¤  MONDO PICCINO  ¤

Vecchi e nuovi continenti

INTRODUZIONE

Qui Lester R. Brown ci parla della possibile carestia futura e delle vere cause della crisi mondiale

Si parla di popolazione in crescita, di raccolti poveri e di crisi idrica.

Dentro l'insicurezza alimentare si inseriscono anche le speculazioni sugli alimenti e le penurie dovute alle calamità e alla siccità.

Se volete approfondire leggete pure.

Il Mondo a un Raccolto Povero dal Caos*

www.earth-policy.org/plan_b_updates/2011/

Di Lester R. Brown

Earth Policy Release

Plan B Update

15 Febbraio, 2011

Oggi ci sono tre fonti di crescita della domanda di cibo: la crescita della popolazione; l’aumento della ricchezza e il salto associato nel consumo di carne, latte e uova; e l’uso del grano per produrre carburante per le auto.

A Gennaio, il U.N. Food and Agricolture Organization (FAO) riferì che il suo Food Price Index aveva raggiunto il suo massimo di sempre in Dicembre, superando il vecchio record fatto durante il super aumento dei prezzi nel 2007-08. Sempre più allarmante, il 3 Febbraio, la FAO annunciò che il record di Dicembre era stato battuto in Gennaio mentre i prezzi salivano di un altro 3%.

Questa crescita dei prezzi del cibo continuerà nei mesi successivi?

Con tutta probabilità noi vedremo crescite ulteriori che porteranno il mondo in un territorio sconosciuto nella relazione tra i prezzi del cibo e la stabilità politica.

ORA TUTTO DIPENDE DAL RACCOLTO DI QUEST’ANNO.

L’abbassamento dei prezzi del cibo a un livello più confortevole richiederà un ricco raccolto di grano, uno più grande di quello record del 2008 che combinato con la recessione economica fermò la salita del prezzo del grano nel 2007-08.

Se il mondo avesse un raccolto povero questo anno, i prezzi del cibo aumenterebbero fino a livelli inimmaginabili in precedenza.

Le rivolte del cibo aumenteranno, l’agitazione politica si diffonderà e i governi cadranno. Ora il mondo è a un raccolto povero dal caos nei mercati mondiali del grano. A lungo termine, l’espansione della produzione di cibo comincerà rapidamente ad essere più difficile poiché le bolle del cibo basate sullo spreco d’acqua sotterranea esploderanno, rimpicciolendo i raccolti di grano in molti paesi. Contemporaneamente, l’aumento della volatilità climatica, inclusi gli eventi climatici più estremi e frequenti, renderà più ardua l’espansione della produzione.

Quasi 18 paesi hanno gonfiato la produzione di cibo nei decenni recenti pompando troppo le falde per irrigare i loro raccolti. Tra questi ci sono la Cina, l’India e gli Stati Uniti, i 3 grandi produttori di grano.

Quando le bolle del cibo basate sull’acqua esploderanno in alcuni paesi, essi ridurranno in modo drammatico la loro produzione.

Negli altri si potrebbe solo aumentare di poco la produzione.

In Arabia Saudita, che è stata auto sufficiente per il grano per più di 20 anni, il raccolto di grano sta collassando e forse scomparirà del tutto entro un anno o poco più mentre la falda fossile del paese (non reintegrabile) si esaurisce.

In Siria e Iraq, i raccolti di grano calano lentamente mentre i pozzi da irrigazione seccano. Lo Yemen è un caso idrologico campione, dove gli indici dell’acqua cadono in tutto il paese e i pozzi stanno seccando.

Tali esplosioni delle bolle del cibo rendono il Medio Oriente Arabo la prima area geografica dove l’impoverimento idrico diminuisce il raccolto di grano. Mentre tali declini del Medio Oriente sono drammatico, le più grandi bolle del cibo basate sull’acqua sono in India e in Cina.

Uno studio della Banca Mondiale indica che 175 milioni di persone in India sono state alimentate con grano prodotto con il sovra pompaggio.

In Cina, il sovra pompaggio nutre 130 milioni di persone.

Le scarsità diffuse d’acqua in entrambi i giganti popolosi rendono molto difficile l’espansione delle loro forniture di cibo.

