EFFETTI E CONTROINDICAZIONI

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L’alcool introdotto con le bevande alcoliche subisce nell’organismo una lenta combustione producendo calore ed energia.

Il vino è una sostanza complessa che pur contenendo una discreta quantità di potassio e, in piccole quantità, molti minerali e vitamine (soprattutto vitamina B) ha un apporto di sostanze nutrienti sostanzialmente trascurabile.

Dario di Pordenone

Sulla base di recenti studi si può affermare che bere vino ogni giorno in quantità moderata e solo durante i pasti, può ridurre i rischi di malattie coronariche, soprattutto in termini di riduzione di mortalità per infarti del miocardio; sembrerebbe anche che le sostanze presenti all'interno svolgano una attività preventiva per la formazione di trombi (coaugulo di sangue entro i vasi sanguigni che può interrompere il flusso sanguigno);

accrescendo la quantità di "colesterolo buono" vengono ridotti i rischi di infarto (il colesterolo buno è indicato con l’acronimo HDL high density lipoprotein: lipoproteine ad alta densità; le lipoproteine sono associazioni di una proteina con molecole di lipidi; le lipoproteine hanno la funzione di spostare i diversi tipi di lipidi attraverso un liquido come il sangue). Alcuni studi in corso stanno evidenziando possibili effetti positivi anche per il morbo di Alzheimer, per il diabete e l'osteoporosi. D'altra parte non è certo che il vino faccia ingrassare. Infatti, un bicchiere di vino rosso contiene in media 150 calorie.

Per quanto riguarda le controindicazioni, bisogna sottolineare che è sempre dannoso bere in forti quantità, soprattutto per le persone che soffrono di ipertensione (l'alcool determina una leggera crescita della pressione sanguigna).

Casanova

E' anche sconsigliato bere alcoolici per le donne in stato di gravidanza e allattamento, per gli adolescenti e, incidendo negativamente sulle capacità di autocritica e coordinazione motoria, nell'imminenza di attività che richiedano concentrazione ed abilità come la guida di un autoveicolo.Gli effetti dell’alcool sono dovuti alla sua azione sul sistema nervoso centrale.

In base alla quantità di alcool presente in 100 ml di sangue si distinguono alcuni stadi:

  • Nel primo stadio quando il livello ematico è di 10-20 mg/100 ml, il soggetto avverte un senso di euforia, seguita per concentrazione più elevata da affievolimento delle inibizioni, alterazione del giudizio e movimenti poco coordinati.

  • Concentrazione ematica di 50 mg/100 ml segna un inizio di stato confusionale, barcollamenti e maggiore deficienza delle normali inibizioni.

  • I fenomeni di netta ubriachezza si manifestano per concentrazioni di 100-200 mg/100 ml con vomito, incontinenza vescicale, sonnolenza, passaggio dallo stato confusionale al semicoma.

  • Segue uno stato decisamente comatoso (300-400 mg/100 ml ).

  • Come ultimo stadio si ha la possibilità di morte (400-500 mg/100 ml).

L’uso di quantità eccessive di alcool produce un’intossicazione cronica le cui manifestazioni dipendono principalmente dagli effetti a carico del sistema nervoso e spesso con la comparsa di psicosi alcolica, di cirrosi epatica, di perdita di controllo ecc.