CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

[20 Dicembre 2010]

Nell’Interesse pubblico

Wikimania e il Primo Emendamento

Di Ralph Nader

Thomas Blanton, lo stimato direttore del National Security Archive alla George Washington University descrisse l’iper - reazione di Washington alla trasmissione di informazioni di Wikileaks ad alcuni dei media principali in varie nazioni come “Wikimania”.

Nella testimonianza alla House Judiciary Committee lo scorso Giovedì, Blanton sollecitò il Justice Department a calmarsi.

Wikileaks e i giornali come il The New York Timese il Guardian di Londra, disse, sono editori protetti dal Primo Emendamento.

Le rivelazioni son il primo piccolo acconto di un molto più grande tesoro profetizzato e imminente di informazioni non pubbliche provenienti dai governi e dalle società globali.

I divulgatori dentro tali organizzazioni cadono sotto varie restrizioni legali rispetto a quelli che usano i loro diritti di libertà di parola per pubblicare le informazioni trapelate.

La follia: le richieste omicide di distruggere i capi di Wikileaks fatta dal Democratico liberale auto-designato e commentatore Fox, B. Beckel: gli strafalcioni di radio e tv via caso e di alcuni membri del Congresso potrebbero creare un’atmosfera di panico al Justice Department che è sensibile politicamente.

L’Attorney General Eric Holder ha fatto dei commenti molto pregiudiziali in conformità all’asserzione che i suoi avvocati valutano come perseguire J. Assange, il capo di Wikileaks.

Mr Holder dichiarò che sia “la sicurezza nazionale degli Stati Uniti” e anche “le persone Americane erano state messe a rischio”.

Questo livello di allarme non fu condiviso dalle dichiarazioni pubbliche del Defense Secretary R. Gates e dal Secretary of States H. Clinton che abbassarono l’impatto di tali rivelazioni.

L’Attorney General, che potrebbe dirigere più risorse contro l’ondata del crimine societario in tutte le sue manifestazioni finanziarie, economiche e pericolose, sta infilando se stesso in una seccatura.

Se egli starà dietro a Wikileaks anche usando ampiamente il noto Espionage Act del 1917 e altre leggi confuse, come si comporterà con il The New York Times e altri mass media che riferirono le rivelazioni?

Considerate quello che scrisse il Professore di Diritto ad Harvard Jack Goldsmith, che fu capo dell’Office of Legal Counsel nel Justice Department di George W. Bush:

“ In Obama’s Wars, Bob Woodward, con la ovvia assistenza di molti alti dirigenti della presidenza Obama, rivelò molti dettagli dei programmi top secret, nomi in codice, documenti, incontri, e simili. Io ho il compito difficile di squadrare la rabbia che il governo ha diretto verso Wikileaks che con i suoi alti dirigenti ha violato apertamente le regole di classificazione e opportunisticamente ha rivelato informazioni top secret senza l’autorizzazione”.

D’altra parte, se Mr. Holder va sulla strada più stretta di portare al processo Assange, rischierà una debacle nelle pubbliche relazioni poiché mostra in modo vendicativo un abuso di persecuzione (fissa la legge sulla prevenzione rafforzata.) I doppi standard non hanno posto al Justice Department.

Wikileaks ha creato anche ansia nei seguiti societari.

Una storia coperta nella rivista Forbes del 20 Dicembre 2010 riferisce che il prossimo anno un grande ammontare di materiale imbarazzante sarà spedito ai media da Wikileaks sulle maggiori banche USA, seguito da serie di materiale svelato sulle altre società globali.

Informeranno queste liberazioni la gente sulle attività molto cattive di società farmaceutiche, petrolifere, finanziarie e altre unite alla corruzione in varie nazioni? Se sì, la gente potrebbe trovare utile questa informazione.

Possiamo solo immaginare le cose squallide o illegali alle quali il nostro governo è stato dedito che sono state coperte.

Presto, la gente potrebbe rifiutare quelli che vorrebbero censurare Wikileaks.

Molte persone vorrebbero valutare quello che accade nel loro governo, in loro nome e con i loro dollari delle tasse.

Non fu Jefferson il quale disse “l’informazione è la moneta della democrazia” e che, dovendo scegliere tra governo e stampa libera, egli avrebbe preso l’ultima?

La segretezza – il tenere la gente e il Congresso nell’oscurità – è il cancro che mangia i fianchi della democrazia.

