Moltiplicazione dei pani


Gesù moltiplica cinque pani d'orzo

Monastero

Moltiplicazione di cinque pani e due pesci
Gesù attraverso il miracolo della moltiplicazione di cinque pani e due pesci sfama una moltitudine di cinquemila uomini, e rimangono come avanzo dodici ceste.

Gesù attraverso questo segno della moltiplicazione dei pani si presenta come il Massia, il Profeta che deve venire al mondo.

Le docici ceste evoca le docici tribù di Israele che si deve radunare attorno a Gesù il Messia.

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Vangelo - Marco [Mc 6, 30-44]

Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: "Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po'". Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: "Questo luogo è solitario ed è ormai tardi; congedali perciò, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare". Ma egli rispose: "Voi stessi date loro da mangiare".

Gli dissero: "Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?". Ma egli replicò loro: "Quanti pani avete? Andate a vedere". E accertatisi, riferirono: "Cinque pani e due pesci". Allora ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull'erba verde. E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta. Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai discepoli perché li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti. Tutti mangiarono e si sfamarono, e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.

Esegesi - Moltiplicazione dei pani e dei pesci di Marco

Questo miracolo di Gesù è l'unico ad essere narrato in tutti e quattro i Vangeli, per il suo significato simbolico e per il riferimento neotestamentario del dono della manna (Es 16,4-35): svela che Gesù è il profeta annunziato da Mosè e alla fine preannuncia il dono dell'Eucaristia, che diventa realtà a partire dall'ultima Cena.

Gesù aveva invitato i discepoli per riposare un poco in un luogo del deserto, la moltitudine percepisce che si è recato sull'altra riva del lago, va dietro di lui ed arriva prima. Una grande folla infatti si raggruppa rapidamente attorno ai Dodici e al loro Maestro, a tal punto da suscitare in Gesù profonda commozione: vede quella moltitudine che l'aspetta, si rattrista "perché erano come pecore senza pastore". I Farisei e gli Scribi che avrebbero dovuto ammaestrare il popolo nei precetti di Dio, non si curavano che delle loro tradizioni, e il popolo viveva lontano da Dio. Gesù ne ha compassione e prende ad istruirlo.

Il tempo passa e giunge la sera; i discepoli, preoccupati, chiedono a Gesù di lasciar andare la gente. Dal vangelo di Giovanni sappiamo che fu l'apostolo San Filippo a rivolgere a Gesù questa osservazione, affermando che lì nel deserto non era possibile trovare da mangiare per tanta gente.

Gesù dice: "Dategli voi da mangiare!": vuole provvedere alla folla non solo con il cibo spirituale, ma anche con quello materiale. Ma loro si meravigliano: "Vuoi che andiamo a comprare pane per duecento denari?". Domanda: "Quanti pani avete? Andate a vedere". La risposta è cinque pani e due pesci, troppo pochi per sfamare tutta quella moltitudine! Ma Gesù ordina ai presenti di sedersi in gruppi e così fa la folla, disponendosi in gruppi ordinati di cento e di cinquanta sull'erba verde. La sottolineatura non è casuale, perché evoca quei pascoli verdeggianti cui guida il "Dio pastore", cantati anche nel Salmo 23 e ricordati durante l'Esodo.

"Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione", spezzò i pani e li diede ai discepoli perché li distribuissero: questo modo di parlare e i gesti che lo accompagnano fanno pensare alla celebrazione della Cena del Signore e anticipano la celebrazione dell'Eucarestia.

"Tutti mangiarono e si sfamarono, e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci". Le dodici ceste di pane avanzato dimostrano quanto il miracolo abbia superato tutte le attese, andando oltre le necessità dei presenti, e alludono alla straordinaria diffusione che avrà questa Parola grazie alla missione dei Dodici.

Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini": un altro richiamo simbolico che rimanda alla moltitudine affamata nel deserto, per la quale - durante l'Esodo - fu Mosè a ottenere da Dio il dono della manna.

Anche noi, quando necessitiamo di essere "sfamati", supplichiamo Gesù che ci accompagni con la Sua parola, come riportata nel Vangelo, per colmare ogni nostra insoddisfazione, delusione, e angoscia, fino al crepuscolo della nostra vita.