ARIA
COMPOSIZIONE CHIMICA DELLA TROPOSFERA
 
Caratteristiche dell’aria atmosferica

L'Aria atmosferica che circonda il globo terrestre, con l'azione della gravità viene trascinata nei movimenti di rotazione e rivoluzione del pianeta. Essa è costituita da una mescolanza gassosa, due gas, azoto e ossigeno da soli formano ca. il 99% dell’aria secca; la parte rimanente è di composizione notevolmente complessa di particelle. La composizione chimica dell’atmosfera si mantiene pressoché‚ costante anche oltre i limiti della troposfera, per lo meno fino a 20 km di altezza. 
Verso i 25-40 km di quota, cioè nella parte alta della stratosfera, il contenuto di ozono diviene più abbondante; a questo si deve l'assorbimento di alcune radiazioni solari, in particolare di quelle a breve lunghezza d'onda (fino a 295 mm ) vengono perciò trattenuti raggi (tra 200 e 260 mm ) che potrebbero essere nocivi agli Esseri viventi, ma vengono anche sottratte radiazioni (260-300 mm ) capaci di effetti utili. Un ulteriore assorbimento dei raggi solari si ha da parte delle nebulosità e del pulviscolo atmosferico.


I VENTI CHE SOFFIANO
l'ARIA
Caratteristiche dell’aria
Azoto
Ossigeno
Ozono
Anidride carbonica
Idrogeno
Acidi nitrici
Ammoniaca
Vapore acqueo
Iodio
Microrganismi
Viziamento dell’aria
Valori medi
Aria inspirata ed espirata
Sostanze volatili | Gas
Temperatura - umidità
Mollezza - Raffinatezza
A 1 ATM. DI PRESSIONE
Elemento o composto
Pressioni parziali 
Osservazioni
 
(atm. oppure m g/m3)
 
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
^^^^^^^^^^^^^^^^
^^^^^^^^^^^^^^^^
azoto, N2
78,101 x l0-2 atm.
costante
ossigeno, O2
20,946 x l0-2 atm.
costante
argo, Ar
0,g17 x l0-2 atm.
costante
acqua, H2O
» 2 x l0-2 atm. 
molto variabile
anidride carbonica, CO2
3,3 x 104 atm. 
un po’ variabile
neon, Ne
1,82 x 10-5 atm.
costante
elio, He
5 24 x 10-6 atm.
costante
metano, CH4
1,5 x 10-6 atm.
costante
kripto, Kr
1,14 x 10-6 atm.
costante
ossido nitroso, N2O
5 x 10-7 atm.
costante
idrogeno, H2
5 x 10-7 atm.
costante
ozono, O3
» 5 x 10-7 atm. 
molto variabile
ossido di carbonio, CO
10-7 atm. 
variabile
xeno, Xe
8,6 x 10-8 atm. 
costante
anidride solforosa, SO2
10-8 atm. 
un po' variabile
ammoniaca, NH3
» 5 x 10-9 atm.
variabile
acido cloridrico, hCl
» 10-8 atm.
variabile
biossido d'azoto, NO2
» 10-9 atm.
variabile
iodio, I2
» 2 x 10-13 atm.
variabile
cloro, C12
» 1 m g/m3
molto varia/bile
solfato - solfuro, SO4-S
» 1 m g/m3
molto variabile
ammoniaca-azoto,NH3-N
» 1 m g/m3
molto variabile
nitrato - azoto, NO3-N
» 1 m g/m3
molto variabile
sodio - ione, Na+
» 1 m g/m3
molto variabile
calcio - ione, Ca2+
» 1 , m g/m3
molto variabile
magnesio - ione, Mg2+
» 0,5 m g/m3
molto variabile
potassio - ione, K+
» 0,5 m g/m3
molto variabile
 ARIA

le caratteristiche

... ....-.-.-



L'azoto che è il costituente fondamentale del protoplasma animale, non prende parte al ricambio respiratorio e sembra avere nell’aria, solo la funzione di diluire l'ossigeno nella proporzione più adatta alla respirazione. Non è stato finora dimostrato un assorbimento diretto dell’azoto atmosferico da parte dei nostri tessuti, mentre sappiamo che, ad opera di microbi nitrofissatori, esso viene fissato sotto forma di composti semplici dalle piante, le quali possono da questi sintetizzare le proteine. In tal modo, tramite i vegetali, l'azoto dell’atmosfera può essere reso assimilabile dagli organismi animali.


