L' Alternato 4

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Monteverdi con tutte le sue incidenze), fino a giungere con la nostra sensibilità

a percepire che quando due suoni hanno in comune gli stessi armonici formanti

la nona minore, possono stare insieme col raggruppamento loro proprio

 purché siano sovrapposti a distanza e possibilmente nelle parti estreme».

 Dato l'accordo di nona minore:

disponiamo i suoni a scala:

e facciamo precedere i suoni reali dalle appoggiature melodiche di tono (nere),

che spontaneamente si fanno individuare, ed avremo la Scala Alternata 1/2 tono - tono:

(Scala tipo A)

 

Le appoggiature melodiche nascono naturalmente dalle quattro trasformazioni

dell'accordo di nona minore, per omologia:

(teniamo presente che l'omofonia proviene dal «temperamento equabile» che, contrariamente a quanto asserito dalla Scuola, era cognito e praticamente usato nel ‘500)15.

15 M. LE ROUX - Claudio Monteverdi, Parigi 1951, pag. 63 e segg.; N. ANFUSO - A. GIANUARIO, Preparazione alla Interpretazione della POIESIS Monteverdiana, Firenze 1971, pag. 311 e segg.

Abbiamo così un accordo di settima diminuita dato da

base SOL (in questo caso in esame) ed un accordo di settima diminuita

dato dai suoni appoggiatura melodica considerati quali SUONI REALI:

(Scala tipo B)

Introduciamo perciò il seguente concetto e precisamente che l’Alternato è

determinato da:
a) individuazione di «armoniche» anche lontane che vengono esaltate in superficie,
b) evasione dal senso tonale attraverso l'accordo di nona minore che libera l'accordo di settima diminuita,
e) determinazione di ogni suono «armonico» a dominante dalla cui basale emerge l'accordo di settima diminuita generando una gravitazione a catena dei suoni in emergenza e in divenire,
d) annullamento in tale processo pluritonale della tendenzialità della basale dell'accordo di dominante a poggiarsi su di una tonica,
e) la trasformazione omologa (erroneamente detta enarmonica) di ogni suono dei vari accordi di nona minore ed anche maggiore, f) individuazione delle «armoniche», teoricamente, all'infinito (teoria esposta dal Fogliani nel 1529 — Theorica Musica),
g) emergenza delle «appoggiature melodiche» proprie ad ogni suono reale dell'accordo di nona minore, dei suoni omologhi che diventano a loro volta suoni reali e degli accordi di 5a eccedente e 6a aumentata che sono fondati su di un accordo di nona minore.

 

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