CRITICA  LOCALE

LA  LETTERA  DI  RALPH  NADER

( nostra esclusiva la versione italiana )

[26 Aprile 2011]

Le Osservazioni di Ralph Nader nel 25° anniversario della fusione nucleare a Chernobyl, Ucraina.

Di Ralph Nader

Washington, DC

Il disastro del reattore di Chernobyl del 26 Aprile 1986 continua a esporre uomini, flora e fauna alla letalità radioattiva specialmente in, ma non ristretta a, Ucraina e Bielorussia.

I paesi occidentali continuano a riflettere una sotto – stima delle vittime fatta dalla International Atomic Energy Agency (IAEA).

Le cifre dell’IAEA coprono 4000 vittime dal 1986 ciò è molto discutibile visto il conflitto di interesse dell’IAEA tra il suo ruolo di promotore del nucleare e il monitorare la sua sicurezza.

Un accordo tra la IAEA e il World Health Organization (WHO) stipulato per la deferenza del WHO verso le cifre delle vittime dell’IAEA ha compromesso la priorità del WHO a far avanzare la salute nel mondo.

Naturalmente le Nazioni Unite adottano le cifre dell’IAEA e fanno le stesse stime minime le agenzie nucleari dell’Occidente, impegnate in modo simile in funzioni promozionali.

La posizione che il livello di mortalità e di morbosità di Chernobyl nel corso dei 25 anni passati è molto più grande viene da un compendio di 5000 studi scientifici, in gran parte nelle lingue slave edite da Alexey Yablokov, Vassily Nesterenko e Alexey Nesterenko titolato Chernobyl: Consequences of the Catastrophe for People and the Environment.

(Leggi ciò online qui: http://books.google.com/books) Il Dr. Yablokov, un biologo, è membro della prestigiosa Accademia delle Scienze russa.

L’edizione inglese fu pubblicata sotto gli auspici dell’Accademia delle Scienze di New York.

Alla conferenza stampa al National Press Club di Washington, D.C. del 25 Marzo 2011, frequentata da C-SPAN, dalla CNN e dai media indipendenti, ma non dai media principali, il Dr. Yablokov riassunse questi studi e calcolò che il dazio di morte nel corso degli ultimi 25 anni vari da un numero di morti da un milione a crescere.

A seguito del blackout sul rapporto Yablokov attuato dai media principali, inclusi i grandi giornali, da quando la sua edizione tradotta uscì nel 2009, io feci al Dr. Yablokov questa domanda alla conferenza stampa:

“Dr. Yablokv, siete uno scienziato importante nel vostro paese, come mostrato dal vostro far parte della Russian Academy of Sciences, quale fu la risposta al vostro rapporto degli scienziati societari, di quelli dell’agenzia di regolazione e degli accademici in Occidente? Concordarono apertamente in tutto o in parte o dissentirono in tutto o in parte o restarono in silenzio?”

L’accademico Yablokov replicò che la compilazione di questi molti rapporti era stata accolta con il silenzio.

Egli aggiunse che scienza significa impegno critico con i dati e implica che il silenzio non sia una risposta appropriata della comunità scientifica.

Il silenzi, certo, non è privo di uno scopo.

Per l’impegno (sia per respingere, contestare o affermare) va data visibilità al compendio di studi scientifici che capovolge la fantasia diffusa da industria nucleare e dai suoi apologisti riguardo allo scenario del caso peggiore del danno a livello 7 o della peggiore fusione.

Ciò richiederebbe, ad esempio, studi epidemiologici in serie nell’Europa Occidentale, come la corrente rassegna in 330 fattorie nel Galles.

Ciò inviterebbe insistentemente più studi della salute attuale e dei dati dei morti riguardo agli 800.000 liquidatori – lavoratori che passarono laggiù dal 1986 e che sono stati esposti là e nei dintorni agli sforzi di emergenza continua del reattore disabilitato e molto caldo di Chernobyl.

E molto altro.

Il silenzio pubblico non ha escluso una campagna di sub silenzio orale per delegittimare il compendio Yablokov.

Una diceria quieta da bandi generali – indisponibile per il commento o il rifiuto pubblico – ha calmato i membri della stampa e altri disseminatori potenziali dei suoi contenuti, inclusa la National Academy of Sciences, i consiglieri scientifici del Presidente e ogni altro scienziato pensante i quali decidono che non ‘è abbastanza tempo o invulnerabilità per giustificare il gettarsi un’interazione controversa sul rapporto Yablokov.

L’abilità della scienza societaria e dei suoi apologhi regolatori di infliggere sanzioni ai dissenzienti è nella moltitudine.

C’è una lunga storia di censura che porta all’auto – censura di coloro che altrimenti potrebbero aver applicato la caratterizzazione Alfred North Whitehead della scienza come “il tenere aperte le opzioni per la revisione” dell’ideologia dell’energia nucleare. Faccio l’appello per un dibattito medico – scientifico aperto, rigoroso, pubblico sui risultati e le stime di morte del rapporto Yablokov, per determinare la sua utilità ai programmi necessari di compensazione, quarantena, sepoltura protettiva accelerata del reattore ancora pericoloso e per altri studi delle devastazioni passate e continue scaturite da queste catastrofe e dal suo riciclaggio della radioattività attraverso suolo, aria, acqua e cibo delle regioni esposte.

Tale revisione pubblica è ciò che i consiglieri scientifici del Presidente e della National Academy of Sciences dovrebbero aver già fatto e che dovrebbero fare ora.

La continua espansione del disastro di Fukishima in Giappone offre un’urgenza in più per questa revisione scientifica aperta.

