CRITICA LOCALE
LA LETTERA DI RALPH NADER ( nostra esclusiva la versione italiana ) |
[03 Gennaio 2011] Nell’Interesse Pubblico Cinguettando Continuamente sul Tempo Di Ralph Nader L’inizio di un Nuovo Anno è un buon momento per parlare del tempo. Su questo, possiamo concordare tutti – ci sono solo ventiquattro ore in un giorno. Miliardi di imprese e persone vogliono un pezzo di quel tempo da noi al fine di fare soldi. Ma quella fornitura di Tempo non è espandibile. Esso non da più di ventiquattro ore al giorno diversamente da altri fornitori sul mercato. Notate il forte aumento di richieste commerciali per il nostro tempo in cambio dei nostri dollari – direttamente o no – a confronto con 60 anni fa. Ci sono più di 100 canali su ogni sistema via cavo al posto delle 3 reti televisive offerte per il nostro tempo al fine di vendere pubblicità. Ci sono persino più stazioni radio, più spazi online e siti web, ci sono più video giochi e più musica. Nel 1950 non c’erano telefoni cellulari, né iPhones, né blackberries, né e-mails, niente messaggini, niente apps, né E-book o faxes. La tariffa del divertimento ora è a 24/7 e si espande rapidamente su Internet. Ma ci sono ancora solo ventiquattro ore per ogni giorno. Che cosa si aspettano questi mercanti dal tempo del consumatore? Comprimere il di più in meno tempo mentre l’attenzione viene accorciata, per esempio. Il commerciare è così irresistibile che la gente compra molti di più di tali video e di altri servizi di divertimento rispetto a quelli che ha il tempo di ascoltare o di vedere. Pensate ai VCRs e ai DVDs accatastati a casa che non avete mai visto. Lo stesso per molti libri. Il più grande bestseller dell’universo: The Grand Design dello scienziato Stephen Hawking divenne una mobilia di status sui tavoli del salotto eccetto che per quel 1% che attualmente ha letto quel libro. In breve, il divario tra quello che pensiamo di aver il tempo di fare quando compriamo questi prodotti e il tempo che usiamo attualmente stabilisce dei record ogni giorno. Tuttavia, la gente di tutte le età passa più tempo al gioco casuale (75 milioni di Americani è la stima) che in solitario o alle carte – a parte l’essere dediti ai video giochi competitivi. Così c’è qualche sostituzione in gioco qui. Le e-mail e lo smessaggiare si portano via una grande fetta del giorno, in parte perché sono convenienti e in parte perché molto personali. “Quello che rileva” qui è che meno tempo è stato passato al telefono ma non per mezzo di una misura uguale. Le comunicazioni moderne sono così facili ed economiche che spesso è più duro raggiungere la gente oggi che ai tempi del telefono a disco. Quanto tempo passiamo a cercare di ottenere che uno risponda alle chiamate o pure alle E-mail (che sono sempre più superate a favore dei messaggini) durante il giorno o la settimana? Dopo un po’ si smette di cercare un contatto telefonico per la bassa probabilità di oggi di parlare alla persona che si vuol raggiungere. Le persone sono così super caricate che proprio l’ottenere una risposta a una lettera amichevole, chiamata o messaggino richiede più ripetizioni. La banalità dell’abbondanza è al lavoro qui. Sull’altro lato, dove voi ottenete delle repliche veloci è dai vostri “amici” con pettegolezzo comune e leccornie personali fermati alle spalle e davanti dalla forza del volume dei media. Una vecchia ragazza di 16 anni disse che lei manda 600 messaggini al giorno e “morirebbe senza il suo cellulare”. Inoltre i venditori competono con ancor più vigore per un pezzo del tempo del compratore. Dove sta andando tutto questo? Primo il richiamo alle vendite sarebbe per il tempo dei compratori in apparenza – es. DVD, giocattoli – ma in realtà è per la sua speranza o per il credo che talvolta lui/lei lo abbiano. Lo dice ciò che gli economisti chiamano “l’elasticità” alle 24 ore al giorno in apparenza finite. In entrambi i casi quel tempo è dedicato al programma o il prodotto è immateriale per il venditore dopo che la vendita è fatta. Il venditore di successo è felice. Ma cosa accade al compratore? Più materia viene estratta. Più cresce il senso di gravare il tempo quando le settimane e i messi passano senza avere il tempo di usare le merci o i servizi comprati. In modo più sensibile il comprare la versione o lo sviluppo più nuovo da il senso di ottenere oggi quello che essi non ebbero il tempo di avere prima con l’acquisto più vecchio. Tuttavia, come società di compratori, diveniamo sempre più un pubblico fratturato – specialmente per la televisione nazionale – ed è meno probabile che noi si veda o reagisca agli eventi del giorno come una comunità. Mi sono ricordato di ciò di recente