Il Fabraterno 2007/01


il teatro da sempre generatore di grandi emozioni
il sogno di una passione
oggi scontro tra immagine e immaginazione


di Bruno Basile, regista

“Non è mostruoso, che un attore solo per una passione finta, per un sogno di passione, possa soggiogare la sua anima alla sua immaginazione, al punto che si fece pallido in volto, lacrime agli occhi, l’aspetto stravolto, la voce rotta, e tutte le sue facoltà al servizio della fantasia. E tutto questo per chi? Per Ecuba!”
W. Shakespeare

Questo è il teatro: la forza della fantasia, dell’IMMAGINAZIONE. La povera immaginazione agonizzante in un mondo dove è l’IMMAGINE ad essere prioritaria. Notizie date attraverso immaginigiochi elettronici 3D ad alta definizione d’immagine- creazioni di immagini digitali- immagini satellitari del pianeta- creazione di un’immagine- accrescimento dell’immagine- mantenimento dell’immagine - violazione dell’immagine - distruzione dell’immagine. Il teatro evapora, non resta fissato su carta sensibile o celluloide, è per questo che se ne conserva più a lungo la memoria, perché è la nostra anima il “negativo” sul quale restano impresse le emozioni, storie che la nostra fantasia ha prodotto, grazie alle rappresentazioni degli attori. Rappresentazioni eseguite senza l’ausilio di cose “vere” ma della sola immaginazione: bastano le sagome di alberi e un gioco di luci e abbiamo una foresta, basta uno scalpitio ed è in arrivo la cavalleria, basta il rumore del mare e siamo nell’oceano, basta poco e la nostra fantasia ci porta ovunque. Il Teatro oggi è un luogo scarsamente frequentato, fuori dai ritmi ossessivi del nostro presente, dove è difficile trovare un’ora per ascoltare. Io amo il teatro, amo fare teatro a scuola. Ripaga più di ogni altra cosa vedere ragazzi adolescenti appassionarsi al teatro, che sembra così lontano dal loro tempo. Vederli mettere se stessi, le loro emozioni e la loro immaginazione al servizio della fantasia, delle storie che raccontano, e degli spettatori, senza paura di essere inadeguati. Il palco ci dà il permesso di parlare a piena voce e il diritto di essere ascoltati. Tale è stata l’esperienza fatta da undici ragazze e ragazzi del Liceo Scientifico M. Filetico di Ceccano. Fiorella, Natascia, Lara, Fabiola, Sara, Irene, Nadia, Enrico, Carlo, Martina, Tiziano, sono gli interpreti di “Antigone” e “Tutto da rifare”, due atti unici rappresentati venerdì 8 giugno 2007 alle ore 21.30 al Teatro Antares di Ceccano. Dello spettacolo non diciamo nulla per ora perché potrebbe essere replicato e non vogliamo togliervi il piacere di scoprire da soli la magia del teatro. Siete dunque, caldamente invitati a partecipare.
Grazie.