----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Friday, October 18, 2002 2:58 PM
Subject: le particelle instabili NON vivono più a lungo !
> Ecco perchè le particelle instabili che si
> muovono a velocità prossime alla velocità
> limite, sembrano decadere più tardi:
>
> semplicemente perchè la nostra Realtà è
> solo ed esclusivamente DISCRETA, per cui
> una particella instabile X che si muove a
> velocità prossima a quella limite, facendo
> più scatti, percorre
> SEMPLICEMENTE UNO SPAZIO MAGGIORE
> di una stessa particella X che si muove più
> lentamente, con quest'ultima che infatti fa
> meno scatti.
>
> Più semplice di così !
>
> Ancora una prova dunque a favore che la nostra
> Realtà è solo ed esclusivamente DISCRETA.
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Friday, October 18, 2002 3:21 PM
Subject: Re: le particelle instabili NON vivono più a lungo !
> > > io steso giofra giofra@freemail.it
> > > ho scritto nel messaggio con ID:
> > > news:4BTr9.46744$%M1.1184559@twister2.libero.it
> > > una particella instabile X che si muove a
> > > velocità prossima a quella limite, facendo
> > > più scatti, percorre
> > > SEMPLICEMENTE UNO SPAZIO MAGGIORE
> > > di una stessa particella X che si muove più
> > > lentamente, con quest'ultima che infatti fa
> > > meno scatti.
> > > Più semplice di così !
>
> Dal libro dal titolo:
> La Fisica di Berkeley vol 1 (meccanica)
> a pag. 390 si legge:
>
> ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
> Consideriamo un fascio di mesoni pigreco+
> che si muova con velocità quasi uguale a c.
>
> Se non esistesse l'effetto relativistico della
> dilatazione del tempo, essi attraverserebbero
> una distanza media, uguale a circa 700 cm,
> prima di decadere.
>
> In realtà percorrono tratti molto più lunghi,
> a causa della dilatazione del tempo.
> ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
>
> Ecco invece cosa andrebbe scritto:
>
> ************************************************
> Consideriamo un fascio di mesoni pigreco+
> che si muova con velocità quasi uguale a c.
>
> Se la nostra Realtà NON fosse DISCRETA
> e il MOTO non fosse a SCATTI, essi
> attraverserebbero una distanza media,
> uguale a circa 700 cm, prima di decadere.
>
> Siccome la nostra Realtà è DISCRETA è il
> movimento avviene a SCATTI, in realtà
> percorrono tratti molto più lunghi.
> ************************************************
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Friday, October 18, 2002 4:32 PM
Subject: Re: le particelle instabili NON vivono più a lungo !
> > io stesso giofra giofra@freemail.it
> > ho scritto nel messaggio con ID:
> > news:5WTr9.47205$RO.1162327@twister1.libero.it
> > Giovanni.
>
> Insomma, nel DISCRETO, siccome "X-VELOCE" fa più
> scatti (elementari) di "X-LENTO", "X-VELOCE" stesso:
>
> - non solo è più rapido di "X-LENTO" a coprire una distanza D
> nel mentre "X-LENTO" copre solo una frazione di D, ovvero FrD
>
> - ma sempre "X-VELOCE" è anche in grado di coprire una
> distanza, ovvero sempre D, maggiore di quella coperta da
> "X-LENTO", ovvero FrD
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza.fisica
Sent: Friday, October 18, 2002 4:43 PM
Subject: le particelle instabili NON vivono più a lungo !
> Ecco perchè le particelle instabili che si
> muovono a velocità prossime alla velocità
> limite, sembrano decadere più tardi:
>
> semplicemente perchè la nostra Realtà è
> solo ed esclusivamente DISCRETA, per cui
> una particella instabile X che si muove a
> velocità prossima a quella limite, facendo
> più scatti, percorre
> SEMPLICEMENTE UNO SPAZIO MAGGIORE
> di una stessa particella X che si muove più
> lentamente, con quest'ultima che infatti fa
> meno scatti.
>
> Ancora una prova dunque a favore che la nostra
> Realtà è solo ed esclusivamente DISCRETA.
>
> Dal libro dal titolo:
> La Fisica di Berkeley vol 1 (meccanica)
> a pag. 390 si legge:
>
> ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
> Consideriamo un fascio di mesoni pigreco+
> che si muova con velocità quasi uguale a c.
>
> Se non esistesse l'effetto relativistico della
> dilatazione del tempo, essi attraverserebbero
> una distanza media, uguale a circa 700 cm,
> prima di decadere.
>
> In realtà percorrono tratti molto più lunghi,
> a causa della dilatazione del tempo.
> ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
>
> Ecco invece cosa andrebbe scritto:
>
> ****************************************
> Consideriamo un fascio di mesoni pigreco+
> che si muova con velocità quasi uguale a c.
>
> Se la nostra Realtà NON fosse DISCRETA
> e il MOTO non fosse a SCATTI, essi
> attraverserebbero una distanza media ,
> uguale a circa 700 cm, prima di decadere.
>
> Siccome la nostra Realtà è DISCRETA è il
> movimento avviene a SCATTI, in realtà
> percorrono tratti molto più lunghi.
