La leggenda del vino |
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Il vino nell’antichità è considerato d’origine divina è come un dono dato agli uomini dalle divinità che per gli Egiziani è Osiride per i Greci Dioniso, per i Latini Bacco, per gli Italici Saturno e per gli Ebrei Noè. Le leggende nate sulla vite e sul vino sono numerose e tutte narrano di una divinità che dona il prezioso frutto dell’uva all’uomo. La più antica di queste leggende dice che Saturno, scacciato da suo figlio Giove dall’Olimpo, si rifugia nel Lazio dove insegna la viticoltura al re Giano che prende il nome di Enotrio. Un’altra leggenda racconta che Bacco in viaggio in Arabia, per riposare un momento, siede vicino a una giovane e rigogliosa vite che, dopo aver deciso di portare con se, sradica introducendola, per ripararla dal sole, in un osso di uccello; essendo poi cresciuta, la ripone in un osso di leone e ancora successivamente nel cranio di un asino. |
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Saturno (visto da Diderot) |
Zeus |
Giunto a Nisa, mette il tralcio nella terra e assiste alla sua crescita con produzione di grappoli d’uva meravigliosa dai quali ottiene un dolce vino che dà a bere agli uomini. Questi diventano allora loquaci, forti come leoni, ma bevendo quel nettare così esageratamente diventano simili agli asini. Da queste leggende si desume che fin dai primi tempi gli effetti del vino sono noti e che le stesse narrazioni sono utili per allontanare gli uomini dal vizio; e che Bacco è il primo ad insegnare agli uomini il modo di coltivare la vite e l’uso del vino. |
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