Versione 2001.06.1
Editoriale
Per chi fosse passato di qui
per caso, volevo annunciare che siete sul primo numero di Giugno di Asa Nisi Masa, la prima Webzine di Cinematik,
il primo gioco di cinema virtuale italiano.
Un bel nuumero di Asa Nisi
Masa con pochi articoli ma belli corposi e sostanziosi, grazie ai
puntualissimi ed assidui inviai Cesare e Mister Hyde che ringrazio
ancora una volta per la disponibilità e la puntualità.
Lo ricordate il quiz delle
scorse settimane? Era questo:
"- Lo sai che la tua faccia somiglia ad uno che vale duemila dollari?
- Già… ma tu non somigli a quello che li riscuote…"
Ed era uno scambio di battute tratto da un film del grande
Sergio Leone. Ad indovinare la citazione è stato ancora una volta
il puntualissimo Merlino della MAGIA production.
Nuova settimana e nuovo quiz, questa volta facilissimissimo!
Non mi deludete e rispondete numerosi e veloci.
I sondaggi ironici di Pacey
continuano e dopo aver preso di mira Sandrino è ora la volta del
dimissionario Rosso. Ci sarà un verdetto semi-unianime come per
Sandrino? Staremo a vedere...
Infine con una settimana di
ritardo viene consegnata la gif premio al produttore di "Julia
Kendall - Sulle Tracce del Mostro" (chi sarà?) per l'ottimo
progetto proposto la settimana scorsa alla fase di sviluppo.
Norman
Bates
[su]
Le
novità del cinema
FUOCO NELLE VISCERE
Regia: Pedro Alnmodovar Interpreti: Penelope Cruz, Daniele
Liotti, Marco Leopardi, Ma Jingwu, Jane Fonda, Lauren Bacall
Dopo la poco felice parentesi "inglese" di La professione della
signora Warren, il prolifico regista spagnolo torna su un terreno
a lui più congeniale, quello della commedia eccessiva,
sarcastica, ai limiti della volgarità e del buon gusto. Qui poi
il regista è addirittura alle prese con un suo romanzo, e perciò
libero di sguazzare a suo piacimento in quelle atmosfere e quei
personaggi che caratterizzavano i suoi primi film, quelli prima
del grande successo di Donne sull'orlo di una crisi di nervi. Già
dalle prime scene è evidente la natura assolutamente divertita di
questo film, un'operina leggera e frizzante come una bibita in cui
è assurdo e inutile cercare contenuti o qualsivoglia "messaggio".
L'ex-trasgressivo Almodovar deve essersi divertito un sacco a
riprendere questo suo vecchio romanzetto, quasi un ritorno alle
origini, con una libertà espressiva totale (in certe scene quasi
ai limiti dell'hard-core) e dei mezzi economici che all'inizio
della carriera - quando film come questi erano la sua vera cifra
espressiva - poteva solo sognarsi. Transessuali, vecchie allupate,
ex-suore, produttori di assorbenti intimi, femministe esagitate;
praticamente è qui presente tutto il campionario dell'Almodovar
degli anni '80, con un'alternanza di scene altamente raffinate e
di cadute nel più volgare e sublime cattivo gusto, fino al punto
di smutandare crudelmente la sessuagenaria Lauren Bacall,
ex-vedova Bogart, in una delle scene più "forti" e folli del
film. Peccato che il cast sia in gran parte inadeguato e più da
fiction televisiva che da film, eccezion fatta per la citata
Bacall e per una ritrovata Jane Fonda, ancora affascinante
nonostante gli oramai evidenti segni dell'età. Foltissimo il
numero dei divi che offrono divertiti "cameo", da Banderas a Bova,
da Liv Tyler agli improbabili giornalisti Dudikoff, Van Damme e
Lundgren (!). Un'oretta e mezza di divertimento e di eccessi
serviti però con la classe e la maestria di un oramai grande
regista. Ma la trasgressione ormai abita altrove.
SEED OF EVIL - IL SEME DEL MALE
Regia: Sam Raimi
Interpreti: Stephen Dorff, Matthew Lillard, Jamie Kennedy, Heather
Graham, Juliette Lewis, Jennifer Love Hewitt, Rupert Everett.
