Asa Nisi Masa

Webzine di Cinematik

 

Il quiz

Da quale film sono tratte le seguenti parole?

- "Un uomo non può essere amico di una donna. Soprattutto se è bella."
- "Vuoi dire che un uomo può essere amico solo di una donna brutta?"
- "No, di norma vuole portarsi a letto anche quella."

 

 

Invia la risposta ad gongolante@libero.it

I link 

Magia Prodution
Opinioni, sempre e solo personali, sui films attualmente in programmazione al cinema virtuale

Film della settimana
 Cesare, uno dei produttori più prolifici di Cinematik, ci commenta un film a settimana.

 Cristian production
Editoriale e un'esauriente e aggiornata pagina di critica dei film del cinema virtuale.

Hanno collaborato a questo numero:

Norman Bates
Cesare
Mister Hyde
Pacey

Sito creato da
Doomsday Agency

N. visitatori

Versione 2001.06.1

Editoriale  +

Introduzione di Norman Bates   
Le novità del cinema +
Recensione dei nuovi film del cinema virtuale
Analisi dei film in sviluppo +
Cesare ci racconta le sue impressioni sui nuovi film in sviluppo
Le interviste di Mister Hyde  +
Brevi interviste ai produttori di Cinematik

Asa Nisi Masa versione 2001.06.1

Editoriale

Per chi fosse passato di qui per caso, volevo annunciare che siete sul primo numero di Giugno di Asa Nisi Masa, la prima Webzine di Cinematik, il primo gioco di cinema virtuale italiano.

Un bel nuumero di Asa Nisi Masa con pochi articoli ma belli corposi e sostanziosi, grazie ai puntualissimi ed assidui inviai Cesare e Mister Hyde che ringrazio ancora una volta per la disponibilità e la puntualità.

Lo ricordate il quiz delle scorse settimane? Era questo:
"- Lo sai che la tua faccia somiglia ad uno che vale duemila dollari?
- Già… ma tu non somigli a quello che li riscuote…"
Ed era uno scambio di battute tratto da un film del grande Sergio Leone. Ad indovinare la citazione è stato ancora una volta il puntualissimo Merlino della MAGIA production. 
Nuova settimana e nuovo quiz, questa volta facilissimissimo! Non mi deludete e rispondete numerosi e veloci.

I sondaggi ironici di Pacey continuano e dopo aver preso di mira Sandrino è ora la volta del dimissionario Rosso. Ci sarà un verdetto semi-unianime come per Sandrino? Staremo a vedere...

Infine con una settimana di ritardo viene consegnata la gif premio al produttore di "Julia Kendall - Sulle Tracce del Mostro" (chi sarà?) per l'ottimo progetto proposto la settimana scorsa alla fase di sviluppo.

Norman Bates

[su]

Le novità del cinema

FUOCO NELLE VISCERE

Regia: Pedro Alnmodovar
Interpreti: Penelope Cruz, Daniele Liotti, Marco Leopardi, Ma Jingwu, Jane Fonda, Lauren Bacall

Dopo la poco felice parentesi "inglese" di La professione della signora Warren, il prolifico regista spagnolo torna su un terreno a lui più congeniale, quello della commedia eccessiva, sarcastica, ai limiti della volgarità e del buon gusto. Qui poi il regista è addirittura alle prese con un suo romanzo, e perciò libero di sguazzare a suo piacimento in quelle atmosfere e quei personaggi che caratterizzavano i suoi primi film, quelli prima del grande successo di Donne sull'orlo di una crisi di nervi. Già dalle prime scene è evidente la natura assolutamente divertita di questo film, un'operina leggera e frizzante come una bibita in cui è assurdo e inutile cercare contenuti o qualsivoglia "messaggio". L'ex-trasgressivo Almodovar deve essersi divertito un sacco a riprendere questo suo vecchio romanzetto, quasi un ritorno alle origini, con una libertà espressiva totale (in certe scene quasi ai limiti dell'hard-core) e dei mezzi economici che all'inizio della carriera - quando film come questi erano la sua vera cifra espressiva - poteva solo sognarsi. Transessuali, vecchie allupate, ex-suore, produttori di assorbenti intimi, femministe esagitate; praticamente è qui presente tutto il campionario dell'Almodovar degli anni '80, con un'alternanza di scene altamente raffinate e di cadute nel più volgare e sublime cattivo gusto, fino al punto di smutandare crudelmente la sessuagenaria Lauren Bacall, ex-vedova Bogart, in una delle scene più "forti" e folli del film. Peccato che il cast sia in gran parte inadeguato e più da fiction televisiva che da film, eccezion fatta per la citata Bacall e per una ritrovata Jane Fonda, ancora affascinante nonostante gli oramai evidenti segni dell'età. Foltissimo il numero dei divi che offrono divertiti "cameo", da Banderas a Bova, da Liv Tyler agli improbabili giornalisti Dudikoff, Van Damme e Lundgren (!). Un'oretta e mezza di divertimento e di eccessi serviti però con la classe e la maestria di un oramai grande regista. Ma la trasgressione ormai abita altrove.

