CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

[12 April 2011]

Nell’Interesse Pubblico

Considerare i Progressisti come ovvi

Di Ralph Nader

Quando i liberali e i progressisti non hanno dove andare, Il nuovo Governatore Democratico di New York Andrew Cuomo può muovere verso la destra delle multinazionali lo spettro politico con impunità.

Brandendo un deficit statale ereditato di $10 miliardi, Cuomo ha guadagnato la descrizione seguente nell’edizione del 7 Aprile del The New York Times:

“Si è scontrato con le unioni che crede abbiano aiutato a guidare lo stato verso la bancarotta. E’ stato lodato da conservatori importanti come S. Palin e R. W. Giuliani. E ha preso migliaia di dollari di finanziamenti elettorali dal miliardario di New York David H. Kock che con la sua famiglia ha aiutato anche a finanziare il movimento dei Tea Party….” “L’uomo che iniziò la vita pubblica difendendo i senza casa ha avuto l’approvazione di un bilancio statale che fa tagli forti alle scuole, alla sanità e ai servizi sociali. In un anno in cui Wall Street fa profitti record, Mr Cuomo finalmente ha rifiutato una tassa sul reddito politicamente popolare che sovraccarica la ricchezza”.

Lodato dal Wall Street Journal e dal repubblicano di destra, il Governatore del New Jersey Chris Christie, che chiama A. Cuomo “il mio compagno d’anima”, il figlio di un oratore con una visione morale, l’ex governatore Mario Cuomo, è celebre e incontestato dai suoi seguaci Democratici e dai media.

Usando il deficit – che è molto meno a livello pro capite di quello del Connecticut – rivela di essere “Cuomo il tagliatore”: “Sono un realista … Dimenticate la filosofia. Ecco i numeri”.

Mr Cuomo usa i suoi numeri in modo che i tagli cadano sulle classi economiche più basse: i senza potere insieme alle unioni degli impiegati pubblici oltraggiati.

Ovvio, c’è una grande frode o inefficienza in molti programmi del servizio sociale, ma il Governatore Cuomo taglia i programmi in modo indiscriminato senza colpire gli sprechi o eliminare i programmi inefficienti direttamente.

Da qui deriva ciò che tanti professionisti conoscono come la lotta per preservare i loro programmi più dell’efficienza che uno fa. I primi hanno alleati come i venditori multinazionali ben connessi con i loro contratti di lenocinio.

Ma c’è una distrazione più flagrante in Cuomo.

E’ la sua paura di Wall Street i cui truffatori, speculatori e auto-arricchiti fecero collassare l’economia, depredando o salassando i risparmi e le pensioni nel 2008-2009 portando molti alla disoccupazione o a chiudere gli affari che, attraverso la perdita delle entrate fiscali, espansero il deficit statale.

Rifiuta persino di parlare sul come tenere questi rovinati, andando dietro ai giganti finanziari che sono responsabili dei soliti affari. Al contrario ha rifiutato un aumento della tassa sui Newyorkesi e i residenti stranieri che guadagnano più di $200.00 dollari l’anno che s’estingue questo Dicembre.

E’ molto più facile tassare le masse senza faccia.

Già, i Newyorkesi a basso reddito pagano una percentuale più alta del loro reddito per tutte le tasse imposte di quanto fanno i ricchi.

Regressivo!

E il fatto sta peggiorando.

Durante la campagna per Governatore, Mr. Cuomo rifiutò anche di contemplare la custodia dei $14 miliardi (c’è chi stima di più) all’anno che lo stato raccoglie da una centenaria tassa sulla vendita di titoli e subito rimborsa, davvero una tassa di vendita, agli agenti di borsa.

New York tenne questa entrata fiscale fino agli inizi degli anni Ottanta quando la pressione di Wall Street finalmente prevalse.

Il candidato a Governatore del Green Party, Howie Hawkins, durante un dibattito pubblico sostenne che il tenere tali entrate eliminerebbe il deficit ed eviterebbe la riduzione dei programmi necessari.

Su quel piano, Mr. Cuomo rifiutò di impegnarsi.

Mamma è la parola per l’azione di Wall Street.

