La luna su te 'l péz - La luna sul pino vai al disegno 1°
edizione
Questa è una storia che non riguarda
interamente l'Alpago o qualche sua località in particolare, ma che con la
nostra vallata ha, in qualche modo, a che fare. Sentitela un po', anche
se sembra una delle tante belle favole uscite dalla fantàsia dei vari
Esòpo, Fedro o La Fontaine. Una volta, tantì e tanti anni fa, proprio
al tempo in cui, Berta filava (o giù di lì), gli abitanti di un pccolo
paesetto abbarbicato sui fianchi del Col Visentin erano soliti, nelle
calde serate d'estate, cenare all'aperto, sotto i porticali delle loro
abitazioni o sotlo i pergolati dei filari di vite. Là godevano la frescura
vespertina e riposavano le loro stanche membra dopo laticose giornate di
lavoro sui prati, sui campi o nei boschi. Era bello, dopo la cena frugale
ma sana, mentre le donne lavavano le poche stoviglie di terracotta
all'unica fontana del paese, mentre i bambini giocavano a rimpiattino, (in
dialetto "scondariole", o "scondicùc" o "cucurèl", o a rincorrersi, mentre
le bambine giocavano con i "sasét", o al "canpanón" .... era bello per gli
anziani farsi una fumatina, aspirare una "presa" di tabacco da fiuto,
osservare la nattura che lentamente imbruniva, sentire il canto degli
uccelli ......... Poi più tardi, mentre nell'aria si diffomdevano i
melodiosi gorgheaggi dell'usignolo, era bello vedere lassù, nel cielo
ormai bruno, innalzarsi la luna. Era proprlo bella la luna, con quel
suo faccione gikallo giallo, tondo tondo. Ma..,! Strano, veramente
strano ! Guarda oggi, osserva meglio domani, insomrna no! Non era una
semplice impressione. Era proprio così ! Quella "luna" pareva ce
l'avesse proprio con loro, con gli abitanti del nostro paesetto sui
fianchi del Col Visentin perché guarda caso, mai una volta che sorgesse
sopra il loro paese, ma sempre dalla parte dell'Alpago, quasi avesse una
spiccata simpatia per i "rivali" dirimpettai. Constatato che il
"fattaccio" continuava a ripetersi sera dopo sera e senza accenno alcuno
di interrompere tale "preferenza" (loro, poverini, si sarebbero
accontentati anche di..... una volta tanto magari di un quarto ..... ma
che dico: di uno spicchio di luna.. !), siccome I'epoca delle conquìste
spaziali non era ancora cominciata, cosicché era impossibile inviare un
messaggio di protesta a Selene...... i nostri amici si riunirono a gran
consiglio e decisero di farsela per conto loro una luna, solo per loro e
tutta per loro. Varie furono le proposte avanzate. Ci fù un tale che
suggerì di appendere in cima al campanile della loro chiesetta un
gigantesco lampione ad olio. . Ma c'era la questione dell'olio che
costava! Un altro propose di catturare ed imprigionare in un gran globo di
vetro giallo tante e tante lucciole. Ma nasceva, poi, il problema del loro
nutrimento! ldee, queste, senz'altro "luminose" ma che dovettero essere
scartate; l'ultima, in particolare, con grande disappunto dei ragazzetti
del paese che si sarebbero divertiti un mondo nel gioco di cattura delle
"fogoléte". Un altro infine, abituato a "condire" con bestemmie e
parolacce ogni suo discorso, propose di rivolgersi al suo arnico Lucifero
di cui conosceva, per l'appunto, numero e prefisso telefonico. Come
"portatore di luce" ci avrebbe pensato lui. Ma anche quest'idea venne
abbandonata e per di più a maggioranza assoluta. Nessuno se la sentiva di
indebitarsi a tal punto con la propria coscienza. Non sto a raccontarvi
quante altre proposte vennero avanzate, una più strampalata dell'altra,
finché fu stabilito di escogitare progettli più facilmente
realizzabili. E si arrivò al fatto. Con la collaborazlone di tutti in
un immenso paiolo, fù stampata, una meravigliosa.... polenta. Si, una
polenta avete letto bene ! Essa, una volta rappresa, fu sistemata sulla
cima di un alto pino che sorgeva sulla piazza del paese e tutto lo
sovrastava. Ora si, erano contenti anche loro ! Era veramente bella
la "loro" luna quasi grande come quella che brlllava in cielo, la quale
adesso, forse per vergogna, cercava sempre qualche nuvoletta dietro cui
nascondersi. I nostri amici erano veramente soddisfatti . Anche loro
avevano la luna gialla, gialla, tonda tonda .... e tutta per loro. Ed
ogni sera, durante la fumatina, mentre donne e bambini erano intentl alle
loro occupazioni, i "costruttori" di un tal miracolo ammiravano la loro
luna che, però, quarda caso. .. rimpiccioliva sempre più. Che fosse
entrata in "fase" calante? Purtroppo non era questo il motivo! L'avrete
sicuramente capito no ! Rimpiccioliva, perché era diventata cibo e
sostentamento di corvi ed uccelletti affamati.
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