Ciò che è rilevante di tutta la baraonda ufficiale dei funzionari del governo, che divulgano molto pure loro, è che non c’è mai una denuncia o incriminazione delle grandi parrucche governative che di continuo sopprimono i fatti e la conoscenza per realizzare azioni devastanti come invadere l’Iraq sotto false apparenze e coprendo gli abusi dei contrattisti societari.

La segretezza del governo morbida e contrattata con le corporation negli anni è costata molte vite Americane, ci ha spedito in guerre illegali, non pagò ai consumatori miliardi di dollari e danneggiò la sicurezza e il benessere dei lavoratori.

Come disse il Cong. Ron Paul alla House: perché l’ostilità è diretta verso Assange, l’editore, e non al fallimento del nostro governo nel proteggere l’informazione classificata?

Chiese ai colleghi quali eventi causarono più morti: “Mentirci sulla guerra, o la diffusione dei documenti di Wikileaks?”

La super reazione dell’amministrazione Obama potrebbe condurre a censurare Internet, screditando l’iniziativa “Internet Freedom” del Segretario Clinton la quale criticò i controlli della Cina e lodò l’attivismo in quel paese, e distrarre l’attenzione dalla super classificazione di documenti fatta dall'Esecutivo.

Un attacco a tutta valvola su Wikileaks è quello che i distruttori del governo vogliono al fine di portare via il riflettore delle rivelazioni dai loro misfatti, il loro spreco e la loro costruzione di uno stato societario autoritario.

Il Professore ed ex seguace di Bush J. Goldsmith riassunse i suoi pensieri in questo modo: “La cosa migliore da fare … sarebbe di ignorare Assange e di fissare il sistema di segretezza in modo che questo non accada ancora”.

Presumibilmente fa parte di ciò che P. Zatko e la sua squadra cercano di fare ora nella famosa unità DARPA del Pentagono.

Tale iniziativa segreta screditerebbe il 1° Emendamento in modo ironico se avessero troppo successo nel mettere in difficoltà Internet - favorito all’inizio da quell’unità del Pentagono.

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Tradotto da Franco Allegri il 07/06/2011

[December 20 2010]

In The Public Interest

Wikimania and the First Amendment

By Ralph Nader

Thomas Blanton, the esteemed director of the National Security Archive at George Washington University described Washington’s hyper-reaction to Wikileaks’ transmission of information to some major media in various countries as “Wikimania.”

In testimony before the House Judiciary Committee last Thursday, Blanton urged the Justice Department to cool it.

Wikileaks and newspapers like The New York Times and London’s Guardian, he said, are publishers protected by the First Amendment.

The disclosures are the first small instalment of a predicted much larger forthcoming trove of non-public information from both governments and global corporations.

The leakers inside these organizations come under different legal restrictions that those who use their freedom of speech rights to publish the leaked information.

The mad dog, homicidal demands to destroy the leaders of Wikileaks by self-styled liberal Democrat and Fox commentator, Bob Beckel, the radio and cable howlers and some members of Congress, may be creating an atmosphere of panic at the politically sensitive Justice Department.

Attorney General Eric Holder has made very prejudicial comments pursuant to his assertion that his lawyers considering how they may prosecute Julian Assange, the Wikileaks leader.

Mr. Holder declared that both “the national security of the United States” and “the American people have been put at risk.”

This level of alarm was not shared by the public statements of Defense Secretary Robert Gates and Secretary of States Hillary Clinton who downplayed the impact of these disclosures.

The Attorney General, who should be directing more of his resources to the corporate crime wave in all its financial, economic and hazardous manifestations, is putting himself in a bind.

If he goes after Wikileaks too broadly using the notorious Espionage Act of 1917 and other vague laws, how is he going to deal with The New York Times and other mass media that reported the disclosures?

Consider what Harvard Law Professor Jack Goldsmith, who was head of the Office of Legal Counsel in George W. Bush’s Justice Department just wrote:

“In Obama’s Wars, Bob Woodward, with the obvious assistance of many top Obama administration officials, disclosed many details about top secret programs, code names, documents, meetings, and the like. I have a hard time squaring the anger the government is directing towards Wikileaks with its top officials openly violating classification rules and opportunistically revealing without authorization top secret information.”

On the other hand, if Mr. Holder goes the narrow route to obtain an indictment of Mr. Assange, he will risk a public relations debacle by vindictively displaying prosecutorial abuse (i.e. fixing the law around the enforcement bias.) Double standards have no place in the Justice Department.