SEED OF EVIL - IL SEME DEL MALE

Regia: Sam Raimi
Interpreti: Stephen Dorff, Matthew Lillard, Jamie Kennedy, Heather Graham, Juliette Lewis, Jennifer Love Hewitt, Rupert Everett.

Uscito un po' alla chetichella e senza grossi nomi di richiamo nel cast, questo nuovo film di Sam Raimi, tornato se Dio (o il Diavolo;) vuole all'horror, costituisce invece una piacevole sorpresa, pur senza ambire ad essere niente di più di quello che è: un onesto film horror giovanilistico (e lo spettro di Scream è sempre aleggiante sull'intera vicenda) che ci riporta al tanto amato - e da alcuni rimpianto - splatter degli anni '80. Sangue a profusione, demoni, riti satanici, un prete cui Freddie Krueger potrebbe fare da chierichetto ed ecco confezionato con abilità un film che, pur se lontano dai capolavori di Raimi come La Casa o Darkman, non fa rimpiangere i soldi del biglietto. Certo i richiami ad altri film sono numerosi (oltre al citato Scream, anche Le colpe degli altri di Craven così come i vari film tratti da King) così come è difficile passare sopra ad alcuni vistosi "buchi" di sceneggiatura: come può il poliziotto Lefty non ricordarsi di omicidi così simili avvenuti solo 20 anni prima, e culminati poi con la "caccia alle streghe", mentre uno dei giovani protagonisti (che all'epoca dei fatti doveva essere un bambino) se ne rammenta subito? Inoltre i protagonisti, quasi tutti attori sulla trentina, sono un po' cresciutelli per la parte di giovani universitari che scorazzano in bicicletta per le strade della cittadina, così come la Lewis risulta poco credibile ancora vergine a 28 anni compiuti; la figlia che ogni padre vorrebbe avere! Anche il colpo di scena finale è un po' tirato per i capelli e forse avrebbe meritato qualche approfondimento, ma risulta comunque efficace ai fini della conclusione della vicenda. Cast poco noto - e, ripetiamo, troppo "maturo" per i ruoli - ma tutto sommato equilibrato con due picchi, uno in alto e uno in basso: impagabile l'improbabile prete disegnato da Rupert Everett, sulfureo e così sopra le righe da risultare simpatico, mentre assolutamente incolore e monocorde Stephen Dorff che non riesce mai a dar vita al suo personaggio, personaggio che è poi l'asse della vicenda e che in mano ad altro attore avrebbe potuto risultare ben diversamente. In definitiva un esordio più che positivo per la neonata Lovecraft Production (un nome che è tutto un programma) e per il suo presidente di cui pubblichiamo anche l'intervista.

LA VOLPE E LE CAMELIE

Regia: Jean-Jacques Annaud
Interpreti: Gerard Depardieu, Winona Ryder, Joseph Fiennes, Angela Lansbury, Katie Holmes, Sergio Rubini, Sissy Spacek, Daniel Auteuil, Massimo Ghini..