> ****************************************
>
> Insomma, nel DISCRETO, siccome "X-VELOCE" fa più
> scatti (elementari) di "X-LENTO", "X-VELOCE" stesso:
>
> - non solo è più rapido di "X-LENTO" a coprire una distanza D
> nel mentre "X-LENTO" copre solo una frazione di D, ovvero FrD
>
> - ma sempre "X-VELOCE" è anche in grado di coprire una
> distanza, ovvero sempre D, maggiore di quella coperta da
> "X-LENTO", ovvero FrD
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Friday, October 18, 2002 11:27 PM
Subject: l'esperimento che conferma il MOVIMENTO a SCATTI.
> Il fatto che la nostra Realtà sia DISCRETA è provata
> sperimentalmente dallo studio delle proprietà delle
> particelle instabili.
>
> Fenomeni di questo tipo avvengono naturalmente e sono
> provocati tutti i giorni artificialmente nei laboratori.
>
> Consideriamo un fenomeno naturale, i RAGGI COSMICI.
>
> I RAGGI COSMICI sono composti da NUCLEI che si muovono
> a velocità prossime a quelle della luce.
>
> Quando entrano nell'atmosfera, urtano contro i NUCLEI
> nell'ARIA, in generale degli strati alti dell'atmosfera.
>
> Dall'urto vengono prodotte PARTICELLE INSTABILI.
>
> Molto abbondanti sono i leptoni mu, o MUONI.
>
> Questi sono instabili e hanno una vita media di 2,2
> microsecondi.
>
> Dopo si disintegrano in un elettrone ed in due neutrini.
>
> Descriviamo brevemente, tra i tanti, un esperimento fatto
> a scopo didattico e di cui è disponibile un film.
>
> Gli sperimentatori si sono recati sul Monte Washington
> (nel New Hampshire) a 1800 m di quota circa.
>
> Rivelarano i MUONI tramite uno scintillatore.
>
> Speciali materiali plastici (scintillatori) hanno infatti
> la proprietà di convertire in luce una parte dell'energia
> depositata da una particelle carica che li attraversi.
>
> Il piccolo lampo di luce può essere convertito in un impulso
> di corrente da un fotomoltiplicatore ed osservato con un
> oscilloscopio.
>
> Gli sperimentatori contarono per 1 ORA i MUONI che si
> fermavano nel loro blocco di scintillatore.
>
> Trovarono in totale 568 MUONI che si erano fermati
> nell'apparato in 1 ORA.
>
> Quanto tempo ci mettono i muoni a scendere da 1800
> metri al livello del mare ?
>
> Se vanno alla velocità della luce, per percorrere 1800 m
> ci metterebbero 6,3 microsecondi.
>
> Gli sperimentatori contarono quanti dei 568 MUONI del
> campione (ora fermi), e stando lì sul Monte Washington,
> avevano vissuto più di 6,3 microsecondi.
>
> Erano 27.
>
> I ricercatori, a questo punto, spostarono l'apparato a
> livello del mare e ripeterono l'esperienza.
>
> Se la Realtà NON fosse DISCRETA e il movimento non avvenisse
> per SCATTI elementari, avrebbero trovato al massimo 27 MUONI
> (circa) che si fermavano per ogni ora di conteggio.
>
> Ne trovarono invece 412.
>
> Questo numero è la prova schiacciante che la Realtà è solo ed
> esclusivamente DISCRETA, visto che in perfetto accordo con
> il movimento a SCATTI, più i MUONI sono veloci, maggiore è
> la distanza che riescono a coprire, dato che maggiore è il
> numero degli SCATTI all'origine del loro MOTO.
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Saturday, October 19, 2002 2:04 PM
Subject: Re: le particelle instabili NON vivono più a lungo !
> .........................................
> Ed infatti io non faccio mai riferimento alla
> velocità della luce, ma alla VELOCITA'
> LIMITE che caratterizza ogni Universo
> DISCRETO, e perchè no anche il nostro
> UNIVERSO.
>
> Debbo dire che io stesso reputo incredibile
> come a partire dal dilemma dell'inizio del
> Terzo Millennio sia giunto a cancellare con
> un colpo di spugna 100 anni di cose scritte
> su e intorno alla dilatazione del tempo, giungendo
> alla SUPERSEMPLICE interpretazione del
> fenomeno relativo alle particelle instabili.
>
> Per cui è lecito chiedersi:
>
> - ma adesso che succede ?
>
> - è possibile costruire un modello matematico
> che sia in grado di contemplare il movimento
> a scatti ?
>
> - conosceremo mai qual è l'entità del singolo
> SCATTO elementare ?
>
> - esiste in NATURA un singolo SCATTO elementare
> del movimento, o ne esistono più di uno ?
>
> e chi ne ha più ne metta.
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Sunday, October 20, 2002 12:37 PM
Subject: Re: l'esperimento che conferma il MOVIMENTO
a SCATTI.(inserita AGGIUNTA)
> > io stesso giofra giofra@freemail.it
> > ho scritto nel messaggio con ID:
> > news:t1%r9.49170$RO.1213862@twister1.libero.it
> > ................................
>
> NB: ho inserito un'aggiunta (segnalata nel
> corpo del messaggio) che spiega meglio
> perchè l'esperimento con le particelle
> instabili conferma il MOVIMENTO a SCATTI.
>
> ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
> Il fatto che la nostra Realtà sia DISCRETA è provata
> sperimentalmente dallo studio delle proprietà delle
> particelle instabili.
