CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

[14 Marzo 2011]

Nell’Interesse Pubblico

PBS-NPR sono inclinate a destra

Di Ralph Nader

Il tumultuoso ricambio manageriale nel quartier generale del National Public Radio dovuto a battibecchi verbali triviali ancora una volta ha illuminato la critica della destra ridicola e corporativa che la radio e la TV pubblica sono inclinate a o fanno programmi di sinistra.

Questo è ridicolo, a meno che questo pilastro della critica non sia la propaganda che con regolarità è stillata da estremisti di destra come Rush Limbaugh e Sean Hannity.

Questi “capitalisti” usano le linee pubbliche non tassate per fare tanto denaro.

La verità è che i dirigenti spaventati della TV e della radio pubblica son stati per molto tempo più disponibili per interviste con politici e manager di destra, centro o estrema destra piuttosto che con ospiti liberali o progressivi.

Charlie Rose di PBS amoreggiò e lottò con William Kristol per 31 volte, 55 volte con Henry Kissinger, 10 volte con Richard Perle (la cheerleader del corporativismo globale), con Tom Friedman 70 volte.

Comparate tale lista degli ospiti con le interviste di Rose agli ospiti di centro o di sinistra interamente diffuse – Noam Chonsky 2 volte, William Grieder 2 volte, Jim Hightower 2 volte, Charlie Peters 2 volte, Lewis Lapham 3 volte, Bob Herbert 6 volte, Paul Krugman 21 volte, Victor Navasky 1 volta, Mark Green 5 volte, e Sy Hersh, una volta ospite frequente, non c’è più stato dal Gennaio del 2005.

Il Dottor Sidney Wolfe, il critico super accurato e affidabile dell’industria farmaceutica, che è spesso ospite negli show della rete TV commerciale non è mai stato allo show di Rose.

Non c’è stato da tempo il capo di Citizens for Tax Justice e analista molto rispettato della tassa progressiva, R. McIntyre.

Dirigenti molto più corporativi, non noti per le loro simpatie a sinistra, appaiono nello show di Rose più di quanto fanno i leader ambientalisti, i consumatori, sindacalisti, e le organizzazioni della povertà. Nel caso ve lo chiedeste, io sono stato 4 volte, ma mai più dall’Agosto 2005, e mai nello show radio ostile di Terri Gross.

Il Bill Moyer’s Show imperturbabile e progressivo è finito e non è stato sostituito.

Nessuno può accusare News Hour di PBS con Jim Lehrer di niente altro che di diffondere notizie molto chiare, di scambiare opinioni blande e di un’inclinazione ansiosa per evitare molte inchieste che turbano le strutture del potere al Congresso, alla Casa Bianca, al Pentagono o a Wall Street.

Lo show di maggior durata su PBS fu lo show  - Firing Line - di William F. Bukley con una linea molto conservatrice che iniziò nel 1966 e finì nel 1999.

Le sponsorizzazioni dalle grandi imprese, come Coca Cola e AT&T, abbondarono – una generosità che forse non sarebbe continuata anno dopo anno per una televisione di sinistra.

Niente di questo scoraggia il Far Right che attualmente ottiene una maggioranza alla House of Representative dal finanziare i $422 milioni annuali di stanziamento per l’entità ombrello – Corporation for Public Broadcasting (CPB).

Circa il 15% di tutte le entrate per le stazioni di trasmissione pubbliche viene da questo contributo del Congresso.

Sebbene egli ammetta di amare National Public Radio, l’editorialista conservatore David Harsanyi crede che non sia rimasto “argomento pratico in difesa del finanziamento federale … in un’era di scelte quasi illimitate ….”

Davvero?

Quante notizie vi danno le stazioni radio commerciali all’interno del Niagara di pubblicità e di musica?

Pure le notizie frenetiche, lo sport, il traffico e i flash sul tempo, guarniti di spot, sono ridondanti o realizzati con piccoli richiami (a parte gli scarsi 2 minuti di notizie radio sulla CBS ogni mezza ora).

Se voi volete notizie serie, articoli e interviste alla radio, andate alla radio pubblica o sulle poche società delle stazioni radio Pacifica.