Oltre ai pozzi di irrigazione che seccano, gli agricoltori lottano con il nuovo clima. Gli ecologisti agricoltori hanno una regola di esperienza che per l’aumento di ogni grado Celsius nella temperatura durante la stagione della crescita, le rese del grano cadono del 10%. Così non sorprese che le temperature brucianti nella Russia occidentale della scorsa estate contrassero il raccolto di grano del 40%.

Sul lato della domanda dell’equazione del cibo, ora ci sono 3 fonti di crescita. La prima è la crescita della popolazione.

Ci saranno 219.000 persone al tavolo della cena stanotte che non c’erano la notte scorsa, molti di loro con i piatti vuoti.

La seconda è l’aumento dell’opulenza.

Quasi tre miliardi di persone cercano ora di salire nella catena del cibo, consumando più carne prodotta dal grano, latte e uova.

E terzo, larghe quantità di grano sono state convertite in petrolio, ossia etanolo per le auto.

Quasi 120 milioni di tonnellate dei 400 del raccolto di grano USA del 2010 vanno nelle distillerie di etanolo.

Con coraggio, il Presidente francese Sarkozy promise di usare il suo mandato di presidente del G-20 nel 2011 per fissare i prezzi mondiali del cibo. Fin qui il colloquio è stato su misure come il regolare le restrizioni all’esportazione e la speculazione, ma se il G-20 pensa a trattare i sintomi e non le cause della crescita dei prezzi del cibo, lo sforzo sarà di scarsa utilità.

Ora serve lo sforzo mondiale per aumentare la produttività dell’acqua, simile a quello lanciato dalla comunità internazionale mezzo secolo fa per aumentare la produttività dei terreni agricoli. Questo sforzo più recente triplicò la resa mondiale del grano per acro dal 1950 al 2010.

Sul fronte climatico, l’obiettivo di tagliare le emissioni di carbonio dell’80% entro il 2050 –pienamente accettato dai governi – non basta.

Ora la sfida è di tagliare le emissioni di carbonio dell’80% entro il 2020 con una mobilitazione tipo la 2° Guerra Mondiale per aumentare l’efficienza energetica e passare dai carburanti fossili all’energia eolica, solare e geotermica.

Sul lato della domanda, occorre accelerare il passaggio alle famiglie più piccole.

Ci sono 215 milioni di donne nel mondo che vogliono pianificare le loro famiglie, ma non hanno accesso a quei servizi di pianificazione.

Esse e le loro famiglie rappresentano più di un miliardo dei popoli più poveri del mondo. Mentre colmiamo il divario nella pianificazione familiare, simultaneamente dobbiamo lanciare uno sforzo totale per sradicare la povertà.

Una volta attivate, queste due tendenze si rafforzano l’una con l’altra.

E in un mondo affamato che cresce, il convertire il grano in carburante per auto non è la via d’uscita. E’ il momento di abrogare i sussidi per convertire il grano e altri raccolti in carburante.

Se il Presidente Sarkozy otterrà che il G-20 si concentri sulle cause dell’aumento dei prezzi del cibo, e non solo sui sintomi, tali prezzi potranno essere stabilizzati ad un livello più confortevole.

#   #   #

Lester R. Brown è Presidente dell’Earth Policy Institute e l’autore di World on the Edge: How to Prevent Environmental and Economic Collapse.

I dati aggiuntivi e le fonti di informazione sono su www.earth-policy.org

Sentitevi liberi di passare questa informazione agli amici, ai membri della famiglia e ai colleghi!

*Originariamente questo articolo fu pubblicato su Global Viewpoint, LA Times Syndicate, Lunedì 7 Febbraio, 2011.

Seguiteci:

Media Contact:

Reah Janise Kauffman

Research Contact:

Janet Larsen

Earth Policy Institute

1350 Connecticut Avenue NW, Suite 403

Washington, DC 20036

Tradotto da F. Allegri il 29 luglio 2011.

World One Poor Harvest Away From Chaos*

www.earth-policy.org/plan_b_updates/2011/

By Lester R. Brown

Earth Policy Release

Plan B Update

February 15, 2011

Today there are three sources of growing demand for food: population growth; rising affluence and the associated jump in meat, milk, and egg consumption; and the use of grain to produce fuel for cars.