Dopo l'esperienza kolossal di "Il nemico alle porte", war-movie ambientato durante la battaglia di Stalingrado, l'eclettico regista Annaud torna ad ambientare un film fra i monti, dopo il suo grande successo "L'orso", con un bagno di semplicità forse necessario dopo la magniloquenza e l'epicità del film citato. "La volpe e le camelie" (titolo enigmatico ma affascinante), pur ambientato durante il Fascismo, tocca un tema però inusitato e ben poco frequentato: il rapporto tra la vicina neutrale Svizzera e il nostro paese, e tra i cittadini del Canton Ticino, rudi montanari e contadini, e una rete di emigrati, fuggiaschi, spie ecc. In questo "piccolo" film la Storia con la esse maiuscola rimane lontana, al di là di quei monti che rappresentano simbolicamente il confine tra la vita tranquilla delle vallate e i rivolgimenti politici e sociali che, a pochi chilometri di distanza, stanno decisamente cambiando la vita e i destini di milioni di italiani. Sorretta da un cast internazionale, la vicenda purtroppo appare qua e là un po' nebulosa e i caratteri stessi dei personaggi - o almeno di alcuni di loro - non sono ben delineati rischiando così di compromettere la comprensione stessa del tema di fondo e del punto di vista degli autori. Anche l'estraneità di alcuni interpreti ai personaggi non giova certamente alla loro definizione, si veda l'elegante Winona Ryder decisamente poco credibile come figlia di montanari svizzeri così come l'americana al cento per cento Sissi Spacek, che però rimedia con una grande interpretazione tutta tra le righe colma di finezze da vera attrice. Depardieu straripa meno del solito ed è invece, al contrario delle americane, perfettamente in parte, alle prese con un personaggio decisamente ambiguo che si fatica proprio a trovare simpatico. Si veda la scena della volpe, che onestamente - al contrario degli autori - proprio non riesco, personalmente, a vedere come impersonificazione del male. Apprezzabile quindi lo sforzo di autori e regista di raccontare una storia "diversa", di toccare argomenti scomodi e spesso sottaciuti e di fare un cinema lontano dalla spettacolare commercialità del panorama contemporaneo, peccato però che spesso le buone intenzioni non bastino a fare un buon prodotto finale. Così il film rimane un po' nel limbo dell'incompiuto, mostrando delle potenzialità che restano purtroppo inespresse, e la vicenda, pur drammatica, scivola via un po' freddamente senza riuscire a coinvolgere più di tanto lo spettatore. Nota di merito finale per la veterana "signora in giallo" Angela Lansbury, che a 76 anni suonati riesce a vivificare il suo personaggio con un'arguzia e una classe sempre più rare.

Mister Hyde

[su]

Analisi dei film in sviluppo

DEVIL
Un nuovo Patrick Bateman? Un nuovo Bruce Wayne? A "leggerlo" così sembrerebbe un incrocio tra "Darkman" e "Perry Mason". Comunque la regia affidata a Robert Rodriguez dà quel pizzico di curiosità e di imprevedibilità in più. 7

LOVE STORY
Classica storia giovanile con inusuale colpo di scena che si sofferma sulla soglia del coinvolgimento. Nella prima parte del plot avevo già gettato l'ancora per un bel 4, ma la storia si riprende con la crudeltà che ogni tanto ci vuole a questo mondo. Cast da telefilm americano, con "Bombolo" Joshua Jackson e l'antipatica (secondo me, naturalmente) Mena Suvari. 5,5

CHE COSA VEDI
Devo ammettere che non sono un sostenitore dei Marlene Kuntz, anzi devo dire che proprio non li sopporto. Ma va premiato il coraggio del produttore a restare coi piedi per terra, e va ammirata l'umiltà con la quale si presenta a questo progetto: niente grossi nomi, rischio altissimo e una ventata di versatilità sugli argomenti trattati. 6,5

PULP - IL DETECTIVE PIU' DRITTO DI L.A.
Da sporadico lettore di Bukowski, Kerouac e variegati, devo dire che abbiamo davanti una storia attraente soprattutto a causa della fonte dalla quale proviene. Forse James Caan è anche troppo "decrepito" per il ruolo di "dritto", ma punto la mia fiducia sul grande David Lynch, che richiama a sorpresa uno dei suoi attori preferiti, cioè quel Kyle MacLachlan che cerca sempre di scrollarsi di dosso i panni dell'agente Cooper. Mi attrae so much. 7 +

DRAGONS - DRAGONI
Un cartoon in stile favola, del quale però non ho la minima idea visiva. A parte Giannini, che vedo però meglio nella voce italiana di Al Pacino, il cast dei doppiatori è completamente sbagliato. Alessia Merz è penosa. La voce di Raoul Bova è insignificante. E la Carrà ed Enrico Papi che ci fanno? Mancano Japino, Ceccherini e quella prosciuttona di Megan Gale e poi siamo a posto. 5