Harsanyi continua: “Talvolta, sebbene, sembri molto sbagliato continuare a forzare la gente che dissente sullo scopo – pure se hanno percezioni false – a continuare a pagare….”

Il popolare Morning Edition e All Things Considered della radio pubblica sono gli show più ascoltati dopo quello di Rush Limbaugh, e ogni contribuenti può cambiare stazione.

Comparate la relativamente piccola radio pubblica e lo stanziamento di bilancio TV con le decine di miliardi di $ che ogni anno – non contando il salvataggio di Wall Street – di forzature del contribuente per sussidiare, con centinaia di programmi, corporazioni avare, mal gestite, corrotte o inquinanti, sia direttamente con salvataggi, doni e garanzie che non in esenzioni, contratti gonfiati e trasferimenti.

Il contribuente può riaverli indietro?

Ecco una soluzione che eviterà ogni bisogno di contributi Congressuali per CPB.

Il popolo prenda possesso delle frequenze pubbliche.

Essi sono i signori della terra.

La radio commerciale e le stazioni TV sono i gestori che non pagano nulla per il loro uso di 24 ore di tale proprietà pubblica.

Pagate più per la licenza auto di quanto facciano le più grandi stazioni televisive a New York con la Federal Communications Commission per la licenza a trasmettere – il che è nulla.

E’ stato così fin dalle leggi sulla comunicazione del 1927 e del 1934. Perché non far pagare a tali affari lucrosi l’affitto per l’uso delle linee pubbliche e dirigere parte degli ampi proventi alla radio pubblica no profit e alla TV pubblica e poi una selezione del pubblico controlli i canali TV e radio che potrebbero programmare cosa trasmettere nel paese, a livello locale, regionale, nazionale e internazionale? (Vedi: Ralph Nader & Claire Riley, Oh, Say Can You See: A Broadcast Network for the Audience, 5 J.L. & POL. 1, [1988])

Ora ciò sarebbe un programma degno per la TV pubblica.

 Mandate fuori dal benessere le imprese di Limbaugh e Hannity.

Volete farvi un’opinione su ciò che i loro ascoltatori pensano sul benessere societario?

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Tradotto da Franco Allegri il 16/08/2011

[March 14 2011]

In The Public Interest

PBS-NPR-Leaning Right

By Ralph Nader

The tumultuous managerial shakeup at National Public Radio headquarters for trivial verbal miscues once again has highlighted the ludicrous corporatist right-wing charge that public radio and public TV are replete with left-leaning or leftist programming.

Ludicrous, that is, unless this criticism’s yardstick is the propaganda regularly exuded by the extreme right-wing Rush Limbaugh and Sean Hannity.

These “capitalists” use the public’s airwaves free-of-charge to make big money.

The truth is that the frightened executives at public TV and radio have long been more hospitable to interviews with right of center or extreme right-wing and corporatist talking heads than liberal or progressive guests.

PBS’s Charlie Rose has had war-loving William Kristol on thirty one times, Henry Kissinger fifty five times, Richard Perle ten times, the global corporatist cheerleader, Tom Friedman seventy times.

Compare that guest list with Rose’s interviews of widely published left of center guests - Noam Chomsky two times, William Grieder two times, Jim Hightower two times, Charlie Peters two times, Lewis Lapham three times, Bob Herbert six times, Paul Krugman twenty one times, Victor Navasky one time, Mark Green five times and Sy Hersh, once a frequent guest, has not been on since January 2005.

Dr. Sidney Wolfe, the widely-quoted super-accurate drug industry critic, who is often featured on the commercial TV network shows, has never been on Rose’s show.

Nor has the long-time head of Citizens for Tax Justice and widely respected progressive tax analyst, Robert McIntyre.

Far more corporate executives, not known for their leftist inclinations, appear on Rose’s show than do leaders of environmental, consumer, labor and poverty organizations. In case you are wondering, I’ve appeared four times, but not since August 2005, and not once on the hostile Terri Gross radio show.

The unabashed progressive Bill Moyer’s Show is off the air and has not been replaced.

No one can charge PBS’s News Hour with Jim Lehrer with anything other than very straightforward news delivery, bland opinion exchanges and a troubling inclination to avoid much reporting that upsets the power structures in Congress, the White House, the Pentagon or Wall Street.