>
> Fenomeni di questo tipo avvengono naturalmente e sono
> provocati tutti i giorni artificialmente nei laboratori.
>
> Consideriamo un fenomeno naturale, i RAGGI COSMICI.
>
> I RAGGI COSMICI sono composti da NUCLEI che si muovono
> a velocità prossime a quelle della luce.
>
> Quando entrano nell'atmosfera, urtano contro i NUCLEI
> nell'ARIA, in generale degli strati alti dell'atmosfera.
>
> Dall'urto vengono prodotte PARTICELLE INSTABILI.
>
> Molto abbondanti sono i leptoni mu, o MUONI.
>
> Questi sono instabili e hanno una vita media di 2,2
> microsecondi.
>
> Dopo si disintegrano in 1 elettrone ed in 2 neutrini.
>
> Descriviamo brevemente, tra i tanti, un esperimento fatto
> a scopo didattico e di cui è disponibile un film.
>
> Gli sperimentatori si sono recati sul Monte Washington
> (nel New Hampshire) a 1800 m di quota circa.
>
> Rivelarano i MUONI tramite uno scintillatore.
>
> Speciali materiali plastici (scintillatori) hanno infatti
> la proprietà di convertire in luce una parte dell'energia
> depositata da una particella carica che li attraversi.
>
> Il piccolo lampo di luce può essere convertito in un impulso
> di corrente da un fotomoltiplicatore ed osservato con un
> oscilloscopio.
>
> Gli sperimentatori contarono per 1 ORA i MUONI che si
> fermavano nel loro scintillatore.
>
> Trovarono in totale 568 MUONI che si erano fermati
> nell'apparato in 1 ORA.
>
> Quanto tempo ci mettono i MUONI a scendere da 1800
> metri al livello del mare ?
>
> Se vanno alla velocità della luce, per percorrere 1800 m
> ci metterebbero 6,3 microsecondi.
>
> Gli sperimentatori contarono allora quanti dei 568 MUONI del
> campione (ora fermi), e stando lì sul Monte Washington,
> avevano vissuto più di 6,3 microsecondi.
>
> Erano 27.
>
> I ricercatori, a questo punto, spostarono l'apparato a livello
> del mare e ripeterono l'esperienza.
>
> Se la Realtà NON fosse DISCRETA e il movimento non avvenisse
> per SCATTI elementari, avrebbero trovato al massimo 27 MUONI
> (circa) che si fermavano per ogni ORA di conteggio.
>
> Ne trovarono invece 412.
>
> Questo numero è la prova schiacciante che la Realtà è solo ed
> esclusivamente DISCRETA, visto che, in perfetto accordo con
> il movimento a SCATTI, più i MUONI sono veloci, maggiore è
> la distanza che riescono a coprire, dato che maggiore è il
> numero degli SCATTI all'origine del loro MOTO.
>
>
> ---------- DA QUI PARTE L'AGGIUNTA ------
>
> Vediamo di capire meglio perchè.
>
> Il MOTO evolve a SCATTI per conto suo, con il TEMPO che
> dunque non gioca alcun ruolo EFFETTIVO, ma che ha solo una
> funzione MEDIATRICE legata all'impossibilità di conoscere lo
> SCATTO elementare del movimento.
>
> A tutto ciò si può aggiungere che con il comodo impiego del
> TEMPO tutto funziona bene fino a quando le velocità in gioco
> sono piccole rispetto a quella limite.
>
> Ma man mano che le velocità crescono, il necessario effetto
> MEDIAZIONE del TEMPO finisce per falsare ciò che realmente
> avviene nell'ambito del MOTO, e cioè che la VELOCITA' è
> realmente legata solo allo SPAZIO e non anche al TEMPO.
>
> Tanto è vero che l'impiego dell'invenzione CONTINUO-TEMPO,
> non segnalandocela (come invece fa il DISCRETO), sbaglia
> in pieno proprio in corrispondenza della velocità limite,
> anzi ci suggerisce che quest'ultima non deve esistere per
> niente.
>
> Ebbene, questo esperimento non fa altro che confermare
> tutto ciò.
>
> L'intervallo di tempo di 6,3 microsecondi (e quindi il TEMPO)
> durante il quale solo 27 MUONI, dei 568 MUONI fermi sul
> Monte Washington, non decadono,
>
> tale TEMPO, dicevo, non ha niente a che spartire con il MOTO
> dei MUONI quando questi, con velocità pari a quella della luce,
> scendono giù di 1800 m circa per raggiungere il livello
> del mare.
>
> Tanto è vero che a livello del mare i ricercatori invece di
> verificare la presenza di 27 MUONI, hanno accertato la
> presenza di ben 412 MUONI.
>
> Tutto ciò perchè, esattamente come prevede il movimento a SCATTI,
> il MOTO non dipende dal TEMPO dato che VELOCITA' e SPAZIO
> sono fra loro legate in modo DIRETTO e senza alcun mediazione.
>
> Ed il fatto che il fenomeno è così ben evidente è solo
> dovuto alla velocità dei MUONI, e che è appunto la velocità
> limite che la materia può avere nel nostro Universo.
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Sunday, October 20, 2002 12:50 PM
Subject: anche i Muoni provano che la Realtà è DISCRETA.
> Il fatto che la nostra Realtà sia DISCRETA è provata
> sperimentalmente dallo studio delle proprietà delle
> particelle instabili.
