Il Solstizio d'Inverno apre la fase ascendentale
del ciclo annuale, il Solstizio d'Estate apre la fase discendente. Sembra
che da questo deriva il simbolismo greco-latino delle porte solstiziali
rappresentato dalle due facce di Giano. E facile constatare che la porta
invernale introduce alla fase luminosa del ciclo e la porta estiva alla
fase oscura.
ANGOLI CORRISPONDENTI AL FLUSSO QUATERNARIO
DELLE STAGIONI
EST |
elemento FRESCO |
‘21 Marzo’ |
EQUINOZIO DI PRIMAVERA |
SUD |
elemento CALORE |
‘21 Giugno’ |
SOLSTIZIO D'ESTATE |
OVEST |
elemento SECCO |
‘23 Settembre’ |
EQUINOZIO D'AUTUNNO |
NORD |
elemento UMIDO |
‘21 Dicembre’ |
SOLSTIZIO D'INVERNO |
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Il SOLE è la sorgente
della LUCE
e del calore e della vita
I suoi raggi oltre a vivificare l'irraggiamento,
manifestano le cose esistenti, non solo in quanto le rendno visibili, ma
in quanto raffigurano l'estensione del punto principale dell’essenza di
vita e misura e dello spazio. Il Sole é al centro del nostro Cielo
nel macrocosmo, come il Cuore é al centro del nostro organismo nel
microcosmo.
Il Sole influisce tutto quello che ravviva l'energia
spirituale, per questo il Sole si chiama "Occhio del mondo"; la
sua luce irradia la conoscenza intellettiva.
Il Sole-energia in per sé stesso é
Intelligenza cosmica {Macrocosmo}e si esprime dal centro del cuore
dell'uomo {Microcosmo}, l’energia é la sede genitrice delle
nostre facoltà conoscitive. L'azione del Sole nei Solstizi ed Equinozi
[raggi solari influenti energie creative e vigoratrici a tutto l'operato
esistente sulla Terra], è considerevolmente rinvigorita e ritemprata
nel momento in cui il SOLE tocca i punti solstiziali ed equinoziali.
Nell'Astrologia, il Sole é il simbolo
dell'essere in vita, del calore, dell'amore, del giorno, della luce, dell'autorità,
del sesso maschile e di tutto ciò che illumina con la luce.
Ogni influenza dei Segni dello Zodiaco é, per essenza, di origine
solare; essa é in realtà energia Solare proiettata, sui Pianeti
del Sistema, poi sulla Luna, è riflessa e polarizzata dall'orbita
terrestre. |
<Il Sole illumina e tutti
gli organismi crescono>
Il Solstizio d'Inverno corrisponde al luogo del
riposo, alla propria preparazione futura ed é segno della rigermogliazione
e continuazione della Vita. La Stagione invernale é associata alla
gestazione, al parto e viene indicata, da sempre, come il periodo favorevole
al concepimento.
Il S. d'Inverno apre la porta magica nell'intelletto
degli uomini e viene indicato come la via degli Dei divenuti carne sulla
terra.
Nell'iconografia cristiana il Solstizio ha una
funzione: il Solstizio d'Estate (24 Giugno) segna l'Apogeo del corso solare,
il Sole é allo Zenit, nel punto più alto del Cielo.
Questo giorno fu scelto dai nostri
antenati per celebrare la festa del Sole.
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Il Solstizio d'Inverno (21 Dicembre) é stato
indicato per celebrare il riposo e la rinascita della natura irradiata
dal Sole. Il Solstizio d'Inverno segue l'Equinozio d'Autunno e precede
l'Equinozio di Primavera. Il Solstizio d'Inverno
pianta i semi per farli germogliare in Primavera. I Solstizi e gli Equinozi
regolano la durata del Giorno e della Notte. Fra i due Circoli Polari la
durata della Notte é minore di dodici ore nell'emisfero Australe
e maggiore di dodici ore nell'emisfero Settentrionale, andando da pochi
minuti in prossimità del Circolo Polare Antartico, a dodici ore
all'Equatore, fino a quasi 24 ore in prossimità del Circolo Polare
Artico.
Sul Circolo Polare Antartico in questo periodo
dell'Anno, il Sole non tramonta, radendo l'orizzonte per un giorno soltanto;
poi, spostandosi la Terra lungo la propria orbita, ricomincia a sparire
sotto l'orizzonte per restarvi ogni Giorno sempre più a lungo. A
sud del Circolo Polare Antartico le giornate senza tramonto sono sempre
di più man mano che ci si avvicina al Polo, dove i giorni senza
aurora e senza tramonto durano circa sei mesi.
Analogamente, sul Circolo Polare Artico, nello stesso periodo il Sole per
un giorno non sorge; la notte perpetua dura sempre di più quando
più ci si avvicina verso il Polo Nord, dove dura sei mesi.
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La durata
delle Stagioni nella variazione millenaria avviene con lo spostamento
della linea degli Absidi che fa sì che le posizioni dei punti equinoziali
e solstiziali cambino rispetto al Perielio; infatti il Perielio si sposta
lungo l'Eclittica di 11",6 l'Anno in senso diretto ed il { y }punto
d'Ariete si sposta di 50",3 l'Anno in senso retrogrado, per cui ogni Anno
la distanza angolare tra Perielio e punto d'Ariete ( y )
varia di 61",9. Questo spostamento del Perielio ha come conseguenza la
variazione del Tempo che la Terra impiega a percorrere l'arco di orbita
corrispondente a ciascuna Stagione: perciò la durata delle Stagioni
varia, se pur molto lentamente.