WEEKEND DI SANGUE
Libri maledetti, antiche stregonerie, amici soli in casa, bla bla bla… Roba vista e rivista in tutte le salse. Più adatto ad un Tobe Hooper, ad uno Steve Miner o ad un Tom Holland, che negli anni '80 ne fecero a carrettate di film del genere. 5

I TRIONFI
Un pout-pourri di grossi attori, vecchie conoscenze dell'horror, giovani promesse, miti della musica (e che miti...!), e il solito morto che cammina: Jack Nance è stato ucciso nel 1996 a Pasadena! Anche lui ricreato al computer?… Suvviaaaa (come direbbe Gianpiero Mughini)! E poi c'è Spencer Breslin, il paffuto bambino di "Faccia a Faccia", con la diarrea… 'azz, attenzione…quello ci ricopre tutti!!! L'unica nota positiva è il regista Brian Yuzna, che una decina di anni fa diresse l'ottimo e sottovalutato "Society". 5

RHYMES OF FLOWERS
Grazie della trama-optional! Il plot dice "Arrivarono loro…". Loro chi?… Gli alieni? Gli orsetti della Duracell? Il pizzaiolo Salvo Veneziano e cumpa' Pietro Taricone?… E vedere il "barrique" Asia Argento nel cast è come sempre sconfortante… 4

IL SUONO DELLA VITTORIA
George Lucas versione "American Graffiti" che presenta cinque ragazzi ed un complesso musicali. E chi sono i cinque ragazzi? Matthew Lillard di sicuro… Stefano Accorsi si limiti a suonare il campanello di casa… E il 51enne Jeff Bridges? Canta bene, si, ma non è certo un "ragazzo", per non parlare di Banderas… John Travolta non è più Tony Manero vista la sua attuale obesità. E poi, dulcis in fundo, nel cast abbiamo l'orripilante Britney Spears, della quale speriamo vivamente di non sentire la voce da cornacchia che si ritrova! 5

LA DANZA NON E' TUTTO
Che è 'sta roba? Punteggiatura da asilo nido, trama al massimo livello della confusione… Certo che Paul Thomas Anderson che chiama a recitare (se così si può dire) l'uccello padulo Stefano Accorsi è un po' un omaggio alla fantascienza… Manca solo l'uomo-steroide Pietro Taricone. Siamo seri, please! 4

MONKEY ISLAND
Non ricordo più quante volte ho giocato a "Monkey Island" da bambino, e non ricordo nemmeno se riuscii a finirlo. Le avventure di Treepwood le rivedrei volentieri (soprattutto quando beveva il beneamato "Grog") e George Lucas può essere una discreta scelta per la regia. Cast variegato tra caratteristi dell'horror di serie B (Kane Hodder) e grandi miti del cinema americano (Donald Sutherland). 7 +

AMICO DI IERI
Grande regia e cast non banale per questo film. La storia manca un po' di originalità, ma ne può venir fuori una pellicola di classe, impreziosita dai mitici anni '70 come colonna sonora. Per fortuna, vista la base all Italy del film, non siamo davanti al solito cast strampalato che vede l'onnipresente Pippobaudo Accorsi o il coscio d'agnello Asia Argento. Bene! 7,5

QUEL MASCHIACCIO DI MIA SORELLA
Christina Ricci la vedrei bene nei panni di maschiaccio. Quello che non capisco è chi sia il prof di ginnastica. Forse Matt Damon, che a trent'anni rischia di rivestire la reputazione di "Bambino cresciuto" come Di Caprio? O Ed Harris, che non è certo una persona della quale innamorarsi (fisicamente, si intende; come attore certo non lo discuto!). Per il resto, niente di nuovo sul fronte occidentale… solito teen cast di persone che cercano di essere attori ma non lo sono (manco per il c…o!) ai quali aggregherei volentieri l'ottusangolo depilato Sergio Volpini. 5

