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Il San Carlo è il più
antico teatro operante in Europa.
Costruito nel 1737, non ha mai sospeso le sue stagioni eccetto nel periodo
compreso tra il maggio 1874 e il dicembre 1876 allorché, a causa della grave
crisi economica di quegli anni, vennero meno le abituali sovvenzioni.
Il San Carlo fu costruito per volontà del sovrano Carlo di Borbone.
Egli, infatti, nell'ambito del rinnovamento urbanistico volto a dare a Napoli un
aspetto più consono al suo recente ruolo di capitale di un regno autonomo,
ritenne opportuno che un nuovo teatro svolgesse la funzione di rappresentanza
del potere regio, prendendo così il posto del piccolo e vetusto (era stato
eretto nel 1621) San Bartolomeo.
Il 4 marzo 1737 fu firmato il contratto con l'architetto Giovanni Antonio
Medrano, Colonnello del Reale Esercito, e con l'appaltatore Angelo Carasale, già
direttore del S. Bartolomeo e quindi uomo di fiducia del sovrano.
Otto mesi dopo l'inizio dei lavori, il 4 novembre, il teatro era già ultimato.
Il San Carlo fu inaugurato con l'opera Achille in Sciro di Metastasio, con
musica di Domenico Sarro che diresse l'orchestra e tre balli creati da Gaetano
Grossatesta. Le scene furono di Pietro Righini.
Quando Napoli fu attraversata dalla tempesta che condusse alla proclamazione
della Repubblica Partenopea (gennaio-giugno 1799) il Teatro del Re cambiò la
propria denominazione in Teatro Nazionale.
La notte del 12 febbraio il teatro fu completamente distrutto da un incendio.
L'evento gettò Napoli
nel lutto e fu raccontato con emozione dai giornali di tutta Europa. Ma soltanto
dieci mesi dopo, alla fine dello stesso anno, gli stessi giornali con meraviglia
ed ammirazione diedero la notizia che il San Carlo era già risorto.
Fu re Ferdinando (divenuto Ferdinando I dopo il Congresso di Vienna e la
restituzione ai Borbone del Regno) ad ordinare, sei giorni dopo l'incendio, che
il San Carlo venisse ricostruito senza indugi.
L'incarico fu affidato allo stesso Niccolini, con l'impegno di rifarlo tale e
quale com'era prima dell'incendio.
In realtà Niccolini diede all'architettura del teatro una chiara impronta
neoclassica: il portico e la facciata furono rifatti; la sala fu abbellita con
nuove decorazioni, opera di Camillo Guerra e Gennaro Maldarelli, tra cui i fregi
sui parapetti dei sei ordini di palchi ed un bassorilievo e un orologio nel
sottoarco del proscenio; il palco reale fu ampliato: sul soffitto fu aggiunta
una gigantesca tela ("velario"), tutt'ora esistente, di Giuseppe Cammarano:
«Apollo che presenta a Minerva i più grandi poeti del mondo»; fu dipinto un
nuovo sipario, poi sostituito nel 1854 con un altro, ancora in uso, di Giuseppe
Mancinelli «Il Parnaso»; inoltre venne sensibilmente migliorata l'acustica
(ancora oggi unanimamente considerata perfetta) e fu ampliato il palcoscenico,
che oggi misura mt. 33.10 x 34.40.
A tutt'oggi la sala appare così come la vide Stendhal la sera della sua seconda
inaugurazione, il 12 gennaio 1817: «...non c'è nulla in tutta Europa, che non
dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea. Gli occhi ne
restano abbagliati, l'anima rapita...».
Indirizzo
Napoli, Via San Carlo (di fronte alla "Galleria Umberto I")
VISITE GUIDATE del Teatro
Orari
Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso alle ore
18.40)
Sabato e Domenica dalle ore 9.00 alle ore 18.00 (ultimo ingresso alle ore 17.40)
Prezzi
EUR 5,00 Adulti
EUR 3,00 fino ai 18 anni
Note
Le visite sono effettuate anche in lingua Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo.
Biglietteria Teatro
Servizio di prenotazione e acquisto biglietti disponibile in Hotel per tutta la
Stagione di Opera, Balletti e Concerti del teatro.
E' possibile usufruire del servizio anche al momento della prenotazione del
soggiorno, prima della data d'arrivo prevista in Hotel; gli ospiti riceveranno i
biglietti direttamente alla Reception.
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