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13 febbraio 2001

La riforma della scuola del ministro De Mauro.

Se non sono pazzi, ignoranti e..delinquenti non li vogliamo.

Genitori! Mamme e papà, stanno parlando dei vostri bambini.

Il silenzio dei genitori che accompagna la riforma della scuola è sconcertante e preoccupa. Ma insomma i papà e le mamme si stanno rendendo conto di quanto si va progettando alle spalle dei loro figli? Qui, da parte dei sapientoni del ministero della scuola si progetta non una rivoluzione, ma la distruzione dei nostri bambini, futuri uomini e sfortunati cittadini di questa infelicissima repubblica. Il progetto dei sessantottini, giunti al possesso del potere senza che nessuno vi facesse troppo caso, è proprio quello che essi dichiaravano quando circa trent’anni fa protestavano nelle scuole della nostra repubblica. La materia al potere. Abbasso lo spirito, la memoria storica, la vita dell’intelligenza, l’arte, la bellezza, la cultura e la tradizione di secoli, tutto ciò che nel tempo ha fatto dell’Italia il giardino del mondo. L’Italia, dice Berlinguer e ripete De Mauro, deve entrare in Europa. E se in Europa sono infelici vogliamo esserlo anche noi. Follia, pura follia. La scuola americana è un disastro? E noi vogliamo quel disastro! Ma noi ci chiediamo: l’Europa, l’America possono essere punto di riferimento e parametri autorevoli del nostro modo, secolare e millenario, di essere uomini? Risposta : a noi basta che i nostri bambini sappiano fare i conti con il computer, sappiano parlare un paio di lingue straniere e sappiano anche un pò d’italiano in omaggio a De Mauro che lo ha insegnato per anni. Insomma l’importante è il lavoro, i soldi, la materia. E’ lo spirito, l’anima, la coscienza? Che c’entra la coscienza (sì, la coscienza civica sì,) ma la formazione della coscienza morale non è affare della scuola. Le chiacchiere dei filosofi sulla virtù, la dignità della persona, il valore della bontà e dell’amore fraterno, tutto paccottiglia del passato. E se tutto questo ridurrà l’uomo ad una bestia, questo non è affare di noi sessantottini. Leggetevi le dichiarazioni del ministro De Mauro a proposito della cosiddetta riforma, si fa per dire, perché in realtà è una rovina, della scuola e dell’intera nazione, e che noi riportiamo in altra parte del giornale, e non potete non essere d’accordo con lui. Belle idee e bei propositi. Ma realizzati nel più bestiale dei modi. Dice il ministro: la scuola finora non ha tenuto presenti i più deboli e i meno dotati, e noi vogliamo riparare a tutto ciò. Giusto! Lo vogliamo anche noi e lo vogliono tutti gli uomini di buona volontà. Come fare? Semplice: rendiamo tutti deboli e poco dotati. Trattiamo tutti da incapaci e le cose vanno a posto da sé. Non facciamo interrogazioni a scuola, soprattutto non bocciamo nessuno, e tutti raggiungeranno la sospirata meta del diploma. L’uovo di Colombo. Più insensato di così? Se i ragazzi, poi, siano ciucci o meno, che importa? Ci penserà in seguito la vita. E se la società domani, in conseguenza di questo, sarà una giungla e non una convivenza civile, questo ai nostri ministri non interessa. Ancora: vi sono dei ragazzi ribelli, addirittura violenti con i compagni o i docenti? Bene, aboliamo la disciplina a scuola ed il gioco è fatto. E se ci scappa il morto, la prepotenza gratuita, l’offesa, se non la paliata al docente (vedi professore mandato all’ospedale dallo studente, episodio di qualche giorno fa) o i bambini più buoni non ce la fanno? Affari loro! Risponde Berlinguer: e di che vi lamentate in Europa va molto peggio! E poi è un bene che i giovani esercitino senza freni la loro libertà. Perché frenarli o imbrigliare la loro animalità? Una logica stringente! Degna del manicomio! Rincara De Mauro: la disciplina di cui parlate mi ricorda tanto il periodo triste del fascismo. Niente disciplina a scuola dunque, o sette in condotta, caro docente, o sei fascista. Sei avvisato dal ministro! E se non ce la fai a domare i ribelli sei tu che non sai fare il professore. Chissà se mai De Mauro o Berlinguer si sono trovati davanti a quelle bande di bulli dediti alla violenza gratuita e con i quali è impossibile ragionare. Il nostro augurio è che ne facciano una salutare esperienza.

Ma a parte tali amenità ministeriali o pure cattiverie ministeriali (se si considera che qui si parla della vita futura dei nostri giovani posta in mano a degli incoscienti) il problema è il disinteresse dei genitori. Come si diceva all’inizio, il disinteresse dei giovani genitori. E’ impressionante la loro assenza sul campo del futuro della scuola dei loro figli. Ma non hanno capito cosa sta succedendo? O non gliene importa niente di chi saranno i loro figli? O di come saranno costretti a vivere in un mondo d’ignoranza e di violenza? Essi devono intervenire, ed anche energicamente, prima che sia troppo tardi!

E si badi bene qui non si tratta di una questione politica, qui non si parla di destra o sinistra, di conservatori o di progressisti, di fatti economici, di lavoro, di ingresso in Europa e simili. Cose tutte opinabili e su cui si è liberi di discutere, e vinca il migliore. Qui si tratta dei loro figli, dei nostri futuri giovani. C’è qualcosa di più importante al mondo? Io non so se riesco a farmi intendere. I nostri bambini saranno uomini o bestie così come la scuola futura li modellerà. E’ possibile che i genitori non se ne interessino? E’ possibile che demandino tutto al capriccio di uno Stato in balia di un gruppo di esaltati che gioca con la vita, l’intelligenza, l’umanità dei nostri bambini?

Viator.

 

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