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...è davvero un magna magna...

Travaglio tra le società segrete e la crisi della politica italiana.
18/07/2010
Di F. Allegri
Visti i continui favori tra i lettori dei miei commenti agli scritti del blog di Corrias, Gomez, Travaglio oggi ho deciso di raddoppiare e di rivisitare due scritti: il primo è stato pubblicato su ilfattoquotidiano.it il 12 luglio 2010 e si intitolava “Marra e la nuova P2, se così fan tutti”; il secondo del 14 s’intitolava “L’Innominabile”.
Io credo che si debba partire dalla conoscenza che in tale blog possono avere o manifestare dei poteri segreti, per questo vediamo come inizia il primo scritto: “IN TEMPI DI CRICCHE E DI LOGGE MASSONICHE O PARA-MASSONICHE DEVIATE, IL PAESE PER USCIRE DAL FANGO HA BISOGNO DI SEGNALI. IL LIVELLO – BASSISSIMO – CON CUI VIENE AMMINISTRATA LA COSA PUBBLICA È SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI…..”.
Il discorso inizia con un raro complemento di tempo “in tempi”, come dire ora c’è Berlusconi, all’inizio degli anni ottanta la P2, in mezzo e prima non si sa.
Il primo limite si capisce subito: LE POLIARCHIE E I COMUNISMI NON HANNO VERE DIFESE DAI POTERI SEGRETI, TRAVAGLIO NON LO DICE FORSE NON LO SA!
Secondo lui viviamo in un momento bassissimo di amministrazione (questo presupporrebbe un passato migliore) per me, invece, abbiamo avuto tempi peggiori e nessuno migliore!
Lo scritto prosegue commentando un articolo del giornale che raccontava i rapporti tra Denis Verdini e Flavio Carboni. Si parla di energia eolica e di favori elettorali: per me quello scritto dimostra che la politica è (qui per il centro destra, ma si può generalizzare) solo un mestiere e le nuove energie soprattutto un affare.
Berlusconi ci dice di non leggere i giornali italiani, io faccio meglio: non li compro. Parto dai suoi e passo per quelli degli altri poteri forti! Ho le giuste fonti su internet e con quelle mi oriento.
Non mi stupisce che Il Giornale della Toscana sia stato finanziato da Carboni, so che tutti i quotidiani sono divenuti contenitori di pubblicità e bollettini degli addetti stampa delle forze politiche ed economiche.
Lo scritto del blog di Travaglio gira intorno ad una questione forte, connaturata alla crisi attuale del Berlusconismo: si tratta del rapporto tra il potere forte detto FININVEST e gli altri, soprattutto i principali tra quelli segreti. E’ difficile approfondire, ma è evidente che si è rotto qualcosa e/o che dopo tanti anni il giocattolo ha problemi di usura: e non dimentichiamoci che anche i satrapi invecchiano!
La parte centrale dello scritto è efficace e interessante, cito ancora dal blog: “E IN ATTESA CHE IL FILM HORROR ARRIVI AI TITOLI DI CODA È FORSE ARRIVATO IL MOMENTO DI CHIEDERSI COSA FARE PER COSTRUIRE IL DOPO. IN BALLO INFATTI NON CI SONO PIÙ SOLO LE FINANZE DI UN PAESE MESSO IN GINOCCHIO DAI 60 MILIARDI CHE LA CORRUZIONE SOTTRAE OGNI ANNO DALLE CASSE DELLO STATO. IN GIOCO C’È PURE IL TESSUTO SOCIALE ITALIANO”.
Qui approfondisco due punti:
a) si può considerare il Berlusconismo come un film horror?
b) quale tessuto sociale ci sarà nell’Italia di dopodomani?
Io credo che il Berlusconismo sia il MCD della politica e della società italiana, così come è stata modificata dalle delusioni del 1968 e della solidarietà nazionale da un lato e dal craxismo dall’altra!
Il Berlusconismo non è un innesto artificiale nella politica italiana.
Veniamo al futuro: ci sono solo 2 vie per il cambiamento (negativo e positivo che sia): quella breve e quella lunga.
Quella breve parte dalla seconda grande crisi economica che si avvicina e può avere solo esiti incerti, al momento!
L’altra strada può percorrerla Travaglio: è fatta di mille battaglie quotidiane vinte e può essere alimentata da quello che dice il nostro giornalista: “PER QUESTO OGGI VA RECUPERATO IL VALORE DELL’ESEMPIO. E UN PRIMO PASSO IN QUESTA DIREZIONE LO DEVE FARE LA MAGISTRATURA: UNO DEI POTERI DELLO STATO CHE LA NUOVA P2 CERCAVA D’INFILTRARE. NON TANTO INDAGANDO O (SE È IL CASO) ARRESTANDO. MA DIMOSTRANDO COI FATTI CHE ANCHE IN ITALIA CI SONO CATEGORIA IN CUI I COMPORTAMENTI VIRTUOSI HANNO UN VALORE. PER QUESTO DUE PRESE DI POSIZIONE S’IMPONGONO”.
Qui sono d’accordo e vado ad elencare le 2 richieste di Travaglio rinviandovi a quello scritto per le motivazioni.
1) Le dimissioni di Alfonso Marra da presidente della Corte d’Appello di Milano.
2) La seconda presa di posizione deve poi arrivare dall’intera Anm. O meglio ancora dall’intero Csm (nel quale alcuni membri hanno tenuto comportamenti più che discutibili). D’ora in poi i magistrati, prima di accettare inviti a convegni o viaggi studio, dovranno informarsi su chi sono gli organizzatori.
Il primo punto è stato realizzato anche se registro con stupore le difese d’ufficio dei giornali governativi e para governativi. Riporto solo questa frase: “SU UN MAGISTRATO CHE OCCUPA UNA POSIZIONE COSÌ IMPORTANTE NON VI POSSONO ESSERE DUBBI DI SORTA”.
Sul secondo punto devo fare una riflessione che parte dal seguente concetto: “la magistratura non può riformare l’Italia e men che mai applicare leggi inapplicabili o principi irrealizzabili”.
La magistratura non può fare quello che tocca a noi cittadini, nel nostro piccolo e con continuità.
Aggiungo che non basta un crocetta data una domenica ogni 3 o 4 anni.
