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Cronologia

 

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Durante il periodo del BOOM ci fu un notevole progresso sia economico che sociale, ma si aggravò la differenza tra Nord e Sud.

Difatti nell'Italia settentrionale ci fu un maggiore sviluppo economico e sociale al contrario dell'Italia meridionale. Questo comportò l'emigrazione da parte dei cittadini del Sud che si diressero verso le grandi città industriali del Nord: Torino, Milano, Genova.

Per esempio tra il 1951 ed il 1957 Torino raddoppiò i suoi abitanti, ma per molti anni l'organizzazione amministrativa degli ospedali e dell'assistenza restò insufficiente a soddisfare le esigenze dei nuovi cittadini. La forte pressione di cittadini meridionali al Nord fece nascere un'altra contraddizione: le grandi città industriali, in cui pure si svilupparono i nuovi quartieri e crebbe il numero delle abitazioni, risultarono inospitali per gli immigrati. Spesso infatti questi dovevano affrontare le diffidenze della popolazione locale che non gli accoglieva volentieri, manifestandolo con dei cartelli con su scritto : "NON SI AFFITTA AI MERIDIONALI".

Un'altra contraddizione fu la nascita del consumismo: una parte dei cittadini cominciò ad acquistare prodotti che potevano essere superflui per quel periodo rispetto alle loro esigenze, per esempio il cinema, i mezzi di trasporto, la televisione e gli elettrodomestici. Mentre un'altra parte non poteva usufruire di questo ciclo economico positivo, poiché non godeva di una buona situazione finanziaria.

Questo fenomeno si presentò anche nell'ambito alimentare, molti infatti potevano variare l'alimentazione con diversi cibi, per esempio la carne, ma altri non potevano permetterselo e continuavano a mangiare pane e pasta, che erano la dieta tipica dell'Italia agricola.

Possiamo dedurre da questi dati, che il consumo individuale non era diffuso in modo omogeneo in tutta Italia.

 

 

 

 

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