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Le argonautiche
GIASONE:
Maria Galeazzi MEDEA: Nadia
Pegoraro
EETA:
Gianluca Bertagna CALCIOPE:Silvia
Domenichini
ERA:
EleonoraPinardi AFRODITE: Selene
Avanzi
COORDINATORE:
Professor Marco Pescetelli
CLASSE V
GINNASIO A - LICEO CLASSICO BAGATTA
AS
2000/2001
PREFACE
This
epistolary story has been inspired by Apollonio Rodio's well-known epic poem,
the Argonautiche. It starts when the valorous hero Iason arrives in Colchide to
take possession of the golden Fleece and king Eeta refuses to give it to him.
But Goddess Hera, Zeus's wife, decides to help him and asks Aphrodite to fill
Eeta's daughter, Medea, with love for Iason.
Six boys
and girls of our class interpreting the chief characters of the ellenistic poem,
have written letters to one another and through their words they have re-created
the characters as true people, they themselves have become these characters:
Iason and Medea, Eeta- against their love- Calciope- Medea's sister- Hera and
Aphrodite- the helpers of the sweethearts.
The
letters have dealt mainly with Medea and Iason's love, hopeful love which has
become the main subject of the story: the conquest of the golden Fleece has been
left behind.
GIASONE:
Figlio di Esone sovrano della terra di Iolco. Lo zio Pelia si è impadronito del
suo regno e per recuperarlo il giovane deve conquistare il vello d’oro che
appartiene ad Eeta re della Colchide. Giasone è un giovane valoroso e
determinato, ma anche molto astuto. Si innamora di Medea che lo appoggerà nella
sua impresa.
MEDEA:
Figlia di Eeta re della Colchide, maga e sacerdotessa di Ecate. Quando Giasone
giunge in Colchide si innamora di lui e tradisce il padre aiutando il giovane a
conquistare il vello d’oro. L’amore
di Medea è tale che perde ogni volontà ed è disposta a tutto pur di seguire
l’uomo amato.
EETA:
Re della Colchide, padre di Medea e Calciope. Non vuole cedere il vello d’oro
a Giasone poichè è preziosissimo e rappresenta i segreto della lavorazione dei
metalli. E’ un uomo potente e crudele che stima più importante il vello
rispetto all’amore delle figlie.
CALCIOPE:
Figlia di Eeta e madre di alcuni compagni di Giasone. Convince Medea ad aiutarlo
per salvare anche i figli destinati in caso contrario a morte certa. I suoi
sentimenti sono sinceri e ogni sua azione è dettata dall’amore per i figli e
la sorella.
ERA:
Moglie di Zeus e regina delle dee. Protettrice di Giasone e degli Argonauti,
insieme ad Atena, convince Afrodite a far innamorare Medea di Giasone, perchè
lo aiuti a superare la difficile prova impostagli da Eeta.
AFRODITE:
Dea dell’amore e della bellezza. Per esortazione di Era fa immamorare Medea di
Giasone e la convince poi a seguire il suo cuore e ad aiutare il giovane.
GIASONE AD
EETA
Divino re della Colchide, non dovete temere nulla da
me, Giasone figlio di Esone, legittimo sovrano della terra di Iolco. Non voglio
il vostro regno, le vostre ricchezze, ma solo riottenere ciò che è mio. Pelia
regna sulle mie terre e sul mio popolo, e solo quando avrò conquistato per lui
il vello d’oro potrò tentare di riprendere il mio posto,
che lui occupa. Mio zio spera che io non riesca a tornare dalla ricca
terra dei Colchi e che la mia fine giunga dolorosa lontana da Iolco; io non
posso permettere che ciò avvenga. Giustamente non volete rinunciare al vostro
prezioso vello e lo custodisce per voi un drago; per me sarebbe impossibile
prenderlo senza il vostro consenso. Mi date la possibilità di conquistarlo, ma
voi già sapete che mi proponete delle prove impossibili da superare, se non per
un dio. Se voi foste saggio non mandereste a morte me e i più grandi eroi della
Grecia, ma cerchereste in noi validi compagni e alleati per ogni impresa futura,
amici che accorrerebbero in vostro aiuto in ogni occasione. I nostri popoli
diverrebbero fratelli, legati da un patto divino, Medea potrebbe essere regina
di Iolco. Ma voi non mi volete ascoltare e so che non mi aiuterete, sappiate però
che io cercherò in tutti i modi di conquistare il vello d’oro e dopo aver
superato tante prove per giungere in Colchide, ora che devo affrontare
l’ultima, anche se la più difficile, non mi tirerò certo indietro e con
l’aiuto degli dei riuscirò ad ottenere ciò che voglio.
