$ PECUNIA POWER $ Giri di vite e giri di soldi |
Diario della crisi: 2010 - trentunesimo mese di SETTANTADUE (ho aggiunto un anno).
Bisogna cambiare nome alla crisi: è degenerazione sociale!
SAGGIO BREVE
Tendenze economiche per l’autunno – secondo atto
02 settembre 2010
Di F. Allegri
Ho scelto per questo saggio lo stesso titolo della mia ultima pagina del diario sulla crisi economica perché voglio riprendere, puntualizzare, approfondire e allargare quel ragionamento.
Ho detto che non mi aspetto disastri per l’autunno e che temo di più fine dicembre ed inizio gennaio, considero grigio tutto l’inizio del 2011 anche perché credo che in quel periodo l’Italia sarà politicamente molto debole.
Oggi voglio ripartire dagli USA, ma tornerò in Europa dato che proprio oggi il Fondo monetario internazionale ha criticato il debito pubblicò di Italia e Portogallo. Io ho paura del Portogallo, per me la crisi di quel paese è l’unica probabile da oggi a 6 mesi e so che la cura sarebbe una nuova svalutazione dell’euro. Come sapete io invoco quello sciroppo a prescindere da tale crisi e in via preventiva. Del resto se tutte le altre cure possibili non sono disponibili …. per varie ragioni e non ragioni.
Partiamo dalla crisi USA, vi dico subito che trarrò vari spunti dal blog di Corrias, Gomez, Travaglio, in particolare dalla prima parte dal pezzo “Geronzocrazia” del 27 Aprile 2010 pubblicato anche su Il Fatto Quotidiano. Lo scritto fa un parallelo USA Italia sul tema dei profittatori della crisi e parla delle leggi contro le intercettazioni del ministro Alfano. In contemporanea da molte informazioni utili sugli USA e la crisi di questo paese. Non mi occuperò del parallelismo che ha limiti metodologici, ma solo dei dati e delle informazioni dagli USA. Nel pezzo che scrivo ci sarà un convitato di pietra ovvero il nuovo scritto di Nader che ho già letto e che tradurrò nei prossimi giorni: un capolavoro! Non faccio anticipazioni, però.
Il blog di Travaglio ci dice: “ … Nelle stesse ore la Sec, l’autorità americana di controllo sulla Borsa, incriminava per frode la Goldman Sachs, GIÀ NEL MIRINO DI UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA DEL CONGRESSO, che si riunisce anche nei weekend per incastrare meglio la prima banca Usa, accusata di avere speculato sulla crisi finanziaria mondiale. Le prove sono le intercettazioni di mesi e mesi di e-mail scambiate da dirigenti e manager del colosso bancario nel 2007-2008, mentre i mercati americani e poi mondiali tracollavano. Mail che ricordano per sciacallaggine le telefonate dei costruttori italiani esultanti alle prime scosse di terremoto a L’Aquila.”
Quando Travaglio ricorda la commissione del Congresso cita l’inchiesta di Dennis Kucinich che io (forse il solo) misi in un mio articolo a dicembre dell’anno scorso! (vedi anche Mondo Piccino 103).
Per il resto vi dico che sarà duro portare in fondo tale inchiesta, se non altro abbiamo avuto una riforma finanziaria che è quella che volevano anche i democratici più progressisti e i conservatori moralisti. Resta la questione di Elizabeth Warren, ma al momento non conosco questa signora e non credo che sia l’unica in grado di presiedere la nuova agenzia creata. Se gli USA avessero solo lei, avrebbero molti più problemi di quanto si dice.
PER CONTINUARE, VI INVITO AD ATTENDERE IL PEZZO DI NADER INTANTO IO TRASCRIVO ALCUNE INTERCETTAZIONI GOLDMAN: - “Buone notizie!”, tripudiavano due manager Goldman subito dopo il crac dei mutui Washington Mutual. “Siamo messi bene, stiamo per fare soldi a palate!”, gongolava un altro all’annuncio che le agenzie di rating avevano declassato la solvibilità di 32 miliardi di titoli. Goldman scommetteva sui ribassi del mercato, un giorno incassò 51 milioni di dollari in una botta e il direttore finanziario David Viniar festeggiò: “Ecco cosa succede a quelli che non sono corti come noi”.
A suo tempo trattai questi temi e riscontro che Kucinich mise in risalto altre questione, qui mi interessa sostenere che in ogni tragedia ci sono i sommersi, i salvati e gli avvantaggiati. Nader ha sostenuto spesso queste cose con il suo stile molto english: nel prossimo scritto ci costringerà a fare il passo avanti. Io da queste asserzioni capisco pure che Goldman non teme per il suo futuro e nemmeno per quello degli USA!
Travaglio ha ragione anche in un’asserzione successiva ovvero quando dice: “Commissione bipartisan: repubblicani e democratici insieme per difendere i cittadini dagli speculatori”. I nomi che stanno dietro questo concetto, cari lettori, li conoscete meglio di altri.
Anche la Sec è sotto inchiesta, c’è una nuova guida, un tal Robert Khuzami (nominato da Obama) e l’inchiesta contesta il dirigente precedente che era un sostenitore dell’ex presidente e da lui nominato.
Travaglio ci ricorda che: “l’indagine colpisce soprattutto la gestione del repubblicano Cox, eppure è stata sollecitata dal senatore repubblicano Chuck Grassley, infaticabile cacciatore di evasori fiscali (lì la destra è contro gli evasori)”.
Qui va detto che (in USA) molti senatori hanno la loro sfera di indipendenza dal partito e dai colleghi del gruppo, magari molti sono più legati alle stesse lobby che finanziano la loro campagna elettorale …
Al momento, non tremo pensando al futuro economico di USA, Europa ed Italia e mi affaccio sul terrazzo del tempo per osservare un periodo di 3 mesi, di più ora non voglio e forse non posso!