L'ossigeno che si trova nell’aria, è un elemento indispensabile alla vita. I batteri anaerobi sembrano fare eccezione a questa legge, ma, in effetti, anch'essi utilizzano ossigeno che ricavano da sostanze che sono in grado di decomporre.
L'organismo umano, esige quantità importanti di ossigeno. Con l'aumentare dell’altitudine si ha una diminuzione della tensione parziale di questo gas, il che condiziona l'insorgenza di fenomeni di ipossia (mal di montagna); ma anche variazioni in senso opposto possono provocare nell'uomo disturbi detti da iperossia.
L'ossigeno si trova nell’aria anche allo stato allotropico di ozono 03 , questo si forma soprattutto per azione delle scariche elettriche nell’atmosfera durante i temporali. In media l'ozono si ritrova in quantità di 1-5 mg per ogni 100 m3 d'aria, la sua proporzione aumenta con l'altitudine. L'aria delle foreste e delle montagne ne è più ricca di quella delle pianure, durante la primavera abbiamo quantitativi maggiori che in autunno e in inverno. 


L'ozono è dotato di forte potere ossidante e distruttivo delle sostanze organiche e, per conseguenza, può svolgere azione antimicrobica - esso è stato ritrovato nell’atmosfera in proporzione inversa ai prodotti volatili organici delle putrefazioni; pertanto la sua costante presenza nell’aria in una località potrebbe essere considerata come indice di salubrità.



L’anidride carbonica (CO2 e un gas generalmente presente nell’aria libera nella proporzione dello 0,3 ‰; è poco tossica, solo alla concentrazione del 3‰ diviene nettamente dannosa {la fiamma si spegne già all’ l ‰ }, ma si può giungere anche al 5‰ senza avere asfissia se si rinnova l'ossigeno. 
L'anidride carbonica proviene dalla respirazione umana, animale e vegetale, dalle combustioni in genere che si svolgono alla superficie del globo e dalle emanazioni vulcaniche. La debole concentrazione e la relativa costanza del contenuto di CO2 nell’aria, sono dovute, per la massima parte all'attività fotosintetica dei vegetali; questi, sotto l'azione dell'influsso della luce solare e in modo particolare dei raggi ultravioletti, agendo la clorofilla da catalizzatore, fissano l'anidride carbonica e la utilizzano per la formazione di composti organici, con liberazione di ossigeno. Il sole e le piante verdi sono quindi fattori fondamentali per la salubrità dell’aria che ci tiene in vita.


L'idrogeno si trova anch'esso sempre ma in quantità molto piccola; proviene sia da fermentazioni che si svolgono sulla superficie terrestre, sia da fenomeni vulcanici.
Tra i gas rari, solo l'argo, che è costante, si trova in proporzioni sensibili; gli altri (neon, kripto, elio, xeno) sono presenti solo in tracce, il loro effetto sull'organismo è ancora da scoprire.


Acidi nitrici e nitrosi possono provenire dalla combinazione dell’azoto e dell'ossigeno sotto l'azione di scariche elettriche; dopo temporali si ritrovano nell’acqua piovana in forma di nitriti e nitrati d'ammonio. 



L'ammoniaca può avere una uguale origine degli A. nitrici, ma può anche derivare dalla decomposizione di sostanze organiche. Emanazioni radioattive si hanno nell’atmosfera, in quantità variabile a seconda della radioattività del suolo e dell’altitudine, ma soprattutto, a seguito di esplosioni nucleari.