In early January, the U.N. Food and Agriculture Organization (FAO) reported that its Food Price Index had reached an all-time high in December, exceeding the previous record set during the 2007-08 price surge. Even more alarming, on February 3rd, the FAO announced that the December record had been broken in January as prices climbed an additional 3 percent.

Will this rise in food prices continue in the months ahead?

In all likelihood we will see further rises that will take the world into uncharted territory in the relationship between food prices and political stability.

EVERYTHING NOW DEPENDS ON THIS YEAR’S HARVEST.

Lowering food prices to a more comfortable level will require a bumper grain harvest, one much larger than the record harvest of 2008 that combined with the economic recession to end the 2007-08 grain price climb.

If the world has a poor harvest this year, food prices will rise to previously unimaginable levels.

Food riots will multiply, political unrest will spread and governments will fall. The world is now one poor harvest away from chaos in world grain markets. Over the longer term, expanding food production rapidly is becoming more difficult as food bubbles based on the overpumping of underground water burst, shrinking grain harvests in many countries. Meanwhile, increasing climate volatility, including more frequent, more extreme weather events, will make the expansion of production more erratic.

Some 18 countries have inflated their food production in recent decades by overpumping aquifers to irrigate their crops. Among these are China, India, and the United States, the big three grain producers.

When water-based food bubbles burst in some countries, they will dramatically reduce production.

In others, they may only slow production growth.

In Saudi Arabia, which was wheat self-sufficient for more than 20 years, the wheat harvest is collapsing and will likely disappear entirely within a year or so as the country’s fossil (non replenishable) aquifer, is depleted.

In Syria and Iraq, grain harvests are slowly shrinking as irrigation wells dry up. Yemen is a hydrological basket case, where water tables are falling throughout the country and wells are going dry.

These bursting food bubbles make the Arab Middle East the first geographic region where aquifer depletion is shrinking the grain harvest. While these Middle East declines are dramatic, the largest water-based food bubbles are in India and China.

A World Bank study indicates that 175 million people in India are being fed with grain produced by overpumping.

In China, overpumping is feeding 130 million people.

Spreading water shortages in both of these population giants are making it more difficult to expand their food supplies.

Beyond irrigation wells going dry, farmers must contend with climate change. Crop ecologists have a rule of thumb that for each 1-degree-Celsius rise in temperature during the growing season, grain yields drop 10 percent. Thus it was no surprise that searing temperatures in western Russia last summer shrank the grain harvest by 40 percent

On the demand side of the food equation, there are now three sources of growth. First is population growth.

There will be 219,000 people at the dinner table tonight who were not there last night, many of them with empty plates.

Second is rising affluence.

Some three billion people are now trying to move up the food chain, consuming more grain-intensive meat, milk, and eggs.

And third, massive amounts of grain are being converted into oil, i.e. ethanol, to fuel cars.

Roughly 120 million tons of the 400-million-ton 2010 U.S. grain harvest are going to ethanol distilleries.

Encouragingly, President Sarkozy of France vowed to use his term as president of the G-20 in 2011 to stabilize world food prices. Thus far the talk has been about such measures as regulating export restrictions and speculation, but if the G-20 ends up treating the symptoms and not the causes of rising food prices, the effort will be of little avail.

What is needed now is a worldwide effort to raise water productivity, similar to the one launched by the international community a half century ago to raise cropland productivity. This earlier effort tripled the world grain yield per acre between 1950 and 2010.

On the climate front, the goal of cutting carbon emissions 80 percent by 2050 - the widely accepted goal by governments - is not sufficient.

The challenge now is to cut carbon emissions 80 percent by 2020 with a World War II-type mobilization to raise energy efficiency and to shift from fossil fuels to wind, solar, and geothermal energy.

On the demand side, we need to accelerate the shift to smaller families.

There are 215 million women in the world who want to plan their families, but who lack access to family planning services.

They and their families represent over a billion of the world’s poorest people. While filling the family planning gap, we need to simultaneously launch an all-out effort to eradicate poverty.

