso di trovarci in ansia per la festa: siccome ha perso la preziosità che gli derivava del suo essere unica o quasi durante l’anno, ora sembra condannata a distinguersi dalle mille altre feste che ci siamo inventati attraverso un “di più” di tutto...

   Il nostro tempo per gli altri

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Mons. Padovese, le immagini inedite del martire

I frati minori di Lombardia ricordano monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico in Anatolia, assassinato a coltellate il 3 giugno scorso nel giardino della sua casa in Turchia.

   Guarda il video:  Mons. Padovese, le immagini inedite del martire


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Arturo Paoli “Ho sempre cercato il soffio” di Roberto Moranduzzo


Il 30 novembre scorso Arturo Paoli ha compiuto 98 anni. E’ sempre sorprendente la vita di quest’uomo che, molto anziano, è tornato ad abitare, dopo aver “abitato” davvero il mondo, vicino alla natia Lucca. Si è stabilito a San Martino in Vignale. Ha aperto un’altra casa, dopo le tante, “costruite” e disseminate in tutto il Sudamerica, luoghi di incontro, accoglienza, vicinanza con gli oppressi.
“Casa di spiritualità – ha scritto in una lettera aperta agli amici - non vuol dire casa di orazione, anche se vi saranno spazi di orazione e una liturgia domenicale che considero il centro della settimana; spiritualità vuol dire essere un riferimento chiaro a quel 'soffio' che Paolo raccomanda ai cristiani come il centro dell’esistenza”.
La casa non invita solo i credenti, ma “è aperta a quelli che avvertono l’esistenza e l’importanza del soffio con disagio e forse con angoscia. E questi sono individui, piccole comunità, giovani disorientati in questa società chiassosa e confusa”.

   “Ho sempre cercato il soffio”

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"Vivere vuol dire attendere" di Vittorio Cristelli


Sarà perché sto riflettendo e scrivendo in periodo di Avvento, ma mi rendo conto che l'atteggiamento dell'attendere qualcuno o una realtà diversa, magari solo prefigurata e ideale è essenziale non solo alla fede, ma anche alla vita individuale, sociale e politica.
È vero, sono tramontate le ideologie, quelle del “sol dell'avvenire”, ed è subentrato il pragmatismo, ripiegato sul presente che pretende di essere più concreto, più con i piedi per terra. Ma siamo sicuri che è anche il più efficace, efficiente e creativo? Si vanta una politica “del fare”, ma anche quella si esprime in promesse che poi si rivelano illusioni. Guardando ai giovani d'oggi, concretezza e pragmatismo vogliono che si scoprano precari, sempre pronti alla mobilità, disoccupati, presenti e futuri. Il che, drammaticamente, vuol dire che non sono già più giovani. Perché gioventù, dacché mondo è mondo, vuol dire proiezione verso il futuro, sogno, aspirazione, possibilità di progetti.

   Vivere vuol dire attendere
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Risposte del teologo

Un certo modo di “usare” il sacramento della Penitenza può aver portato a credere che la confessione dei propri peccati sia un modo facile e sbrigativo per mettersi “a posto” la coscienza. L’individualismo che caratterizza la nostra società ha intaccato sovente anche il nostro modo di essere cristiani facendo dimenticare la dimensione ecclesiale (= comunitaria) della nostra fede e riducendo sovente il nostro rapporto con Dio a una faccenda esclusivamente privata ed emotiva. Una deriva che ha intaccato un po’ tutti i sacramenti e in particolare il sacramento della Penitenza o confessione che finisce per esaurirsi all’interno di un angusto confessionale.

  Silvano Sirboni:  La confessione: un facile colpo di spugna?


NATALE

  AVVENIRE:  Cartoline di Natale


Natale è un giorno di tenerezza e dolcezza perché celebra la nascita di un bambino: tutti sono chiamati a festeggiarlo, anche i laici e i non cristiani, ed è questo il vero valore ecumenico del 25 dicembre.

  Antonio Mazzi:  Sgangherato e tenero il mio Natale in Centrale (pdf)

Quel bambino non è venuto a fondare una nuova religione, di cui non c’era bisogno perché ce n’erano già forse troppe. È venuto a cambiare la vita, cosa ben più importante di ogni Chiesa. Indubbiamente la promessa di pace, annunciata in quella notte, è stata e continua ad essere clamorosamente smentita. È difficile dire se, in questo senso, quel neonato abbia finora vinto o perso la sua partita. Ma è indubbio che egli abbia posto per sempre, nel nostro cuore, nella nostra mente e nelle nostre vene, l’esigenza insopprimibile di quella salvezza.

  Claudio Magris:  Il rispetto e la speranza





CHIESA E SOCIETA' /

 interventi ed opinioni




Ho incontrato la strada gra­zie alla strada. Strada come luogo di povertà, di biso­gni, di linguaggi, di relazioni e di domande in continua trasforma­zione. Strada come luogo di cresci­ta e di consapevolezza: dove impa­rare a misurarsi con l’incertezza e la complessità, a non selezionare i compagni di viaggio, a costruire speranza e corresponsabilità.

  Luigi Ciotti:  Per una Chiesa «di strada»

... nel mondo dei credenti in Italia si sta passando da un disagio ad una vera rottura dei rapporti di stima e fiducia tra una parte consistente di fedeli e la parte più visibile della gerarchia, incline alle dichiarazioni e al mercanteggiamento politico.