Per il resto ho già scritto che considero la gran parte dei magistrati come degni componenti della parte migliore del paese, ma in generale questa parte è poco numerosa.
Anche per questa ultima ragione non credo che i tempi del cambiamento si stiano avvicinando a grandi passi, soprattutto quelli che desidera e cerca di realizzare il Fatto Quotidiano.
L’Italia si poteva ricostruire dal basso, ma è rimasto poco tempo e c’è troppa ipocrisia e incompetenza in giro.
Per ora mi fermo e passo al secondo pezzo titolato “L’Innominabile”.
L’inizio dell’articolo è dedicato a un “borghese Piccolo Piccolo” che avrebbe criticato l’alleanza tra ex comunisti e moralisti perché questa alleanza impedirebbe alla sinistra di combattere e sconfiggere “politicamente” Berlusconi.
Travaglio fa bene a replicare a quella sinistra che raccomanda di lasciar perdere il Berlusconi imputato (“giustizialismo e antiberlusconismo fanno il gioco di Berlusconi”) per concentrarsi sul B. politico, magari “di destra”, ma devo aggiungere due cose:
a) la sinistra non può battere B., può al massimo contenerlo;
b) solo la sinistra può sopravvivere in questo sistema politico che deriva dal vecchio ma si basa sullo snaturamento delle nostre realtà politiche
; PD e PDL sono molto più simili di quanto possono credere militanti e dirigenti delle 2 forze politiche, sono entrambi prigionieri dorati del fare politica attraverso la pubblicità e la professione.
In questo senso B. non è di destra e l’altro B., quello del PD, non è più sinistra. Sono entrambi membri di mondi diversi e distanti dalla società civile.
Riporto la frase che fu di Montanelli e che in questo scritto Travaglio fa sua: “MONTANELLI, CHE CONOSCEVA BENE B. E SOPRATTUTTO CONOSCEVA BENE LA DESTRA, DISSE UN GIORNO CHE BERLUSCONI NON HA IDEE: HA SOLO INTERESSI”.
Ho concordato a lungo con questa idea, ma negli anni anche grazie ai contributi del professor Nappini ho ampliato il discorso al tema della pubblicità come super mezzo per fare politica e come stato evolutivo ultimo della metamorfosi delle ideologie.
E’ normale che Berlusconi vinca sempre o quasi le elezioni se tutte le ideologie sono traducibili in pubblicità. Questo può accadere in Italia ed è accaduto.
Se da questo punto di partenza si considera l’incapacità governativa di Berlusconi dobbiamo dire che questa è una questione minore perché può riguardare solo colore che hanno un minimo di capacità di pensiero politico e magari anche un minimo di potere di agire. Poche persone, senza dubbio.
Nel nuovo sistema pubblicitario della politica ci sono pochi momenti di verità, quello giudiziario si è rivelato il principale solo per la debolezza di tutti gli altri e per molti capi di imputazione a carico del grande simulatore della politica e dell’economia.
Ora posso riportare quanto dice Travaglio: “ORA CHE STA CROLLANDO TUTTO PROPRIO PER I PROCESSI A B. E AI SUOI CARI (NON CERTO PER L’OPPOSIZIONE INESISTENTE DEL CENTROSINISTRA INESISTENTE AL B. POLITICO INESISTENTE), SAREI CURIOSO DI CONOSCERE L’ILLUMINATO PARERE DI QUESTO TRUST DI CERVELLI CHE DA SEDICI ANNI FINGE DI NON VEDERE IL MOVENTE GIUDIZIARIO, ANZI ANTIGIUDIZIARIO, DELLA CARRIERA POLITICA DI B”.
Io posso ricordare una possibile risposta che a suo tempo dette l’avvocato Agnelli: “Se Berlusconi vince, vinciamo tutti. Se Berlusconi verrà sconfitto, perderà solo lui”.
Questa considerazioni ha due interpretazioni, io darò quella politica e non comunista ovvero che dopo Berlusconi verrà il Berlusconismo ovvero il solito sistema politico di sempre e ipocrita.
Per il resto vi rammento che i nostri disinformatori sono dei disinformati o dei travisatori di tutte le altre realtà politiche mondiali ed internazionali, americane in primis.
Con questa premessa dono un respiro internazionale alle seguenti domande che si pose Travaglio e mi chiederei se si sta parlando davvero di un sultanato? Ecco le domande che elenco per migliorare la leggibilità: “FORZA RAGAZZI, ANCORA UNO SFORZO. PROVATE A RISPONDERE A QUALCHE DOMANDINA SEMPLICE SEMPLICE.
CHI STAVA NELLA P2 ASSIEME A CARBONI?
CHI HA COMPRATO LA VILLA IN SARDEGNA DI CARBONI?
CHI ERA SOCIO DI CARBONI NELLA MEGA-SPECULAZIONE DI OLBIA 2?
CHI È STATO GOMITO A GOMITO PER 40 ANNI CON DELL’UTRI, APPENA GIUDICATO MAFIOSO DALLA CORTE D’APPELLO DI PALERMO?
PER CONTO DI CHI PAGAVA LE TANGENTI BRANCHER?
PER CONTO DI CHI PREVITI COMPRAVA GIUDICI E SENTENZE A ROMA?
CHI HA IMPOSTO VERDINI COORDINATORE DEL PDL?
CHI HA NOMINATO SOTTOSEGRETARIO COSENTINO E CHI L’HA DIFESO FINORA, NONOSTANTE IL MANDATO DI CATTURA PER CAMORRA, ANZI PROPRIO PER QUESTO?
QUAL È L’IMPUTATO ECCELLENTE MILANESE CHE AVEVA INTERESSE ALLA NOMINA DI UN GIUDICE AMICO DELLA P3 A PRESIDENTE DELLA CORTE D’APPELLO DI MILANO?
PER CONTO DI CHI LA P3 DEI CARBONI, VERDINI E DELL’UTRI TENTAVA DI PILOTARE LA SENTENZA DELLA CONSULTA SUL LODO AL FANO E UNA CAUSA FISCALE DELLA MONDADORI?
CHI È L’UTILIZZATORE FINALE DI MINORENNI CHE FU COPERTO DA UN ALTRO MEMBRO DELLA P3, QUEL MARTINO CHE L’ESTATE SCORSA GIURÒ DI AVER ASSISTITO ALL’INCONTRO FRA IL PAPI E IL PADRE DI NOEMI DAVANTI A CRAXI ALL’HOTEL RAPHAEL?”
Se anche la metà di queste domande fosse ingiusta l’Italia avrebbe un gran problema e un gran peso, persino in anni normali e non solo alla vigilia della crisi del secolo.
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169 - Travaglio e la Lega Nord, intorno a Castelli.

