Muto indemoniato


Muto indemoniato

Monastero

Guarigione di un muto indemoniato
Questo mutismo non è dalla natura ma è dovuto ad un assalto del demonio. Essendo muto non poteva pregare con la sua voce e neppure poteva chiedere che lo portassero dal Signore perché era imprigionato non solo nella lingua ma anche nell’anima.

Ecco perché era necessario che fosse portato dai suoi amici, ed il Signore non potendo esigere da lui la fede, lo guarisce subito. E scacciato il demonio il muto parlò.
(Crisostomo).

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Vangelo - Matteo [9,32-34]

Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto incominciò a parlare e la folla, presa da stupore, diceva: "Non si è mai vista una cosa simile in Israele!". Ma i farisei dicevano: "Egli scaccia i demoni per opera del principe dei demoni".

Esegesi - Vangelo Matteo [9,32-34]

Siamo giunti alla fine del Capitolo nove, dopo che l'evangelista Matteo narra la guarigione di un paralitico disteso nel suo lettuccio, il ritorno in vita della figlia di Giàiro, la guarigione della donna emorragica e dei due ciechi.

Ora Matteo ci racconta il risanamento di un uomo che non poteva parlare a causa di un demonio, mettendo in evidenza il contrasto delle due reazioni: da un lato lo stupore e la meraviglia della folla per la moltitudine dei prodigi, la rapidità e il modo con cui vengono operati; dall'altro lato la rabbia dei farisei, che non potendo negare i fatti, si appellano a un'accusa falsa e infamante: "Egli scaccia i demoni per opera del principe dei demoni".

La risposta di Gesù la ritroviamo nel Capitolo terzo di Marco: "Come può satana scacciare satana? Se un regno è diviso in sé stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in sé stessa, quella casa non può reggersi. Alla stessa maniera, se satana si ribella contro sé stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire [...].

In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna". E questo Gesù lo enuncia poiché di Lui dicevano: "E' posseduto da uno spirito immondo".
(Mc 3,23-30).

L'unico peccato imperdonabile è attribuire l'opera dello Spirito Santo ad uno spirito maligno, così come facevano i giudei con Gesù: non riuscire a riconoscere il Figlio dell'uomo per quello che è può essere comprensibile e anche perdonabile, ma non riuscire a riconoscere la fonte del suo potere è inscusabile. L'opposizione dei giudei nasce dalla loro malvagità e nel giudizio finale essi saranno severamente giudicati per tali bestemmie.

Il messaggio di Gesù è una forza che guarisce e libera le persone da ogni infermità. Queste guarigioni sono immagini di una salvezza integrale che Gesù offre a tutti noi, come già a suo tempo l'evangelista poté constatare, avverandosi ciò che fu profetizzato da Isaia: "Eppure, Egli portò le nostre infermità, e si addossò i nostri dolori".
(Is 53,4)

La parola di Gesù è un messaggio di vita e di salvezza che solo la fede può illuminare: con essa e attraverso essa potrai scorgere quel tesoro di cui parla Gesù quando dice "Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo".
(Mt 13,44-45)

Non lasciarti deviare dai sobillatori, non smettere di tenere accesa la fiamma ardente della speranza e alimenta costantemente la tua fede in Gesù, il "Dio che salva" e che ci vuole tutti liberi da quelle infermità e da quei peccati che non ci permetterebbero di trovare il nostro "tesoro nascosto", di accedere senza indugi al Regno dei cieli.