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circa cinquanta chilometri a sud di Napoli, si estende la Penisola
Sorrentina, che, insieme all’Isola di Capri, sembra quasi disegnare
un punto esclamativo che si protende verso il mar Tirreno. La
Penisola Sorrentina, grazie alla sua conformazione morfologica che la rendeva
praticamente inattaccabile, è stata sin dai tempi più remoti il
luogo ideale per gli insediamenti abitativi.
Il visitatore che raggiunge questi luoghi è colpito dall'azzurro
intenso del mare e dal verde brillante degli alberi di limone. In
questo scenario incontaminato non resta che immergersi in un
percorso che ci porterà ad apprezzare le bellezze paesaggistiche e i
sapori genuini.
Da Castellammare di Stabia si
raggiunge in pochi minuti con la funivia il
Monte Faito, monte della Campania,
alto 1103 metri, facente parte della catena dei
Monti Lattari. Il monte è un'enorme
terrazza con vista sospesa tra cielo e mare. E' uno degli ultimi
polmoni verdi della Campania, da cui si può ammirare un panorama
mozzafiato che abbraccia il golfo di Salerno da una parte e
dall’altra il Golfo di Napoli, Ischia e
arriva fino ai Faraglioni di Capri. Un
miracolo della natura che ad ogni stagione rinasce e si colora: dai
toni bruni in autunno, bianco d'inverno, alle tonalità brillanti
della primavera e dell’estate. Il monte si estende per più di cento
ettari di bosco e macchia mediterranea e attraverso i suoi sentieri
si possono fare delle bellissime passeggiate a contatto con uno
spettacolo della natura senza dubbio indimenticabile.
Vico Equense si trova alle falde del
Monte Faito a metà strada tra
Sorrento e
Castellammare di Stabia, su un promontorio roccioso a picco sul
mare che si affaccia sul meraviglioso golfo di Napoli. Il territorio
è il più esteso della penisola sorrentina e grazie alla sua
posizione geografica consente di effettuare escursioni in tutti i
maggiori centri turistici della Campania.
Vico Equense, fondata nel XIII secolo da Carlo II d'Angiò, oggi
è una stazione turistica molto apprezzata per sua lunga costa
frastagliata e di grande bellezza, ricca di piccole spiagge e
incantevoli calette, alcune raggiungibili solo dal mare, con pareti
a strapiombo e rocce dalle forme insolite che si aprono su grotte
naturali molto suggestive e sorgenti di acque minerali.
Il paese conserva numerose testimonianze del suo passato: l'ex
Cattedrale o chiesa dell'Annunziata costituisce l'unico esempio di
chiesa gotica nella penisola sorrentina. Essa sorge nel centro
storico, l’interno è a tre navate di cui quella centrale custodisce
importanti opere d'arte come le tele di Giuseppe Bonito, il
sarcofago del vescovo Cimmino e la tomba di Gaetano Filangieri,
celebre economista che visse e morì nel
Castello Giusso nella
seconda metà del '700. Di fianco alla facciata, rifatta nel '600, si
erge un campanile cinquecentesco, composto di tre piani; tramite
quello inferiore si accede al sagrato della chiesa, a picco sul
mare, da dove e' possibile ammirare lo stupendo panorama del golfo
di Napoli.
Ricordiamo anche il Castello Giusso, fondato da Carlo II d'Angio' e
poi rimaneggiato tra il '600 e l''800, l’Antiquarium, che custodisce
materiale archeologico proveniente da una necropoli scoperta nella
zona urbana e datata dal VII al V secolo a. C. e il prestigioso
Museo Mineralogico Campano che custodisce campioni di circa 3500
minerali provenienti da tutto il mondo.
Sorrento è tra le più belle e famose
località della penisola sorrentina che da
Vico Equense a Sant'Agata dei due Golfi offre un susseguirsi di
splendide località tra alberi, giardini, fiori, strapiombi sul mare
e stradine.
La leggenda narra che un tempo nel mare di
Sorrento, limpido e ricco
di pittoresche insenature, abitassero le mitiche
Sirene che tentarono Ulisse con un canto
melodioso.