Come è noto, il Dì nella Primavera
e nell'Inverno si accorcia, mentre nell'Estate e nell'Autunno si allungano:
si tratta di variazioni dell'ordine di un'ora o due per secolo. Col passare
dei millenni queste variazioni di durata giungeranno però ad invertirsi.
In capo a circa 20 mila Anni, il Perielio torna nella medesima posizione
rispetto all'Equinozio di Primavera (e quindi rispetto anche all'Equinozio
d'Autunno e ai due Solstizi) e le Stagioni tornano ad avere la medesima
durata di 20 mila anni prima.
Secondo questo periodo di 200 secoli le stagioni
si allungano e si accorciano alternativamente di alcuni giorni. La data
dell'Equinozio di Primavera non subisce oscillazioni (perché il
nostro calendario si riferisce proprio a tale data); invece, in conseguenza
della variazione di durata, oscillano secondo tale ritmo millenario le
date dell'inizio delle altre stagioni (come pure le date dell'ingresso
del Sole nei vari segni zodiacali, escluso quello dell'Ariete).
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I quattro punti:
2 Equinoziali e 2 Solstiziali
visti dal Sole, sono a 90° della sfera, l'uno
dall'altro, ma gli archi orbitali che li congiungono sono di diversa lunghezza.
Quello invernale, é il più corto ed é anche quello
percorso con la maggiore velocità dal Sole: perciò l'Inverno
é la Stagione più corta. L'Estate, per opposte circostanze,
é la più lunga.
Siccome la linea degli Equinozi si sposta "indietro",
e cioè in senso opposto al moto della Terra, di 50",3 ogni anno
(é il fenomeno detto Precessione degli Equinozi) e l'asse maggiore
si sposta in "avanti" di 11",3 ogni Anno, il Perielio si sta allontanando
ogni anno di 61",9 dall'Equinozio di Primavera e cioè di circa 1°
in 60 anni; perciò la durata delle Stagioni col passare dei millenni
varia sensibilmente. |
Le Stagioni
non hanno un'uguale durata, poiché dipendono
dal fatto che la Terra segna la propria orbita con velocità non
uniforme: è massima al Perielio e minima all'Afelio. Questa velocità
variabile si rispecchia nel moto apparente non uniforme del Sole lungo
l'Eclittica, per cui i vari Segni zodiacali vengono attraversati in tempi
lievemente ma sensibilmente diversi. Siccome il passaggio del Sole all'Afelio
avviene nei primi di Luglio ed il passaggio al Perielio ai primi di Gennaio,
l'Estate è la stagione più lunga e l'Inverno è la
stagione più corta nel nostro emisfero nord. |
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Nel simbolismo cinese, il solstizio d'estate
corrisponde al trigramma Li, al fuoco, al sole, alla testa; il solstizio
d'inverno al trigramma K'an, all'acqua, all’abìsso, ai piedi; ma
il primo e l'origine della decadenza del principio yang, il secondo l'origine
della sua crescita. Nell'alchimia interna, la corrente di energia sale
da K'an a Li, discende da Li a K'an. Si dice anche che la linea yang del
trigramma K'an tende a spostarsi verso il trigramma Ch'ien che é
il puro yang, la perfezione attiva; e che la linea yin di Li tenda verso
K'un, il puro yin, la perfezione passiva. Si tratta, nel primo caso, di
un movimento ascendente, nel secondo, di un movimento discendente; la tendenza
luminosa e preesistente in K'an, la tendenza oscura in Li. |
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In India il Solstizio Invernale apre la deva-yâna,
la via degli dei, mentre il Solstizio d’Estate la pitri-yâna, la
via degli antenati, corrispondenti alle porte degli dei e degli uomini.In
Europa il Solstizio ha una funzione molto indicativa. Il Solstizio d'Estate,
24 giugno, segna l'Apogeo del cammino solare: il Sole è allo Zenith,
nel punto più alto del cielo. Questo giorno è stato scelto
dai saggi per celebrare la festa del Sole. |
Il ‘Piano dell'Equatore terrestre’ interseca
quello dell’Eclittica lungo un segmento ideale che, meglio noto come linea
dei Nodi della Terra, e delimitato da due punti diametralmente opposti,
detti Equinozi, (linea equinoziale). |
Il Coluro Equinoziale, è il grande
cerchio tracciato intorno alla sfera celeste passando per gli Equinozi
ed il Polo dell'Eclittica, e che rappresenta il Meridiano iniziale, si
sposta lentamente verso Ponente: le Ascensioni Rette [AR] ed oblique si
allungano, imponendo correzioni astronomiche di circa 50"1/4 all'anno;
inoltre, l Anno tropico o A. solare (intervallo di Tempo compreso
fra due Equinozi di Primavera successivi) non coincide con l'Anno Sidereo,
intervallo fra due coincidenze successive del centro del Sole con una stella
prefissata ed invariabile. |
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