Giasone
EETA A GIASONE
Giasone, tu dici che riuscirai a superare l’impresa, ma io te l’ho
imposta proprio perche tu non possa riuscirvi senza l’aiuto degli dei. Non
sono uno stolto, sono il re della Colchide e non lascerò così facilmente il
mio vello ad un uomo infido quale tu sei. Se però il volere degli dei e il
destino stabiliranno che il mio tesoro cada in mano tua, te lo concederò senza
esitazioni. Se al contrario fallirai questa prova, come tu ben sai non ti sarà
concessa un’altra possibilità: perirai oppresso dalla forza dei tori. Mai
vorrei che tu fossi mio alleato e non esiterei ad affrontare interi eserciti
nemici ma sicuramente senza di te. E neppure se fossimo legati da un patto
divino io ti concederei il mio prezioso vello senza lottare, e mia figlia così
pura e innocente allo sbocciare della sua giovinezza. State attento, non osate
tentarla con i vostri infidi sguardi, se sarete capace di una così bassa
azione non dovrete combattere solo con i tori ma anche contro
me e l’intero esercito.
Eeta
GIASONE A
CALCIOPE
Dolce Calciope, quando tuo padre ha stabilito
l’immane prova ho visto i tuoi occhi di madre disperata, ma anche quelli di
una donna che ama la patria ed è fedele a suo padre. Hai pensato che i tuoi
figli tradissero la loro patria seguendo un uomo astuto e crudele, ma io non
sono tale. Hanno affrontato tanti pericoli insieme a me, perchè sanno che sono
un giusto alla ricerca della verità e del bene per il suo popolo. Non devi
credere che voglia il regno di tuo padre, io devo solo avere il vello, non posso
farne a meno; mi serve per riconquistare il mio trono. Ora che conosci il motivo
della nostra impresa salva i tuoi figli, salva tutti noi. Il nostro filo sta per
essere troncato, a meno che tu non blocchi la mano di Artopo. Intervieni in
nostro aiuto e con le tue dolci parole placa l’animo del padre crudele o
convinci qualche immortale a offrirci il suo aiuto. Se saremo soli affronteremo
coraggiosamente la morte e lotteremo fino alla fine, ma io so che il tuo animo
è giusto e ci aiuterai.
Giasone
CALCIOPE
A GIASONE
Caro Giasone, mai ho sospettato che tu non
fossi tale, anzi! Sono felice e orgogliosa del fatto che i miei figli abbiano
seguito un uomo tanto valoroso e anche del fatto che Medea provi un certo
interesse nei tuoi confronti. Inutile sarebbe adesso chiederti di abbandonare
l’impresa, dopo che tanto avete viaggiato e faticato, per cosa poi? Un vecchio
testardo orgoglioso ed egoista, al quale non interessa neppura la sorte di suoi
nipoti! Pertanto non temere, ti prometto che farò il possibile per aiutarvi,
anche se poco dipenderà da me. Forse con l’aiuto degli dei che tutto sanno e
tutto possono qualcosa cambierà. Non arrenderti!
Calciope
CALCIOPE
AD EETA
Padre, tralascio i convenevoli, dato che non
sono un’ipocrita. Ben sai perchè ti scrivo, e quello che voglio. Passano i
giorni e la mia disperazione cresce. Non riesco più a chiudere occhio che i
miei figli mi appaiono uno dopo l’altro, come per un presagio funesto, quasi a
dirmi: “ Guardami quest’ultima volta...” e orrende immagini di morte
devastano il sonno. Di giorno impotente li seguo da lontano, mentre operosi
lavorano nella piana sotto i comandi del valoroso Giasone; e non sanno di andare
incontro alla morte. Ma perchè ti dico queste cose, cuore di ghiaccio? Come
scioglierti, vuoi che ti insulti o ti preghi, che ti minacci o ti implori?
Qualsiasi cosa, qualsiasi, purchè... ma basta, basta, basta. Se sei mio padre,
comportati da padre!