Uscito un po' alla chetichella e senza grossi nomi di richiamo
nel cast, questo nuovo film di Sam Raimi, tornato se Dio (o il
Diavolo;) vuole all'horror, costituisce invece una piacevole
sorpresa, pur senza ambire ad essere niente di più di quello che
è: un onesto film horror giovanilistico (e lo spettro di Scream
è sempre aleggiante sull'intera vicenda) che ci riporta al tanto
amato - e da alcuni rimpianto - splatter degli anni '80. Sangue a
profusione, demoni, riti satanici, un prete cui Freddie Krueger
potrebbe fare da chierichetto ed ecco confezionato con abilità un
film che, pur se lontano dai capolavori di Raimi come La Casa o
Darkman, non fa rimpiangere i soldi del biglietto. Certo i
richiami ad altri film sono numerosi (oltre al citato Scream,
anche Le colpe degli altri di Craven così come i vari film tratti
da King) così come è difficile passare sopra ad alcuni vistosi "buchi"
di sceneggiatura: come può il poliziotto Lefty non ricordarsi di
omicidi così simili avvenuti solo 20 anni prima, e culminati poi
con la "caccia alle streghe", mentre uno dei giovani protagonisti
(che all'epoca dei fatti doveva essere un bambino) se ne rammenta
subito? Inoltre i protagonisti, quasi tutti attori sulla trentina,
sono un po' cresciutelli per la parte di giovani universitari che
scorazzano in bicicletta per le strade della cittadina, così come
la Lewis risulta poco credibile ancora vergine a 28 anni compiuti;
la figlia che ogni padre vorrebbe avere! Anche il colpo di scena
finale è un po' tirato per i capelli e forse avrebbe meritato
qualche approfondimento, ma risulta comunque efficace ai fini
della conclusione della vicenda. Cast poco noto - e, ripetiamo,
troppo "maturo" per i ruoli - ma tutto sommato equilibrato con due
picchi, uno in alto e uno in basso: impagabile l'improbabile prete
disegnato da Rupert Everett, sulfureo e così sopra le righe da
risultare simpatico, mentre assolutamente incolore e monocorde
Stephen Dorff che non riesce mai a dar vita al suo personaggio,
personaggio che è poi l'asse della vicenda e che in mano ad altro
attore avrebbe potuto risultare ben diversamente. In definitiva un
esordio più che positivo per la neonata Lovecraft Production (un
nome che è tutto un programma) e per il suo presidente di cui
pubblichiamo anche l'intervista.
LA VOLPE E LE CAMELIE
Regia: Jean-Jacques Annaud
Interpreti: Gerard Depardieu, Winona Ryder, Joseph Fiennes, Angela
Lansbury, Katie Holmes, Sergio Rubini, Sissy Spacek, Daniel
Auteuil, Massimo Ghini..
Dopo l'esperienza kolossal di "Il nemico alle porte", war-movie
ambientato durante la battaglia di Stalingrado, l'eclettico
regista Annaud torna ad ambientare un film fra i monti, dopo il
suo grande successo "L'orso", con un bagno di semplicità forse
necessario dopo la magniloquenza e l'epicità del film citato. "La
volpe e le camelie" (titolo enigmatico ma affascinante), pur
ambientato durante il Fascismo, tocca un tema però inusitato e
ben poco frequentato: il rapporto tra la vicina neutrale Svizzera
e il nostro paese, e tra i cittadini del Canton Ticino, rudi
montanari e contadini, e una rete di emigrati, fuggiaschi, spie
ecc. In questo "piccolo" film la Storia con la esse maiuscola
rimane lontana, al di là di quei monti che rappresentano
simbolicamente il confine tra la vita tranquilla delle vallate e i
rivolgimenti politici e sociali che, a pochi chilometri di
distanza, stanno decisamente cambiando la vita e i destini di
milioni di italiani. Sorretta da un cast internazionale, la
vicenda purtroppo appare qua e là un po' nebulosa e i caratteri
stessi dei personaggi - o almeno di alcuni di loro - non sono ben
delineati rischiando così di compromettere la comprensione stessa
del tema di fondo e del punto di vista degli autori. Anche l'estraneità
