Inutile negarlo. Pensi a Lino Banfi e ti ricordi dei suoi film cult, delle sue battute fulminanti, delle bellissime signorine che hanno girato diverse pellicole con lui. Impossibile scordarsi "L'Allenatore nel pallone" (1984) il "Commissario lo Gatto" (1987) e "Occhio malocchio prezzemolo e finocchio". Ma Lino, di mestiere attore, di professione sornione popolare, ha deciso di stupirci ancora una volta con l'interpretazione del film per la Tv "Un difetto di famiglia" accanto a Nino Manfredi.
Qualcuno ha detto che è un film dove si ride e ci si commuove contemporaneamente. Più semplicemente è un film che fa pensare. Perché, anche se qualcuno minimizza, fa davvero impressione vedere in prima serata su Rai uno (domenica 26 maggio, ore 20.30) un film interamente incentrato sul tema dell'omosessualità (anche se il tema era già stato toccato dalla prima serie di "Commesse"). I tempi sono cambiati, si nota anche da questo.
La trama è presto detta: Francesco (Nino Manfredi, professore di liceo omosessuale) e Nicola (Lino Banfi commerciante di mozzarelle) sono due fratelli che, dopo quarant'anni di separazione, sono costretti a parlarsi di nuovo, per volere della madre defunta. Il tema dell'omosessualità e quello del'amore fraterno si intrecciano, senza peraltro mai cadere nella retorica e nell'eccesso. Il risultato è una pellicola da gustarsi in famiglia, perchè fa rifettere. E Lino lo sa.
Come è nata l'idea di questo film e di questa collaborazione con Nino Mandredi? Era dai tempi dell'avanspettacolo che sognavo di lavorare con questo grande attore, dai tempi di "Per grazia ricevuta" Ogni volta che usciva un suo film io, lo chiamavo e gli dicevo: complimenti Maestro! come va? e lui mi rispondeva: ma che maestro e maestro! Tu stai a crescere più del Maestro! La stessa cosa faceva lui: ogni volta che usciva un mio film mi chiamava per complimentarsi. Alla fine gli ho detto: basta coi complimenti, ma perché non facciamo qualcosa insieme?
E lui cosa ha risposto? Guarda che "te pijo in parola", mi ha detto. E da lì è nato tutto.
Molti la ricordano per alcuni suoi film cult, propri della commedia all'italiana.. I suoi ultimi film invece vanno in tutt'altra direzione In effetti dopo il successo di "Medico in famiglia" in molti si sono schifati un po' meno di me. É iniziata quella che in famiglia mia moglie e mio figlio chiamano affettuosamente la "metamorfosi banfiota" ...
Chi è Nicola nel film? Un personaggio razzista, assolutista, fermamente deciso a non conceder libertà neppure ai figli. Ma è un personaggio bello perchè alla fine cambia. Diventa buono e permissivo, quasi olandese.
Progetti futuri? Innanzitutto ho ancora tre sogni che vorrei realizzare.
E sarebbero? Mi sono "accoppiato" con tanti attori ed è andata sempre bene. Per questo dico: perché non ci coalizziamo? Vorrei lavorare con Proietti, Giannini e un attore straniero, Danny De Vito: chissà che non faremo i fratelli con lui!
A 66 anni Lino Banfi non sembra affatto stanco. Tant'è che a fine estate riprenderanno le riprese di "Un medico in famiglia 3" e sarà per lui una bella sfida: in Spagna, dove è nata la fiction, la terza serie è stata un disastro. Forse perchè gli spagnoli non hanno avuto il coraggio di cambiare. Lino l'ha fatto e il pubblico lo sta decisamente premiando.
Se quest'articolo/intervista/post ti è stato utile, supportami con una donazione (con un click sotto, via PayPal): potrò continuare a scrivere anche grazie al tuo aiuto.
Ti ringrazio
