¤  MONDO PICCINO  ¤

Vecchi e nuovi continenti

Sapete cosa successe a Madison, in febbraio? E ad inizio Marzo? In ogni caso leggete i pezzi precedenti, qui vi premetto solo che la lotta sociale passò dal Wisconsin al Michigan e non si seppe niente ... Oggi si fa parlare Lester R. Brown.

Il Vento: il Centro dell’Economia Energetica del Piano B

www.earth-policy.org/book_bytes/2011/

Di Lester R. Brown

Earth Policy Release

Book Byte

15 Marzo, 2011

Per molti anni, un piccolo gruppo di paesi dominò la crescita dell’energia eolica, ma questo sta cambiando mentre l’industria diviene globale, con più di 70 paesi che ora sviluppano le risorse eoliche.

Tra il 2000 e il 2010, la capacità di generare elettricità dal vento mondiale è aumentata di un passo frenetico da 17.000 megawatts a quasi 200.000 megawatts. Misurata dalla quota di elettricità fornita dal vento, la Danimarca è la principale nazione al 21 per cento.

Tre stati della Germania del Nord ottengono ora il 40% o più dalla loro elettricità dal vento.

Per l’intera Germania, la misura è del 8 per cento – e sta aumentando.

E nello stato dell’Iowa, abbastanza turbine eoliche sono state accese negli ultimi anni per produrre fino al 20% dell’elettricità dello stato.

In termini di volume assoluto, gli Stati Uniti guidano il mondo con 35.000 magawatts di capacità generata dal vento, seguiti dalla Cina e dalla Germania con 26.000 megawatts ciascuno.

Il Texas, a lungo il primo stato produttore di petrolio USA, ora è anche il generatore principale della nazione di elettricità dal vento.

Esso ha 9.700 megawatts di capacità di generare energia eolica attiva, 370 megawatts in più in costruzione, e un alto ammontare in fase di sviluppo.

Se tutte le imprese eoliche progettate per il 2025 saranno completate, il Texas avrà 38.000 megawatts di capacità di generazione eolica – l’equivalente di 38 centrali elettriche a carbone.

Ciò soddisferebbe quasi il 90 per cento dei bisogni di elettricità residenziale attuale dei 25 milioni di cittadini dello stato.

Nel luglio 2010, il terreno fu lavorato per l’Alta Wind Energy Center (AWEC) a Tehachapi Pass, quasi 75 miglia a nord di Los Angeles, California.

Con 1.550 megawatts, essa sarà la più grande impresa eolica degli USA.

L’AWEC fa parte di quello che eventualmente sarà di 4.500 megawatts di generazione di energia rinnovabile, abbastanza per fornire elettricità a quasi 3 milioni di case. Poiché le turbine eoliche occupano l’1% della terra coperta da un’impresa eolica, agricoltori e allevatori possono far crescere grano e mucche da pascolo sulla terra delle imprese eoliche.

In effetti, raddoppiano il raccolto della loro terra, raccogliendo simultaneamente elettricità e frumento, grano, o bestiame.

Senza investimenti da parte loro, agricoltori e allevatori ricevono da $3.000 - $ 10.000 all’anno in diritti per ogni turbina eolica sulla loro terra.

Per migliaia di allevatori delle U.S. Great Plains, i diritti eolici diminuiranno i loro guadagni netti dalla vendita del bestiame.

Considerando la produttività energetica della terra, le turbine eoliche fanno classe a se.

Per esempio, un acro di terra nello Iowa del nord coltivato a grano può rendere un valore di $1.000 di etanolo all’anno. Lo stesso acro usato come sito di una turbina eolica produrrà un valore di $300.000 di elettricità all’anno. Questo aiuta a spiegare perché gli investitori trovano le imprese eoliche così attraenti.

Se la crescita dell’energia eolica in USA è impressionante, l’espansione in corso in Cina lo è persino di più.

La Cina ha abbastanza energia eolica sfruttabile interna da aumentare il suo consumo attuale di elettricità di 16 volte.

