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Napoletano-Lingua o dialetto?

di Clara Matteis

Quante volte ci siamo chiesti se il napoletano fosse una lingua o un dialetto?

E quante volte ci siamo risposti, "ma se fosse una lingua la parlerebbero tutti e non solo i napoletani". Ebbene è giusto chiarire che la differenza tra lingua e dialetto non è riscontrabile nella diversa estensione territoriale, in altre parole: non è dialetto il napoletano perché si parla a Napoli e d’intorni, e non è lingua l’italiano perché si parla sull’intero territorio nazionale; bensì possono essere definiti entrambi, l’italiano ed il napoletano, linguaggi, o tecnicamente parlando codici, che si possono quindi, tranquillamente, definire dialetti o lingue. La differenza sta, quindi, nella diversa diffusione, nelle diverse sorti storiche che i due linguaggi hanno avuto, nel ruolo che la storia ha fatto giocare loro; la differenza si deve ad un processo d’omologazione del linguaggio italiano, grazie al quale lungo tutta la penisola corre la lingua dello Stil Novo. L’italiano ha una matrice latina con aggregazioni dapprima osco-etrusche, poi provenzali e siciliane da cui nasce il toscano destinato a vincere la guerra linguistica.

E il napoletano?

La sua ascendenza non è latina bensi’ greca, il popolo parlava la stessa lingua della madre patria (la Grecia), pur subendo l’influsso linguistico della Roma imperiale. Questi gli ascendenti, subentrano poi i collaterali: i Normanno-Svevi (tedeschi), gli Angioini (francesi), gli Aragonesi e i Castigliani (spagnoli), gli Austriaci. Solo con i Borbone, la lingua napoletana si acquieta, trova pace e riflette su se stessa. Con l’unita’ d’Italia comincia il lento ed inesorabile processo d’erosione, le parole della lingua napoletana si perdono per strada e l’espressione linguistica si omologa sempre più’ alla lingua sciacquata in Arno di manzoniana memoria. Concludendo possiamo dire che se il napoletano è un dialetto lo è pure l’italiano; e se l’italiano è una lingua lo è pure il napoletano. In queste parole si vuole rilevare la talvolta negata quanto indiscutibile autonomia di nascita ed evoluzione del linguaggio napoletano, oggi limitato geograficamente, ma non certo culturalmente.

 

 

Dicimm’a llengua nosta….

 

Eduardo

 

 

 

 

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