Calciope
EETA A CALCIOPE
Cara Calciope, è tuo padre Eeta che ti parla, mi duole che i tuoi figli
siano compagni di Giasone e partecipino al suo viaggio. I miei nipoti, una volta
speranza per il futuro del regno, ora sono in balia di questo straniero che
forse li ha convinti a seguirlo con qualche arte magica. Oh figlia mia non mi
vedrai cedere il prezioso vello a Giasone, dovrà superare la prova e se poi non
fosse abbastanza scontrarsi con me. Mi dispiace Calciope, ma mi vedo costretto a
combattere contro i tuoi figli, che ieri vedevo correre bambini per il palazzo e
ora sono alleati con un nemico della patria. D’altronde se il Fato ha
prescritto ciò non mi rifiuterò di scontrarmi contro il mio stesso sangue. Non
odiarmi per questo figlia mia, non posso comportarmi diversamente, cerca
piuttosto di farli ragionare, se
vuoi salvarli!
Eeta
CALCIOPE
AD ERA
Chiedo aiuto a te, oh Argiva Era, dato che
come ben saprai i miei figli fanno parte della spedizione degli Argonauti. Quel
disgraziato di mio padre (per non dir di peggio) crede che tutti vogliano
usurpare il suo trono. Arrivano dei forti eroi, tra cui alcuni suoi nipoti,
stremati ma decisi a conquistare il vello d’oro, e lui? Invece di aiutarli
impone loro un’altra prova, ancora più ardua e pericolosa. Sai cosa ha
ordinato loro? Tanto tu già lo saprai, ma più ci penso... Vuole che Giasone
aggioghi due tori che hanno zoccoli di bronzo e spirano fuoco; poi che semini un
campo con denti di drago e dopo averlo arato uccida i guerrieri che da esso
nasceranno. Non so come possa pensare ciò, per me queste cose se le sogna di
notte! Sono disperata, oh Saturnia non riuscirò mai a dissuadere mio padre
dalla sua decisione e nemmeno gli Argonauti, intrepidi e determinati come sono
loro; ma non posso e non voglio vedere morire i miei figli. Confido nell’aiuto
tuo e di Atena, voi che proteggete Giasone e i suoi compagni. Che i cinque
montoni e il grosso bue a voi immolati possano giovarvi!
Calciope,
una madre disperata.
ERA
A CALCIOPE
Cara Calciope, leggendo la tua lettera sono
rimasta molto colpita. Non preoccuparti, ti aiuterò. Ho chiesto di intervenire
anche ad Afrodite e credo proprio
che accetterà la mia richiesta, anche se in passato abbiamo avuto qualche
motivo di contrasto. Comprendo i sentimenti che una madre nutre nei confronti di
un figlio in grave pericolo e non ti abbandonerò. Stai tranquilla: tutto andrà
per il meglio! Atena ed io abbiamo già in mente un piano; se Afrodite non ci
abbandonerà questa vicenda presto sarà conclusa. In fede.
Era
ERA
AD AFRODITE
Cara Afrodite, so che in passato mi sono
scontrata con te soprattutto riguardo mio marito, Zeus, “quel mandrillone”...
Lo perseguito ovunque e ogni volta lo trovo tra le braccia di una donna diversa.
Sai penso che chiunque al posto mio perderebbe il controllo. Non credi? Bè
comunque adesso parliamo di cose serie... in poche parole dovresti aiutarmi a
fare innamorare Medea di Giasone. Ho appena ricevuto una lettera della disperata
Calciope che implorante mi ha chiesto aiuto. Dobbiamo proteggere Giasone e i
suoi compagni che fanno parte della spedizione degli Argonauti. Confido nel
fatto che tu risponderai presto alla mia richiesta e ti ringrazio già ora per
la tua disponidilità. In fede.
Era
AFRODITE
AD ERA
Divina Era e cara compagna, la richiesta che mi fai
è per me facile da realizzare. Subito infatti manderò mio figlio Eros da Medea
affinchè con la sua freccia d’oro faccia scoccare l’amore tra la
principessa e l’eroe Giasone. Capisco infatti quanto la sua impresa sia
importante e quanto la riuscita di questa. Inoltre scriverò a Calciope
invitandola a recarsi dalla sorella Medea e a convincerla di aiutare Giasone
nell’impresa con i suoi filtri magici.
Sperando che tutto vada come previsto, per ora ti saluto.