Oggi, la gran parte dei 26.000 megawatts della Cina di capacità di generazione eolica vengono da imprese eoliche da 50 a 100 megawatt.

Oltre le molte altre imprese eoliche di tale taglia in costruzione, il nuovo programma Wind Base della Cina creerà 7 mega complessi eolici da 10 a 38 gigawatts ciascuno in 6 province(1 gigawatt equivale a 1.000 megawatts).

Una volta completati, questi complessi avranno una capacità di generare oltre i 130 gigawatts.

Questi equivale a costruire una centrale a carbone a settimana per 2 anni e mezzo.

Di questi 130 gigawatts, 7 saranno nella provincia costiera di Jangsu Province, una delle più industrializzate della Cina. La Cina programma un totale di 23 gigawatts di capacità di generazione eolica offshore.

Il primo e principale progetto offshore del paese, il Donghai Bridge Wind Farm da 102 megawatt vicino a Shanghai, è già operativo.

In Europa, che ora ha 2.400 megawatts di eolico offshore attivo, gli sviluppatori  pianificano 140 gigawatts di capacità di generazione eolica offshore, in gran parte nel Mare del Nord.

C’è abbastanza energia eolica sfruttabile nell’Europa offshore da soddisfare oltre 7 volte i bisogni del continente.

Nel Settembre 2010, il governo scozzese annunciò che sostituiva il suo obiettivo del 50% di elettricità rinnovabile entro il 2020 con uno nuovo  del 80%. Entro il 2025, la Scozia attende che le rinnovabili coprano tutti i suoi bisogni elettrici.

Gran parte della nuova capacità sarà fornita dall’eolico offshore.

La Danimarca cerca di spingere la quota eolica della sua elettricità al 50% entro il 2025, con molta energia in più che viene dall’offshore.

Contemplando questo prospetto, i pianificatori Danesi hanno rovesciato le politiche energetiche convenzionali. Pianificano di usare l’eolico come sostegno primario del loro sistema di generazione elettrica e di usare l’energia generata dai fossili per riempire quando il vento diminuisce.

La Spagna, che ha 19.000 megawatts di capacità di produzione eolica per i 45 milioni di abitanti, ottenne il 14% dell’elettricità dal vento nel 2009.

L’8 Novembre di quell’anno, venti forti sulla Spagna permisero alle turbine eoliche di fornire il 53% dell’elettricità del paese per un periodo di oltre 5 ore.

Il reporter del London Times G. Keeley scrisse da Barcellona che “le turbine eoliche bianche e torreggianti che sono in Castilla – La Mancha (casa dell’eroe di Cervantes, Don Chishotte) e che dominano altre zone spagnole, stabilirono un nuovo record nel produrre l’energia eolica”.

Nel 2007, quando la Turchia richiese proposte per costruire imprese eoliche, ricevette offerte per fare una sbalorditiva capacità di generazione eolica di 78.000 megawatts, molto oltre i suoi 41.000 di capacità di generazione elettrica totale. Avendo selezionato 7.000 megawatts delle proposte più promettenti, il governo sta facendo i permessi per costruire.

Nel Canada ricco di vento, Ontario, Quebec e Alberta sono i leader per capacità istallata.

L’Ontario, la provincia più popolosa del Canada, ha ricevuto macchinari per lo sviluppo dell’eolico offshore proprio sul suo lato dei Great Lakes che potrebbe arrivare a 21,000 megawatts di capacità di generazione). L’obiettivo provinciale è di smettere di produrre energia dal carbone entro il 2014.

Sul lato USA del Lake Ontario, lo stato di New York richiede ora le proposte.

Vari degli altri 7 stati che confinano con i Great Lake pianificano di sfruttare i venti dei laghi.

Il Plan B dell’Earth Policy Institute per salvare la civilizzazione ha 4 componenti: stabilizzare il clima, ristabilire i sistemi di supporto naturali della terra, stabilizzare la popolazione e sradicare la povertà.

