CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

[06 Maggio 2011]

Nell’Interesse Pubblico

Dalla Carità alla Giustizia

Di Ralph Nader

Nella sera del 4 maggio, il giorno prima che lui si unisse a dozzine di miliardari riuniti da W. Buffett e B. Gates a Phooenix, Arizona per discutere di come potrebbero spendere più di metà della loro ricchezza per “lavori buoni”, l’imprenditore dei media, l’avvocato della pace e l’ambientalista; T. Turner si unì a un altro miliardario Peter B. Lewis (presidente di Progressive Insurance) e a me alla New York Public Library per discutere un soggetto simile.

C-SPAN coprì l’evento.

L’evento era titolato: Miliardari contro Speculatori, Passare dalla Carità alla Giustizia”.

C’è’ stato uno scambio a vasto raggio prima della discussione come impegnati nel civile, come tra alcuni dei notabili che erano là, inclusi Lewis Lapham della Quarterly di Lapham, Amy Goodman di Democracy Now, Victor Navasky (columbia Journalism School), Patti Smith (cantante, poeta e autrice), Mark Green (autore di Losing Our Democracy), e Eugene Jarecki, regista di film documentario (Why We Fight) e autore di The American Way of War.

Il punto di partenza per il nostro discorso fu il mio lavoro di finzione politica “Only the Super Rich Can Save Us!”

Turner e Lewis furono due delle 17 persone reali, molto ricche, guidate da Warren Buffett, che in ruoli inventati decisero di mettere il loro denaro, i contatti e mezzi dietro una mobilitazione di massa della gente per fare le riforme in ritardo da tempo.

Quali sono le possibilità di un piccolo numero di molti mega ricchi che mettono ampie risorse dietro i cambiamenti di base che beneficiano la gente ma turbano gli interessi forti?

Temi come il salario vitale, Medicare per tutti, e la severità per il crimine societario erano parte dell’agenda per i Meliorists caratterizzati nel mio libro.

La differenza tra la giustizia e la carità è portata al potere per beneficiare la gente.

I miliardari non lavorano insieme, si servono di dipendenti che lavorano insieme, disse Lewis.

Tuttavia, aggiunse, così spesso nessuno sa come fare ciò. Lewis spese $ 20 milioni per aumentare la partecipazione dei votanti.

Il risultato fu deludente.

Lewis disse: “Se avessi speso altri $200 milioni, avrei potuto ottenere un altro 7 o 8 per cento di persone a votare”.

Egli segnò un punto.

Ma cosa accadrebbe se più denaro fosse usato per far votare un dovere legale, come il dovere giuridico, solo con la piena scelta di voto per i candidati al ballottaggio, scritti nella candidatura o con il voto vincolato della scheda.

Ciò rimuoverebbe il problema delle libertà civili e farebbe ostruzione per la gente che non vuole votare un crimine.

Sia Lewis che Turner sembravano interessati a quella idea.

Turner, un difensore dell’energia solare e termica, amò l’idea della carbon tax.

Lewis avanzò l’idea che la gente ricca amerebbe vedere le proposte con gli obiettivi chiari e con i piani d’azione dettagliati.

Troppo spesso ciò non accade, ecco perché lui fondò un nuovo gruppo The Management Center per aiutare i gruppi a lavorare meglio.

Portai vari “progetti” come chiudere i pericolosi impianti nucleari a Indian Point a 26 miglia da New York, il premere per una tassa sulle speculazioni a Wall Street, il creare gruppi di controllo su nanotecnologia e biotecnologia, sui diritti di consumatori e investitori, per diminuire il bilancio militare gonfiato, rompere il dominio dei partiti sulla Commissione di controllo dei dibattiti presidenziali facendo coalizioni esterne nelle città per sponsorizzare i dibattiti tra candidati nel 2012.

Solo pochi del numero crescente di mega miliardari avevano bisogno di vedere il modo per spostare il potere dai pochi ai molti, per trovare le soluzioni fondamentali a problemi seri fuori del tavolo per dare alla gente accesso a giustizia e audizione.

In breve, rafforzare la democrazia alla sua base popolare.