Afrodite
AFRODITE
A CALCIOPE
Oh Calciope figlia di Eeta e sorella di Medea, ti
scrivo questa lettera per informarti del fatto che, convinta da Atena ed Era, ho
chiesto a mio figlio Eros di far innamorare Medea di Giasone, in modo che lo
aiuti a portare a termine la sua impresa. Nel frattempo quindi ti chiedo di
recarti dalla tua amata sorella e convincerla con le tue parole a seguire il
cuore e a non frenare i suoi sentimenti.
Spero che ascolterai i miei consigli.
Afrodite
CALCIOPE
AD AFRODITE
Tanto ho aspettato, intere notti insonni, a
pensare, a disperare su quel che sarebbe accaduto. Ma ora mi giunge lieta la
lettera tanto attesa. So che gli dei non gioiscono nell’abbandonare i mortali,
ma anche che sono il loro passatempo preferito. Come le pedine di una dama li
muovono, ad ogni mossa avanzano, per un istante si fermano nascosti tra i
compagni o sicuri in un angolo; ma l’attimo dopo con il peggior nemico in
fronte non è permesso loro tornare indieto. Ma perdonami Afrodite, proprio tu
che mi porti aiuto non ascoltare le mie stolte parole. Farò come mi hai detto e
pregherò Medea di aiutare Giasone nel conquistare il vello d’oro, seguendo il
suo cuore. Grazie, e che i sei montoni e il grosso bue immolati per te possano
giovarti!
Calciope, una madre rinfrancata
CALCIOPE
A MEDEA
Cara Medea, con te son sempre stata franca e
lo voglio essere anche in questa occasione. Capisco bene come tu stia soffrendo
e perciò non ti voglio solo dire:”Segui il tuo cuore, la scelta che farai sarà
quella giusta...”. Voglio anche che tu sappia che nella spedizione degli
Argonauti ci sono i miei figli, forse turbata come sei non hai pensato a questo.
Tu sei completamente presa dal pensiero di Giasone, ma io sono tormentata da
quello dei miei figli. Non voglio importi una decisione, ma solo darti un motivo
in più per fare una scelta difficile, prima che sia troppo tardi. Perciò ti
prego di aiutare Giasone, e aiuterai anche te stessa e indirettamente me.
Tua sorella Calciope
ERA
A GIASONE
Carissimo Giasone, so che ultimamente stai
incontrando numerosi ostacoli, sembra che tutti vogliano metterti alla prova.
Ora, poi, con l’impresa impostati da Eeta le cose non si stanno certo volgendo
al meglio. Non è facile lo so , ma non devi scoraggiarti! Sono certa che ce la
farai, vedrai che Medea ti aiuterà, la figlia di Eeta ti ama. Grazie a lei
supererai questa prova, e anche tu la amerai. Ora ti devo lasciare, non è
facile essere una dea, e se devo essere sincera questa situazione mi ha
impegnato molto. Comportati valorosamente e sappi che gli dei ti sono vicini.
Era
GIASONE AD
ERA
Ora che ho avuto i segni della tua benevolenza,
regina delle dee, non ho più motivi per temere l’ardua impresa. L’appoggio
degli dei e l’amore di Medea mi guiderammo. La vista della dolce principessa
mi ha subito inebriato il cuore e ho sperato che la freccia di Eros trafiggesse
anche il suo seno. Ho cercato poi di non pensare a lei, sangue del re nemico, ma
ora so che ella m’ama. Tradirà il padre per
amore? Quanto il mio batterà il cuore di Medea? Oh ma ella m’ama e ora
ho il coraggio di combattere, svanisce ogni timore. Come gli dei possono
cambiare il destino di un mortale, quanta speranza possono infondergli nel
cuore... In quale modo posso ringraziarti, regina delle dee, in quale mostrarti,
la mia infinita riconoscenza? Compiuta l’impresa ogni giorno per sempre
sacrificherò a te un montone. Mi hai donato l’amore e il potere e
sarò per sempre tuo debitore.
Giasone
AFRODITE
A GIASONE
Caro Giasone, forse già Era ti avrà informato
della situazione, comunque volevo dirti che per sua richiesta, ho inviato mio
figlio Eros da Medea, per farla innamorare di te. In questo modo lei ti aiuterà
a portare a termine l’impresa donandoti i suoi filtri magici; per convincerla
definitivamente a seguire il suo cuore ho anche esortato la sorella Calciope a
recarsi da lei. Medea quindi non
solo ti ama, ma ti permetterà anche di superare la prova che suo padre Eeta ti
ha imposto e di conquistare il vello d’oro. Ti auguro dunque di riuscire con
successo nell’impresa e di
tornare a Iolco vincitore accompagnato dalla divina Medea. Ti esorto solo ad
avere coraggio e a non arrenderti, ma a lottare per le cose che ami.