Una crisi portoghese eventuale sarebbe affrontata come fecero per la Grecia e i nodi verrebbero al pettine solo per quei paesi (permettetemi di definirli così) “parafulmini” che pagano per tutti o quasi. Di sicuro, la Spagna e il Portogallo sono una sorta di scudo o diga per l’Italia.
IL NOSTRO PAESE PUÒ AVERE DEI PROBLEMI SOLO DOPO DI LORO, CON UN’UNICA ECCEZIONE CHE SI PUÒ VERIFICARE OVVERO UN PERIODO DI MESI D’ASSENZA DI UN GOVERNO POLITICO CAPACE DI SCELTE URGENTI (EVENTUALI) DI POLITICA ECONOMICA. GIÀ IN PASSATO ABBIAMO AVUTO TANTI GOVERNICCHI E ANCHE DELLE LUNGHE TRANSIZIONI TRA DUE DI QUESTI. IN PERIODI DI CRISI INTERNAZIONALE: NON POSSIAMO PIU’ PERMETTERCI VUOTI POLITICI!
Ho paura del default italiano? No e a livello economico è impossibile che si verifichi prima di 3 anni, ogni debito statale non è una massa informe o una valanga. Ogni cifra che lo compone è caratterizzata anche da una data di scadenza che prevede l’estinzione o il rinnovo e parti del nostro debito andranno rimborsate tra 30 anni, altre (in piccola parte) sono addirittura eterne!
Il debito italico a breve invece è nelle mani di speculatori e degli ignari spericolati, ma questo non ditelo troppo in giro anche perché i secondi fanno affari con i primi!
In nostro debito statale si può dividere in 2 parti: il 60% del debito è straniero, circa il 40% è in Italia, al momento non sono in grado di ponderare le scadenze, ma vi dico che la finanza internazionale può manovrare al massimo un 5% del nostro debito, in poche parole siamo al riparo dalle spinte forti per affogarci, economicamente e finanziariamente!
In ogni caso gli italiani potrebbero ricomprare quei titoli e non dimenticate che i privati italiani hanno crediti pari quasi al 70% in più rispetto al debito statale. Lo stato italiano è indebitato con i suoi cittadini! Solo un paese formato da cittadini indebitati deve temere l’insolvenza per il debito statale.
PERCHE' GLI ITALIANI SONO RICCHI E IL LORO PAESE E’ INDEBITATO?
Darò due risposte, una di sinistra e l’altra di destra.
A sinistra direbbero perché c’è l’evasione fiscale, a destra perché i governi della prima repubblica si indebitarono per arginare il pericolo comunista crescente. Sono due ragioni valide, ma i preferisco la terza che è in parte leghista, ma io guardo alla Germania. L’Italia è indebitata perché la sua struttura è costosa e fa troppe cose, anche superflue. Poi io considero il federalismo un possibile aggravamento dei mali dello stato, l’ho già scritto!
Non so dirvi al momento se il Portogallo cadrà e credo che non avrò in anticipo la notizia di un eventuale crollo, ma sono altrettanto convinto che una crisi di tale paese sia affrontabile a livello europeo ed internazionale. Ora meglio che in altri momenti, visto che gli USA dispongono di quei 50 miliardi di dollari che ho citato in vari scritti, poi leggerete il nuovo scritto di Nader.
In ogni caso rammentate che finché l’Italia avrà un risparmio privato, avrà una speranza!
-----
› Per leggere l'archivio: 114 - 115 - 116 - 117 - 118 - 119 - 120 - 121 - 122 - 123 - 124 - 125 - 126 - 127 - 128 - 129 - 130 - 131 - 132
SOMMARIO DEGLI ULTIMI ARTICOLI:
132 - 28/08/2010 Tendenze economiche per l'autunno
131 - 19/08/2010 POLITICA ED ECONOMIA - PER ME VOTEREMO PRESTO, CON IL RISCHIO DI UNA NUOVA CRISI FINANZIARIA INTERNAZIONALE + uno scritto di Travaglio su Fini: "Lo colpiranno in ogni modo".
130 - 17/08/2010 Economie gialle e verdi in tempi di crisi
129 - 16/08/2010 Antichità e menzogne (del prof. I. Nappini)
128 - 11/08/2010 Il cadavere della vecchia borghesia (del prof. I. Nappini)
127 - 03/08/2010 30 mesi di crisi e il treno tedesco
126 - 16/07/2010 Quali sviluppi per la crisi: dal fantasma greco a quello dietro l'angolo
125 - 27/06/2010 Lo spettro della crisi sull'Europa: le novità di questi giorni!
124 - 08/06/2010 Considerazioni sulla crisi in corso e futura
123 - 02/06/2010 Morti bianche. Diario dal mondo del lavoro
122 - 13/05/2010 La seconda grande pioggia di carta ....
121 - 09/05/2010 Quando a Pisa salvano l'acqua
120 - 01/05/2010 La crisi di Maggio
119 - 16/04/2010 Nuovo crollo di borsa a New York: come previsto e preannunciato
118 - 10/04/2010 Sui vari volti della crisi partendo dall'empolese (fino ad uno scritto di J. Halevi)
117 - 30/03/2010 Misure "urgenti" per contrastare la crisi economica (parte finale)
116 - 17/03/2010 Misure "urgenti" per contrastare la crisi economica (parte prima)
115 - 17/03/2010 La crisi tra piccole imprese leghiste e cassintegrati democratici
114 - 10/03/2010 Un'interessante banca senza interessi
› Per leggere la periodica Lettera di Ralph Nader clicca QUI
03.09.10 01.57