Versione 2001.03.1
Editoriale
Terzo mese di vita per Asa Nisi Masa, la prima ed unica webzine di Cinematik,
il primo gioco di cinema virtuale italiano.
Settimana movimentata in
Cinematik, a partire dagli esiti del Box Office di questa
settimana che condannano all'uscita Rock 'n' roll ghost story
un film elogiato a più riprese e di cui sentiremo sicuramente
parlare nella serata degli Oscar di Cinematik. La cosa strana è
che un film così bene accolto sia uscito tanto presto dalle
sale.
Novità anche per quel che
riguarda il regolamento del gioco, visto che da questa sessione
del botteghino non tutti gli spettatori avranno lo stesso peso
nelle votazioni. Il voto di un produttore attivo varrà tre volte
di più di quello di uno spettatore normale. La cosa singolare è
che i voti di Pinox, il creatore di Cinematik, in questo modo
conteranno meno di quelli di tanti altri giocatori :)
E proprio su questa
questione verteva il sondaggio della settimana scorsa. C'è da
dire che la grande maggioranza dei votanti aveva scelto proprio la
soluzione che poi gli amministratori di Cinematik hanno adottato.
E' bello sapere che c'e' dialogo e apertura tra partecipanti e
gestori. Col sondaggio di questa settimana si torna invece alle
frivolezze per decretare la migliore sit-com mai apparsa nelle
televisioni nostrane. Staremo a vedere cosa ne uscirà.
Come avevo previsto il quiz
questa volta è molto difficile e non è ancora stato risolto. In
perfetto stile televisivo italiano è quindi giunto il momento del
fatidico "aiutino". Vi posso dire che si tratta di un
film americano recente (degli ultimi 10 anni) e che non è
esattamente un film-cult. Non so quanto questo vi possa
servire, io sono convinto che resterà irrisolto ancora a lungo.
Chiudo col solito invito a
tutti i lettori passivi a farsi sentire, votando il sondaggio,
commentando e, perché no?, seguendo il consiglio dello zio Sam
nella colonnina di destra in alto.
Norman
Bates
P.S. la rubrica di
recensione dei nuovi film del cinema virtuale sarà aggiunta al
più presto.
[su]
Le
novità del cinema
The Millenium Bug
Regia:
Michael Bay
Interpreti: Tom
Cruise, Bruce Willis, Jennifer Lopez, Jonathan Price, Ben Chaplin,
Stefano Accorsi, Jim Caviezel, James Van Der Beek.
Era senz'altro molto atteso dai fans del genere il
ritorno di Bruce Willis al cinema d'azione, dopo le peraltro
fortunate incursioni nel dramma paranormale (Il sesto senso) e
nella commedia (La strana coppia); se vicino gli mettiamo un Tom
Cruise al top della notorietà (e della forma fisica) e facciamo
servire il tutto da uno specialista dei film corri-spara-scoppia
come Michael Bay (The Rock, Armageddon e l'imminente Pearl Harbour)
il risultato non potrà fallire il bersaglio. Certo, se il film
fosse uscito nel 1999, quindi prima del paventato millennium-bug,
avrebbe goduto di ben altro impatto emotivo, ma anche così la
costruzione del film prende dall'inizio alla fine, grazie anche
alla varietà delle ambientazioni e ad una sceneggiatura che, pur
senza essere il massimo dell'originalità e presentando qualche
ingenuità di troppo (difficile pensare che l'FBI - in realtà
molto più " di squadra" di quanto appaia in
questo film - affidi ad un paio di agenti soltanto un'indagine
tanto delicata e dagli esiti così potenzialmente disastrosi),
appare davvero ben strutturata. È un peccato che non si sia osato
di più, nel senso che uno scambio dei due ruoli protagonisti
avrebbe dato un maggior inedito spessore ai personaggi: avremmo
avuto un Willis disilluso agente e un Cruise brillante e aitante
terrorista, in uno dei suoi rarissimi ruoli di "cattivo",
ed è un peccato vedere sua "sederosità" Jennifer Lopez
alle prese con l'ennesimo ruolo da "ragazza con la pistola",
ruolo che da Out of sight, passando per Cops, sembra essere l'unico
cui gli sceneggiatori riescono a pensare per lei. Il resto del
cast non brilla particolarmente ma è funzionale alla vicenda
senza aggiungere nulla, con una nota di merito per il sempre
grande Jonathan Pryce, che regala alla pellicola una breve
apparizione da vero professionista mentre la regia si mette
docilmente a disposizione delle due star, regalando primi piani in
proporzioni esattamente uguali (eh, i vezzi dei divi) e conducendo
fino al prevedibile finale la storia senza particolari guizzi
creativi. Perfetto per gli amanti del vero cinema d'azione, anche
se forse poteva ambire - dato anche l'argomento - a qualcosa di
più.