Cuomo si definisce “un Democratico progressivo che ha cambiato”. Un Democratico così spingerebbe per un sacrificio tra i più ricchi e lavorerebbe alla base se fosse necessario.

Molti dei ricchi derivano i loro miliardi e milioni dalle molte politiche favorevole come la clemenza fiscale e altri privilegi e immunità incluse la violazione della legge (alcune delle quali Cuomo le perseguì da Attorney General.)

Dopo tutto i lobbisti lavorano duro per produrre molti strati di favoritismo, incluso il vendere prodotti e servizi al governo dello stato, che spesso sono così remunerativi quanto rovinosi. Guardate, a esempio, l’immenso sgorbio del miglioramento di CityTime – un grande contratto per computerizzare il libro paga di New York City (http:www.nyc.gov/html/opa/).

I costi della tutela sanitaria riflettono da tempo la frode nelle pratiche contabili. Potrebbe un Governatore tagliare proprio i benefici oltre il limite – che forza i pazienti indigenti a soffrire o morire – o potrebbe dare un giro di vite a inganni e furti che troppi venditori hanno raffinato fino alla perfezione?

Siate sicuri che sia più veloce tagliare in modo arbitrario, ma non c’è indicazione che la legge chiave dei costi – benefici che rafforza i bilanci contro il crimine dell’affare vada a incrementare la vigilanza del Governatore Cuomo.

Mr Cuomo ha ceduto su un provvedimento di bilancio che arricchirà le lobbies assicurative e ospedali piazzando un tetto di $250.000 per la vita sui bambini feriti seriamente da un illecito. Questo fu troppo per difendere questo “Democratico progressivo” ad Albany.

Credete al Center for Justice and Democracyper sollecitare quel fatto buono (www.centerjd.org).

Quanto saranno lontani i Democratici eletti, dalla White House in giù che capitolano davanti ai dominatori corporativi insaziabili, se la loro base liberale/progressiva continua a segnalare che non sa dove andare a livello politico?

Questi elettori sembrano avere pochi punti di rottura visibile sull’orizzonte nero del corporativismo ingannevole.

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Tradotto da Franco Allegri il 08/09/2011

[April 12 2011]

In The Public Interest

Taking Progressives for Granted

By Ralph Nader

When liberals and progressives have nowhere to go, New York’s new Democratic Governor Andrew Cuomo can move toward the corporatist-right of the political spectrum with impunity.

Brandishing an inherited $10 billion state deficit, Cuomo has earned the following description in the April 7th edition of The New York Times:

“He has clashed with unions, who he believes have helped drive the state toward bankruptcy. He has been praised by prominent conservatives like Sarah Palin and Rudolph W. Giuliani. And he has taken thousands of dollars in campaign money from the New York billionaire David H. Koch, who with his family has helped finance the Tea Party movement….” “The man who began public life advocating for homeless people won passage of a state budget that makes steep cuts to schools, health care and social services. In a year when Wall Street posted record profits, Mr. Cuomo finally rejected a politically popular income tax surcharge on the wealthy.”

Praised by the Wall Street Journal and the republican raptor, New Jersey Governor Chris Christie, who calls Andrew Cuomo “my soul mate,” the son of moral vision orator, former Governor Mario Cuomo, is on a roll unchallenged by his fellow Democrats and the media.

Using the deficit - which is far less per capita than Connecticut’s deficit - he revels in being “Cuomo the cutter”: “I am a realist… Forget the philosophy. Here are the numbers.”

Mr. Cuomo picks his numbers so that the cuts fall on the lower economic classes, the powerless along with the reviled public employee unions.

Granted, there is waste fraud or ineffectiveness in many social service programs, but Governor Cuomo is cutting the programs indiscriminately without cutting them by squeezing out the waste and eliminating ineffective programs directly.

What results is that the wasteful practitioners know how to fight to preserve their programs better than the efficient ones do. The former have allies like well-connected corporate vendors with their procurement contracts.

But there is a more blatant misfocus by Cuomo.

It is his fear of Wall Street whose crooks, speculators and self-enrichment pros collapsed the economy, looting or draining savings and pensions in 2008-2009 leading to much unemployment and many closed businesses that, through the loss of tax revenue, expanded the state deficit.