  Angelo Bertani: Il ritorno del potere temporale


POLITICA



Il bilancio dell'anno che sta per finire, tra crisi di governo evitate o forse solo rimandate, ed una crisi economica che continua a mordere la quotidianità  delle famiglie. Il tutto a poche ore da nuove manifestazioni studentesche. Cosa  hanno avuto gli italiani dal 2010 e cosa si aspettano dal 2011?
Se ne discute a Ballarò. Tra gli ospiti di Giovanni Floris il ministro della giustizia Angelino Alfano, l’esponente del PD Walter Veltroni, il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, l’economista Irene Tinagli, il direttore del Messaggero Roberto Napoletano, il vicedirettore del Giornale Nicola Porro, l’editorialista di Repubblica Giovanni Valentini, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli.
In apertura la copertina satirica di Maurizio Crozza.

  BALLARO': Il bilancio dell'anno (video)


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La toppa messa a tarda sera da Palazzo Chigi non risolve il problema. Secondo, ma solo in ordine di tempo, a quello della Carfagna, il caso della ministra Prestigiacomo - che ieri ha lasciato il Pdl in polemica con Cicchitto per il mancato accoglimento della richiesta di rinvio di un provvedimento poi approvato alla Camera - ha politicamente le stesse caratteristiche e le stesse conseguenze di quello esploso neppure un mese fa.

  Marcello Sorgi: Il gioco duro delle ministre immagine

Che cosa accadrebbe se Berlusconi chiedesse, come suggerisce Casini, l'aiuto del Terzo Polo? In realtà il pallino resta in mano a Bossi: chi ha in mano il Nord controlla il Paese.

  Guglielmo Nardocci: E se franasse il patto di ferro...


COME Charlie Chaplin con un gigantesco mappamondo tra le mani, Silvio Berlusconi contempla un orribile 2010 esaltando gli splendori del pianeta "pacificato" grazie alle sue virtuali capacità taumaturgiche, e non vede le reali miserie politiche ed economiche nelle quali sta precipitando il Paese che governa. Il presidente del Consiglio celebra il rito della conferenza stampa di fine d'anno tra la velleità ridondante del "Grande Dittatore" e la verbosità estenuante di Fidel Castro.

  Massimo Giannini: Il delirio del potere

Il Presidente della Repubblica: «Ecco perchè ho incontrato i ragazzi»

  Mario Calabresi: Napolitano: "Diamo risposte a una generazione inascoltata"

Dopo la sbornia del "yes, we can", meno vittimismo e più esempi

  Massimo Gramellini: Uno tsunami morale per risalire




 BENEDETTO XVI
 
   
   
      Angelus  -   19 dicembre 2010

      Udienza  -   22 dicembre 2010
 

    Discorso ai Cardinali, Arcivescovi e Vescovi, Prelatura Romana, per la presentazione degli auguri natalizi (20 dicembre 2010)





OPINIONI E COMMENTI

    (GIA' ANTICIPATO NEL NOSTRO BLOG PIETRE VIVE)

“Excita, Domine, potentiam tuam, et veni”

È il 2010 che Benedetto XVI, nella "classica" udienza prenatalizia riservata alla Curia romana e al Governatorato per lo scambio d’auguri, ha ripercorso secondo una consuetudine consolidata, passo per passo, i dodici mesi trascorsi. Non tralasciando – e verrebbe anzi da dire quasi sottolineando – le difficoltà con cui la Chiesa ha dovuto e deve misurarsi, e incoraggiando a ripartire da quelle fede le cui radici restano forti, come, ha affermato papa Ratzinger, egli stesso ha una volta di più potuto constatare nel corso dei viaggi compiuti sia in Italia che all’estero (Malta, Portogallo, Gran Bretagna e Spagna).
  Il Papa alla Curia romana: solo la verità salva

«Excita, Domine, potentiam tuam, et veni». La voce del Papa è sommessa ma il tono è solenne, «è in gioco il futuro del mondo», alza lo sguardo a cardinali e monsignori: e ripete quella preghiera di Avvento, «Ridesta, Signore, la tua potenza e vieni» che fu probabilmente formulata, spiega, «nel periodo del tramonto dell'Impero Romano». Allora come oggi si «disfaceva» quel «consenso morale» senza il quale «le strutture giuridiche e politiche non funzionano».
  «Viviamo la crisi che fu dell'Impero Romano»

In questo discorso si coglie il dramma e la proposta di papa Ratzinger. Si sente il suo profondo dolore per la Chiesa a causa degli scandali di pedofilia: «Il volto della Chiesa è coperto di polvere». C’è una lettura drammatica del mondo contemporaneo sotto la «dittatura di mammona che perverte l’uomo»: commercio dei corpi e delle anime, droga («che con forza crescente stende i suoi tentacoli di polipo intorno all’intero globo»)...
  Dal papa una lettura drammatica. Siamo alla caduta dell'impero (pdf)

L’eccezionale gravità dello scandalo della pedofilia, nonostante il riduzionismo diffuso negli ambienti curiali, risulta chiarissima dalle parole pronunciate da Benedetto XVI nel discorso che rivolge a tutti i suoi collaboratori all’inizio della settimana natalizia. Il papa ha dedicato a questo argomento gran parte del suo discorso, con espressioni tanto chiare quanto forti, come umiliazione, esortazione alla verità, volto coperto di polvere, consapevolezza della particolare gravità, vestito strappato e così via. Un discorso che ha rimesso “Roma” in sintonia con il mondo, dove lo scandalo della pedofilia è la “issue number one” e non certo un accadimento superato.
  Papa, né riformismo né riduzionismo 

  il testo integrale del discorso di Benedetto XVI ai Cardinali, Arcivescovi e Vescovi, Prelatura Romana, per la presentazione degli auguri natalizi (20 dicembre 2010)

  video "Solo la verità salva"

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   Lettera Enciclica sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità  

         

 


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