di alcuni interpreti ai personaggi non giova certamente alla loro
definizione, si veda l'elegante Winona Ryder decisamente poco
credibile come figlia di montanari svizzeri così come l'americana
al cento per cento Sissi Spacek, che però rimedia con una grande
interpretazione tutta tra le righe colma di finezze da vera
attrice. Depardieu straripa meno del solito ed è invece, al
contrario delle americane, perfettamente in parte, alle prese con
un personaggio decisamente ambiguo che si fatica proprio a trovare
simpatico. Si veda la scena della volpe, che onestamente - al
contrario degli autori - proprio non riesco, personalmente, a
vedere come impersonificazione del male. Apprezzabile quindi lo
sforzo di autori e regista di raccontare una storia "diversa", di
toccare argomenti scomodi e spesso sottaciuti e di fare un cinema
lontano dalla spettacolare commercialità del panorama
contemporaneo, peccato però che spesso le buone intenzioni non
bastino a fare un buon prodotto finale. Così il film rimane un po'
nel limbo dell'incompiuto, mostrando delle potenzialità che
restano purtroppo inespresse, e la vicenda, pur drammatica,
scivola via un po' freddamente senza riuscire a coinvolgere più
di tanto lo spettatore. Nota di merito finale per la veterana "signora
in giallo" Angela Lansbury, che a 76 anni suonati riesce a
vivificare il suo personaggio con un'arguzia e una classe sempre
più rare.
Mister Hyde
[su]
Analisi
dei film in sviluppo
DEVIL
Un nuovo Patrick Bateman? Un nuovo Bruce Wayne? A
"leggerlo" così sembrerebbe un incrocio tra "Darkman"
e "Perry Mason". Comunque la regia affidata a Robert
Rodriguez dà quel pizzico di curiosità e di imprevedibilità in
più. 7
LOVE STORY
Classica storia giovanile con inusuale colpo di scena che si
sofferma sulla soglia del coinvolgimento. Nella prima parte del
plot avevo già gettato l'ancora per un bel 4, ma la storia si
riprende con la crudeltà che ogni tanto ci vuole a questo mondo.
Cast da telefilm americano, con "Bombolo" Joshua Jackson
e l'antipatica (secondo me, naturalmente) Mena Suvari. 5,5
CHE COSA VEDI
Devo ammettere che non sono un sostenitore dei Marlene Kuntz, anzi
devo dire che proprio non li sopporto. Ma va premiato il coraggio
del produttore a restare coi piedi per terra, e va ammirata
l'umiltà con la quale si presenta a questo progetto: niente
grossi nomi, rischio altissimo e una ventata di versatilità sugli
argomenti trattati. 6,5
PULP - IL DETECTIVE PIU' DRITTO DI L.A.
Da sporadico lettore di Bukowski, Kerouac e variegati, devo dire
che abbiamo davanti una storia attraente soprattutto a causa della
fonte dalla quale proviene. Forse James Caan è anche troppo
"decrepito" per il ruolo di "dritto", ma punto
la mia fiducia sul grande David Lynch, che richiama a sorpresa uno
dei suoi attori preferiti, cioè quel Kyle MacLachlan che cerca
sempre di scrollarsi di dosso i panni dell'agente Cooper. Mi
attrae so much. 7 +
DRAGONS - DRAGONI
Un cartoon in stile favola, del quale però non ho la minima idea
visiva. A parte Giannini, che vedo però meglio nella voce
italiana di Al Pacino, il cast dei doppiatori è completamente
sbagliato. Alessia Merz è penosa. La voce di Raoul Bova è
insignificante. E la Carrà ed Enrico Papi che ci fanno? Mancano
Japino, Ceccherini e quella prosciuttona di Megan Gale e poi siamo
a posto. 5
WEEKEND DI SANGUE
Libri maledetti, antiche stregonerie, amici soli in casa, bla bla
bla… Roba vista e rivista in tutte le salse. Più adatto ad un
Tobe Hooper, ad uno Steve Miner o ad un Tom Holland, che negli
anni '80 ne fecero a carrettate di film del genere. 5
I TRIONFI
Un pout-pourri di grossi attori, vecchie conoscenze dell'horror,
giovani promesse, miti della musica (e che miti...!), e il solito
morto che cammina: Jack Nance è stato ucciso nel 1996 a Pasadena!