Once under way, these two trends reinforce each other.

And in an increasingly hungry world, converting grain into fuel for cars is not the way to go. It is time to remove subsidies for converting grain and other crops into automotive fuel.

If President Sarkozy can get the G-20 to focus on the causes of rising food prices, and not just the symptoms, then food prices can be stabilized at a more comfortable level.

#   #   #

Lester R. Brown is President of the Earth Policy Institute and author of World on the Edge: How to Prevent Environmental and Economic Collapse.

Additional data and information sources at www.earth-policy.org

Feel free to pass this information along to friends, family members, and colleagues!

*This piece was originally published through Global Viewpoint, LA Times Syndicate, on Monday, February 7, 2011.

Follow us on:

Media Contact:

Reah Janise Kauffman

Research Contact:

Janet Larsen

Earth Policy Institute

1350 Connecticut Avenue NW, Suite 403

Washington, DC 20036

› Per leggere l'archivio: 161 - 162 - 163 - 164 - 165 - 166 - 167 - 168 - 169 - 170 - 171 - 172 - 173 - 174 - 175 - 176 - 177 - 178 - 179 - 180 - 181

SOMMARIO DEGLI ULTIMI ARTICOLI:

181 - Le Forze Ambientali e Demografiche Minacciano il Fallimento Statale di Lester R. Brown

180 - WIKILEAKS E L'ITALIA - La politica estera verso Iran e Corno d’Africa (Ultima divulgazione)

179 - LA MAPPA DEL CALDO DEL 2010 di Alexandra Giese di Earth Policy

178 - WIKILEAKS E L'ITALIA - Italia e USA si confrontano sull'Afganistan (parte finale)

177 - LA GRANDE CRISI DEL CIBO DEL 2011* Di Lester R. Brown

176 - TRADUZIONE E SAGGIO BREVE - Naomi Klein contro BP e le sue piattaforme petrolifere! Un disastro in fondo all’oceano

175 - WIKILEAKS E L'ITALIA - Italia e USA si confrontano sull'Afganistan

174 - IL MONDO SULL’ORLO DEL DIRUPO Quando Esploderà la Bolla del Cibo? Di Lester R. Brown

173 - WIKILEAKS E L'ITALIA - Incontro con gli italiani Fra Il SECDEF E Il Ministro Degli Esteri Franco Frattini (quinta parte)

172 - Un’Altra Rivelazione di WikiLeaks dalla Presidenza Bush Sui Miei Film …. (Michael Moore)

171 - WIKILEAKS E L'ITALIA -  L'ENI GIUSTIFICA LE ATTIVITA' IN IRAN (quarta parte)

170 - Regali dell’Ultimo minuto per 6 Gruppi Bisognosi d’Aiuto Questo Natale … una lettera di Babbo Natale (Michael Moore)

169 - WIKILEAKS E L'ITALIA - LA POLITICA ESTERA DEL PD (terza parte)

168 - Perché Promuovo un Aiuto Economico per J. Assange (Una dichiarazione di Michael Moore)

167 - Le Tavole delle colpe di Madduwatta - I miei viaggi di ieri, oggi, domani: la Civiltà Francese

166 - WIKILEAKS E L'ITALIA - CHIAVE VINCENTE IN AFGHANISTAN (seconda parte)

165 - Le Tavole delle colpe di Madduwatta - Il Fascista Immaginario: Dialogo sulla morte (decimo episodio)

164 - Futuro a Rischio su un Pianeta più Caldo Di Lester R. Brown

163 - WIKILEAKS E L'ITALIA - Il nucleare iraniano visto dai poteri forti e dalla sinistra (prima parte)

162 - Le Tavole delle colpe di Madduwatta - IL BELPAESE E LA SCUOLA: Spiegare la guerra di ieri, oggi, domani

161 - L’Ultima Meditazione Prima che il Tacchino sia Pronto …(M. Moore riflette dopo l'incontro con W. Potter)

› Per leggere la periodica Lettera di Ralph Nader clicca QUI

›  PAGINA PRINCIPALE

›  GREPPIA ITALIA

›  CRITICA LOCALE

›  PECUNIA POWER

›  PENSIERIDEE

30.07.11 12.50