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Incontro di Venere con Enea, Cortona
Pietro da Cortona (1596-1669), Incontro di Venere con Enea - Parigi, museo del Louvre
Piero da Cortona
Pietro da Cortona nacque a Cortona nel 1597 e morì a Roma nel 669.
L’artista, dopo una breve formazione nella città natale, si trasferì giovanissimo a Roma nel 1612 .
E’ proprio la Roma dei primi del Seicento ad offrire al pittore gli stimoli più creativi che lo porteranno ad elaborare un linguaggio veramente innovativo. Qui conosce anche la pittura sontuosa di Rubens, la vena poetica di Guercino, il nuovo senso dello spazio di Lanfranco.
Ma è soprattutto dall’incontro con il mondo classico che egli saprà trarre felice motivo di ispirazione, dando vita ad un’arte capace di far rivivere il passato con un’intensa e partecipe carica di vitalità. Un’arte accattivante e festosa che per la prima volta coinvolge lo spettatore con il suo ritmo catalizzante.
Il successo del pittore è testimoniato dagli importanti incarichi pubblici che si succedono negli anni: la decorazione della volta di Palazzo Barberini, in cui Cortona mette in scena una esuberante macchina decorativa, con centinaia di personaggi, vero monumento dell’ideale barocco, e poi, ancora gli affreschi di Palazzo Pitti a Firenze, a Roma, della Chiesa Nuova, tutta decorata dal pittore nel corso della sua lunga carriera.
Agli affreschi egli affianca la pittura, di soggetto religioso, mitologico, i paesaggi, i ritratti, conservati nei musei e nelle collezioni di tutto il mondo.
Come il suo contemporaneo Bernini, Cortona manifesta la sua vena creativa in vari modi. E’ anche architetto, come stanno a testimoniare, la scenografica e armoniosa facciata di Santa Maria della Pace, tutte partecipi dell’immagine barocca di Roma.
Dalla sua vena fertile nasce una vera a propria scuola di cui fanno parte artisti di fama con una corrente fortemente barocca che diffonde la maniera di Cortona per tutto il secolo e oltre.
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