Il cuore del piano è un programma di rottura per fare 4.000 gigawatts (4 milioni di megawatts) di energia eolica entro il 2020, sufficienti per coprire più di metà dei consumi mondiali di elettricità nell’economia del Piano B.

Questo richiederà quasi un raddoppio della capacità ogni 2 anni, fino a raddoppiare ogni 3 anni nel corso dell’ultimo decennio.

Questa iniziativa per stabilizzare il clima significherebbe l’istallazione di 2 milioni di turbine eoliche da 2 megawatts ciascuna.

Il dover costruire 2 milioni di turbine eoliche nei prossimi 10 anni può intimidire – finché non è comparato con i 70 milioni di auto che il mondo produce ogni anno. Con $3 milioni per turbina istallata, i 2 milioni di turbine significano spendere $600 miliardi l’anno nel mondo tra oggi e il 2020.

Questo si confronta con le spese mondiali per petrolio e gas che raddoppieranno dagli $800 miliardi del 2010 ad $1,6 miliardi del 2015.

#   #   #

Tratto dal Capitolo 9, “Harnessing Wind, Solar, and Geothermal Energy” in Lester R. Brown, World on the Edge: How to Prevent Envirnmental and Economic Collapse (New York: W.W. Norton & Compani, 2011)”

Disponibile on line a

www.earth-policy.org/books/wote.

Dati aggiuntivi e fonti di informazione su www.earth-policy.org

Sentitevi liberi di passare questa informazione fino agli amici, ai familiari e colleghi!

Seguiteci su.

Media Contact:

Reah Janise Kauffman

Research Contact:

Janet Larsen

Earth Policy Institute

1350 Connecticut Avenue NW,

Suite 403

Washington, DC 20036

Tradotto da F. Allegri il 18 Agosto 2011.

Wind: The Center of the Plan B Energy Economy

www.earth-policy.org/book_bytes/2011/

By Lester R. Brown

Earth Policy Release

Book Byte

March 15, 2011

For many years, a small handful of countries dominated growth in wind power, but this is changing as the industry goes global, with more than 70 countries now developing wind resources.

Between 2000 and 2010, world wind electric generating capacity increased at a frenetic pace from 17,000 megawatts to nearly 200,000 megawatts. Measured by share of electricity supplied by wind, Denmark is the leading nation at 21 percent.

Three north German states now get 40 percent or more of their electricity from wind.

For Germany as a whole, the figure is 8 percent - and climbing.

And in the state of Iowa, enough wind turbines came online in the last few years to produce up to 20 percent of that state’s electricity.

In terms of sheer volume, the United States leads the world with 35,000 megawatts of wind generating capacity, followed by China and Germany with 26,000 megawatts each.

Texas, long the leading U.S. oil-producing state, is now also the nation’s leading generator of electricity from wind.

It has 9,700 megawatts of wind generating capacity online, 370 megawatts more under construction, and a huge amount under development.

If all of the wind farms projected for 2025 are completed, Texas will have 38,000 megawatts of wind generating capacity - the equivalent of 38 coal-fired power plants.

This would satisfy roughly 90 percent of the current residential electricity needs of the state’s 25 million people.

In July 2010, ground was broken for the Alta Wind Energy Center (AWEC) in the Tehachapi Pass, some 75 miles north of Los Angeles, California.

At 1,550 megawatts, it will be the largest U.S. wind farm.

The AWEC is part of what will eventually be 4,500 megawatts of renewable power generation, enough to supply electricity to some 3 million homes. Since wind turbines occupy only 1 percent of the land covered by a wind farm, farmers and ranchers can continue to grow grain and graze cattle on land devoted to wind farms.

In effect, they double-crop their land, simultaneously harvesting electricity and wheat, corn, or cattle.

With no investment on their part, farmers and ranchers typically receive $3,000-10,000 a year in royalties for each wind turbine on their land.

