Introduzione alla Vita Cristiana Ciclica

 

 

Sistema Riproduttivo
Spirituale

 

 

Sistema Ciclico Formativo

 

 

Sistema Ciclico Cristocentrico

 

 

Sistema Ciclico
Spirituale

 

 

Sistema Ciclico Complessivo

 

 

Funzione del Ciclo

 

          

 

Approfondimento e Fase Operativa

 

          

 

 

Vuoi scrivermi per saperne di più?

denal2010@libero.it

 

          

 

 

Link Utili

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Torna in alto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Torna in alto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Torna in alto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Torna in alto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Torna in alto

Coscienza

Premessa

Avendo già introdotto la coscienza nel tema precedente, ora, per darne un ragguaglio più generale e per inserirci nell’argomento, diremo quello che disse Gesù a proposito dello stato interiore: “Poiché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose malvagie escono dal di dentro, e contaminano l’uomo.” (Marc.7:21-23). Naturalmente anche ciò che è buono parte dal di dentro dell’uomo. Il cuore, inteso in senso metaforico, è considerato nel V.T. come centro della parte intima della personalità con i suoi difetti e le sue virtù. La coscienza - parte interiore anch’essa dell’uomo - svolge nella vita dell’uomo un ruolo importante, in quanto è parte attiva di questo “DI DENTRO”, per distinguerlo da tutto quello che è il “DI FUORI”.

Mente e coscienza sensibilizzate

Abbiamo voluto cominciare dagli aspetti negativi della coscienza, da quella cauterizzata, e quindi dall’ultimo stadio per arrivare alla fine ad una coscienza purificata e sensibilizzata dallo Spirito Santo ed al suo gran supporto che può dare alla mente ed alla persona tutta, determinandone il comportamento e la maturità. Non si può arrivare alla conduzione ed al comportamento corretto della vita cristiana se non si passa prima per una mente rinnovata e per una chiara conoscenza di Dio. Non si può giungere alla conoscenza della Sua volontà se non per mezzo di una coscienza purificata e sensibilizzata dallo Spirito Santo, diversamente significa costruire una casa dal tetto.

Coscienza “marchiata”

La cauterizzazione è l’ultimo stadio a cui può arrivare la coscienza umana, dopo di che non c’è più coscienza: essa non ha senso di colpa alcuna, anche di fronte a colpe molto gravi, e non è più in grado di esprimere un’autocritica o un giudizio obiettivo, ma propone solo autodifesa e auto-giustificazione: l’ ”Io carnale” ha il pieno controllo della persona.

Paolo parla a Timoteo dell’argomento a proposito degli ultimi tempi, e non si riferisce ai pagani, dei quali conosce già ai suoi tempi le condizioni depravate (Rom.1:21), ma al mondo cristiano corrotto della fine, e dice: “Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire, alcuni apostateranno dalla fede dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demoni per via dell’ipocrisia di uomini che proferiranno menzogna, segnati da un marchio nella propria coscienza (Diodati: cauterizzata).” (1°Tim:4.1-2). La coscienza contaminata, cauterizzandosi, diventa ancora più insensibile per l’uso errato che se ne fa delle sue capacità di giudizio, le quali, completamente alterate, rendono la persona incapace di discernere il bene dal male, e quindi di compiere il bene. Il bene è solo riferito a sé stesso e a tutto quello che può concorrere al proprio vantaggio ed il suo è un giudizio insindacabile. Queste persone, dice Paolo, sono in 1°Tim.4.1-2: “Segnate di un marchio nella propria coscienza”. È una condizione definitiva ed irrevocabile. Esse non sono fuorviate dalla verità, ma hanno abbandonato la verità; esse hanno una loro verità, che è in contrasto con quella di Dio e la portano avanti. Inutile sperare in un cambiamento o in un ravvedimento, se hanno deciso di non voler cambiare la loro coscienza, non c’è altro da sperare. Per correggerle occorre proprio una sensibilizzazione della coscienza, e questo non può avvenire perché non si vuole cambiare. Bisogna solo evitarle (le coscienze cauterizzate) per non cadere nelle loro trappole ed essere trascinati nel loro errore.