>
> Fenomeni di questo tipo avvengono naturalmente e sono
> provocati tutti i giorni artificialmente nei laboratori.
>
> Consideriamo un fenomeno naturale, i RAGGI COSMICI.
>
> I RAGGI COSMICI sono composti da NUCLEI che si muovono
> a velocità prossime a quelle della luce.
>
> Quando entrano nell'atmosfera, urtano contro i NUCLEI
> nell'ARIA, in generale degli strati alti dell'atmosfera.
>
> Dall'urto vengono prodotte PARTICELLE INSTABILI.
>
> Molto abbondanti sono i leptoni mu, o MUONI.
>
> Questi sono instabili e hanno una vita media di 2,2
> microsecondi.
>
> Dopo si disintegrano in 1 elettrone ed in 2 neutrini.
>
> Descriviamo brevemente, tra i tanti, un esperimento fatto
> a scopo didattico e di cui è disponibile un film.
>
> Gli sperimentatori si sono recati sul Monte Washington
> (nel New Hampshire) a 1800 m di quota circa.
>
> Rivelarano i MUONI tramite uno scintillatore.
>
> Speciali materiali plastici (scintillatori) hanno infatti
> la proprietà di convertire in luce una parte dell'energia
> depositata da una particella carica che li attraversi.
>
> Il piccolo lampo di luce può essere convertito in un impulso
> di corrente da un fotomoltiplicatore ed osservato con un
> oscilloscopio.
>
> Gli sperimentatori contarono per 1 ORA i MUONI che si
> fermavano nel loro scintillatore.
>
> Trovarono in totale 568 MUONI che si erano fermati
> nell'apparato in 1 ORA.
>
> Quanto tempo ci mettono i MUONI a scendere da 1800
> metri al livello del mare ?
>
> Se vanno alla velocità della luce, per percorrere 1800 m
> ci metterebbero 6,3 microsecondi.
>
> Gli sperimentatori contarono allora quanti dei 568 MUONI del
> campione (ora fermi), e stando lì sul Monte Washington,
> avevano vissuto più di 6,3 microsecondi.
>
> Erano 27.
>
> I ricercatori, a questo punto, spostarono l'apparato a livello
> del mare e ripeterono l'esperienza.
>
> Se la Realtà NON fosse DISCRETA e il movimento non avvenisse
> per SCATTI elementari, avrebbero trovato al massimo 27 MUONI
> (circa) che si fermavano per ogni ORA di conteggio.
>
> Ne trovarono invece 412.
>
> Questo numero è la prova schiacciante che la Realtà è solo ed
> esclusivamente DISCRETA, visto che, in perfetto accordo con
> il movimento a SCATTI, più i MUONI sono veloci, maggiore è
> la distanza che riescono a coprire, dato che maggiore è il
> numero degli SCATTI all'origine del loro MOTO.
>
> Vediamo di capire meglio perchè.
>
> Il MOTO evolve a SCATTI per conto suo, con il TEMPO che
> dunque non gioca alcun ruolo EFFETTIVO, ma che ha solo una
> funzione MEDIATRICE legata all'impossibilità di conoscere lo
> SCATTO elementare del movimento.
>
> A tutto ciò si può aggiungere che con il comodo impiego del
> TEMPO tutto funziona bene fino a quando le velocità in gioco
> sono piccole rispetto a quella limite.
>
> Ma man mano che le velocità crescono, il necessario effetto
> MEDIAZIONE del TEMPO finisce per falsare ciò che realmente
> avviene nell'ambito del MOTO, e cioè che la VELOCITA' è
> realmente legata solo allo SPAZIO e non anche al TEMPO.
>
> Tanto è vero che l'impiego dell'invenzione CONTINUO-TEMPO,
> non segnalandocela (come invece fa il DISCRETO), sbaglia
> in pieno proprio in corrispondenza della velocità limite,
> anzi ci suggerisce che quest'ultima non deve esistere per
> niente.
>
> Ebbene, questo esperimento non fa altro che confermare
> tutto ciò.
>
> L'intervallo di tempo di 6,3 microsecondi (e quindi il TEMPO)
> durante il quale solo 27 MUONI, dei 568 MUONI fermi sul
> Monte Washington, non decadono,
>
> tale TEMPO, dicevo, non ha niente a che spartire con il MOTO
> dei MUONI quando questi, con velocità pari a quella della
> luce, scendono giù di 1800 m circa per raggiungere il
> livello del mare.
>
> Tanto è vero che a livello del mare i ricercatori invece
> di verificare la presenza di 27 MUONI, hanno accertato la
> presenza di ben 412 MUONI.
>
> Tutto ciò perchè, esattamente come prevede il movimento
> a SCATTI, il MOTO non dipende dal TEMPO dato che VELOCITA'
> e SPAZIO sono fra loro legate in modo DIRETTO e senza
> alcun mediazione.
>
> Ed il fatto che il fenomeno è così ben evidente è solo
> dovuto alla velocità dei MUONI, e che è appunto la velocità
> limite che la materia può avere nel nostro Universo.
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Sunday, October 20, 2002 1:58 PM
Subject: le particelle instabili NON vivono
più a lungo ! (DUE)
> Dal libro dal titolo:
> La Fisica di Berkeley vol 1 (meccanica)
> a pag. 390 si legge:
>
> (n.b.: c = velocità delle luce)
> ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
> Consideriamo un fascio di MESONI PIGRECO+ che si muova con
> velocità quasi uguale a c.