For thousands of ranchers in the U.S. Great Plains, wind royalties will dwarf their net earnings from cattle sales.

In considering the energy productivity of land, wind turbines are in a class by themselves.

For example, an acre of land in northern Iowa planted in corn can yield $1,000 worth of ethanol per year. That same acre used to site a wind turbine can produce $300,000 worth of electricity per year. This helps explain why investors find wind farms so attractive.

Impressive though U.S. wind energy growth is, the expansion now under way in China is even more so.

China has enough onshore harnessable wind energy to raise its current electricity consumption 16-fold.

Today, most of China’s 26,000 megawatts of wind generating capacity come from 50- to 100-megawatt wind farms.

Beyond the many other wind farms of that size that are on the way, China’s new Wind Base program is creating seven wind mega-complexes of 10 to 38 gigawatts each in six provinces (1 gigawatt equals 1,000 megawatts).

When completed, these complexes will have a generating capacity of more than 130 gigawatts.

This is equivalent to building one new coal plant per week for two and a half years.

Of these 130 gigawatts, 7 gigawatts will be in the coastal waters of Jiangsu Province, one of China’s most highly industrialized provinces China is planning a total of 23 gigawatts of offshore wind generating capacity.

The country’s first major offshore project, the 102-megawatt Donghai Bridge Wind Farm near Shanghai, is already in operation.

In Europe, which now has 2,400 megawatts of offshore wind online, wind developers are planning 140 gigawatts of offshore wind generating capacity, mostly in the North Sea.

There is enough harnessable wind energy in offshore Europe to satisfy the continent’s needs seven times over.

In September 2010, the Scottish government announced that it was replacing its goal of 50 percent renewable electricity by 2020 with a new goal of 80 percent. By 2025, Scotland expects renewables to meet all of its electricity needs.

Much of the new capacity will be provided by offshore wind.

Denmark is looking to push the wind share of its electricity to 50 percent by 2025, with most of the additional power coming from offshore.

In contemplating this prospect, Danish planners have turned conventional energy policy upside down. They plan to use wind as the mainstay of their electrical generating system and to use fossil-fuel-generated power to fill in when the wind dies down.

Spain, which has 19,000 megawatts of wind-generating capacity for its 45 million people, got 14 percent of its electricity from wind in 2009.

On November 8th of that year, strong winds across Spain enabled wind turbines to supply 53 percent of the country’s electricity over a five-hour stretch.

London Times reporter Graham Keeley wrote from Barcelona that “the towering white wind turbines which loom over Castilla - La Mancha (home of Cervantes’s hero, Don Quixote) and which dominate other parts of Spain, set a new record in wind energy production.”

In 2007, when Turkey issued a request for proposals to build wind farms, it received bids to build a staggering 78,000 megawatts of wind generating capacity, far beyond its 41,000 megawatts of total electrical generating capacity. Having selected 7,000 megawatts of the most promising proposals, the government is issuing construction permits.

In wind-rich Canada, Ontario, Quebec, and Alberta are the leaders in installed capacity.

Ontario, Canada’s most populous province, has received applications for offshore wind development rights on its side of the Great Lakes that could result in some 21,000 megawatts of generating capacity. The provincial goal is to back out all coal-fired power by 2014.

On the U.S. side of Lake Ontario, New York State is also requesting proposals.

Several of the seven other states that border the Great Lakes are planning to harness lake winds.

Earth Policy Institute’s Plan B to save civilization has four components: stabilizing climate, restoring earth’s natural support systems, stabilizing population, and eradicating poverty.

At the heart of the plan is a crash program to develop 4,000 gigawatts (4 million megawatts) of wind generating capacity by 2020, enough to cover over half of world electricity consumption in the Plan B economy.

This will require a near doubling of capacity every two years, up from a doubling every three years over the last decade.

This climate-stabilizing initiative would mean the installation of 2 million wind turbines of 2 megawatts each.

