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Doppio errore per Beppe Grillo: Vendola e i referenda sull’acqua!
03/05/2010
Di F. Allegri
Comincio con alcune considerazioni sui risultati delle elezioni regionali del mese scorso ed inizio dalla sorpresa positiva delle liste sostenute da Beppe Grillo.
Queste liste hanno raggiunto una consistenza regionale in Emilia Romagna, sono popolari nelle valli Alpine piemontesi dei NOTAV e sono consistenti in Veneto dove oltre il 4 per cento le ha votate almeno in un caso, ma il dato dello scrutinio dice 3,7%.
Questi dati mi dicono che l’innovazione politica ha una sua base di partenza e c’è una speranza per le riforme nuove e forti. Si può scappare da Sodoma e Gomorra!
A suo tempo criticai Grillo per la candidatura alla segreteria del PD e anche oggi parlerò di 2 questioni che non condivido.
La prima questione è il sostegno di Vendola che per Grillo è locale e per una parte della sinistra è nazionale: come si fa a considerare Vendola nuovo e proponibile?
Grillo fu leggermente contestato quando appoggiò Vendola e lui rispose che aveva avuto assicurazioni sull’acquedotto pugliese in merito alla sua non privatizzazione.
Io non considero virtuoso l’acquedotto pugliese pubblico e nemmeno uno privatizzato senza se e ma, come è avvenuto in passato per tanti beni pubblici. Non considero tale questione come la principale e non so se ci sono poteri forti che vogliono entrate certe come è accaduto tante volte. In questa situazione resta il potere dei partiti sull’ente e niente più!
A me Vendola non piace e l’ho gia scritto 2 o 3 volte, ricordo ancora le accuse che gli furono rivolte da altri e che non sono state ritirate in modo formale. Ricordo quando i comunisti gli dettero dell’imbroglione in sede di celebrazione del loro congresso dell’ennesima scissione che finì 49 a 51. Io rimasi perplesso: “fa i brogli e perde? Fa i brogli e non lo si espelle? E se l’accusa fosse infondata, come giudicare quelli del 51%?”
Potrei cavarmela dicendo che quello non è il mio partito e che non sono fatti miei, ma aggiungo che non credo ai brogli congressuali fatti da Vendola!
Io so invece che la vecchia Giunta Vendola fu decimata dalle inchieste e da un lato aspetto l’esito delle inchieste, ma sul piano politico non posso prescindere, anche perché un Grillo che appoggia Vendola trascura i meet up della Puglia e il loro sviluppo.
Sul tema Vendola non capisco nemmeno Marco Travaglio, secondo me lui non ha approfondito la questione come fa ogni giorno con Berlusconi e i suoi collaboratori.
Prima di scrivere questo pezzo mi sono riletto un articolo del 26 gennaio apparso su Il Fatto Quotidiano e titolato: “GRANDI RIFORME: ABOLIRE GLI ELETTORI”.
In quell’articolo ironico (non troppo) si sostenne che Vendola era meglio di D’Alema e contro di lui. Dall’articolo il senatore del PD emerge come un dittatore isolato, arrogante e facile al delirio mentre Vendola è l’eroe popolare.
Ecco cosa ci diceva Travaglio: “Alle primarie di cinque anni fa D’Alema ordina di votare Boccia e loro votano Vendola al 51%. Ora D’Alema riordina di votare Boccia e loro rivotano Vendola, ma al 75%. Percentuale che a Gallipoli, casa D’Alema, sale all’80 e a Fasano, casa Latorre, all’85. Più passa il tempo e meno gli elettori capiscono le alte strategie dell’Attila del Tavoliere.”
QUI C’È QUALCOSA CHE NON VA: COME MINIMO D’ALEMA E LATORRE HANNO VOTATO E FATTO VOTARE VENDOLA, SALVO SMENTITE E NON DIMENTICHIAMO CHE L’ON. BOCCIA È STATO IL CANDIDATO DELL’ULTIMO MINUTO.
In secondo luogo tale frase dona sostegno all’idea che Vendola sia il rappresentante della gente e il vicino di casa generoso. Che sia pubblicità? Pensiamo solo al fatto che alle primaria vota sempre una piccola parte dell’elettorato, in Puglia come altrove! Il resto l’hanno fatto la debolezza del candidato PDL e le divisioni nel centro - destra.
