Chi è la conduttrice di "Kokoro", volto emergente di Gay Tv e veejay
Adora mangiare le schifezze eppoi pentirsene, guardare E.R.adorante e spettegolare con le amiche. Odia che qualcuno le attacchi il telefono in faccia e le sciacquette. Al mattino pensa: oggi non mi alzo; alla sera pensa: domani non mi alzo. E invece poi se ne va ogni giorno in giro a raccogliere videodediche per gay.tv, per ricordare attraverso la televisione, se mai ce ne fosse bisogno, che anche gli omosessualiamano come noi. I tempi stanno cambiando: Katamashi ne è la prova provata.
Ciao Katamashi, possiamo darci del tu? Certo, va molto meglio anche per me.
Ci racconti un po' del tuo programma su gay.tv, "Kokoro"? Che cosa significa questa parola? Kokoro in giapponese vuol dire cuore ed è il termine azzeccato per riassumere in una sola parola tutto il programma. Infatti, ogni giorno, per circa 50 minuti, me ne vado in giro per le strade con questo enorme cuore peloso, che fra l'altro pesa circa un quintale, e adocchio le mie prede... mi avvicino e cominciamo a parlare. Il mio obiettivo è quello di trovare uomini e donne ancora romantici per invitarli a dedicare la propria canzone del cuore ad una persona speciale, confessando il motivo: un amore appena nato e mai confessato, un genitore trascurato...
E le interviste sono tutte in italiano? No, non necessariamente. La dedica la facciamo comunque fare nella lingua madre di chi viene intervistato. E' capitato anche in russo...
Il tuo pubblico è senza dubbio un po' "particolare". Ti infastidisce oppure ti stimola? Sono felicissima di fare tv per i gay. Ho sempre avuto molti amici omosessuali con cui mi sono trovata bene. La nostra è ua tv di gay per gay e non solo. Sicuramente per me è uno stimolo in più.
I tempi stanno cambiando, si vede anche da questo? Ne sono convinta. Anche se è una piccola cosa, qualche tempo fa era impensabile una televisione che avesse come suo target dichiarato la comunità di omosessuali. Adesso, per fortuna, non è più così.
Molti sognano di diventare dee-jay o veejay. Ma tu, come hai iniziato? E' capitato tutto per caso. Ho sempre cercato di fare quello che mi piaceva, dapprima lavorando in radio per poi approdare qui in televisione. Per una serie di coincidenze e conoscenze sono finita a fare la veejay..
La radio ti ha aiutata? La radio è davvero un'altra cosa. Stai lì, dietro un microfono, dietro una maschera. Nessuno ti vede. In televisione invece sei totalmente esposta, anche con la tua faccia. Nell'uno e nell'altro caso però devi essere "vera", altrimenti il pubblico percepisce che stai fingendo. Per fortuna mi dicono che riesco a essere me stessa anche in tv.
Un consiglio per chi vuole intraprendere la tua carriera? Oddio, un consiglio? Io? Non mi sento proprio in grado... Posso arrivare al massimo a un suggerimento: bussare a tutte le porte, proporsi, non fermarsi mai, neppure se ti respingono, se ti sbattono il telefono in faccia. Insistere, insistere insistere. Con tenacia e passione.
Che rapporto hai con internet? ti piace la rete? Sono una fanatica! Per me è un serbatoio di spunti, sia nel lavoro che nella vita di tutti i giorni. Potessi, rimarrei sempre attaccata con il mio portatile...
Mi hanno detto che adori mangiare... Sì, anche per 12 ore al giorno, anche se la mia vera passione rimane cucinare, soprattutto messicano!
Finalmente anche i gay possono dedicare a chi vogliono, in televisione e senza vergogna, la loro canzone preferita. Perché l'amore non ha età, non ha sesso, e non ha colore. Katamashi, con la sua semplicità e freschezza è lì a ricordarcelo.
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