Manufacturing 2 million wind turbines over the next 10 years sounds intimidating - until it is compared with the 70 million automobiles the world produces each year. At $3 million per installed turbine, the 2 million turbines would mean spending $600 billion per year worldwide between now and 2020.

This compares with world oil and gas capital expenditures that are projected to double from $800 billion in 2010 to $1.6 trillion in 2015.

#   #   #

Adapted from Chapter 9, “Harnessing Wind, Solar, and Geothermal Energy” in Lester R. Brown, World on the Edge: How to Prevent Environmental and Economic Collapse (New York: W.W. Norton & Company, 2011),

available online at

www.earth-policy.org/books/wote.

Additional data and information sources at www.earth-policy.org

Feel free to pass this information along to friends, family members, and colleagues!

Follow us on:

Media Contact:

Reah Janise Kauffman

Research Contact:

Janet Larsen

Earth Policy Institute

1350 Connecticut Avenue NW,

Suite 403

Washington, DC 20036

› Per leggere l'archivio: 166 - 167 - 168 - 169 - 170 - 171 - 172 - 173 - 174 - 175 - 176 - 177 - 178 - 179 - 180 - 181 - 182 - 183 - 184 - 185 - 186

OMMARIO DEGLI ULTIMI ARTICOLI:

186 - Lettera ai Miei Compagni del Michigan … (Michael Moore)

185 - Come Arrivai a Madison, Wisconsin … una lettera di Michael Moore

184 - L’America NON è in Rovina … il discorso di Madison di Michael Moore

183 - Vieni al Mio Giornale della Scuola Superiore … una nota per gli studenti (Michael Moore)

182 - Il Mondo a un Raccolto Povero dal Caos* di Lester R. Brown

181 - Le Forze Ambientali e Demografiche Minacciano il Fallimento Statale di Lester R. Brown

180 - WIKILEAKS E L'ITALIA - La politica estera verso Iran e Corno d’Africa (Ultima divulgazione)

179 - LA MAPPA DEL CALDO DEL 2010 di Alexandra Giese di Earth Policy

178 - WIKILEAKS E L'ITALIA - Italia e USA si confrontano sull'Afganistan (parte finale)

177 - LA GRANDE CRISI DEL CIBO DEL 2011* Di Lester R. Brown

176 - TRADUZIONE E SAGGIO BREVE - Naomi Klein contro BP e le sue piattaforme petrolifere! Un disastro in fondo all’oceano

175 - WIKILEAKS E L'ITALIA - Italia e USA si confrontano sull'Afganistan

174 - IL MONDO SULL’ORLO DEL DIRUPO Quando Esploderà la Bolla del Cibo? Di Lester R. Brown

173 - WIKILEAKS E L'ITALIA - Incontro con gli italiani Fra Il SECDEF E Il Ministro Degli Esteri Franco Frattini (quinta parte)

172 - Un’Altra Rivelazione di WikiLeaks dalla Presidenza Bush Sui Miei Film …. (Michael Moore)

171 - WIKILEAKS E L'ITALIA -  L'ENI GIUSTIFICA LE ATTIVITA' IN IRAN (quarta parte)

170 - Regali dell’Ultimo minuto per 6 Gruppi Bisognosi d’Aiuto Questo Natale … una lettera di Babbo Natale (Michael Moore)

169 - WIKILEAKS E L'ITALIA - LA POLITICA ESTERA DEL PD (terza parte)

168 - Perché Promuovo un Aiuto Economico per J. Assange (Una dichiarazione di Michael Moore)

167 - Le Tavole delle colpe di Madduwatta - I miei viaggi di ieri, oggi, domani: la Civiltà Francese

166 - WIKILEAKS E L'ITALIA - CHIAVE VINCENTE IN AFGHANISTAN (seconda parte)

› Per leggere la periodica Lettera di Ralph Nader clicca QUI

›  PAGINA PRINCIPALE

›  GREPPIA ITALIA

›  CRITICA LOCALE

›  PECUNIA POWER

›  PENSIERIDEE

19.08.11 14.48