L'etimologia
del nome della punta è chiaramente legato alla leggenda di una campana che
si dice emetta il proprio suono ogni 14 febbraio, giorno della festa di
Sant'Antonino, quando fu gettata in mare dai
Turchi che l'avevano precedentemente trafugata. La zona è ricca di tutte le
caratteristiche piante della «macchia mediterranea»: mirto, lentisco,
rosmarino, ginepro fenicio, ginestra.
Il tratto di mare antistante la Punta
Campanella è stato sottoposto a tutela ambientale con legge n.394/99. In
realtà l'area protetta è molto vasta e comprende un tratto di mare compreso
tra il Capo di Sorrento a nord nel Golfo di
Napoli e la spiaggia della Calcara a sud nel Golfo di Salerno, con zone
a diversi gradi di protezione: zona A di riserva integrale; zona B di
riserva generale; zona C di riserva parziale. Il perimetro verso il largo è
determinato approssimativamente dalla linea dei 50 m di profondità che
comprende lo scoglio del Vervece a Nord e quello di Vetara a sud, entrambi,
peraltro, ricadenti nelle due zone «rosse» di riserva integrale A. L'area
marina di Punta Campanella ricade in zona B per un'area che si estende dalla
Cala di Mitigliano fino alla
Marina di Nerano. In questo specchio di
mare è vietata la navigazione di navi e natanti di qualsiasi genere e tipo
non autorizzati dall'Ente gestore dell'area protetta. E' vietata inoltre la
pesca subacquea e quella sportiva, la pesca professionale che non sia stata
preventivamente autorizzata dall'Ente gestore. E' consentito invece
l'accesso regolamentato di barche a motore per visite guidate, l'accesso ai
natanti nei corridoi predisposti, la balneazione, la fotografia in apnea, le
immersioni subacquee guidate, la pesca regolamentata con attrezzi di piccola
pesca o di cooperative di pescatori aventi sede nei comuni del consorzio di
gestione ed in quello di Meta.
La penisola con i suoi 30
km di costa è formata da lussureggianti promontori alternati ad invitanti
insenature; pareti di calcare a tratti ripide e degradanti verso il mare.
Gli anfratti naturali, creati dal mare e da fenomeni erosivi, offrono uno
spettacolo meraviglioso.
Si tratta di un fondale estremamente ricco di specie vegetali e di pesci che
rappresenta uno dei tratti più belli della costa italiana, da un punto di
vista naturalistico sia per l'ambiente terrestre sia per quello prettamente
marino.