Afrodite
GIASONE AD
AFRODITE
Afrodite, dea dell’amore e della bellezza, tu
dunque hai fatto nascere l’amore nel mio cuore e in quello della principessa
Medea? Anche tu sostieni l’impresa e
vuoi la mia felicità? Ora mi sento in colpa di aver dubitato anche solo un
momento, tu mi dai delle certezze e come Era ti preoccupi per il mio futuro.
Anche te devo ringraziare e nessun sacrificio sarà mai abbastanza grande per
compensare il sentimento di turbamento e gioia che l’amore ha portato nel mio
cuore. Ho sempre saputo che son gli dei a governare il destino del mondo e degli
uomini, ma ora so che li amano e che non sono solo insignificanti pedine nelle
loro mani. Posso affrontare ogni impresa senza timore, ora infatti so che,
grazie a voi numi immortali, domani vedrò ancora la luce del sole.
Immolerò a te un montone e una vacca bianca e sarò per sempre tuo
devoto servitore.
Giasone
EETA AD ERA
Oh regina delle dee, ti imploro di proteggere mia figlia Medea da
quell’uomo infido, Giasone. Tu
moglie di Zeus e protettrice dei figli, scaccia lo straniero dal mio regno e
impediscigli di superare la prova impossibile che gli ho imposto. Medea è poco
più di una bambina ed ha un animo puro e innocente. Ho notato il suo sguardo
perso in quel giovane e ho visto l’amore; ti prego allontanalo da lei e da
tutti noi. Ti chiedo di proteggere anche mia figlia Calciope; questi ultimi
tempi sono stati molto dolorosi per lei, poichè ha visto i suoi figli ed io i
miei nipoti ai comandi dello straniero. Sebbene questa sia una loro decisione fa
in modo che capiscano il loro sbaglio e tornino dalla loro madre. Ti offrirò
dodici capre e altrettanti montoni. Mi affido completamente a te.
Eeta
ERA
AD EETA
Eeta sovrano della Colchide, ti preoccupi per
il destino di Medea, di Calciope, dei tuoi nipoti, perchè temi gli Argonauti,
soprattutto Giasone. Ma la cosa che ti turba di più è la paura di perdere il
vello. Sei solo e io non ti posso aiutare , la vita è nelle mani del Fato e
tutto è già stato deciso ormai! Nessuno può opporsi, nemmeno gli dei. I tuoi
figli non esiteranno ad abbandonarti, di fronte ad una scelta Medea preferirà
seguire Giasone; perquesto ti conviene trovare un accordo con l’eroe, dargli
qualche reale possibilità di conquistare il vello. Rifletti sulle mie parole.
Ora ti devo lasciare, ho tantissimi impegni, ma scriverti era la prima cosa che
dovevo fare. Con la speranza che tu prenda la decisione migliore, ti sono
vicino.
Era
EETA A MEDEA
Cara Medea, essendo tuo padre mi preoccupo per il tuo futuro. Ormai sei
una donna e spero che prenderai la
decisione più saggia. Ho visto il tuo sguardo perso in quell’uomo dalle mille
astuzie, il quale porterà sicuramente il nostro regno in rovina se gli
concederai ciò che vuole. Non muterò la prova imposta a Giasone, e so così di
agire in bene, per amore tuo e della patria. Figlia mia, ti dico di stare
attenta, di non concedergli neppure uno sguardo, ignoralo e nel tuo cuore cerca
di provare disprezzo per lui. Capisco che ti sarà difficile; sebbene tu sia
ormai grande, sei ancora una creatura innocente, che non è in grado di
difendersi da un uomo così malvagio. Io avevo per te già progettato un grande
futuro, di divenir regina al fianco di un eroe astuto quanto Odisseo e valoroso
come il divino Achille. Questo è il destino che io vorrei per mia figlia, cerca
di ascoltare le parole di tuo padre che ti vuole bene.
Con affetto.