Wikileaks is also creating anxiety in the corporate suites.

A cover story in the December 20, 2010 issue of Forbes magazine reports that early next year a large amount of embarrassing material will be sent to the media by Wikileaks about a major U.S. bank, followed by masses of exposé material on other global corporations.

Will these releases inform the people about very bad activities by drug, oil, financial and other companies along with corruption in various countries? If so, people may find this information useful.

We can only imagine what sleazy or illegal things our government has been up to that have been covered up.

Soon, people may reject the those who would censor Wikileaks.

Many people do want to size up what’s going on inside their government in their name and with their tax dollars.

Wasn’t it Jefferson who said that “information is the currency of democracy” and that, given a choice between government and a free press, he’ll take the latter?

Secrecy—keeping the people and Congress in the dark—is the cancer eating at the vitals of democracy.

What is remarkable about all the official hullabaloo by government officials, who leak plenty themselves, is that there never is any indictment or prosecution of government big wigs who continually suppress facts and knowledge in order to carry out very devastating actions like invading Iraq under false pretenses and covering up corporate contractors abuses.

The morbid and corporate-indentured secrecy of government over the years has cost many American lives, sent Americans to illegal wars, bilked consumers of billions of dollars and harmed the safety and economic well-being of workers.

As Cong. Ron Paul said on the House floor, why is the hostility directed at Assange, the publisher, and not at our government’s failure to protect classified information?

He asked his colleagues which events caused more deaths, “Lying us into war, or the release of the Wikileaks papers?”

Over-reaction by the Obama administration could lead to censoring the Internet, undermining Secretary Clinton’s Internet Freedom initiative, which criticized China’s controls and lauded hacktivism in that country, and divert attention from the massive over classification of documents by the Executive Branch.

A full throttle attack on Wikileaks is what the government distracters want in order to take away the spotlight of the disclosures on their misdeeds, their waste and their construction of an authoritarian corporate state.

Professor and ex-Bushite Jack Goldsmith summed up his thoughts this way: “The best thing to do….would be to ignore Assange and fix the secrecy system so this does not happen again.”

That presumably is some of what Peter Zatko and his crew are now trying to do at the Pentagon’s famed DARPA unit.

That secret initiative may ironically undermine the First Amendment should they succeed too much in hamstringing the Internet earlier advanced by that same Pentagon unit.

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SOMMARIO DELLE ULTIME LETTERE:

184 - Maggioranza di Uno (sulla maratona di oratoria politica e denuncia sociale del Sen. Bernie Sanders)

183 - Delirio Istituzionale (critica ai repubblicani USA)

182 - Mancare il Bersaglio sui Deficits

181 - Il mio amico Barack (Nader scrive una lettera immaginaria di George Bush a Obama)

180 - Da USA TODAY --- Nader: il TSA esprime la nuda insicurezza

179 - Su Bush nel dettaglio (sul suo libro e contro la sua presidenza)

178 - I Democratici Dissipano il Voto Oscillante

177 - La strada per la schiavitù multinazionale (l'appello per le elezioni di mid - term di Nader)

176 - Dieci domande per i Tea Partiers

175 - I media di destra e la genesi del Tea Party (prima riflessione)

174 - Cercando contratti onesti (contro le grandi banche USA e il MERS)

173 - Remare con Roz (dall'Atlantico al Pacifico e fino a Londra 2012 in difesa della vita del mare)

172 - Perché dire sì al partito del no? (10 critiche ai repubblicani e seconda profezia della sconfitta democratica)

171 - Da quando scrissi insicuro ad ogni velocità

170 - Rovesciare l'oligarchia (le lotte di Public Citizen)

169 - Il bozzolo multinazionale del Democratico (la profezia della sconfitta democratica alle elezioni di medio termine)

168 - Onorare quelli che faticano (sui lavori umili)

167 - Le lotte di Katsuko Nomura (in Giappone e in comparazione)

166 - Per chi suona la campana (la corruzione in California)

165 - La presidenza Obama tra GM e la ShoreBank

164 - Tenere d’occhio Wall Street (sulla riforma finanziaria di Obama - sesto articolo)

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Le lettere di Nader sono pubblicate anche su Empolitica.com!

Tra i molti scritti precedenti segnalo quello sulle multinazionali e le profezie di Ross Perot.

 

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