Anche lui ricreato al computer?… Suvviaaaa (come direbbe
Gianpiero Mughini)! E poi c'è Spencer Breslin, il paffuto bambino
di "Faccia a Faccia", con la diarrea… 'azz, attenzione…quello
ci ricopre tutti!!! L'unica nota positiva è il regista Brian
Yuzna, che una decina di anni fa diresse l'ottimo e sottovalutato
"Society". 5
RHYMES OF FLOWERS
Grazie della trama-optional! Il plot dice "Arrivarono loro…".
Loro chi?… Gli alieni? Gli orsetti della Duracell? Il pizzaiolo
Salvo Veneziano e cumpa' Pietro Taricone?… E vedere il "barrique"
Asia Argento nel cast è come sempre sconfortante… 4
IL SUONO DELLA VITTORIA
George Lucas versione "American Graffiti" che presenta
cinque ragazzi ed un complesso musicali. E chi sono i cinque
ragazzi? Matthew Lillard di sicuro… Stefano Accorsi si limiti a
suonare il campanello di casa… E il 51enne Jeff Bridges? Canta
bene, si, ma non è certo un "ragazzo", per non parlare
di Banderas… John Travolta non è più Tony Manero vista la sua
attuale obesità. E poi, dulcis in fundo, nel cast abbiamo
l'orripilante Britney Spears, della quale speriamo vivamente di
non sentire la voce da cornacchia che si ritrova! 5
LA DANZA NON E' TUTTO
Che è 'sta roba? Punteggiatura da asilo nido, trama al massimo
livello della confusione… Certo che Paul Thomas Anderson che
chiama a recitare (se così si può dire) l'uccello padulo Stefano
Accorsi è un po' un omaggio alla fantascienza… Manca solo
l'uomo-steroide Pietro Taricone. Siamo seri, please! 4
MONKEY ISLAND
Non ricordo più quante volte ho giocato a "Monkey Island"
da bambino, e non ricordo nemmeno se riuscii a finirlo. Le
avventure di Treepwood le rivedrei volentieri (soprattutto quando
beveva il beneamato "Grog") e George Lucas può essere
una discreta scelta per la regia. Cast variegato tra caratteristi
dell'horror di serie B (Kane Hodder) e grandi miti del cinema
americano (Donald Sutherland). 7 +
AMICO DI IERI
Grande regia e cast non banale per questo film. La storia manca un
po' di originalità, ma ne può venir fuori una pellicola di
classe, impreziosita dai mitici anni '70 come colonna sonora. Per
fortuna, vista la base all Italy del film, non siamo davanti al
solito cast strampalato che vede l'onnipresente Pippobaudo Accorsi
o il coscio d'agnello Asia Argento. Bene! 7,5
QUEL MASCHIACCIO DI MIA SORELLA
Christina Ricci la vedrei bene nei panni di maschiaccio. Quello
che non capisco è chi sia il prof di ginnastica. Forse Matt Damon,
che a trent'anni rischia di rivestire la reputazione di
"Bambino cresciuto" come Di Caprio? O Ed Harris, che non
è certo una persona della quale innamorarsi (fisicamente, si
intende; come attore certo non lo discuto!). Per il resto, niente
di nuovo sul fronte occidentale… solito teen cast di persone che
cercano di essere attori ma non lo sono (manco per il c…o!) ai
quali aggregherei volentieri l'ottusangolo depilato Sergio
Volpini. 5
IL FUOCO E LA TEMPESTA
Un triangolo perfido e adattissimo alle corde di Danny Boyle. La
storia riunisce molti film tra cui "Le Fate Ignoranti" e
il sottovalutato ma bellissimo "The Opposite Of Sex" con
una Christina Ricci mai così brava. Unica nota stonata: la parte
della diciottenne Melissa affidata (si suppone) alla
"strega" Alyssa Milano che ormai ha 26 anni.