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Tradotto da Franco Allegri il 25/09/2011

[April 26 2011]

Remarks by Ralph Nader on the 25th anniversary of the nuclear meltdown at Chernobyl, Ukraine.

By Ralph Nader

Washington, DC

The disaster at Chernobyl’s reactor on April 26, 1986 continues to expose humans, flora and fauna to radioactive lethality especially in, but not restricted to, Ukraine and Belarus.

Western countries continue to reflect an under-estimation of casualties by the International Atomic Energy Agency (IAEA).

IAEA’s figures top off at 4000 fatalities since 1986 that is highly questionable given IAEA’s conflict of interest between its role of promoting nuclear power and monitoring its safety.

An agreement between the IAEA and the World Health Organization (WHO) provides for WHO’s deference to IAEA’s casualty figures which has compromised WHO’s priority of advancing health in the world.

The United Nations naturally adopts the IAEA figures and the West’s nuclear regulatory agencies, similarly committed to promotional functions, ditto these under-estimations.

The position that the level of mortality and morbidity from Chernobyl over the past quarter century is much larger comes from a compendious of 5000 scientific studies, mostly in the Slavic languages edited by Alexey Yablokov, Vassily Nesterenko and Alexey Nesterenko titled Chernobyl: Consequences of the Catastrophe for People and the Environment.

(Read it online here: http://books.google.com/books) Dr. Yablokov, a biologist, is a member of the prestigious Russian Academy of Sciences.

The translated edition was published under the auspices of the New York Academy of Sciences.

At a press conference at the National Press Club in Washington, D.C. on March 25, 2011, attended by C-SPAN, CNN and independent media, but not the mainstream media, Dr. Yablokov summarized these studies and estimated the death toll over nearly twenty five years at about one million and mounting.

Because of the mainstream media, including the major newspapers, blackout on the Yablokov report since its translated edition came out in 2009, I asked Dr. Yablokov this question at the news conference:

“Dr. Yablokov, you are a distinguished scientist in your country, as reflected in your membership in the Russian Academy of Sciences, what has been the response to your report by corporate scientists, regulatory agency scientists and academic scientists in the West? Did they openly agree in whole or in part or did they disagree in whole or in part or were they just silent?”

Academician Yablokov replied that the compilation of these many reports has been met with silence.

He added that science means critical engagement with the data and implied that silence was not an appropriate response from the scientific community.

Silence, of course, is not without its purpose.

For to engage, whether to rebut, doubt or affirm, would give visibility to this compendium of scientific studies that upsets the fantasy modeling by the nuclear industry and its apologists regarding the worse case scenario damage of a level 7 or worse meltdown.

It would require, for example, more epidemiological studies ranging into Western Europe, such as the current review of 330 hill farms in Wales.

It would insistently invite more studies of the current health and casualty data involving the 800,000 liquidators - workers passing through since 1986 who have been exposed in and around the continuing emergency efforts at the very hot disabled Chernobyl reactor.

And much more.

Public silence has not excluded a sub silentio oral campaign to delegitimize the Yablokov compendium.

A quiet grapevine of general dismissals - unavailable for public comment or rebuttal - has cooled members of the press and other potential disseminators of its contents, including the National Academy of Sciences, the science advisers to the President and any other thinking scientists who decide that there isn’t enough time or invulnerability to justify getting into a contentious interaction over the Yablokov report.

The ability of corporate science and its regulatory apologists to inflict sanctions on dissenters is legion.

There is a long history of censorship leading to self-censorship by those who otherwise might have applied Alfred North Whitehead’s characterization of science as “keeping open options for revision” to the ideology of atomic power. I call for an open rigorous public scientific-medical debate on the findings and casualty estimates of the Yablokov report, to determine its usefulness for necessary programs of compensation, quarantine, accelerated protective entombment of the still dangerous reactor, and expanded studies of the past and continuing ravages issuing from this catastrophe and its recycling of radioactivity through the soil, air, water and food of the exposed regions.

Such a public review is what the science adviser to the President and the National Academy of Sciences should have done already and should do now.

The continuing expansion of the Fukishima disaster in Japan provides additional urgency for this open scientific review.

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202 - Aspettando la Scintilla (dalle lotte di Madison in Wisconsin al 18 aprile - il Tax Day)

201 - Considerare i progressisti come ovvi (secondo pezzo contro Andrew Cuomo e la politica dello stato di New York)

200 - La Follia della Marcia di Obama (dal nucleare alla guerra di Libia)

199 - Incubo nucleare (subito dopo il disastro in Giappone)

198 - PBS-NPR sono inclinate a destra (il sistema radio televisivo pubblico in USA)

197 - La svendita dei diritti dei bambini danneggiati (nello stato di New York)

196 - ‘Furiosi come l’Inferno’ a Madison

195 - L’ora Di Rovesciare i Dittatori Multinazionali (lotte sociali in USA)

194 - Le Istituzioni Civiche Essenziali per la Rivoluzione dell’Egitto

193 - “Il Tempo per la Democrazia in Egitto”

192 - Lettera Aperta al Presidente Obama sui diritti di voto nel distretto di Columbia (a partire dall'Egitto)

191 - L'abuso di antibiotici in USA

190 - L’azzardo di King (sindacati in USA)

189 - Lettera Aperta al Presidente Obama (sul lavoro, il salario e il nucleare)

188 - Sfidate la destra delle multinazionali e la copertura unilaterale dei media

187 - Cinguettando Continuamente sul Tempo (contro il consumismo tecnologico)

186 - La frode dell’industria farmaceutica

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Tra i molti scritti precedenti segnalo quello sulle multinazionali e le profezie di Ross Perot.

 

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