Eeta
ERA
A MEDEA
Carissima Medea, sei combattuta, divisa tra
l’affetto e la fedeltà per il padre e l’amore che provi per l’eroico
Giasone. Non puoi continuare a crucciarti, devi prendere una decisione. Tu sai
ciò che gli dei vogliono; e poi il tuo amore per Giasone è immenso, grande
l’affetto per i nipoti, suoi compagni! Vuoi la loro morte? Ora sta a te
decidere, anche se so che prenderai la decisione giusta. Devo andare perchè
infiniti sono gli impegni di una giornata da dea. Ti abbraccio e spero che le
mie parole ti siano di conforto e ti aiutino a trovare la via d’uscita.
Era
AFRODITE
A MEDEA
Cara Medea, figlia dell’illustre re Eeta, non
tormentarti inutilmente, divisa tra l’affetto per il padre e l’amore nei
confronti di Giasone. Eros ti ha colpito con la sua freccia dorata per volere
degli dei, e anche il cuore di Giasone è ferito dall’amore. Non cercare di
opporti al volere degli dei, segui
il tuo cuore. Capisco quanto la scelta sia dolorosa, tradire il padre significa
anche rinunciare a tutta la tua vita, ma non devi avere timore ti sarò sempre
vicina. Aiuta Giasone a superare la prova e a conquistare il vello d’oro con i
tuoi filtri magici e poi con lui avrai una nuva vita.
Con la certezza che tutto si concluderà per il
meglio.
Afrodite
MEDEA
A CALCIOPE
Cara Calciope, ti ringrazio per essermi
stata vicina in questo periodo così difficile. Non puoi immaginare quanto la
mia scelta sia stata dolorosa e sono molto contenta di avere il tuo appoggio,
sapere che seguendo il mio cuore non agirò solo egoisticamente, ma salverò
anche i tuoi figli. Mi sei stata di grande aiuto, e non mi dimenticherò mai di
ciò. Ti voglio bene.
Medea
MEDEA
AD ERA
Divina Era, ti ringrazio molto
dell’interessamento e dei tuoi preziosi consigli, sapendo che gli dei
appoggiano la mia scelta questa diviene meno dolorosa e confidando nel loro
aiuto svaniscono tutti i miei dubbi. Finalmente ho fatto la mia scelta, aiuterò
Giasone a superare la prova e lo segurò ovunque vorrà.
Grazie
di tutto, Medea
MEDEA
AD AFRODITE
Carissima Afrodite, se prima avevo molti
dubbi sul da farsi, grazie alla tua affettuosa lettera ho trovato la forza di
seguire il mio cuore. Ho capito che il solo modo di trovare la felicità è
quello di stare con l’unico uomo che ho mai amato nella mia vita, Giasone;
provo per lui un nuovo, dolce sentimento e so che se rinunciassi a lui non
potrei più vivere. Il dolore che
provo per aver tradito il padre e comunque immenso, ma senza il tuo appoggio non
sarei forse riuscita a prendere questa difficile decisione e dunque ti devo
ringraziare immensamente. Spero che riuscirai a placare l’animo del padre,
quando saprà del mio comportamento e mi affido completamente a te.
Con
affetto, Medea
MEDEA
AD EETA
Mio adorato padre, so che ciò che ti sto
per dire ti procurerà un grande dolore, ma a lungo mi sono tormentata prima di
prendere questa decisione e non ho trovato altrà soluzione. Aiuterò Giasone a
superare la prova inumana che gli hai imposto e tu non potrai opporti, perchè
io lo amo e non potrei più fare a meno di lui. Tutto il mio futuro è riposto
nelle sue mani e ormai non posso più tornare indietro. Il dolore è grande, ma
ormai ho preso la mia decisione, spero che un giorno potrai capire il mio
comportanmento e forse perdonarmi.
Tua
figlia Medea
MEDEA
A GIASONE
Giasone, dal primo istante in cui ti ho
visto il mio cuore si è acceso di un nuovo fuoco e da allora non posso più
immaginare la mia vita senza di te. Ho trovato nei tuoi occhi tutti i miei
desideri, ho sognato di poter sfiorare il tuo viso. Anche se il rimorso mi
tormenta e il rimpianto non mi lascia dimenticare ormai ho fatto la mia scelta e
deciso di aiutarti con la mia magia a vincere i tori e ad addormentare il drago
invincibile. Ho rinunciato a tutto per te, lasciato ogni affetto e ogni ricordo,
mi concederai di seguirti nel tuo
viaggio verso nuovi lidi, dove trascorrerò la mia vita solo nella gioia di
averti accanto? Se un po’ mi vuoi bene non puoi rifiutarmelo.