C’è un consenso esterno nel nostro paese intorno a certi cambiamenti, ma la gente necessita di più infrastruttura civica per organizzare e finire i blocchi di rete oligarchica che hanno fortificato l’avarizia e la miopia.

La costruzione dell’istituzione serve come mostrano i migliori momenti del nostro passato.

L’espansione delle nostre libertà civili e dei diritti civili sono in gran parte sinonimi di ACLU e di NAACP, per esempio.

Dobbiamo sviluppare una nuova matrice per la filantropia, costruire nuove circoscrizioni per rendere il governo onesto e corrispondente ai sentimenti pubblici.

Questo richiede anche nuovi esperimenti, come i nuovi approcci all’organizzare in permanenza, al motivare i cittadini, ad accelerare nuove strategie e nuove aree.

Attualmente tanta filantropia va verso le carità necessarie.

Alcuni miliardi di dollari andrebbero a prevenire dolore e privazione al primo posto.

Una società che ha più giustizia è una società che necessita di meno carità.

Questo approccio è stato provato tante volte nelle aree della salute e della sicurezza pubblica.

Pensate alle cinture dei sedili e ai vaccini sicuri.

Vaste frontiere di opportunità attendono che la nostra economia politica serva i molti e non solo i pochi (pensate al CEO di Wal-Mart che guadagna $11.000 l’ora mentre i suoi operai fanno $9 o $10 all’ora).

La giustizia necessita di risorse per diffondersi.

Date ai nostri cittadini qualche forza, aiuto, qualche organizzazione e attenzione dei media e permettete loro di mostrare la via nelle comunità nel paese.

Guardando indietro, essi avrebbero potuto fermare le guerre di aggressione incostituzionali.

La conversazione con Turner e Lewis potrebbe essere l’inizio di altri scambi tra miliardari più vecchi, con una prospettiva di vita più grande, che rispettano i posteri e la cultura civica che chiede più approcci sistemici più intelligenti per migliorare la nostra democrazia in modi rapidi.

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Tradotto da Franco Allegri il 30/09/2011

[May 06 2011]

In the Public Interest

From Charity to Justice

By Ralph Nader

On the evening of May 4, a day before he was to join dozens of billionaires convened by Warren Buffett and Bill Gates in Phoenix, Arizona to discuss how they might spend over half their wealth for “good works,” media entrepreneur, peace advocate and environmentalist, Ted Turner joined another billionaire, Peter B. Lewis (chairman of Progressive Insurance) and me at the New York Public Library to discuss a similar topic.

C-SPAN covered the event.

The event was titled “Billionaires Against Bull, Going from Charity to Justice.”

It was a far-ranging exchange before an audience as civically committed as some of the notables who were there, including Lewis Lapham of Lapham’s Quarterly, Amy Goodman of Democracy Now, Victor Navasky (Columbia Journalism School), Patti Smith (singer, poet and author), Mark Green (author of Losing Our Democracy), and Eugene Jarecki, documentary film maker (Why We Fight) and author of The American Way of War.

The launching point for our discourse was my work of political fiction “Only the Super-Rich Can Save Us!”

Turner and Lewis were two of seventeen real, very rich persons, led by Warren Buffett, who in fictional roles decided to put their money, contacts and facilities behind a mass mobilization of the people to effect long-overdue redirections.

What are the chances of a small number of many mega-rich putting ample resources behind basic changes that benefit people but upset vested interests?

Issues such as a living wage, Medicare for all, and cracking down on corporate crime were part of the agenda for the Meliorists featured in my book.

The difference between justice and charity is taking on power to benefit people.

Billionaires don’t work together, they’re used to people under them working together, said Lewis.

Moreover, he added, so often no one knows how to get such things done. Lewis spent $20 million to increase voter turnout.

The results were disappointing.

Lewis said: “If I had spent another $200 million, I might have gotten another seven or eight more people to vote.”

He had a point.

But what if major money was used to make voting a legal duty, like jury duty, only with the full choice of voting for the candidates on the ballot, writing in a candidate or voting for binding none-of-the-above.

That would remove the civil liberties problem and make obstructing people from voting a crime.