Il vapore acqueo è presente in proporzione molto varia, esso deriva dall'evaporazione delle acque superficiali per azione del calore; di regola si ritrova in quantità maggiore sopra le zone a clima caldo umido che su quelle desertiche o polari. Quando l'umidità relativa dell’aria supera determinati valori, si ha condensazione di acqua attorno a particelle, nuclei di condensazione, con formazione di gocce di nube.
Pulviscolo ed elementi corpuscolati di varia natura si ritrovano in sospensione anche nell’aria più pura ed hanno origine varia: tellurica marina, vulcanica, meteorica. Possono essere classificati in polveri igroscopiche e polveri non igroscopiche. Le prime sono costituite soprattutto da composti facilmente idrosolubili, quali i sali provenienti dal mare; i più importanti costituenti inorganici sono: cloruri, solfati, nitrati e nitriti di sodio calcio e potassio. 
Le polveri non igroscopiche o secche provengono per lo più dalla superficie del suolo, dalla quale si distaccano per azioni meccaniche o trasportate dal vento - consistono prevalentemente in quarzo, mica carbonato di calcio, feldspato, ceneri e residui delle combustioni più varie, e anche frustoli animali (squame epidermiche, frammenti di peli) o vegetali {granuli di polline, muffe, batteri.

Interessante è ricordare come il contenuto di iodio che si ha nell’aria in prossimità delle coste marine venga attribuito in prevalenza alla sua presenza in alghe microscopiche proiettate nell’aria. dal moto ondoso. Le particelle che possono agire da nuclei di condensazione in base alle loro dimensioni vengono distinte in nuclei di: 
condensazione piccoli (< di 0,1 m ), grandi (da 0,1 a l,0 m ), e giganti (> di 1,0 m >).

Il numero dei microrganismi presenti nell’aria è molto variabile in funzione di numerosi fattori: precipitazioni atmosferiche, presenza dell’uomo e di animali, stagione e ora della giornata. L’aria delle zone marine o montane è in genere più pura dell’aria delle pianure e dei centri densamente abitati.



Cause di viziamento dell’aria negli ambienti confinati più frequentemente di quella libera.
L'aria degli ambienti confinati va soggetta ad alterazioni per azione di cause varie, dipendenti dalla vita e dall'attività che in essi si svolge. A parte le alterazioni che si verificano in ambienti industriali in rapporto con le lavorazioni in atto e che possono dare luogo a specifiche malattie professionali (intossicazioni varie, silicosi, asbestosi), già la semplice presenza dell'Uomo in un locale chiuso può portare, dopo un certo tempo, a modificazioni dell’aria confinata, tali da richiedere un adatto rinnovo di essa.
E questa un'evenienza comune a tutti i locali sovraffollati, essa merita un'attenta considerazione in quanto, se in taluni casi provoca malessere non ben definito (cefalea lipotimie), in altri, specialmente negli ambienti di lavoro, dà spesso luogo a diminuzione del rendimento lavorativo, a più frequente incidenza degli infortuni, a compromissione dello stato di salute (con aumento delle assenze per malattie).

La più evidente causa del viziamento dell’aria per la sola presenza dell'Uomo, è l'alterazione chimica legata al ricambio respiratorio di chi ci vive. Ogni individuo assorbe ossigeno dall'aria ed elimina, con la respirazione e traspirazione, anidride carbonica e vapor acqueo. 
L'entità di questi scambi gassosi, varia notevolmente a seconda dell'età, del sesso, del peso del soggetto, del suo stato di riposo o di attività muscolare, del tipo di alimentazione, e cosi via.