168 - 500 miliardi di dollari, un partito assurdo e un politico apparente

167 - FAVOLE DAL MONDO DELLA POLITICA - La flotta di Doppio Meridione e i suoi ammiragli

166 - Travaglio, Berlusconi e il fiasco italiano …. non solo ai mondiali di calcio

165  - La crisi di un modello economico e di un impero (che non cadrà)!

164 - La crisi della giustizia e del Berlusconismo secondo Marco Travaglio

163 - De Reditu Suo - 3° Libro - L’Italiano educato dagli stranieri invasori- quinto discorso (di I. Nappini)

162 - De Reditu Suo - 3° Libro - Si fa presto a dire scuola: il mio discorso superfluo sul vero (di I. Nappini)

161 - De Reditu Suo - 3° Libro - L'italiano educato dagli stranieri invasori - quarto discorso (di I. Nappini)

160 - De Reditu Suo - 3° Libro - Il mio mondo antico è solo un ricordo lontano (di I. Nappini)

159 - Uno scritto molto difficile sul non detto finora (di I. Nappini) + la fiaba: "Gli UFO a Doppio Meridione"

158 - De Reditu Suo - 3° Libro - L’Italiano educato dagli stranieri invasori - terzo discorso (di I. Nappini)

157 - De Reditu Suo - 3° Libro - L’Italiano educato dagli stranieri invasori - secondo discorso (di I. Nappini)

156 - De Reditu Suo - 3° Libro - Pasolini Pierpaolo e la guerra che le genti d’Italia non hanno combattuto (di I. Nappini)

155 - Annozero, ultimo e primo fotogramma

154 - De Reditu Suo - 3° Libro - Si fa presto a dire scuola: I giovani e i nuovi stregoni (di I. Nappini)

153 - FAVOLE DAL MONDO DELLA POLITICA - Il ministro d'oro

152 - La troppa indulgenza con la Lega Nord viene da lontano!

151 - Berlusconi tra giustizia e la politica di centro e di destra.

150 - Anche i politici fanno teatro

149 - De Reditu Suo - 3° libro - Si fa presto a dire scuola ...... (di I. Nappini)

148 - La calda estate del commendator Berlusconi

147  - E se non fosse un problema di successione a Berlusconi? La scissione nel PDL tra riforme e sotto governo.

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