Both Lewis and Turner seemed interested in that idea.

Turner, a big solar and wind energy advocate, liked the idea of a carbon tax.

Lewis advanced the idea that wealthy people like to see proposals with clear objectives and detailed action plans.

Too often that does not happen, which is why he funded a new group named The Management Center to help groups work more effectively.

I put forth several “projects” such as closing down the troubled Indian Point nuclear plants 26 miles from New York City, pressing for a Wall Street speculation tax, creating watchdog groups on nanotechnology and biotechnology, investor and consumer rights, diminishing the bloated military budget, breaking the grip of the two-party controlled Commission on Presidential Debates by organizing broad coalitions in numerous cities to sponsor candidate debates in 2012.

Only a few of the increasing numbers of mega-billionaires are needed to show the way to shift power from the few to the many, to take fundamental solutions to serious problems off the shelf, to give people access to justice and voice.

In short, to strengthen democracy at its people base.

There is a broad consensus in our country around certain redirections, but the people need more civic infrastructure to organize and end the oligarchic gridlocks that have entrenched greed and myopia.

As the best moments of our past show, institution building works.

Expansion of our civil liberties and civil rights are almost synonymous with the ACLU and the NAACP, for instance.

We need to develop a new matrix for philanthropy, building new constituencies to make government honest and reflective of public sentiments.

This also involves new experiments such as new approaches to permanent organizing, to motivating citizens, to opening up new strategies and new areas.

Presently, most philanthropy goes to needed charities.

Some billions of dollars should go to preventing pain and deprivation in the first place.

A society that has more justice is a society that needs less charity.

This approach has been proven again and again in the areas of public health and safety.

Think seat belts and safe vaccines.

Vast frontiers of opportunities await for our political economy to serve the many and not just the few (think the CEO of Wal-Mart making $11,000 an hour while his workers make $9 or $10 an hour).

Justice needs resources to spread.

Give our citizens some lift, some help, some organization and media attention and let them show the way in communities around the country.

Looking back, they may have stopped unconstitutional wars of aggression.

The conversation with Turner and Lewis could be the beginning of further exchanges between older billionaires, with a larger perspective on life, who respect posterity and the civic culture, which needs many smarter, systemic approaches to improve our democracy in expeditious ways.

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SOMMARIO DELLE ULTIME LETTERE:

205 - Piccola Stampa e Idee alte in USA (forme elevate di impegno politico)

204 - Le Osservazioni di Ralph Nader nel 25° anniversario della fusione nucleare a Chernobyl, Ucraina.

203 - Spogliare l’America in modo non patriottico (i danni della globalizzazione in USA - sanità, armamenti, energia)

202 - Aspettando la Scintilla (dalle lotte di Madison in Wisconsin al 18 aprile - il Tax Day)

201 - Considerare i progressisti come ovvi (secondo pezzo contro Andrew Cuomo e la politica dello stato di New York)

200 - La Follia della Marcia di Obama (dal nucleare alla guerra di Libia)

199 - Incubo nucleare (subito dopo il disastro in Giappone)

198 - PBS-NPR sono inclinate a destra (il sistema radio televisivo pubblico in USA)

197 - La svendita dei diritti dei bambini danneggiati (nello stato di New York)

196 - ‘Furiosi come l’Inferno’ a Madison

195 - L’ora Di Rovesciare i Dittatori Multinazionali (lotte sociali in USA)

194 - Le Istituzioni Civiche Essenziali per la Rivoluzione dell’Egitto

193 - “Il Tempo per la Democrazia in Egitto”

192 - Lettera Aperta al Presidente Obama sui diritti di voto nel distretto di Columbia (a partire dall'Egitto)

191 - L'abuso di antibiotici in USA

190 - L’azzardo di King (sindacati in USA)

189 - Lettera Aperta al Presidente Obama (sul lavoro, il salario e il nucleare)

188 - Sfidate la destra delle multinazionali e la copertura unilaterale dei media

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Le lettere di Nader sono pubblicate anche su Empolitica.com!

Tra i molti scritti precedenti segnalo quello sulle multinazionali e le profezie di Ross Perot.

 

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