IL FUOCO E LA TEMPESTA
Un triangolo perfido e adattissimo alle corde di Danny Boyle. La storia riunisce molti film tra cui "Le Fate Ignoranti" e il sottovalutato ma bellissimo "The Opposite Of Sex" con una Christina Ricci mai così brava. Unica nota stonata: la parte della diciottenne Melissa affidata (si suppone) alla "strega" Alyssa Milano che ormai ha 26 anni. Interessante per il resto, e soprattutto per la presenza del grande "Duca Bianco" David Bowie. 7,5

IL GIOCO DI GERALD
Avevo iniziato a leggere il bellissimo libro di Stephen King "Il Gioco Di Gerald", ma purtroppo non l'ho ancora terminato. Che dire? La storia è bellissima e ci voleva finalmente qualcuno pronto a portarla sugli schermi. Forse Oliver Stone, visti gli ultimi frenetici lavori a base di schizofrenie tecniche e colonne sonore rap, non è il più adatto a girare il film ma è pur sempre simbolo di garanzia; non avrei messo Nicole Kidman nella parte della protagonista, visto che nel libro si intuisce che la donna è "non più giovanissima", magari una Annette Benning o una Rosanna Arquette avrebbero dato più fedeltà al romanzo. Comunque l'idea di attira moltissimo, visto anche l'interesse che mi sta suscitando il romanzo. 8

EMILIANO ZAPATA
Cast e descrizione molto professionali ed adeguati ma che non riescono a toccare qualche mia corda emotiva. Qualche perplessità pure per la scelta del veterano Walter Hill, ad indicare forse un tentativo di fare qualcosa di non troppo in linea coi canoni Hollywoodiani. 7

THE DAY THE MUSIC DIED - IL GIORNO IN CUI LA MUSICA SI SPENSE
Un progetto coi fiocchi: storia non banale, cast ricchissimo e numeroso, perfettamente in linea con gli ultimi lavori del grande Paul Thomas Anderson. Quando esce? 9

HIGH LIGHT - PUNTO CULMINANTE: 5
IL GIRO DELL'ORRORE: 6,5
THE CARTOONS MOVIE: 5
BEAT - UN GIAPPONESE IN CINA: 5
BABY, YOUR LIFE: 5,5

CONCLUSIONI FINALI:
Stiamo migliorando nettamente. Poco da dire a parte qualche solita accozzaglia teenageriale classica come si vuole nei penosi telefilm americani moderni, che tolgono un po' di classe alla bellissima arte chiamata cinema. Comunque è solo un parere personale. Voglio ribadire che le critiche non devono essere controproducenti, bensì fonte di riflessione per il futuro, in quanto tutti i campioni di ora un tempo erano dei brocchi, in ogni campo! Nessuno nasce vincitore.
P.S.: Non preoccupatevi per la scritta "Pippobaudo" tutto attaccato. E' un detto livornese che sta per "rompib…e; cog….e; corn..o; cagac…i!).

Cesare

[su]

Le interviste di Mister Hyde

Questa settimana uno dei nuovi film è di un nuovo e giovanissimo produttore, Lovecraft Production. È ancora giovane ma tenetelo d'occhio: darà filo da torcere ai "soliti noti".

HYDE: Esordio "al volo" per la tua casa di produzione, dopo poco tempo dal tuo arrivo in Cinematik. Sei molto veloce nel lavorare o avevi il film già pronto?
LOVECRAFT PROD.: Le cose sono andate così: il martedì dopo Pasqua ho conosciuto Cinematik, dopo aver fatto l'iscrizione mi sono detto "Adesso propongo un film" e l'ho fatto, poi il film è passato e mi sono detto "Adesso stabilisco una data in modo da poter scrivere con comodo, non voglio arrivare col lavoro incompleto" avevo molta paura di non farcela a finire tutta la "sceneggiatura" (nel PC ne ho un paio incompiute che prontamente ho iniziato e non ho mai terminato), poi straordinariamente mi sono ritrovato a scrivere anche 6 pagine al giorno e al volo ho finito, non è che ne sia uscito un capolavoro, ma mi sono accontentato, nelle mia intenzioni non c'era nulla di ambizioso solo un piccolo horror simpatico. Comunque ho dovuto anticipare di circa 2 mesi la data di uscita.

