Per fare qualcosa di utile per qualcuno, anche se
questo è uno sconosciuto.
Essendo donatore abituale da molti anni, spesso mi
chiedo il motivo per cui molte persone non donano il proprio sangue;
allora cerco di immaginare le possibili difficoltà che impediscono a
queste persone, per esempio a voi, di compiere un gesto tanto semplice
per chi lo fa quanto vitale per chi lo riceve.
Paura dell’ago e delle malattie, timore di sentirsi
male, di svenire, paura degli ospedali
Provate a darvi un pizzicotto sul braccio: questo è
il dolore che frena la vostra generosità. Donare il sangue non comporta
rischi per chi dona visto che la sacca e l’ago sono nuovi, sigillati,
monouso. Il potenziale donatore prima di donare viene sottoposto ad una
visita accurata, accompagnata da alcune domande, e ad un esame del
sangue; questi esami servono per controllare la compatibilità del
donatore con i requisiti imposti per legge.
Durante tutto il tempo un medico vi controlla e
difficilmente qualcuno sviene.
Odiate la vista degli ospedali? Il centro
trasfusionale è di solito collocato lontano dai reparti; assomiglia
molto ad un laboratorio di analisi cliniche, dunque anche questa paura
può essere facilmente superata.
Ho la pressione bassa: io non posso donare!
Tutte le persone sane tra i 18 e i 65 anni possono
donare; la pressione, così come le condizioni generali, vengono sempre
valutate con cura, dopodichè è il medico a valutare l’idoneità alla
donazione
A chi andrebbe il mio sangue?
Il vostro prezioso sangue andrà ad un malato
leucemico, oppure ad un bambino talassemico che vive solo grazie alle
trasfusioni di globuli rossi, potrebbe andare ad un paziente che deve
essere sottoposto ad un intervento chirurgico o ad una vittima di un
incidente stradale; le moderne terapie per molti tumori richiedono quale
supporto indispensabile periodiche trasfusioni di emocomponenti.
Prelevano troppo sangue ed il prelievo dura molto.
Nel vostro corpo ci sono 6-7 litri di sangue, voi ne
donate 450 ml., più o meno, dipende anche dalla vostra costituzione
fisica, il tempo necessario a riempirla varia tra i 5 e i 10 minuti;
considerando il tempo della visita e del rifornimento dopo la donazione
si "perde" circa un’ora.
Io lavoro, non posso assentarmi e poi una volta che
doni ti chiamano in continuazione a casa ...
La donazione è volontaria, non retribuita, però ai
lavoratori spetta un giorno di riposo retribuito (devono però avvisare,
prima di assentarsi da lavoro). Il centro trasfusionale, solo in
situazioni di particolare emergenza, ad esempio prima dell’estate,
telefona a casa. In ogni caso, per legge, gli uomini non possono donare
più di quattro volte in un anno, le donne non più di due.
Che vantaggio avrei donando il mio sangue
C’è un vantaggio anche per il donatore abituale:
la possibilità di controllarsi periodicamente ed in modo gratuito. Ad
ogni donazione un piccola parte del sangue viene analizzata ed i
risultati spediti a casa del donatore. Insomma non pagherete più per
farvi le analisi.
Ho sentito che il sangue raccolto viene venduto! Ed
allora perché non ti pagano per donare?
Le associazioni private che raccolgono il sangue
percepiscono un rimborso; allora fate come faccio io, andate
direttamente in una struttura pubblica, un ospedale: nessuno vi pagherà
per quello che fate ma sarete sicuri di fare qualcosa di importante per
qualcuno.
La nostra regione purtroppo non raggiunge l’autosufficienza
ed è quindi costretta a reperire il sangue in altre regioni.
Molti donatori la prima volta lo fanno per un amico
od un parente; alcuni continuano a farlo apparentemente senza motivo.
Invece il motivo esiste ed è importante: aiutare
qualcuno in difficoltà.
Ed è per questo che vi chiedo di cominciare.
Donare il sangue rappresenta un dovere civile, una
cosa che tutte le persone sane dovrebbero fare
Il sangue raccolto da una donazione viene suddiviso
nei suoi emocomponenti, globuli rossi, plasma e piastrine, in modo da
aiutare più pazienti