CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

[22 Novembre 2010]

Il Mio Amico Barack

Di Ralph Nader

Dopo quasi due anni passati, io posso immaginare George W. Bush che scrive al suo successore la seguente lettera:

Caro Presidente Obama:

Come voi sapete io sto smerciando il mio libro Decision Points e mentre faccio le interviste, la gente mi chiede che cosa io pensi del lavoro che voi state facendo.

La mia risposta è la stessa: Egli ha diritto di prendere le decisioni senza le mie critiche.

E’ un lavoro abbastanza duro anche così.

Ma le loro domande mi spinsero a scrivervi per esprimervi privatamente la mia continua ammirazione per il lavoro che state facendo. Stupefacente!

Io parlo “in privato” perché l’esprimere i miei sentimenti in pubblico non farebbe bene ad entrambi, voi sapete cosa vi dico. Primo, credo poco alla mia buona fortuna per come la vostra politica militare e estera – “continuità” era la parola usata di recente dal mio buon amico, Joe Lieberman - ha protetto la mia successione. Più che protetto, vi siete dimostrato davvero capace - e talvolta potrei dire persino di più – di “calciare l’asino”come il mio Babbo diceva.

Il mio stupore piacevole va oltre ogni limite.

Il nostro Justice Department non ha perseguito nessuna azione contro i miei – per non dire D. Cheney ed Io – con le folle per le libertà civili e i diritti umani che protestano perché lo facciate.

Oltre il mare, tutto ciò che vedo sono 5 stelle.

Voi state ruggendo in Afganistan, quando spedite le nostre grandi forze speciali in Yemen, dicendo, come me, che voi andrete ovunque nel mondo per uccidere quei terroristi.

Lo fate quando diceste che avreste assassinato cittadini USA all’estero sospettati di “terrorismo” – tale notizia uscì dalla radio durante la colazione mentre mangiavo il mio grano sbriciolato e quasi soffocai per lo stupore.

Voi avete i “cajones”, amico.

Io ero esitante sull’attraversare il confine in Pakistan – ma voi, uomo, siete saltato oltre.

Persino Dick, il quale non direbbe mai ciò pubblicamente, mi disse che era impressionato.

Le Sinistre cercano sempre di ricevere le vostre politiche per mostrare me negativamente.

Hah – Esse ricevono l’inferno di un tempo duro, non è vero?

Io segreti di stato, voi segreti di stato.

Io privilegio esecutivo, voi privilegio esecutivo.

Io fermai la distribuzione dei video sulla tortura, voi mi sosteneste. Io detenzione indefinita, voi detenzione indefinita.

Io interpretazione straordinaria, voi anche. Io ho spedito i droni, voi ne mandate tonnellate in più che volano a 24/7.

Io ho dovuto guardare dall’altra parte sui danni collaterali, voi fate lo stesso e proteggete i nostri ragazzi che lo fanno.

Ho approvato i raid per assassini notturni, voi state aumentando la posta specie da quando il Generale Petraeus è in carica.

Io lagnandomi per la Difesa, voi non saltando un colpo.

Io permettendo alla CIA di lasciarsi andare, voi diceste loro di operare in libertà. Io chiesi nessuna foto delle nostre truppe cadute, voi fate lo stesso, ma permettete alle famiglie di andare a Dover dove io le avrei fatte fare.

C’è una grande differenza.

Io non ho mai aperto un libro di diritto.

Voi siete un massimo giurista di Harvard e insegnante di diritto costituzionale. Perciò quando voi fate quello che feci io, uomo, è - ciò che si dice - legittimazione!

A livello locale, certo stuzzicaste Wall Street, ma  continuaste il grande salvataggio dei banchieri e del loro complesso di supporto. Certo, siete più duro a parole, ma loro lo meritano – ricordate che dissi che loro “sembrano ubriachi” e “hanno mal di testa”. Grazie a tale attacco voi manipolaste le unioni e i liberal che vi seguirono con i sogni di Hope and Change.

Con quale dolcezza spiegate loro che non hanno alcun posto dove andare, proprio come di solito diciamo noi ai nostri conservatori (ma ora sono rinati come Tea Partiers arrabbiati). Perciò, carta di credito, single payer, gli ostacoli del mio partito alle leggi del Congresso- voi avete fatto dimenticare tutto!

Siete stato un gran presidente – seguendomi su tante cose – mantenendo tanti tagli fiscali e le protezioni, aiutando i miei amici del gas e del petrolio (la mia base), con un grande prestito al nucleare, impedendo a Zio Sam di abbassare i farmaci, espandendo il libero commercio, non facendo il duro in Cina (a mio padre piace questo), evitando la retorica della lotta di classe e così via. Volete sapere quanto confido in voi?

Anche quando denunciaste la “tortura” d’oltre mare, io l’ammisi con orgoglio, approvando il suo uso per proteggere il paese e le sue libertà.

Non consiste in quello la Presidenza, insieme all’onorare le nostre truppe e gli sforzi totali della difesa nazionale?

Sempre fedele—

George W. Bush

 

P.S. Mia madre Barbara è una grande seguace.

Lei chiama il vostro tempo passato Obamabush.

Acuto, sempre, per qualcuno che non ha facilità di esprimersi.

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Tradotto da Franco Allegri il 03/05/2011

[November 22 2010]

My Friend Barack

By Ralph Nader

After nearly two years out, I can imagine George W. Bush writing his successor the following letter:

Dear President Obama:

As you know I’ve been peddling my book Decision Points and while doing interviews, people ask me what I think of the job you’re doing.

