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Cronologia

 

Credits

 

Il boom economico migliora le condizioni di vita dei cittadini, le industrie producono di più e diversi prodotti; infatti nel 1951 gli addetti all' industria erano 5.800.000

nel 1961 sono passati a 7.600.000 .

Lo sviluppo economico è sempre più crescente , il costo della vita è diminuito notevolmente, le condizioni sono migliorate, ma è insopportabile il permanere di situazioni di razzismo e di distanze sociali.

Il boom non è stato sempre positivo

- le abitazioni erano insufficienti a soddisfare anche le esigenze dei nuovi

cittadini.

- le distanze sociali tra i cittadini erano aumentate;

- gli ospedali erano pochi rispetto allo sviluppo delle aree urbane ;

- le scuole insufficienti e gli studenti furono costretti a fare doppi e tripli turni ;

- l'istruzione professionale era inadeguata alle nuove richieste delle fabbriche;

- nel sud la povertà agricola si aggravò sempre di più;

- l'emigrazione interna ed esterna, crebbe ma con essa anche i problemi

sociali e culturali che questi cittadini dovettero subire;

Agli inizi degli anni '60 l'emigrazione divenne interna, i cittadini del sud d'Italia si diressero verso le grandi città industriali del nord come Torino, Milano ma crebbero anche gli episodi di razzismo, per esempio: per i nuovi arrivati era difficile trovare alloggi a poco costo sentirsi accettati e realmente integrati nella nuova realtà sociale.

Era frequente trovare cartelli del tipo: "NON SI AFFITTA AI MERIDIONALI".

Ma questo grave problema non era solo italiano infatti, quando molti cittadini si spostarono verso i paesi europei (Francia, Belgio, Germania, Svizzera), non si sentirono accolti.

 

 

 

 

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