The longest running show on PBS was hard-line conservativeWilliam F. Buckley’s show - Firing Line - which came on the air in 1966 and ended in 1999.

Sponsorship by large corporations, such as Coca Cola and AT&T, have abounded - a largesse not likely to be continued year after year for a leftist media organization.

None of this deters the Far Right that presently got a majority in the House of Representatives to defund the $422 million annual appropriation to the umbrella entity - Corporation for Public Broadcasting (CPB).

About 15% of all revenues for all public broadcasting stations comes from this Congressional contribution.

Though he admits to liking National Public Radio, conservative columnist David Harsanyi, believes there is no “practical argument” left “in the defense of federal funding…in an era of nearly unlimited choices….”

Really?

Do commercial radio stations give you much news between the Niagara of advertisements and music?

Even the frenetic news, sports, traffic and weather flashes, garnished by ads, are either redundant or made up of soundbytes (apart from the merely 2 minutes of CBS radio news every half-hour).

If you want serious news, features and interviews on the radio, you go to public radio or the few community and Pacifica radio stations.

Harsanyi continues: “Something, though, seems awfully wrong with continuing to force taxpayers who disagree with the mission - even if their perceptions are false - to keep giving….”

Public radio’s popular Morning Edition and All Things Considered are the most listened to radio shows after Rush Limbaugh’s, and any taxpayer can turn them off.

Compare the relatively small public radio and TV budget allocations with the tens of billions of dollars each year - not counting the Wall Street bailout - in compelling taxpayers to subsidize, through hundreds of programs, greedy, mismanaged, corrupt or polluting corporations either directly in handouts, giveaways and guarantees or indirectly in tax escapes, bloated contracts and grants.

Can the taxpayer turn them off?

Here is a solution that will avoid any need for Congressional contributions to CPB.

The people own the public airwaves.

They are the landlords.

The commercial radio and TV stations are the tenants that pay nothing for their 24 hour use of this public property.

You pay more for your auto license than the largest television station in New York pays the Federal Communications Commission for its broadcasting license - which is nothing.

It has been that way since the 1927 and 1934 communication laws. Why not charge these profitable businesses rent for use of the public airwaves and direct some of the ample proceeds to non profit public radio and public TV as well as an assortment of audience controlled TV and radio channels that could broadcast what is going on in our country locally, regionally, nationally and internationally? (See: Ralph Nader & Claire Riley, Oh, Say Can You See: A Broadcast Network for the Audience, 5 J.L. & POL. 1, [1988])

Now that would be a worthy program for public broadcasting.

 Get Limbaugh’s and Hannity’s companies off welfare.

Want to guess what their listeners think about corporate welfare?

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SOMMARIO DELLE ULTIME LETTERE:

197 - La svendita dei diritti dei bambini danneggiati (nello stato di New York)

196 - ‘Furiosi come l’Inferno’ a Madison

195 - L’ora Di Rovesciare i Dittatori Multinazionali (lotte sociali in USA)

194 - Le Istituzioni Civiche Essenziali per la Rivoluzione dell’Egitto

193 - “Il Tempo per la Democrazia in Egitto”

192 - Lettera Aperta al Presidente Obama sui diritti di voto nel distretto di Columbia (a partire dall'Egitto)

191 - L'abuso di antibiotici in USA

190 - L’azzardo di King (sindacati in USA)

189 - Lettera Aperta al Presidente Obama (sul lavoro, il salario e il nucleare)

188 - Sfidate la destra delle multinazionali e la copertura unilaterale dei media

187 - Cinguettando Continuamente sul Tempo (contro il consumismo tecnologico)

186 - La frode dell’industria farmaceutica

185 - Wikimania e il Primo Emendamento (sulle reazioni alle divulgazioni di Wikileaks)

184 - Maggioranza di Uno (sulla maratona di oratoria politica e denuncia sociale del Sen. Bernie Sanders)

183 - Delirio Istituzionale (critica ai repubblicani USA)

182 - Mancare il Bersaglio sui Deficits

181 - Il mio amico Barack (Nader scrive una lettera immaginaria di George Bush a Obama)

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Le lettere di Nader sono pubblicate anche su Empolitica.com!

Tra i molti scritti precedenti segnalo quello sulle multinazionali e le profezie di Ross Perot.

 

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