>
> Se non esistesse l'effetto relativistico della dilatazione
> del tempo, essi attraverserebbero una distanza media,
> uguale a circa 700 cm, prima di decadere.
>
> In realtà percorrono tratti molto più lunghi, a causa
> della dilatazione del tempo.
> ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
>
> Ecco invece cosa andrebbe scritto:
>
> **********************************************************
> Consideriamo un fascio di MESONI PIGRECO+ che si muova con
> velocità quasi uguale a c.
>
> Se la nostra Realtà NON fosse DISCRETA e il MOTO non fosse
> a SCATTI, essi attraverserebbero una distanza media uguale
> a circa 700 cm, prima di decadere.
>
> Siccome la nostra Realtà è DISCRETA è il movimento avviene
> a SCATTI, in realtà percorrono tratti molto più lunghi.
> **********************************************************
> Vediamo di capire meglio perchè.
>
> Il MOTO evolve a SCATTI per conto suo, con il TEMPO che
> dunque non gioca alcun ruolo EFFETTIVO, ma che ha solo una
> funzione MEDIATRICE legata all'impossibilità di conoscere lo
> SCATTO elementare del movimento.
>
> A tutto ciò si può aggiungere che con il comodo impiego del
> TEMPO tutto funziona bene fino a quando le velocità in gioco
> sono piccole rispetto a quella limite.
>
> Ma man mano che le velocità crescono, il necessario effetto
> MEDIAZIONE del TEMPO finisce per falsare ciò che realmente
> avviene nell'ambito del MOTO, e cioè che la VELOCITA' è
> realmente legata solo allo SPAZIO e non anche al TEMPO.
>
> Tanto è vero che l'impiego dell'invenzione CONTINUO-TEMPO,
> non segnalandocela (come invece fa il DISCRETO), sbaglia
> in pieno proprio in corrispondenza della velocità limite,
> anzi ci suggerisce che quest'ultima non deve esistere
> per niente.
>
> Ebbene, l'esperimento del libro di cui sopra non fa altro
> che confermare tutto ciò.
>
> La distanza media di circa 700 cm, lungo la quale i MESONI
> PIGRECO+ che in fascio si muovono con velocità quasi uguale
> a c dovrebbero decadere, essendo relativa ad un TEMPO
> (ed appunto la vita media del MESONE PIGRECO+ a riposo),
>
> tale distanza, dicevo, non ha niente a che spartire con
> il MOTO dei MESONI PIGRECO+, che infatti percorrono una
> distanza molto più lunga.
>
> Tutto ciò perchè, esattamente come prevede il movimento
> a SCATTI, il MOTO non dipende dal TEMPO, dato che VELOCITA'
> e SPAZIO sono fra loro legate in modo DIRETTO e senza alcun
> mediazione.
>
> Ed il fatto che il fenomeno è così ben evidente è solo
> dovuto alla velocità dei MESONI PIGRECO+, e che è appunto
> all'incirca la velocità limite che la materia può avere
> nel nostro Universo.
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Sunday, October 20, 2002 8:33 PM
Subject: Re: anche i Muoni provano che la Realtà è DISCRETA.
> > nn ha scritto nel messaggio con ID:
> > news:3DB2F2EB.9415194E@lycos.it...
> > Per chi non è esperto in materia,
> > in termini elementari e pratici cosa
> > significa tutto ciò ?
>
> In termini pratici tutto ciò significa una sola cosa,
> dalla portata che, secondo me, è poco definire
> enorme:
>
> e cioè che le due Teorie Einsteniane funzionano
> solo perchè sono dei modelli matematici che
> assecondano esattamente ciò che la NATURA fa
> con il movimento a SCATTI.
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Monday, October 21, 2002 5:44 AM
Subject: Re: le particelle instabili NON vivono
più a lungo ! (DUE)
> > Phil O'Pace ha scritto nel messaggio con ID:
> > news:3db33421.17033383@powernews.libero.it
> > Ok, ora scrivi per favore la formula che lega
> > lo spazio alla velocità, in modo diretto.
>
> Ah saperla !
>
> Il problema è proprio questo, che per conoscere
> la formula che lega in modo diretto lo SPAZIO alla
> VELOCITA' bisogna scoprire l'entità dello SCATTO
> elementare.
>
> Fino ad allora dovremo accontentarci di ciò che
> passa il convento, e cioè il modello matematico
> delle trasformazioni di Lorentz, ma senza più la
> necessità di dover ingoiare il rospo della dilatazione
> del tempo.
>
> E ciò visto che si è capito che con le trasformazioni
> di Lorentz semplicemente assecondiamo matematicamente
> ciò che la NATURA fa con il movimento a SCATTI.
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Monday, October 21, 2002 11:04 AM
Subject: Re: R: le particelle instabili NON vivono
più a lungo ! (DUE)
> > Arnaldo ha scritto nel messaggio con ID:
> > news:3DB332BE.3D6E3B24@nospam.it
> > La parola stessa "Scatti" trovo che
> > sia particolarmente fastidiosa !
>
> Fastidiosa può darsi, ma sembra essere
> la chiave che forse ci consentirà di
> accedere agli ultimi segreti del nostro
> Universo.