Passeggiando per stradine di Sorrento,
che in ogni periodo dell’anno sono affollate di turisti provenienti
da tutte le regioni d’Italia, non si può fare a meno di notare come
una delle produzioni tipiche del luogo sia il famoso
limone di Sorrento dal profumo
inconfondibile e da cui si ricava il tanto ricercato limoncello;
anche la lavorazione dei merletti e del legno intarsiato hanno qui
origini molto antiche.
Sotto il profilo storico-artistico il Duomo,
Palazzo Correale e il
Museo Correale di Terranova sono molto interessanti.
Il Duomo, risalente all’XI secolo ma ristrutturato nel XV secolo, si
colloca in un complesso di cui fanno parte la Sede Vescovile, da
sempre punto di riferimento per la comunità cattolica di tutta la
Penisola Sorrentina ed il Seminario.
L’interno e' a croce latina e a tre navate dove sono ben conservate
statue marmoree e tele.
Palazzo Correale ha la facciata ornata da bifore in tufo scuro, con
varie forme e disegni. Infine un bellissimo finestrone insiste su
corti piedritti polistili sostenuti da mensolette e sormontati da
capitelli gotici a forma di foglie d'acanto.
Il Museo Correale di Terranova conserva importanti raccolte di marmi e
statue greche, romane e medievali ritrovate nelle città e nelle zone
vicine, dipinti di nature morte e paesaggi d’autori stranieri.
Interessante è anche l’esposizione di orologi italiani ed europei
del XVIII secolo, di maioliche italiane e straniere del secolo XVII
e XVIII e porcellane italiane e straniere del secolo XVIII.
Massa Lubrense è situata all'estremo lembo della penisola sorrentina
dove le due costiere, quella sorrentina e quella
amalfitana si
uniscono e dove la Punta della Campanella si protende nel mare,
inchinandosi a brevissima distanza alla maestosa bellezza di
Capri e
separando le acque dei due golfi di Napoli e di Salerno.
Il cuore del paese è largo Vescovado, suggestiva terrazza a picco
sul mare, con la cinquecentesca chiesa di Santa Maria delle Grazie
con il pavimento interamente maiolicato e tele ben conservate del
‘500 ed il palazzo Vescovile del ‘700.
Punta Campanella si lascia osservare in tutta la sua bellezza: di
fronte c'è Capri, vicinissima, alle spalle, il monte S. Costanzo,
spoglio e brullo, ma solenne come un vecchio patriarca, in fondo, il
mare color cobalto.
La Baia di Ieranto, luogo di incomparabile bellezza si trova alla
fine della penisola sorrentina, stretta tra la
Punta Campanella e la
punta Penna, direttamente di fronte ai famosi
faraglioni di Capri.
E’ un luogo di bellezza incontaminata, avvolto nel silenzio dei
grandi spazi naturali solo mare, scogli, lidi, grandi ondulazioni
rocciose coperte per lo più da macchia mediterranea e ulivi dove
spira un’aria mitica e cantata da tanti poeti dell’antichità che vi
ponevano la dimora delle sirene. A breve distanza trovano
dimora incantevoli baie e calette, quali
Crapolla, Mitigliano,
Marina del Cantone,
Jeranto e
Recommone.
S. Agata sui Due Golfi si trova in una posizione invidiabile a circa
400 metri di altezza, dalla quale è possibile scorgere entrambi i
golfi che circondano la penisola sorrentina, quello di Napoli e
quello di Salerno; oltre alla vista sull'isola di Capri.
Estremamente interessante è la visita al
Deserto, una piccola
collina nei pressi del centro abitato, dove sorge un monastero di
suore di clausura, e dal quale si scorge un magnifico panorama sulla
penisola sorrentina. Si entra attraverso un lungo vialone in salita
e una scaletta conduce sul tetto. Da qui è possibile ammirare il
famoso panorama di S. Agata, sulla destra il golfo di Napoli ed il
Vesuvio, davanti a noi, leggermente coperta dal Monte S. Costanzo
l'isola di Capri, ed infine sulla sinistra il golfo di Salerno.
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