He refuses even to speak about holding these spoiled, back-to-business-as-usual financial giants responsible. On the contrary he is rejecting an extension of the tax surcharge on New Yorkers and residing foreigners who make over $200,000 dollars in income a year, which expires this December.

It is so much easier to tax the faceless masses.

Already, lower income New Yorkers pay a slightly higher percentage of their income in all taxes imposed than do the wealthy.

Regressive!

It gets worse.

During his campaign for Governor, Mr. Cuomo refused to even contemplate keeping the $14 billion (some estimate higher amounts) a year that the state collects from a century-old stock transfer tax, but instantly rebates, what is really a sales tax, back to the stock brokers.

New York used to keep this tax revenue until the early Eighties, when Wall Street pressure finally prevailed.

Green Party candidate for Governor, Howie Hawkins, during a public debate argued that keeping these revenues would eliminate the deficit and prevent the reduction of necessary programs.

On that stage, Mr. Cuomo refused to engage.

Mum’s the word on Wall Street’s fair share.

Cuomo calls himself “a progressive Democrat who’s broke.” A progressive Democrat would push for sacrifice at the wealthy top and work down if necessary.

Many of the wealthy derived their billions and millions from many favored policies like tax leniency and other privileges and immunities including violation of the law (some of whom Cuomo pursued as Attorney General.)

After all corporate lobbyists work hard to produce many layers of favoritism, including selling products and services to the state government, that are as profitable as they are often wasteful. Consider, for example, the immense gouging in the outsourcing of CityTime - a large ongoing contract to computerize the New York City payroll (http://www.nyc.gov/html/opa/).

The costs of health care reflect big time fraud in billing practices. Should a Governor just cut benefits across the board - stranding indigent patients to suffer or die - or should he crack down on the cheating and stealing that too many vendors have refined to perfection?

To be sure it is quicker to slice arbitrarily, but there is no indication that key cost-beneficial law enforcement budgets against business crime are going to increase on Governor Cuomo’s watch.

Mr. Cuomo did relent on one budget provision, which would have enriched the hospital and insurance lobbies placing a lifetime $250,000 cap on serious baby injuries from malpractice. That was too much to defend by this “progressive Democrat” in Albany.

Credit the Center for Justice and Democracy for urging that good deed (www.centerjd.org).

How far will elected Democrats from the White House on down go in capitulating to the insatiable corporate dominators if their liberal/progressive base continues to signal that they politically have nowhere to go?

These voters seem to have few visible breaking points on the dark horizon of over-reaching corporatism.

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SOMMARIO DELLE ULTIME LETTERE:

200 - La Follia della Marcia di Obama (dal nucleare alla guerra di Libia)

199 - Incubo nucleare (subito dopo il disastro in Giappone)

198 - PBS-NPR sono inclinate a destra (il sistema radio televisivo pubblico in USA)

197 - La svendita dei diritti dei bambini danneggiati (nello stato di New York)

196 - ‘Furiosi come l’Inferno’ a Madison

195 - L’ora Di Rovesciare i Dittatori Multinazionali (lotte sociali in USA)

194 - Le Istituzioni Civiche Essenziali per la Rivoluzione dell’Egitto

193 - “Il Tempo per la Democrazia in Egitto”

192 - Lettera Aperta al Presidente Obama sui diritti di voto nel distretto di Columbia (a partire dall'Egitto)

191 - L'abuso di antibiotici in USA

190 - L’azzardo di King (sindacati in USA)

189 - Lettera Aperta al Presidente Obama (sul lavoro, il salario e il nucleare)

188 - Sfidate la destra delle multinazionali e la copertura unilaterale dei media

187 - Cinguettando Continuamente sul Tempo (contro il consumismo tecnologico)

186 - La frode dell’industria farmaceutica

185 - Wikimania e il Primo Emendamento (sulle reazioni alle divulgazioni di Wikileaks)

184 - Maggioranza di Uno (sulla maratona di oratoria politica e denuncia sociale del Sen. Bernie Sanders)

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Le lettere di Nader sono pubblicate anche su Empolitica.com!

Tra i molti scritti precedenti segnalo quello sulle multinazionali e le profezie di Ross Perot.

 

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