ORIGINE E DIFFUSIONE DELLA VITICOLTURA |
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Si chiama Vitis Vinifera ed è d’origine asiatica la madre di tutte le viti. Cresceva spontaneamente migliaia d’anni fa nella Transcaucasia, nel Turkestan occidentale e nei paesi contigui.Da tale regione la vite si. Sarebbe diffusa nella Tracia settentrionale passando ad occidente e, più a meridione, per la Siria fino alla Grecia (forse per opera dei fenici) e dalla Grecia all’Italia, quindi nella Gallia e nell’Europa centrale. In Italia la viticoltura sarebbe giunta nella Sicilia coi colonizzatori Egeo-Micenei, e di lì si sarebbe diffusa nelle coste meridionali della penisola, dagli anni 2000 a.C. sino al 1200 a.C. più lenta la diffusione appare nel centro e nel nord d’Italia, prima con la civiltà Villanoviana (1000 a.C.), poi con gli Etruschi (700-500 a.C.). Le popolazioni italiche, in ogni modo, coltivavano la vite e facevano il vino già prima del 2000 a.C., sia pure in modo rudimentale.Non a caso l’Italia era chiamata Enotria (paese dei pali da vite). |
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La Vitis Vinifera prospera nelle zone temperate dei due emisferi 50°e il 30°grado di latitudine nord e il 30° e il 40°grado di latitudine sud.La vite con la sua grande capacità d’adattamento ha progressivamente occupato terreni e soprattutto climi che in origini non si addicevano affatto. La maggiore concentrazione delle superfici investite a vite si localizza chiaramente nell’area nel bacino mediterraneo e in particolare in Spagna, Italia, Francia, paesi balcanici, Asia minore e in alcuni paesi dell’Africa settentrionale. Troviamo ancora la vite nell’Africa Australe. Nell’America settentrionale il confine superiore attraversa la California, poi sale verso nord; i vigneti dell’America meridionale sono espansi in Cile, argentina e Brasile. La coltura della vite è diffusa anche nell’Australia meridionale e nella nuova Zelanda. Il limite massimo d’altitudine è di circa mt. 300 in Ungheria e di mt. 500 nella Svizzera settentrionale, di mt. 1000 nei Pirenei, di mt. 1300 sull’Etna, di mt. 2500 sull’Himalaya, mt. 3500 sulle Ande. |