Parón........... la scòta! - Padrone,
scotta! vai al disegno 1°
edizione
Anche questa è una breve storia che mette in
risalto l'arguzia della gente alpagota. L'azione si svolge, naturalmente
in ailtri tempi...... non tanto diversi dai nostri, con la perdurante
crisi di lavoro. V'era, dunque. un giovanotto, figlio di una numerosa
famiglia di tipo patriarcale che, al compimento del 15° anno d'età, non
volendo più gravare sulle spalle della sua povera famiglia, decise di
andar per il mondo in cerca di lavoro e di fortuna. Dovette cercare a
lungo ed infine trovò un'occupazione prersso un allevatore di bestiame.
Doveva, però, prestare la sua opera col solo compenso del cibo
giornaliero. Il nostro giovane alle prese con la fame più stretta, accettò
quel ripiego. La mattina, di buonora, iniziò il suo lavoro alle prese col
bestiame. Lavorò di buona lena per tutta la giornata. La sera si ritrovò a
tavola col suo datore di lavoro. Erano altri tempi Anehe per i ricchi la
cena conslsleva in un buon platto di pasta e fagioli appena scodellata.
Alla prima cucchiata, il giovane si lamentò:
''Parón la scòta !''
|
''Padrone
scotta !''
| E questi, di
rimando
''Sufia, che la se
resènta !'' ''Me despiàse, ma sto qua no 'l é 'n parón par mi
''.
|
"Soffia, che si
raffredda !" "Mi dispiace, ma questo qua non è un padrone per
me".
| borbottò il giovane e la
mattina dopo si licenziò.
Dopo varie traversie trovò un altro
impiego, questa volta come commesso di un fornaio di paese. A sera, dopo
un'intensa giornata di lavoro, si ritrovò a cena alla stessa tavola del
suo padrone e.. si ripetè la medesima scena. Stessa minestra di fagioli
calda stessa considerazione del giovanotto e naturalmente, stessa risposta
del fornaio:
''Sufia, che la se
resènta !''
|
''Soffia, che si
raffredda !''
|
Nuova ricerca di
lavoro, sempre più difficoltosa, ma questa volta il nostro giovane fu
fortunato. Trovò lavoro presso un contadino. Anche qua, inutile ripeterlo
altrimenti non sarebbe più una "storia", al termine della prima giornata
di lavoro, stessa cena e medesimo dialogo
''Parón la scòta !''.
''Benedéto, meti drénto pan che là se resènta !''.
|
"Padrone
scotta !''.
''Benedetto, metti dentro pane che si raffredda !??.
|
Fu la risposta del
contadino.
"A......, sto qua si''
ché 'l é 'n parón par mi !
|
''Ah......, questo si che
è un padrone per me !''. |
|
esclamò il giovane e con lui
restò.
|