M  o d e  e  m i t i

 

Mode e miti

La TV

Il cinema

I mezzi di trasporto

La carta stampata

La moda

Gli elettrodomestici

Il ruolo della famiglia

Il ruolo della donna

Le vacanze

La musica

L'edilizia

L'istruzione

La fotografia

 

Gioie e dolori

Crescita e crisi

Democrazia, ma non per tutti

Consumismo, c'è chi può e chi non può

 

La politica

I Partiti

Il centrismo

Il Centro Sinistra

Leggi e riforme

I personaggi

I rapporti USA/URSS

Politica e sindacati

L'oscar della lira

Politica e industria

I rapporti con la Chiesa

 

L'economia

Prezzi e salari

Lo sviluppo industriale

Le innovazioni

Il settore automobilistico

Lo sviluppo commerciale

Le trasformazioni agricole

 

Cronologia

 

Credits

 

Durante gli anni 58-63 nascono nuove mode e nuovi miti. Eclatante è lo sviluppo della società di massa. Infatti tutti gli italiani cominciano ad avere gli stessi ideali e le stesse abitudini.

Nascono nuovi miti: la lambretta e il "cucciolo", la 500 e la 600, la lavatrice, la TV, il frigorifero, la lucidatrice e l'aspirapolvere.

Questi oggetti cambiano la vita a molte persone e modificano i ruoli nella famiglia.

Si forma una nuova figura importante, quella del giovane, che crea diverse abitudini e nuovi riti.

Il tempo libero viene vissuto in modo diverso, infatti tutti i cittadini possono allontanarsi dalle proprie abitazioni per pic-nic in campagna o viaggi in località turistiche;le industrie addirittura offrono viaggi gratis ai figli dei lavoratori. Così si forma il turismo di massa.

Un altro modo per passare il tempo libero è quello di recarsi al cinema: aumentano le sale cinematografiche e si vendono molti più biglietti; si producono i film neorealisti: "Roma città aperta", "Umberto D", " La strada", "Rocco e i suoi fratelli ","L' avventura", "Le mani sulla città"; ma vengono apprezzate di più la commedie brillanti con ragazze maggiorate fisiche e bulli come "Poveri ma belli ".

Oltre ad uno sviluppo sociale, in questi anni si ha anche una crescita economica. Vengono costruite nuove industrie metalmeccaniche che offrono molti posti di lavoro a persone ancora disoccupate, soprattutto del sud; nel 1951 gli addetti alle industrie erano 5800000 mentre sono saliti nel 1961 a 7600000. Cresce la richiesta di nuovi prodotti e si afferma la società dei consumi.

La TV si diffuse a metà degli anni '50 con le trasmissioni mandate in onda dalla RAI. Alcuni programmi molto seguiti sono: "Carosello", destinato alla pubblicità, "Lascia o raddoppia" ed altri.

La televisione, inoltre, dava a tutti i cittadini criteri linguistici comuni, in un territorio in cui le lingue più diffuse erano i dialetti.

 

 

 

 

Scuola media statale "Giovanni XXIII" Spirano (BG)    Home page     Scuola media statale "Michelangelo" Bari