Valori medi, per un individuo adulto:
In 24 ore, consumo da 400 a 550, 1 di ossigeno, cioè 600-800 g; produzione di 350-450, 1 di CO2, cioè circa 700-900 g. 
In 1 ora, per 1 kg di peso corporeo, si ha un consumo di 250-350 ml di ossigeno, cioè da 36 a 50 cg; produzione da 200 a 300 ml di CO2, cioè da 40 a 60 cg.


L'aria inspirata ed espirata, composizione media:
Aria inspirata Aria espirata
Azoto 78 % 78 %
Ossigeno 21 % 16 %
Argo, elio 1 % l %
CO2 0,03 % 4,5-5 %
Vapore acqueo in quantità varia fino a saturazione a 37 °C


Non sembra tuttavia che i comuni inconvenienti attribuiti all'aria confinata siano da ascrivere alle alterazioni chimiche, cioè fondamentalmente a fenomeni di asfissia in quanto sappiamo come possa essere ancora respirabile un'atmosfera nella quale il contenuto di CO2 raggiunga anche il 3% e quello di ossigeno sia ridotto al 12%, percentuali che, anche nelle condizioni più sfavorevoli, non si realizzano nei comuni ambienti di dimora.

Una certa importanza viene attribuita da alcuni gas: idrogeno solforato, indolo, scatolo, originati dall'attività dell’apparato digerente, come pure agli acidi grassi volatili e ai prodotti di decomposizione provenienti dalle secrezioni sudorali e sebacee, dal cavo orale e dagli indumenti. Queste sostanze volatili non mancanti negli ambienti affollati (la loro quantità varia notevolmente in rapporto al ceto, alle condizioni di pulizia degli occupanti) e, senza dubbio, possono sfavorevolmente influire su chi vi soggiorna (diminuzione dell’appetito, facile stanchezza e altro). Tuttavia l'esistenza di vere tossine di origine umana, chiamate antropotossine, non ha potuto essere confermata.

Pertanto attualmente si ritiene di dover attribuire la maggiore importanza alle alterazioni fisiche dell’aria, in modo particolare all'aumento della temperatura ambiente dovuto alla presenza dell'uomo, in media si ammette che un uomo in riposo disperda ogni ora di tempo all'incirca 100 calorie e all'aumento dell'umidità che essa condiziona, con la sola respirazione vengono eliminati in ogni ora oltre 20 g di vapore acqueo per persona. 



La temperatura del corpo umano oscilla entro limiti assai ristretti intorno ai 37 °C, e come l'eccesso di calore che si produce nel nostro organismo, per effetto delle combustioni interne, venga disperso essenzialmente con i meccanismi di irradiazione, conduzione ed evaporazione di acqua. 
La dispersione per conduzione, verificandosi prevalentemente attraverso l'aria (convezione), sarà ostacolata o resa addirittura impossibile da una troppo elevata temperatura dell’aria stessa. Anche l'evaporazione, che avviene sia attraverso i polmoni, per mezzo dell’aria espiratoria, sia attraverso la cute ‘respirazione insensibile’ e sudorazione) e che tanta parte ha nella sottrazione di calore dall'organismo, sarà ostacolata da una forte umidità dell’ambiente. 
Dal sommarsi appunto di questi due fattori: l'elevatatemperatura e l'alto grado di umidità dell’aria, possono spesso derivare gravi disturbi nella termoregolazione del nostro corpo, e tali da condurre, in casi estremi, al colpo di calore, e più comunemente a facile affaticamento, malessere, cefalea, torpore o irritabilità nervosa, disturbi dell’apparato respiratorio, deliquio e altro.

Mollezza e Raffinatezza dell'organismo umano, e austerità, come elemento fisico che è modificato dalla presenza dell'Uomo, esso è lo stato di ionizzazione dell’Aria. Gli ioni nel Corpo organico si muovono ("andare") sotto l'azione dello stato psichico volontario, l'andare della Mente, del Pensiero e del suono {tono della voce} della Parola, è spinto dall'Aria "inspirata e espirata".

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