My answer is the same: He deserves to make decisions without criticism from me.

It’s a tough enough job as it is.

But their inquiries did prompt me to write you to privately express my continual admiration for the job you are doing. Amazing!

I say “privately” because making my sentiments public would not do either of us any good, if you know what I mean. First, I can scarcely believe my good fortune as to how your foreign and military policies - “continuity” was the word used recently by my good friend, Joe Lieberman - has protected my legacy. More than protected, you’ve proven yourself just as able - and I may say sometimes even more so - to “kick ass” as my Daddy used to say.

My pleasant surprise is darn near limitless.

Your Justice Department has not pursued any actions against my people - not to mention Dick Cheney and I - that the civil liberties and human rights crowd keep baying for you to do.

Overseas, all I see are five stars.

You are roaring in Afghanistan, dispatching our great special forces into Yemen, saying, like me, that you’ll go anywhere in the world to kill those terrorists.

When you said you would assassinate American citizens abroad suspected of “terrorism” - that news came over the radio during breakfast when I was eating my shredded wheat and I almost choked with amazement.

You got cajones, buddy.

I was hesitant about crossing the border into Pakistan - but you, man, are blasting away.

Even Dick, who would never say it publically, told me he is impressed.

The Leftists are always trying to have your policies show me up negatively.

Hah - they’re having one hell of a tough time, aren’t they?

Me state secrets, you state secrets.

Me executive privilege, you executive privilege.

Me stop the release of torture videos, you backed me up. Me indefinite detention, you indefinite detention.

Me extraordinary rendition; you extraordinary rendition. Me sending drones, you sending tons more, flying 24/7.

Me just had to look the other way on collateral damage, you doing the same and protecting our boys doing it.

Me approving night time assassination raids, you’re upping the ante especially since General Petraeus took over.

Me beefing up Defense, you not skipping a beat.

Me letting the CIA loose, you told them operate at large. Me demanding no pictures of our fallen troops, you doing the same, but allowing the families to go to Dover which I should have done.

There is one big difference.

I never cracked a law book.

You are a top Harvard lawyer and teacher of constitutional law. So when you do what I did, man, it’s - what’s the word - legitimization!

Domestically, sure you rag Wall Street, but you continued the big bail out of the bankers and their supporting cast. Sure, you’re tougher with your words, but they deserve it - remember I said that the Wall Streeters “got drunk” and “got a hangover”. What I get such a kick out of is how you handled the unions and libs who backed you with dreams of Hope and Change.

How smoothly you let them learn they got nowhere to go, just as we used to tell our conservative wing the same thing (though now they’ve been reborn as growling Tea Partiers). So, cardcheck, single payer, rolling back my Party’s passage of legislation in Congress - you made them forget it!

You have been such a great president - backing me on so many things - keeping most tax cuts and shelters, support for my oil and gas buddies (my base), big loan guarantees for nukes, keeping Uncle Sam from bargaining down pharma, expanding free trade, not going tough on China (my Daddy especially liked this one), avoiding class struggle rhetoric and so on. You want to know how confident I am about you?

Even though you called waterboarding “torture,” I proudly admitted approving its use to protect our country and its freedoms.

Isn’t that really what the Presidency is all about, along with honoring our troops and the entire national defense efforts?

Semper fi—

George W. Bush

 

P.S. My mother Barbara is a big fan.

She calls your term so far Obamabush.

Cute, aye, for someone who was never a wordsmith.

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SOMMARIO DELLE ULTIME LETTERE:

180 - Da USA TODAY --- Nader: il TSA esprime la nuda insicurezza

179 - Su Bush nel dettaglio (sul suo libro e contro la sua presidenza)

178 - I Democratici Dissipano il Voto Oscillante

177 - La strada per la schiavitù multinazionale (l'appello per le elezioni di mid - term di Nader)

176 - Dieci domande per i Tea Partiers

175 - I media di destra e la genesi del Tea Party (prima riflessione)

174 - Cercando contratti onesti (contro le grandi banche USA e il MERS)

173 - Remare con Roz (dall'Atlantico al Pacifico e fino a Londra 2012 in difesa della vita del mare)

172 - Perché dire sì al partito del no? (10 critiche ai repubblicani e seconda profezia della sconfitta democratica)

171 - Da quando scrissi insicuro ad ogni velocità

170 - Rovesciare l'oligarchia (le lotte di Public Citizen)

169 - Il bozzolo multinazionale del Democratico (la profezia della sconfitta democratica alle elezioni di medio termine)

168 - Onorare quelli che faticano (sui lavori umili)

167 - Le lotte di Katsuko Nomura (in Giappone e in comparazione)

166 - Per chi suona la campana (la corruzione in California)

165 - La presidenza Obama tra GM e la ShoreBank

164 - Tenere d’occhio Wall Street (sulla riforma finanziaria di Obama - sesto articolo)

163 - Votare per tassare la rendita a New York

162 - La guerra in Afganistan vista dagli USA

161 - Le società non sono persone

160 - Il cattivo bipolarismo della California

Le lettere di Nader sono pubblicate anche su Empolitica.com e spedite alle agenzie di stampa e culturali che sono libere di diffonderle!Meritano di essere letti anche molti scritti precedenti, tra i tanti segnalo quello sulle multinazionali e le profezie di Ross Perot.

 

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