Interessante per il resto, e soprattutto per la presenza del
grande "Duca Bianco" David Bowie. 7,5
IL GIOCO DI GERALD
Avevo iniziato a leggere il bellissimo libro di Stephen King
"Il Gioco Di Gerald", ma purtroppo non l'ho ancora
terminato. Che dire? La storia è bellissima e ci voleva
finalmente qualcuno pronto a portarla sugli schermi. Forse Oliver
Stone, visti gli ultimi frenetici lavori a base di schizofrenie
tecniche e colonne sonore rap, non è il più adatto a girare il
film ma è pur sempre simbolo di garanzia; non avrei messo Nicole
Kidman nella parte della protagonista, visto che nel libro si
intuisce che la donna è "non più giovanissima", magari
una Annette Benning o una Rosanna Arquette avrebbero dato più
fedeltà al romanzo. Comunque l'idea di attira moltissimo, visto
anche l'interesse che mi sta suscitando il romanzo. 8
EMILIANO ZAPATA
Cast e descrizione molto professionali ed adeguati ma che non
riescono a toccare qualche mia corda emotiva. Qualche perplessità
pure per la scelta del veterano Walter Hill, ad indicare forse un
tentativo di fare qualcosa di non troppo in linea coi canoni
Hollywoodiani. 7
THE DAY THE MUSIC DIED - IL GIORNO IN CUI LA MUSICA
SI SPENSE
Un progetto coi fiocchi: storia non banale, cast ricchissimo e
numeroso, perfettamente in linea con gli ultimi lavori del grande
Paul Thomas Anderson. Quando esce? 9
HIGH LIGHT - PUNTO CULMINANTE: 5
IL GIRO DELL'ORRORE: 6,5
THE CARTOONS MOVIE: 5
BEAT - UN GIAPPONESE IN CINA: 5
BABY, YOUR LIFE: 5,5
CONCLUSIONI FINALI:
Stiamo migliorando nettamente. Poco da dire a parte qualche solita
accozzaglia teenageriale classica come si vuole nei penosi
telefilm americani moderni, che tolgono un po' di classe alla
bellissima arte chiamata cinema. Comunque è solo un parere
personale. Voglio ribadire che le critiche non devono essere
controproducenti, bensì fonte di riflessione per il futuro, in
quanto tutti i campioni di ora un tempo erano dei brocchi, in ogni
campo! Nessuno nasce vincitore.
P.S.: Non preoccupatevi per la scritta "Pippobaudo"
tutto attaccato. E' un detto livornese che sta per "rompib…e;
cog….e; corn..o; cagac…i!).
Cesare
[su]
Le interviste di Mister Hyde
Questa settimana uno dei nuovi film è di un nuovo e
giovanissimo produttore, Lovecraft Production. È ancora giovane
ma tenetelo d'occhio: darà filo da torcere ai "soliti
noti".
HYDE: Esordio "al volo"
per la tua casa di produzione, dopo poco tempo dal tuo arrivo in
Cinematik. Sei molto veloce nel lavorare o avevi il film già
pronto?
LOVECRAFT PROD.: Le cose sono andate così: il martedì dopo
Pasqua ho conosciuto Cinematik, dopo aver fatto l'iscrizione mi
sono detto "Adesso propongo un film" e l'ho fatto, poi
il film è passato e mi sono detto "Adesso stabilisco una
data in modo da poter scrivere con comodo, non voglio arrivare col
lavoro incompleto" avevo molta paura di non farcela a finire
tutta la "sceneggiatura" (nel PC ne ho un paio
incompiute che prontamente ho iniziato e non ho mai terminato),
poi straordinariamente mi sono ritrovato a scrivere anche 6 pagine
al giorno e al volo ho finito, non è che ne sia uscito un
capolavoro, ma mi sono accontentato, nelle mia intenzioni non
c'era nulla di ambizioso solo un piccolo horror simpatico.
Comunque ho dovuto anticipare di circa 2 mesi la data di uscita.
HYDE: Sappiamo che sei molto
giovane; puoi dirci qualcosa di più su di te?