Chiediamoci anche come Vendola ha governato la Puglia nella precedente legislatura regionale?
Faccio rispondere Travaglio e lo scritto che ho citato prima: “In quel preciso istante persino Vendola, con tutte le cazzate che ha fatto in questi ultimi mesi, è parso uno statista. Quando poi Max ha dichiarato che ‘Vendola ha fallito come leader’ e ‘io non ho mai perso un’elezione in vita mia’, è apparso chiaro che Nichi avrebbe stravinto.”
La parola “cazzate” mi resta difficile da interpretare, ma so che non va messa in secondo piano mentre credo che solo una pubblicità politica marginale può considerare Vendola come uno statista.
Alla fine dello scritto c’è un chiarimento parziale e mi riferisco alla parte dove si criticano gli editorialisti e gli editoriali del Corriere della Sera e la piccola alleanza parziale fra PD e UDC in alcune regioni.
Ecco la questione che interessava a Travaglio: Allearsi con Vendola o con l’UDC?
Travaglio sbagliò 3 volte perché si interessò di questa questione, perché rispose e perché disse Vendola. Qui non si doveva rispondere e non si doveva fare usando le categorie del bene e del male, dell’onesto e del disonesto!
Io ero e resto contrario al bipolarismo per i tanti motivi che ricorderò un’altra volta, qui aggiungo solo che le forze minori non sono alternative al bipolarismo, ma residui del passato decaduto!
Insomma Travaglio e Grillo scelsero Vendola voltandosi indietro e l’antico testamento ci insegna che quando si scappa da Sodoma e Gomorra non ci si deve voltare.
E ora parliamo d’acqua.
In questi mesi ho sostenuto con prudenza la mozione per l’acqua pubblica presentata in molti comuni, non in tutti. Ad esempio nel mio se ne sono dimenticati; faremo senza!
Credo che dove c’è vada meditata e votata, magari emendandola in 2 o 3 punti dove le congetture e le ideologie prevaricano l’intelligenza e la scienza.
Per i referenda la questione si complica, dopo averli letti con attenzione ho deciso di non firmarli, solo il primo quesito è coerente con i principi di difesa dei cittadini ed evita dei peggioramenti.
Nel primo quesito si abroga l’articolo23 bis del decreto legge del 25 giugno 2008 n. 112 e successive modifiche soprattutto in materia di internazionalizzazione delle imprese.
Non so se le multinazionali si prenderanno la nostra acqua, a me risulterebbe che l’avessero già fatto, ma forse mi sbaglio!
Su questo quesito esprimo un favore parziale che necessita di nuovi approfondimenti.
Gli altri 2 invece mi hanno chiarito molti dubbi e dico subito che il terzo quesito non passerà il vaglio della corte costituzionale, come minimo.
Ho davanti una parte dei vecchi partiti, quelli piccoli che considero nocivi come quelli che non ci sono più e questi partitelli faticano molto quando distinguono il pubblico e il privato: forse la puntualizzazione sui funzionari di partito e sui manager irresponsabili è troppo per loro!
Spesso tanti manager e funzionari pubblici sono tra loro! Come arriveranno al 51% questi quesiti? Mi sembra impossibile che nessuno se lo chieda!
Ora posso cominciare a chiamare i referenda perdenti dei piccoli partiti vecchi con il loro nome e posso tornare a criticare Grillo: Perché Beppe si allea con queste forze politiche?
Da un lato dice che lo fanno i meet up ed è vero. Purtroppo molta gente che fuggì da Gomorra si voltò indietro e oggi come allora pochi hanno il coraggio della solitudine dei giusti.
Io credo che questi referenda faranno una fine peggiore di quello sulla scala mobile di 30 anni fa e riscontro che sono proposti da forze politiche e sociali che si richiamano a quell’esperienza.
Allora non impararono la lezione e anche questa volta accadrà lo stesso.
Grillo e i meet up vogliono perdere con quella compagnia e questo è un errore.
In realtà la situazione è più complicata perché ora il nuovo è nato e serve un progetto di prospettiva, queste alleanze e queste scelte servono a guadagnare tempo, ma prima o poi Beppe dovrà trovare la missione, il progetto e i mezzi. Indietro non si torna e l’approdo non è certo!
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