Dottrina spirituale


Dottrina spirituale

Monastero

Padre Louis Lallemant (1588 – 1635), sacerdote gesuita francese

Quando un"anima si è abbandonata alla guida dello Spirito Santo, egli la innalza gradatamente e la dirige. Agli inizi essa non sa dove va, ma a poco a poco la luce interiore la illumina e le fa vedere tutte le sue azioni e la guida di Dio nelle sue azioni, in modo che non le resta quasi altro da fare che lasciarsi guidare.

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ARTICOLO 2

La santa Vergine è unica in ciascuna delle sue relazioni con le tre Persone della Santissima Trinità

" Unica è la colomba mia" (Ct 6,8)

  1. Ella è unica nella sua qualità di Madre del Figlio, poiché è veramente e propriamente Madre, e non vi può essere che una sola Madre di Dio.

  2. È unica nella sua qualità di Figlia del Padre, poiché la sua adozione è del tutto singolare, ed ella sola, tra i figli di Dio, è stata simultaneamente concepita e adottata.

  3. È unica nella sua qualità di Sposa dello Spirito Santo, poiché ella sola ha contratto con lui, in nome di tutta la natura umana, un sacro sposalizio per diventare Madre dell'Uomo-Dio senza cessare d'essere Vergine.

La celebrazione di questi sacri sponsali ebbe luogo pubblicamente nel tempio, quando la santa Vergine vi fu presentata.
Quanto è grande questa prerogativa e quanti vantaggi porta con sé! Quale partecipazione ai beni di questo divino Sposo! quale pienezza dei suoi doni! quale santità! Mai questa santa Sposa oppose la minima resistenza alle ispirazioni dello Spirito Santo. Mai compì una sola azione il cui principio non fosse lo Spirito Santo. Quanto siamo lontani noi da questa fedeltà! Opponiamo continue resistenze allo spirito di Dio. Non seguiamo che le nostre inclinazioni. Respingiamo ogni giorno migliaia di grazie e teniamo imprigionati i doni dello Spirito Santo in una vergognosa inattività.

ARTICOLO 3

La gloria della santa Vergine nell'Incarnazione.

  1. È nel casto grembo di Maria che sono state operate le più grandi meraviglie del tempo e dell'eternità: un Dio-Uomo, un Dio che adora Dio, un Dio che serve Dio, un Dio bambino, un Dio rivestito d'un corpo mortale e di tutte le debolezze umane, un Dio in stato di vittima, un uomo Figlio del Dio vivo, un Bambino frutto d'una Madre Vergine.

  2. Il Verbo incarnato ha sempre conservato la sostanza del corpo che lo Spirito Santo gli formò dal sangue purissimo della santa Vergine al momento dell'Incarnazione. Ciò che gli alimenti, di cui egli si nutriva come tutti gli altri uomini, vi aggiunsero in seguito, si consumava come nel resto degli uomini. Suarez è di questo parere; e la santa Vergine, apparendo un giorno a sant'Ignazio mentre si trovava all'altare, gli disse che nel santissimo Sacramento vi è una porzione della sua sostanza.

  3. Quanto è gloriosa per la santa Madre l'Incarnazione del Figlio di Dio e quanto le tornò feconda di grazie l'unione con Lui durante i nove mesi che lo ebbe nel suo grembo! Egli le era unito come il frutto all' albero a cui sta attaccato. Non viveva che in dipendenza da Lei e dalla sostanza che attingeva da Lei.

Ma quali comunicazioni le faceva in contraccambio? Quali erano i mutui rapporti dell' anima del Figlio con quella della Madre? Egli la disponeva con una profusione di grazie a essere la Madre del suo corpo mistico come era Madre del suo corpo fisico. Voleva infatti che noi ricevessimo da Lei la vita dello spirito come Egli aveva ricevuto la vita del corpo; e che dipendessimo da Lei per la conservazione e la crescita della nostra vita spirituale come Egli ne dipendeva per la conservazione e la crescita della sua vita corporale.

Entriamo nei sentimenti di Nostro Signore riguardo a sua Madre che è anche la nostra madre. Accogliamo con gioia la dipendenza che Egli vuole che abbiamo da Lei e, attraverso questa umile e amorosa dipendenza, onoriamo quella che Egli stesso ha voluto avere da Lei.