LOVECRAFT PROD: Non mi piace molto palesarmi, come qualcuno avrà
notato ho firmato la sceneggiatura con uno pseudonimo. Comunque ti
posso dire che anche io, come te, ho due personalità distinte:
una è quella cupa che mi porta ad avere un guardaroba degno dell'Eric
Draven de "Il Corvo" e che scrive (o forse crede di
scrivere) i miei film, l'altra è quella a cui a volte piace
ascoltare canzoni come "Kiss Me" dei Sixpence None The
Ritcher e che se, facendo zapping, si ritrova davanti una puntata
di Dawson's Creek finisce per guardarla (quest'ultima,
fortunatamente, riesco a tenerla a bada). Un giovane d'oggi
perfettamente normale insomma :)
HYDE: Nonostante la tua giovane
età dimostri già una certa conoscenza del mondo del cinema.
Quali sono gli autori che più ti hanno influenzato e di cui vedi
e rivedi) più volentieri i film? LOVECRAFT
PROD.: Mi sono avvicinato pericolosamente al mondo del
cinema circa due anni fa. Adoro tutto quello che concerne il mondo
del cinema e i miei generi preferiti sono il fantastico (Horror,
Fantascienza ecc.) e il noir. Rispondo alla tua domanda dicendo
questo: una volta ho visto "Halloween" di John Carpenter
e quella notte stessa ho cominciato ad avere gli incubi, la
reazione è stata che mi sono procurato tutti i film di Carpenter,
poi ho fatto lo stesso con Hitchcock e Cronenberg, ma anche con
Hooper, Craven e tanti altri: elencarli sarebbe impossibile. Per
quanto riguarda i film che rivedo una cosa assai curiosa è che
spesso mi ritrovo a guardare "Scream" di Wes Craven e a
"doppiare" in diretta la voce dell'assassino al telefono
avendo imparato a memoria tutte le sue battute.
HYDE: Hai scelto per la tua casa
di produzione il nome di uno dei più celebri autori horror della
storia della letteratura: Howard Phillips Lovecraft. Spesso le sue
opere hanno fornito lo spunto per film più o meno riusciti: come
li giudichi? E tu pensi di cimentarti nella riduzione
cinematografica di qualche sua opera?
LOVECRAFT PROD.: Naturalmente non si
possono giudicare a priori i film tratti da un qualsiasi autore,
figuriamoci poi se si tratta di un autore come Lovecraft che
possiede una maestria unica nel creare sempre l'atmosfera giusta,
bisogna vedere se il film sa riproporre adeguatamente tale
atmosfera, il film che, a mio parere, rappresenta ottimamente le
atmosfere Lovecraftiane (seppur non tratto direttamente da nessun
racconto dell'autore di Providence) è "Il Seme Della
Follia" di John Carpenter. Per quanto riguarda le mie
produzioni, l'idea di produrre un film tratto da Lovecraft c'è,
ma sto cercando una storia che abbia un buon impatto sullo
schermo. Credo però che il mio prossimo film sarà tratto da un
altro grandissimo autore: Clive Barker.
HYDE: Come sei arrivato a
conoscere Cinematik e qual è stata la tua prima impressione?
LOVECRAFT PROD.: (Ride), rido perchè
la storia è davvero strana: ero su Virgilio (pubblicità occulta)
e, tanto per passare il tempo, ho digitato "Norman Bates"
e indovinate un po' chi ho scovato? Arrivato nel sito della Gongo,
non avevo per niente idea di cosa fosse, ho letto "La
Stagione Dei Mangiacadaveri" diretto da David Cronenberg, gli
occhi mi sono caduti dalle orbite e ho pensato "Ehi, ma
quando è uscito questo film, non ne ho mai sentito parlare, non
è possibile!", così la ricerca è iniziata, dopo mezz'oretta
sono venuto a conoscenza di Cinematik e meno di un'ora dopo aver
trovato il sito della Gongo avevo già proposto il mio primo film.
HYDE: Quale dei film usciti finora
avresti voluto produrre tu? LOVECRAFT PROD.:
Sinceramente nessuno, ma ho in mente parecchie co-produzioni.
HYDE: L'ultima domanda è ormai
obbligatoria: quale attore sceglieresti per interpretare il tuo
ruolo in un film sulla tua vita?
LOVECRAFT PROD.: Bella domanda.
Proprio non saprei. Ne dobbiamo trovare uno che mi assomigli
fisicamente? Allora Elden Henson.
Mister Hyde
[su]
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