poiché gli oltraggi di Washington delle guerre endemiche, dei rifiuti e della corruzione scioccano la gente molto meno di quanto fece Nixon sul Watergate. Nel 1974 dopo che lui licenziò il suo Attorney General e lo Special Prosecutor che investigavano il suo coinvolgimento nel furto e nella copertura del Watergate, i Tennesseans spedirono 40.000 telegrammi ad uno dei loro senatori in 3 giorni. I membri del Congress, pure con l’agio di E-mail e di Twitter, non hanno quel volume pieno di significato. Quando il nostro tempo è sommerso e i mercanti picchiano alle porte per chiedere dell'altro tempo, quanto ne resta per la solitudine necessaria, la famiglia e altre socializzazioni, per il gioco fuori dei bambini per non essere dediti agli schermi interni, pure a cena, per, scusate le parole, la riflessione e la contemplazione? Ci si chiede se abbiamo del tempo del nostro assorbimento nella realtà virtuale per impegnarci nella realtà, incluse le realtà civili e politiche. Una società la cui gente non si fa vedere agli incontri pubblici, alle audizioni, proteste e pure agli eventi del folklore locale è una società che sta cannibalizzando la sua democrazia, il suo senso critico dello scopo comunitario. Riprendiamoci alcune di queste ore discrezionali dai mercanti e dagli intrattenimenti elettronici. Dedicatele a modellare il futuro per voi e i vostri bambini. -------------------------------------- Dite agli amici di visitare Nader.Org e di iscriversi a E-Alerts.Tradotto da Franco Allegri il 15/06/2011 |
[January 03 2011] In The Public Interest Tweeting Away the Time The start of the New Year is a good time to talk about Time. About this, we can all agree - there are only twenty four hours in a day. Zillions of companies and persons want a piece of that time from us in order to make money. But that supply of Time is not expandable. Unlike other supplies in the marketplace, this one has no give beyond twenty four hours a day. Note the massive increase in commercial requests for our time in return for our dollars - directly or indirectly - compared to 60 years ago. Instead of three television networks bidding for our time in order to sell advertising, there are over 100 channels on any cable system. There are ever more radio stations, more online blogs and websites, more video games, more music. In 1950, there were no cell phones, no iPhones, no Blackberries, no e-mails, no text messaging, no apps, no E-books, no faxes. Entertainment fare is now 24/7 and expanding rapidly on the Internet. But there are still only twenty four hours per day. What are these merchants expecting of the consumers’ time? Squeezing more into less time as attention spans shorten, for one. Marketing so irresistibly that people buy far more of these videos and other entertainment services than they have time to listen or to view. Think of the VCRs and the DVDs piled up at home that have never been seen. Same for many books. The big bestseller on the universe: The Grand Design by scientist Stephen Hawking became status furniture on sitting room tables except for the one in a hundred who actually read that book. In short, the gap between what we think we have time for when we buy these products and what we actually expend time on is setting records every day. However, people of all ages are spending more time on casual gaming (75 million Americans is the estimate) than on solitaire or cards - apart from being addicted to competitive video games. So there is some substitution at play here. E-mails and text messaging are taking a large slice out of the day, in part because they are so cheap and in part because they are so personal. “What gives” here is that less time is being spent on the telephone but by no means in equal measure. So cheap and easy are modern communications that it is often harder to actually reach people than during the days of the dial phone. How much time do we spend trying to get someone to return calls or even to react to E-mails (which are increasingly passé in favor of text-messages) during the day or week? After awhile one stops trying to make telephone contact because of the low probability of actually talking to the person you want to reach. People are so overloaded that just getting them to respond to a friendly letter, call or electronic message requires many repetitions. The banality of abundance is at work here. On the other hand, where you do get quick replies are from your “friends” with mutual gossip and personal tid-bits drive up the back and forth volume immensely. A 16 year old girl said that she sends 600 text messages a day and “would die without her cell phone.” Still the