HYDE: Sappiamo che sei molto giovane; puoi dirci qualcosa di più su di te?
LOVECRAFT PROD: Non mi piace molto palesarmi, come qualcuno avrà notato ho firmato la sceneggiatura con uno pseudonimo. Comunque ti posso dire che anche io, come te, ho due personalità distinte: una è quella cupa che mi porta ad avere un guardaroba degno dell'Eric Draven de "Il Corvo" e che scrive (o forse crede di scrivere) i miei film, l'altra è quella a cui a volte piace ascoltare canzoni come "Kiss Me" dei Sixpence None The Ritcher e che se, facendo zapping, si ritrova davanti una puntata di Dawson's Creek finisce per guardarla (quest'ultima, fortunatamente, riesco a tenerla a bada). Un giovane d'oggi perfettamente normale insomma :)

HYDE: Nonostante la tua giovane età dimostri già una certa conoscenza del mondo del cinema. Quali sono gli autori che più ti hanno influenzato e di cui vedi e rivedi) più volentieri i film? LOVECRAFT PROD.: Mi sono avvicinato pericolosamente al mondo del cinema circa due anni fa. Adoro tutto quello che concerne il mondo del cinema e i miei generi preferiti sono il fantastico (Horror, Fantascienza ecc.) e il noir. Rispondo alla tua domanda dicendo questo: una volta ho visto "Halloween" di John Carpenter e quella notte stessa ho cominciato ad avere gli incubi, la reazione è stata che mi sono procurato tutti i film di Carpenter, poi ho fatto lo stesso con Hitchcock e Cronenberg, ma anche con Hooper, Craven e tanti altri: elencarli sarebbe impossibile. Per quanto riguarda i film che rivedo una cosa assai curiosa è che spesso mi ritrovo a guardare "Scream" di Wes Craven e a "doppiare" in diretta la voce dell'assassino al telefono avendo imparato a memoria tutte le sue battute.

HYDE: Hai scelto per la tua casa di produzione il nome di uno dei più celebri autori horror della storia della letteratura: Howard Phillips Lovecraft. Spesso le sue opere hanno fornito lo spunto per film più o meno riusciti: come li giudichi? E tu pensi di cimentarti nella riduzione cinematografica di qualche sua opera?
LOVECRAFT PROD.: Naturalmente non si possono giudicare a priori i film tratti da un qualsiasi autore, figuriamoci poi se si tratta di un autore come Lovecraft che possiede una maestria unica nel creare sempre l'atmosfera giusta, bisogna vedere se il film sa riproporre adeguatamente tale atmosfera, il film che, a mio parere, rappresenta ottimamente le atmosfere Lovecraftiane (seppur non tratto direttamente da nessun racconto dell'autore di Providence) è "Il Seme Della Follia" di John Carpenter. Per quanto riguarda le mie produzioni, l'idea di produrre un film tratto da Lovecraft c'è, ma sto cercando una storia che abbia un buon impatto sullo schermo. Credo però che il mio prossimo film sarà tratto da un altro grandissimo autore: Clive Barker.

HYDE: Come sei arrivato a conoscere Cinematik e qual è stata la tua prima impressione?
LOVECRAFT PROD.: (Ride), rido perchè la storia è davvero strana: ero su Virgilio (pubblicità occulta) e, tanto per passare il tempo, ho digitato "Norman Bates" e indovinate un po' chi ho scovato? Arrivato nel sito della Gongo, non avevo per niente idea di cosa fosse, ho letto "La Stagione Dei Mangiacadaveri" diretto da David Cronenberg, gli occhi mi sono caduti dalle orbite e ho pensato "Ehi, ma quando è uscito questo film, non ne ho mai sentito parlare, non è possibile!", così la ricerca è iniziata, dopo mezz'oretta sono venuto a conoscenza di Cinematik e meno di un'ora dopo aver trovato il sito della Gongo avevo già proposto il mio primo film.

HYDE: Quale dei film usciti finora avresti voluto produrre tu? LOVECRAFT PROD.: Sinceramente nessuno, ma ho in mente parecchie co-produzioni.

HYDE: L'ultima domanda è ormai obbligatoria: quale attore sceglieresti per interpretare il tuo ruolo in un film sulla tua vita? 
LOVECRAFT PROD.: Bella domanda. Proprio non saprei. Ne dobbiamo trovare uno che mi assomigli fisicamente? Allora Elden Henson.

Mister Hyde

[su]

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