>
> Entro al massimo domani sera sarà
> sul web a partire dal sito con pagina
> di presentazione con url:
> http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/
> una nuova appendice con la sintesi della
> sconcertante sequenza dei miei ultimi
> messaggi sui newsgroup scientifici della
> gerarchia it.*** .
>
> L'Appendice avrà il TITOLO:
> " Da Ultimus a Einstein "
> e sarà liberamente fruibile sulla pagina
> web con url:
> http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/daULTIMUSaEinstein.htm
> (il suddetto link è già attivo).
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Tuesday, October 22, 2002 9:39 PM
Subject: news: Da Ultimus a Einstein
> " Da Ultimus a Einstein "
> sarà il TITOLO di un vero sito dentro il sito (ULTIMUS).
>
> Mentre il SOTTOTITOLO sarà:
>
> A partire dal dilemma dell'inizio del Terzo MIllennio,
> al ritmo di piccoli passi logici percorsi un po' alla volta,
> e grazie ad una serie di dibattiti che si svolti sui
> newsgroup italiani, sono riuscito, facendo ricorso solo
> ed esclusivamente al DISCRETO, a dare un senso a
> ciò che tutti i giorni avviene negli acceleratori con le
> particelle instabili, al punto che i sostenitori della
> Relatività di Einstein, non potranno MAI PIU' DIRE che
> l'unica teoria in grado di spiegare ciò che sembra avvenire,
> e cioè che le particelle vivono più a lungo, è
> quell'ORRORE LOGICO della dilatazione del tempo.
>
> Il sito dentro il sito di cui sopra è in allestimento.
>
> Sto organizzando e sintetizzando ciò che ho scritto in
> circa 300 messaggi inviati ai newsgroup scientifici italiani
> negli ultimi 5 mesi, per cui occorrerà ancora 1 settimana di
> lavoro.
>
> A chi mi ha scritto ieri e oggi qui su questo newsgroup
> dico di aver già risposto alle loro osservazioni e domande
> in passato con altri interlocutori.
>
> A presto.
>
> Giovanni
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Saturday, October 26, 2002 7:59 AM
Subject: "Da ULTIMUS a Einstein", on-line il pezzo forte.
> E' on-line il pezzo forte del sito dentro il sito dal TITOLO:
> "Da Ultimus a Einstein"
>
> e cioè il paragrafo 10 dal TITOLO:
> 10) Le particelle instabili non vivono più a lungo
>
> e SOTTOTITOLO:
> In netta contrapposizione all'illogica dilatazione
> del tempo, viene finalmente proposta un'interpretazione
> sensata dei fenomeni naturali ed artificiali in cui
> sono coinvolte le particelle instabili
>
> Il suddetto paragrafo 10 è fruibile a partire
> dalla pagina con url:
> http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/daULTIMUSaEinstein.htm
>
> A seguire verranno aggiunti i paragrafi
> sull'ETERE
> sul DISCRETO
> sul MOVIMENTO a SCATTI
> sulla TEORIA delle PSEUDO-UNITA'
> sui RIFERIMENTI INERZIALI
> e così via.
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Sunday, October 27, 2002 2:30 PM
Subject: Re: "Da ULTIMUS a Einstein", on-line il pezzo forte.
> E' on-line anche il penultimo paragrafo del sito dentro
> il sito dal TITOLO: "Da Ultimus a Einstein"
>
> e cioè il paragrafo 9 dal
> TITOLO: 9) L'errore dei fisici
>
> e SOTTOTITOLO:
> Il chiaro legame diretto, nell'ambito del DISCRETO,
> fra la velocità e lo spazio, è stato involontariamente
> SPEZZATO dalle comode invenzioni del CONTINUO e
> del TEMPO.
>
> Legame che poi siano stati costretti a RISTABILIRE con
> le trasformazioni di LORENTZ, quando abbiamo scoperto
> l'esistenza di una VELOCITA' LIMITE.
>
> L'errore dei fisici è il semplice NON voler ammettere che
> quelle di LORENTZ sono solo un MODELLO INGEGNERISTICO
> che asseconda abbastanza bene il movimento a SCATTI,
> con l'annessa dilatazione del tempo, dunque, che NON
> è un fenomeno reale, ma solo la conseguenza del fatto
> che NON conosciamo lo SCATTO ELEMENTARE del MOTO.
>
> Il suddetto paragrafo 9 è fruibile a partire dalla
> pagina con url:
> http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/daULTIMUSaEinstein.htm
>
> A seguire verranno aggiunti i paragrafi
> sull'ETERE
> sul DISCRETO
> sul MOVIMENTO a SCATTI
> sulla TEORIA delle PSEUDO-UNITA'
> sui RIFERIMENTI INERZIALI
> e così via.
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Monday, October 28, 2002 10:10 PM
Subject: Re: Trasformazioni di Lorentz
applicate a tre sistemi inerziali.
> > riccas ha scritto nel messaggio con ID:
> > news:146Z133Z224Z2Y1035810231X30179@usenet.libero.it
> > Consideriamo tre sistemi inerziali A, B, e C
> > e supponiamo che A e B si incontrino in un
> > punto dello spazio-tempo 1; A e B sincronizzano
> > i propri orologi.
> > Supponiamo ora che B incroci C nel punto 2 e che
> > C sincronizzi il suo orologio con quello di B.
> > Infine supponiamo che C incontri A nel punto 3.
> > Cosa segneranno nel punto 3 gli orologi di A e C ?