Tua Medea
GIASONE A
MEDEA
Dolce Medea, anch’io ho capito subito di amarti, al
tuo primo sguardo mi sono perso nei tuoi occhi, neri come la notte, e non ho
ancora ritrovato la strada. La tua bellezza ha offuscato i miei pensieri ed ora
ovunque e sempre ci sei tu. Il vento che soffia, scomponendo i tuoi lunghi
capelli e le pieghe delle vesti leggere, mi porta il tuo delizioso profumo, che
mi inebria. Non devi sentirti in colpa verso tuo padre; egli voleva la mia morte
e il tuo amore mi ha salvato. Proprio grazie al tuo aiuto
riuscirò a
prendere il vello, che credevo la cosa più preziosa e per il quale ho
affrontato tante difficoltà, e solo ora mi rendo conto che l’unica cosa
importante sei tu. Il dolore recato a tuo padre è certamente molto minore della
gioia che hai procurato a me, dimostrandomi così la grandezza del tuo amore.
Solo consigliandoti di rimanere, posso mostrarti io la grandezza della mia
passione. Se vieni con me e abbandoni la tua terra devi sapere che io non posso
darti certezze per il domani, tranne quella del mio amore. Con me potresti
distruggere la tua vita ed io, proprio perchè ti amo, non lo voglio. Rifletti
ancora prima di prendere questa decisione, la più difficile di tutte, e
comunque sappi che io non ti potrei mai dimenticare. Troviamoci all’alba nel
tempio di Ecate, se avrai scelto di rimanere sarà il nostro dolce e triste
addio, se no partiremo insieme.
Al mio unico amore,
Giasone
EETA AD AFRODITE
Oh dea della bellezza, cosa ti ha indotto ad andare contro il mio popolo?
Forse non ti sono state immolate abbastanza vittime sacrificali, o qualcuno ti
ha offeso danneggiando una tua bronzea effige?Chi avesse agito in modo così
empio sarebbe subito impiccato e lasciato insepolto sotto il tuo tempio. Se
invece nessuno ha compiuto codesti atti indegni contro di te, perchè? Perchè
hai inviato tuo figlio Eros da Medea, per colpirla con la sua freccia d’oro?
Perchè l’hai fatta innamorare dello straniero prepotente che pretende il
vello, mio vanto di fronte agli uomini e agli dei? Oh Afrodite, che nessuna
delle Nereidi o delle Ninfe dei boschi supera in bellezza, scaccia questo
sconosciuto e fa si che Eros colpisca con la sua freccia bronzea Medea e così
l’odio per Giasone scaturisca dal suo cuore. Questo è certo ciò che il Fato
vuole e se mi aiuterai ogni giorno ci sarà un sacrificio solenne in tuo onore e
sarò tuo debitore per sempre per aver salvato la mia famiglia e il mio regno
dalla distruzione.
Eeta
AFRODITE
AD EETA
Eeta, illustre sovrano della Colchide, darò una
giusta risposta ad ogni tua domanda. Ciò che dici è vero, Eros ha fatto
innamorare Medea per un mio ordine, io l’ho mandato a lei, ma non ho agito in
questo modo per un mio desiderio, Atena ed Era mi hanno convinto e non ho potuto
rifiutarmi. Non ho nessun motivo di odiare te e il tuo popolo, i tuoi sudditi mi
sono fedeli e mi offrono grandi sacrifici, ma neppure io mi posso sottrarre al
Destino e non sono libera in tutte
le mie scelte. Ormai sei solo e non hai più nessuno che ti aiuti a proteggere
il vello, perchè non muti la tua
decisione e non cerchi di trovare un accordo con Giasone, riacquisterai così
anche l’amore delle tue figlie che ancora ti vogliono bene. Ti voglio anche
spiegare il tormento di Medea, che non da sola ha preso l’ardua decisione di
seguire Giasone, ma con l’approvazione degli dei: grande è il rimorso e non
riesce a trovare la felicità neppure tra le braccia dell’amato. L’eroe non
vuole giocare con lei, ma la ama e, anche se tu non vorrai mai crederlo è un
uomo giusto è valoroso. Abbi fiducia nelle mie parole, non lasciarti accecare
dall’egoismo e dal desiderio di potere, se non vuoi ritrovarti solo, per
sempre.
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