Questa paginetta sarà da sistemare. Nonobepi non ricorda bene ....la storia, ma non appena incontrerà Fausto, ripasserà con lui i ricordi, e la sistemerà. Ok ?
Austria, 1980 circa. Dottor Brino, Carlo, Fausto e nònobèpi a temoli sul Mhöln. Due vetture cariche
di canne, piombi, ami, guadini e tanta voglia di pescare. Adunata a Ponte nelle Alpi, al mattino presto di un lontano mercoledì.
Destinazione Winkler, nella Carinzia. Operazione temolo. Nònobèpi di temoli aveva solo sentito
parlare in TV e letto qualcosa sulle pagine delle numerose riviste specializzate. Mai toccato un temolo
prima. L'esperto era il dottor Brino, lui i temoli li conosceva bene, prima quelli targati Piave e successivamente quelli
della vicina Austria. Lì era di casa. Organizzò tutto lui, canne, camole, ballerini, meglio dire " balleroni " sugheri piombati
adatti alla forte corrente del Mhöln. Il resto della truppa era come me, mai visto un temolo. Nònobèpi si era unito al
gruppo più per curiosità e spirito di avventura che per la voglia di esercitare un tipo di pesca che esulava da quella
a cui ero abituato. Insomma ero più turista-fotografo che pescatore. Ponte nelle Alpi, Cortina, a Prato Drava dogana, per poco
non perdiamo Carlo. Neanche a farlo
apposta: carta d'identità scaduta, solo la buona volontà e gli ottimi rapporti tra le due frontiere ci consentirono, di non
perdere un componente la comitiva.
Ottenere il permesso per oltrepassare il confine, non è stato facile, ma ci riuscimmo.
Arriviamo a Winkler, alloggiamo in un bel alberghetto, sulla cui
entrata leggo una data, 1886. Credo sia la data in cui fu costruito lo stabile. I permessi ce li fecero all'albergo. Tutto
pronto, si va a temoli. Rimontiamo in macchina e ci portiamo qualche chilometro più a nord. Cominciamo a mettere
in acqua i nostri attrezzi. Dotór. Dopo giorni di teoria ci troviamo di fronte la realtà, sempre diversa da quello che uno
s'immagina. Il fiume Mhöln in certi punti è impetuoso e ci vuole molta abilità a far scorrere le camole con in fondo
" il ballerone ", abilità che nònobèpi proprio non ha. Devo improvvisare come pure Carlo e Fausto. Di quel giorno,
oltre all'impatto con l'acqua austriaca, ricordo lo " scontro " che la mia capoccia ebbe con un tubo di scarico che
sporgeva da sotto il ponte, non me ne accorsi ed andai a sbattere violentemente come solo " un addormentato " può fare.
Controllo medico sul posto, nulla di grave, ma ti assicuro che stavo meglio prima dello " scontro ". L'unico
che catturò dei temoli fu il " dotór ", per la precisione due che assieme alle tre trote fario ci permisero di
rientrare in albergo .... quasi soddisfatti. " 'l dotór " di sicuro. Il giovedì andò meglio per tutti. Qualcosina partammo
con noi ed il rientro fu senz'altro più allegro per tutti. Il venerdì mi dedicai alla pesca alla trota. Ne catturai un paio
per poi passare di nuovo al temolo. Il sabato mattina salutai gli amici con un po di invidia, il dovere innanzitutto.
Partii solo soletto per rientrare nella mia Ponte e onorare gli impegni assunti per quel dì.
nònobèpi
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