>
> L'esistenza di una velocità limite dimostra chiaramente
> che la Realtà Fisica è discreta, per cui la velocità e lo
> spazio sono legate in modo diretto.
>
> Con il tempo e la dilatazione del tempo che, dunque, non
> sono reali, ma che sono solo delle necessità matematiche
> rispettivamente insite ai modelli ingegneristici delle
> trasformazioni di Galileo e di Lorentz.
>
> A tal fine vedi:
> http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/daULTIMUSaEinstein.htm
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza
Sent: Tuesday, October 29, 2002 4:21 PM
Subject: Re: "Da ULTIMUS a Einstein", on-line il pezzo forte.
> E' on-line anche il secondultimo paragrafo del sito
> dentro il sito dal TITOLO: "Da Ultimus a Einstein"
>
> e cioè il paragrafo 8 dal
> TITOLO: 8) Ho fatto risorgere l'Etere
>
> e SOMMARIO:
> La Realtà Fisica è discreta visto che nel nostro Universo
> accade esattamente ciò che è tipico degli Universi discreti,
> e cioè che sono contemporaneamente le dimensioni globali
> e quelle parziali di questi ultimi che determinano l'esistenza
> di una velocità limite.
>
> Ma il discreto non solo consente di spiegare facilmente
> l'esistenza di una velocità limite e di farci capire che la nostra
> stessa Realtà è discreta, ma ci consente anche di far saltare
> il circolo vizioso in cui è caduta la Fisica negli ultimi 100 anni,
> e che porta dritto all'obbrobrio della dilatazione del tempo.
>
> In sette punti, infatti, riesco a spezzare il circolo vizioso
> di cui sopra, non solo, ma riesco anche a far vedere: sia che
> l'Etere è il discreto stesso, sia che non è vero che l'esperimento
> di Michelson e Morley suggerisce che gli effetti dell'Etere non
> siano rilevabili.
>
> Il suddetto paragrafo 8 è fruibile a partire dalla
> pagina con url:
> http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/daULTIMUSaEinstein.htm
>
> A seguire verranno aggiunti i paragrafi:
>
> - sull'ANNICHILAZIONE del MOTO e della GRAVITA'
> a causa della dilatazione del tempo
>
> - sul MOVIMENTO a SCATTI
>
> - sulla TEORIA delle PSEUDO-UNITA'
>
> - sui RIFERIMENTI INERZIALI
> e così via.
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza.matematica
Sent: Tuesday, October 29, 2002 11:15 PM
Subject: Re: Lo zero.
> > Emilio ha scritto nel messaggio con ID:
> > news:FmDv9.60234$TD1.2708859@news2.tin.it
> > L'insieme N dei numeri naturali in
> > effetti non contiene lo zero, tra l'altro.
>
> 1) Pensi che Peano ritenesse indispensabile
> lo 0 (zero) nella costruzione di tutta l'aritmetica ?
>
> 2) Pensi che lo 0 (zero) sia indispensabile nella
> costruzione di tutta l'aritmetica ?
>
> 3) Pensi che i matematici di oggi reputino indispensabile
> lo 0 (zero) nella costruzione di tutta l'aritmetica ?
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza.matematica
Sent: Wednesday, October 30, 2002 7:45 AM
Subject: Re: Lo zero.
> > > io stesso giofra giofra@freemail.it
> > > ho scritto nel messaggio con ID:
> > > news:lMDv9.94205$%M1.2386210@twister2.libero.it
> > > 1) Pensi che Peano ritenesse indispensabile
> > > lo 0 (zero) nella costruzione di tutta l'aritmetica ?
>
> > Kiuhnm ha risposto nel messaggio con ID:
> > news:doEv9.60600$TD1.2726252@news2.tin.it
> > Non lo so.
>
> Io invece quello che penso l'ho scritto proprio qui
> su questo newsgroup il 20° agosto del 2002
> nell'interessante thread con oggetto:
>
> Zero, Peano, e i suoi 5 postulati: qual'è la verità storica ?
>
> Ho cioè scritto:
>
> " Peano ritengo che pensasse che lo 0 (zero) non è
> indispensabile nella costruzione di tutta l'aritmetica ".
>
> Ma per esserne certi bisognerebbe che si consultasse
> e si studiasse meglio il suo famoso libro con i suoi assiomi
> ed altro, ovvero il libro:
>
> "Arithmetices principia, nova methodo exposita"
> pubblicato nel 1889.
>
> Trovo comunque SORPRENDENTE che a distanza di oltre
> 100 anni dalla pubblicazione del suo libro, non si sia
> fatto ancora chiarezza su questo punto, e cioè se
> Peano ritenesse INDISPENSABILE o meno lo 0 (zero)
> nella costruzione di tutta l'aritmetica.
>
> Tanto è vero che in letteratura (quella moderna, italiana
> e straniera) a Peano viene attribuito sia l'inserimento che il
> NON inserimento dello 0 (zero) nei suoi assiomi.
>
> Qualcuno è in grado di dare una risposta DEFINITIVA alla
> domanda:
>
> Peano riteneva SI o NO indispensabile lo 0 (zero) nella
> costruzione di tutta l'aritmetica ?
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza.matematica
Sent: Wednesday, October 30, 2002 10:52 AM
Subject: Re: Lo zero.
