La
durata X, dell'anno tropico, in sostanza, è
la risposta alla domanda:
dopo quanto tempo, a partire da questo
istante, l'asse polare della Terra, si ritroverà,
nello Spazio, nelle medesime condizioni di inclinazione,
rispetto all'eclittica ?
La
risposta sarebbe: la durata Y di un anno
siderale. C'è però la precessione, per cui
l'asse polare della Terra si ritroverà, nello Spazio,
nelle medesime condizioni di inclinazione,
rispetto all'eclittica, un pò prima di Y,
ovvero:
circa (Y-20 minuti)=X.
E
qui finisce il discorso precessione:
anno siderale e anno tropico, hanno,
cioè, ognuno a suo modo, la loro durata,
che rimane immutata nel tempo, e
con la prima maggiore della seconda.
Poi
c'è il fenomeno delle maree, che
con la precessione, in pratica, non
c'entra niente.
Per
capire allora perchè, un rallentamento
della rotazione della Terra attorno all'asse
polare, provoca una diminuzione dell'anno
tropico, usiamo un pò di immaginazione.
Immaginiamo
allora un Mondo dove,
per semplificare, esistono le stagioni
(l'asse polare è cioè inclinato),
ma la precessione non esiste.
In
questo Mondo, un giorno è lungo 24 delle
nostre ore, e poichè non c'è la precessione,
l'anno siderale e l'anno tropico, coincidono,
e facciamo che siano uguali a 100 giorni
(annoMondo=100 giorni).
Il
che significa che dopo 100 giri intorno al
suo asse polare, questo Mondo si ritroverà, nello Spazio,
lungo l'eclittica, nel medesimo punto
da dove era partito, non solo, ma anche con
l'asse polare inclinato nello stesso modo.
Questo
Mondo non ha lune, ed allora
immaginiamo che, a partire da questo
istante, questo Mondo dimezzi la velocità
di rotazione attorno al suo asse polare,
a causa dell'impatto con un grosso asteroide.
Sempre
ipotizzando che non ci sia precessione,
e che l'inclinazione dell'asse polare non sia
cambiata, da questo momento, solo fra 50 giri
intorno al suo asse polare, questo Mondo si
ritroverà, nello Spazio, lungo l'eclittica, nel medesimo punto
in cui è adesso, e con l'asse polare
inclinato nello stesso modo in cui è adesso.
Una
persona di siffatto Mondo, percepirà
che l'annoMondo, rispetto a prima dell'impatto,
si è dimezzato, ed, infatti, ora dura, non più
100, ma solo 50 giorni.
Ma tale siffatta
diminuzione dell'anno tropico è, in realtà,
solo apparente. L'annoMondo, infatti, è adesso, effettivamente,
lungo 50 giorni, ma, in realtà, la sua durata rimane
immutata, visto che, contemporaneamente, il giornoMondo
passa da 24 a 48 ore.
Il tempo,
quindi, non è affatto cambiato,
ma è solo cambiato il modo
di percepirlo:
- mentre prima dell'impatto
l'annoMondo era lungo 100 giorni,
con questi ultimi lunghi, ognuno, 24 ore
- dopo l'impatto l'annoMondo sarà
lungo solo 50 giorni,
ma con ognuno di questi che ora dura 48 ore.
I
cittadini di quel Mondo sanno cosa è
in realtà avvenuto, e per
riportare il giorno ad una durata pari a
24 ore, decidono di dimezzare
la velocità di rotazione
delle lancette dei loro orologi.
In
tal modo, però, l'annoMondo, che rimane lungo 50 giorni,
perde metà delle sue ore.
In modo
analogo si spiega la diminuzione dell'anno tropico
della Terra di 1 secondo ogni 200 anni,
dato che, a causa del rallentamento
della sua rotazione intorno all'asse polare,
provocato fondamentalmente dalle maree,
periodicamente fermiamo il tempo,
cancellando frazioni
di secondo dal nostro tempo.
In
realtà, anche questa diminuzione dell'anno
tropico, per entrambi i pianeti (Mondo e Terra),
è solo apparente, dato che,
sia dopo il forzato rallentamento delle lancette
degli orologi, e sia dopo la forzata sosta di queste
ultime, le ore durano di più.