Da Rai News 24
Palermo, 5 novembre 2007
Presi gli eredi di Provenzano
![](lopiccolo.jpg)
I boss
latitanti
Salvatore e Sandro Lo Piccolo sono stati arrestati a Carini,
a pochi chilometri da Palermo. Insieme a loro sono stati arrestati
dalla Squadra mobile di Palermo, anche altri due latitanti, Andrea Adamo e
Gaspare Pulizzi. Il primo è reggente di Brancaccio il secondo di Carini.
Tutti sono inseriti fra i 30 maggiori ricercati d'Italia. I quattro sono
stati arrestati mentre erano impegnati in una riunione fra boss.
Salvatore Lo Piccolo, latitante dal 1983, era ritenuto al vertice di Cosa
Nostra palermitana dopo la cattura di Bernardo Provenzano.
"Siamo estremamente soddisfatti. I personaggi arrestati non sono solo
latitanti ma capimafia che esercitavano il loro potere sul territorio", ha
detto il procuratore di Palermo Francesco Messineo commentando a caldo l'arresto
dei boss latitanti Salvatore e Sandro Lo Piccolo e dei due favoreggiatori Andrea
Adamo e Gaspare Pulizzi.
Il questore di Palermo Giuseppe Caruso ha invece così commentato:
"Eravamo sulle tracce dei boss già da tempo e questo è un grande
risultato, aver preso anche altri due latitanti importanti".
La cattura
Gli uomini della sezione "Catturandi" della Squadra Mobile di
Palermo tenevano sotto controllo da un paio di mesi la villetta e questa mattina
col binocolo hanno avvistato i Lo Piccolo giungere a bordo di una Toyota con
Pulizzi al volante. Le indagini si sono avvalse anche del contributo di un nuovo
collaboratore di giustizia, un uomo di fiducia di Lo Piccolo che subito dopo il
suo arresto l'estate scorsa ha cominciato a parlare con polizia e magistrati.
Poco dopo i Lo Piccolo su un'altra auto e' giunto Adamo e a questo punto e'
scattata l'operazione. I mafiosi si sono asserragliati in un casolare vicino
protetto da un cancello di ferro nell'estremo tentativo di resistere. Per
scoraggiarli e convincerli alla resa, i poliziotti hanno sparato alcuni colpi in
aria con le armi di ordinanza. I latitanti si sono arresi, uscendo uno per uno
in
fila indiana con le mani sopra la testa. Sandro Lo Piccolo e' scoppiato in
lacrime davanti agli agenti, e ha detto al padre: "Ti amo papa'".
Adamo aveva addosso una "Smith&Wesson" calibro 38, e un'altra
pistola e' stata ritrovata nella villa, dove sono stati sequestrati anche
diversi 'pizzini', i messaggi usati dai boss per comunicare con i loro
affiliati, e documenti ritenuti molto interessanti e ora al vaglio dei
magistrati della Dda che hanno coordinato l'operazione, il procuratore aggiunto
Alfredo Morvillo e i sostituti Gozzo, Del Bene e Paci, che hanno gia' effettuato
un sopralluogo nella casa. L'immobile non era usato come covo dai Lo Piccolo, ma
come sede di incontri. E proprio questa mattina i Lo Piccolo si accingevano a
tenere un summit quando sono stati ammanettati. I proprietari dell'immobile sono
stati fermati dalla polizia e la loro posizione viene adesso valutata dagli
inquirenti.
![](lopiccoloprimadopo.jpg)
I boss
Il volto del boss Salvatore Lo Piccolo, ricercato da 23 anni, è differente da
quello ricostruito dall'identikit che era stato effettuato durante le indagini
su indicazione di alcuni collaboratori di giustizia. Il capomafia ha la barba
incolta, veste casual, e indossa un giubbotto di pelle.
Sandro Lo Piccolo, figlio e braccio destro di Salvatore, è ricercato da
dieci anni. Era sfuggito alla cattura nel 1998 durante un blitz della
polizia, che lo aveva intercettato nella borgata marinara di Mondello, nel cuore
del suo 'regno', e da allora era ricercato.
Adamo e Gaspare Pulizzi sono indicati dagli investigatori come boss in
ascesa. In particolare, Adamo era considerata la 'longa manus' di Lo Piccolo
nella zona di Brancaccio, mentre Pulizzi sarebbe il reggerente della famiglia
mafiosa di Carini.