> > Emilio ha scritto:
> > So che hai inventato una notazione particolare
> > decimale senza usare la cifra 0.
> > Se tu l'avessi fatto in notazione binaria avresti
> > usato solamente una cifra: l'uno.
>
> Dalla pagina con url:
> http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/dibattiti.htm
> nella sintesi del dibattito n.13 che si svolse sul
> newsgroup it.scienza
> dal 6°/ottobre/2001 al 14°/ottobre/2001 )
> si legge:
>
> **********************
> I numeri binari della MOC sono:
> 1=uno
> 2=due
> 11=tre
> 12=quattro
> 21=cinque
> 22=sei
> 111=sette
> 112=otto
> 121=nove
> 122=dieci
> 211=undici
> 212=dodici
> 221=tredici
> 222=quattordici
> e così via.
> *********************
>
> #
> #
> #
>
> > Tu usi invece un sistema a base 10
> > anzichè a base 2 con però lo zero
> > (da te chiamato ç)
>
> La MOC è esattamente una matematica senza 0 (zero)
> in base dieci, con il simbolo ç che è precisamente il
> numero dieci.
>
> #
> #
> #
>
> > Poi per definire somma e prodotto lo 0 (zero)
> > è fondamentale, è una proprietà
> > fondamentale di essere elemento neutro
> > della somma ed azzeratore nel
> > prodotto.
> > Nel caso del prodotto ha il potere di un
> > numero infinito.
>
> Eppure nella mia MOC, pur non esistendo un
> simbolo per il NULLA (il nostro attuale zero),
> si riescono a fare tutte e quattro le operazioni
> matematiche (con numeri interi e non)....come mai ?
>
> A tal fine si veda l'appendice n.1 sulla pagina con url:
> http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/appendice.htm
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza.matematica
Sent: Wednesday, October 30, 2002 5:13 PM
Subject: Re: Lo zero.
> > emilio ha scritto nel messaggio con ID:
> > news:aportu$m9j$1@news.newsland.it
> > Ma in 3 bit ad esempio come fai ?
>
> Dalla pagina con url:
> http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/dibattiti.htm
> nella sintesi del dibattito n.13 che si svolse sul
> newsgroup it.scienza
> dal 6°/ottobre/2001 al 14°/ottobre/2001 )
> si legge:
>
> *************************************
> La rappresentazione MOC con un numero fisso
> di bit (registro), in modo univocamente comprensibile,
> e per esempio a 4 bit, è possibile.
>
> Si possono infatti rappresentare tutti i numeri da
> quindici a trenta.
>
> E non serve un marcatore che dica quando comincia
> il numero, basta settare i registri in partenza al valore
> 2222, e non al valore 0000.
>
> Rimangono è vero fuori i primi quattordici numeri, ma
> questo, ai fini della realizzazione di un calcolatore,
> non dovrebbe costituire un problema.
> *************************************
>
> Emilio, prima di scrivere, faresti bene a leggere
> le cose che ho già scritto, non solo, ma sarebbe
> anche utile che tu ti rendissi conto che le tue
> stesse osservazioni mi sono già state sottoposte
> su questo newsgroup e su it.scienza da un professore
> universitario.
>
> Osservazioni fatte tutte cadere una ad una.
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza.matematica
Sent: Friday, September 06, 2002 7:32 AM
Subject: Re: ADDIZIONE: QUESTA MISTERIOSA OPERAZIONE ;)
> > NetScan ha scritto
> > nel messaggio con ID:
> > news:3D77ED04.9000508@null.it
> > Tu giofra hai scritto:
> > "Rimangono è vero fuori i primi quattordici numeri,
> > ma questo, ai fini della realizzazione di un calcolatore,
> > non dovrebbe costituire un problema."
> > Non me lo dica...
>
> Riservare della memoria all'interno di una macchina
> elettronica a dei numeri particolari non costituisce
> un problema.
>
> Giovanni.
----- Original Message -----
From: giofra giofra@freemail.it
Newsgroups: it.scienza.matematica
Sent: Wednesday, October 30, 2002 6:54 PM
Subject: Re: Lo zero.
> > Emilio ha scritto nel messaggio con ID:
> > news:IwUv9.52276$aL4.1585501@news1.tin.it
> > Tutta questa complicazione
> > PER RISOLVERE QUALE PROBLEMA ?
>
> Nella mia matematica senza un simbolo
> per il NULLA fa capolino solo il DISCRETO,
> come è possibile che la matematica corrente
> contempli il DISCRETO ed il CONTINUO ?
>
> A questa domanda credo di aver ampiamente
> risposto.
>
> E fino al punto di rendere ridicola la
> teoria della dilatazione del tempo di Einstein.
>
> Vedi il sito dentro il sito attualmente in allestimento,
>
> ma con i 3 più CLAMOROSI paragrafi già inseriti
> proprio in questi giorni (l'8, il 9 ed il 10),
>
> a partire dalla pagina di presentazione con url:
>
> http://members.xoom.virgilio.it/ultimus/daULTIMUSaEinstein.htm
>
> #
> #
> #
>
> > Ultima domanda: esiste un simbolo per il nulla ?
>
> No, non esiste un simbolo per il nulla visto
> che non occorre.
>
> > Te lo chiedo perchè forse sarebbe carino fare
> > una calcolatrice in questa notazione, forse l'hai già fatta.
>
> No, non l'ho già fatta.
>
> Giovanni.