sellers are more and more vigorously competing for a piece of the buyers’ time. Where is all this going? First the sales appeal may ostensibly be for the buyers’ time - eg. toys, DVDs - but it really is an appeal to the buyers’ hope or belief that he/she has the time sometime. That is what gives what economists call the “elasticity” to the seemingly finite twenty four hour day. Whether that time is devoted to the program or product is immaterial to the seller once the sale is made. The successful seller is happy. But what is happening to the buyer? More stuff piles up. More sense of being time burdened when weeks and months pass without getting around to using the purchased goods or services. More susceptibility to buying the newest upgrade or version out of a sense of getting to now what they haven’t had time to get to before with the older purchase. Moreover, as a society of buyers, we become ever more fractured audiences - especially for national television - and it is less likely that we see or react to the events of the day as a community. I was reminded of this observation recently when Washington’s current outrages of endemic wars, waste and corruption rattle the public far less than Nixon’s Watergate behavior. In 1974 after Nixon fired his Attorney General and the Special Prosecutor who were investigating his involvement in the Watergate burglary and cover-up, Tennesseans sent 40,000 telegrams to one of their Senators over three days. Members of Congress, even with the ease of E-mail and Twitter, do not get that kind of meaningful volume. When our time feels overwhelmed and the marketers are banging on our doors for more time claims, what time is there left for necessary solitude, for family and other socializing, for kids playing outside instead of being addicted to indoor screens, even at dinner, for, excuse the words, reflection and contemplation? It comes down to whether we have any time from our absorption into virtual reality to engage reality, including civil and political realities. A Society whose people do not show up for public meetings, hearings, protests and even local folklore events is a society that is cannibalizing its democracy, its critical sense of community purpose. Take back some of those discretionary hours from the marketers and electronic entertainers. Devote them to shaping the future for you and your children. -------------------------------------- Tell your friends to visit Nader.Org and sign up for E-Alerts. |
Ogni Giovedì alle 21,00 su Rai 2 Michele Santoro (e Marco Travaglio) in "ANNOZERO", formidabile!
Ogni giorno alle 13,30 e 20,00 su La 7 Enrico Mentana conduce "il TG di LA7"!
› Per consultare CRITICA LOCALE clicca QUI
› Per leggere le lettere precedenti: - 166 - 167 - 168 - 169 - 170 - 171 - 172 - 173 - 174 - 175 - 176 - 177 - 178 - 179 - 180 - 181 - 182 - 183 - 184 - 185 - 186
SOMMARIO DELLE ULTIME LETTERE:
186 - La frode dell’industria farmaceutica
185 - Wikimania e il Primo Emendamento (sulle reazioni alle divulgazioni di Wikileaks)
184 - Maggioranza di Uno (sulla maratona di oratoria politica e denuncia sociale del Sen. Bernie Sanders)
183 - Delirio Istituzionale (critica ai repubblicani USA)
182 - Mancare il Bersaglio sui Deficits
181 - Il mio amico Barack (Nader scrive una lettera immaginaria di George Bush a Obama)
180 - Da USA TODAY --- Nader: il TSA esprime la nuda insicurezza
179 - Su Bush nel dettaglio (sul suo libro e contro la sua presidenza)
178 - I Democratici Dissipano il Voto Oscillante
177 - La strada per la schiavitù multinazionale (l'appello per le elezioni di mid - term di Nader)
176 - Dieci domande per i Tea Partiers
175 - I media di destra e la genesi del Tea Party (prima riflessione)
174 - Cercando contratti onesti (contro le grandi banche USA e il MERS)
173 - Remare con Roz (dall'Atlantico al Pacifico e fino a Londra 2012 in difesa della vita del mare)
172 - Perché dire sì al partito del no? (10 critiche ai repubblicani e seconda profezia della sconfitta democratica)
171 - Da quando scrissi insicuro ad ogni velocità
170 - Rovesciare l'oligarchia (le lotte di Public Citizen)
169 - Il bozzolo multinazionale del Democratico (la profezia della sconfitta democratica alle elezioni di medio termine)
168 - Onorare quelli che faticano (sui lavori umili)
167 - Le lotte di Katsuko Nomura (in Giappone e in comparazione)
166 - Per chi suona la campana (la corruzione in California)
--------------------
Le lettere di Nader sono pubblicate anche su Empolitica.com!
Tra i molti scritti precedenti segnalo quello sulle multinazionali e le profezie di Ross Perot.
› Per tornare alla pagina principale clicca QUI
16-06-11 11.06