Recupero della sensibilità della coscienza

Ecco perché alla conversione bisogna subire uno stop ed effettuare un dietro-front, riconoscere le proprie colpe e la propria responsabilità nel peccato, genuflettere il nostro Io carnale, e non solo il corpo, altrimenti non si entra nell’ovile dalla porta che è Cristo, ma da un’altra parte. La coscienza deve prima subire una purificazione - un lavacro - affinché  non siano riportate nella vita cristiana, vecchi criteri, vecchi principi e vecchie regole. Gesù dice: “Nessuno mette del vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino fa scoppiare gli otri, ed il vino si perde insieme con gli otri; ma il vino nuovo va messo in otri nuovi.” (Mar:2:22). Vuole dire che bisogna fare dei contenitori nuovi, in cui contenere la verità effervescente del Vangelo. Per questo è necessario morire a sé stessi per nascere in Dio. Prendiamo ben cura della nostra coscienza, teniamola desta e sensibile, perché può succedere quel che accade a quelli che sono attaccati dalla lebbra, che perdono prima la sensibilità al dolore e poi vedono le piaghe sul loro corpo. Cerchiamo di tenere viva la nostra coscienza affinché quando si avvicina il pericolo sia in grado di avvisarci.

Da questa mancata sensibilità della coscienza derivano i falsi fratelli, i falsi profeti, i falsi dottori, gli operatori d’iniquità, gli operai fraudolenti e tutti quelli che danneggiano il popolo di Dio piuttosto che edificarlo. Sono loro che minano l’unità della chiesa e che ne impediscono il suo sviluppo. Se la chiesa è oggi ingessata e non riesce a svolgere il suo ruolo, quale <sostegno della verità e luce del mondo e sale della terra> è proprio per la mancanza di sensibilità di una coscienza cauterizzata. Ognuno può diventare un potenziale avversario se non permette a Cristo, per la Parola-Spirito e vita, di trasformare la propria vita in quella che Lui ne vuole fare, e rendere la coscienza vigile sulla propria vita per segnalare il pericolo di contaminazione.

L’attuale cristianità mostra l’aspetto citato perché è infarcita d’elementi dannosi, i quali sono dovuti alle coscienze incallite ed insensibili alle cose vere, giuste, buone, oneste, alle cose di Dio, e sono in definitiva al servizio del maligno.

Conclusione

Verifichiamoci, esaminiamoci in tempo alla luce della verità di Dio riflessa nella nostra coscienza e non temeremo nessun giudizio e nessuna condanna. Non svegliamoci alla verità di Dio quando è troppo tardi. Durante il percorso, se glielo permettiamo, lo Spirito Santo e la nostra coscienza valuteranno e controlleranno il nostro modo di procedere e troveremo pace e gioia interiore. Paolo dice più volte ai Corinti di esaminarsi (vedi in 1°Cor.11:31 e 2°Cor.13:5). Se realizziamo una coscienza pura e la conserviamo integra, sarà essa stessa vigile, controllerà il nostro operato e niente d’impuro e di contaminato potrà entrare. Paolo era molto severo con sé stesso, perché voleva essere d’esempio agli altri a cui insegnava la verità e diceva: “Io tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, che talora, dopo aver predicato agli altri, io stesso non sia riprovato.” (1°Cor.9:27). Naturalmente non sta parlando, nel passo citato, di una punizione corporale (del tipo penitenza) ma sta parlando di un asservimento dell’Io carnale.

L’obiettività che deriva da una coscienza pura e leale, ci consentirà anche di vagliare rettamente la Parola di Dio (2°Tim.2:15). Una coscienza ottenebrata e contaminata - ed ancor più una coscienza cauterizzata - non ci consentirà di intendere e di applicare correttamente le Sacre Scritture, procurando danni a noi ed agli altri.

TEMA della sezione COSCIENZA: purificazione interiore, formazione del cristiano, funzione della coscienza

L’educazione della coscienza

Simili elementi possono diventare veramente dannosi, quando si lascia loro esercitare delle funzioni nelle chiese. Sono considerate da Gesù le zizzanie che rovinano il grano; sono i figliuoli del maligno messi lì per danneggiare. Di loro si deve guardare non solo la chiesa ma ogni singolo credente.

Come possiamo curare la nostra coscienza, se non è in grado di suonare il campanello d’allarme, interiore, quando c’è pericolo di contaminazione? Rischiamo noi stessi di diventare poi insensibili.

Si può costruire lentamente in sé fin da piccoli una coscienza che da pura diventa contaminata e da contaminata a cauterizzata se non si riceve una giusta educazione. Finiremo - negando la verità più volte - col negarla anche a noi stessi facendoci un danno irreparabile. La mala coscienza si può anche definire una mancanza d’onestà con sé stessi. Una mancanza di sincerità verso gli altri, a lungo andare, danneggia noi stessi. Chi non è sincero con sé stesso, non lo può essere con Dio. In queste persone non vi può essere alcuna obiettività, perché la loro coscienza non lo permette, in quanto tutto è dettato dall’Io carnale imperante ed auto-giustificante. Siamo noi che gettiamo via la nostra coscienza e diventiamo ribelli ed oppositori alla Sua volontà, come dice Paolo in 1°Tim.1:19 : “Avendo fede e buona coscienza; della quale alcuni hanno fatto getto, hanno naufragato quanto alla fede”.