Mister Hyde
[su]
La top 6 dei film in sviluppo
Molti nuovi film nella decina che lotta questa
settimana. Purtroppo ho trovato questi nuovo progetto meno
interessanti delle settimane precedenti ma qualche chicca la si
trova nonostante tutto. Per la prima volta un film premiato col
bollino di qualità del sottoscritto non è passato al primo
ballottaggio, sarà perchè si tratta di un film italiano?
6 - Diabolik L'idea
del progetto non è male e per realizzarla si costruisce un
cast molto variegato e senza primedonne. Un po' debole la
descrizione di lancio che non dice molto di più di quanto il
titolo non faccia già di per se. 6+
5 - L'Uomo da Sei Milioni di
Dollari Questo film segue il trend che recupera vecchi
telefilm, li rimodernizza ed adatta la trama per farne un
lungometraggio ("the avengers", "Charlie's
angels", "mission impossible"). Devo dire
che la storia come premessa non è niente male, anche il folle
regista Paul Verhoeven lo torvo azzeccato, mentre meno convincente
è il cast, che per questo genere di film è decisamente troppo di
alto livello. E poi Keitel come capo biologo lo vedo molto poco.
Voto 6+
4 - Kurt I Nirvana non
li ho mai sopportati, però subisco sempre il fascino dei film
biografici. Il cast è striminzito al massimo, possibile che nella
vita di Cobain ci sia stata una sola persona importante? Danny Boyle
può essere una scelta azzeccata. Voto 6.5
3 - Vacanza in Famiglia La
descrizione di lancio non è il massimo dell'inventiva ma questo
è un genere di film che riesce comunque a stuzzicarmi, lo
smascheramento delle ipocrisie che la gente con noncuranza compie
nella vita quotidiana. Cast e regista particolari meritano
uteriore encomio. Voto 7+
2 - Re per sempre In
questo film la cosa senz'altro migliore è la descrizione di
lancio, molto dettagliata ed accurata, evidentemente ben studiata.
Peccato solo che non si associno in essa le parti ai vari
personaggi, anche se in realtà intuirli non è così difficile.
Il cast appare forse fin troppo ricco e non riesce a convincermi
fino in fondo. Comunque un ottimo progetto. Voto 7.5
1 - Andiamo all'Havana! Per
la seconda settimana consecutiva al primo posto di questa classifica
questo film tutto italiano. Sulla
scia del successo de "l'ultimo bacio" compare in
CInematik il regista Muccino, attualmente messo sotto contratto
nientemeno che dalla Miramax. Una grande promessa dunque, un regista
particolarmente abile a mostrarci l'universo giovanile come accade
anche in questo progetto molto interessante e molto centrato che
conta su tanti attori italiani, a molti sconosciuti, spesso
sottovalutati. Voto 8.
Il
critico
[su]
L'esame
del critico
Anche questa settimana tocca a me, il critico,
fare l'esame ed assegnare i voti ad un film attualmente presente
nel cinema
virtuale. Il film a cui mi accingo a fare le pulci è
quello col più alto incasso della storia di Cinematik: l'importanza
di essere Ernesto, il secondo film targato MAGIA
production.
Locandina: 9 - Molto
elegante ed azzeccata, la locandina è una degli indubbi punti di
forza della MAGIA
production. Semplice ma nello stesso tempo accurata nei
particolari ed indubbiamente efficace ed a tema.
Sito: 7.5 - Il testo giallo su sfondo
blu è ormai un marchio di fabbrica di questa studio di
produzione. Il sito ha la sua forza nella linearità e nella
chiarezza della modalità di scrittura: in grassetto le parti di
dialogo, normali le altre. Un'opzione questa che facilità
indubbiamente la lettura.
Cast: 7 - Il cast è indubbiamente
buono e scelto da una persona competente, forse un po' banale un
po' in tutte le scelte.
Soggetto: 7.5 -
Visto che la gente non va piu' a teatro l'unico modo per
far conoscere qualcosa di Oscar Wilde rimane il cinema, per
cui il progetto non può che essere pienamente approvato. Peccato
che nella traduzione si perda inevitabilmente qualche gioco di
parole a partire proprio dall'Ernesto del titolo.
Sceneggiatura: 7 - Molto divertente
e persino troppo veloce e vorticosa nel susseguirsi di doppi
sensi, massime e battute. Il testo originario è veramente
geniale. Certo i meccanismi pensati per il teatro, specie
l'umorismo, trasorti pari pari al cinema di solito rendono molto
meno.
Commerciabilità: 9 - Costato la
modica cifra di 44.900.000 di Euromatik, il film ora come ora è
quello che ha più incassato dall'inizio di Cinematik superando
ampiamente la soglia dei 110 milioni. Un altro grandissimo affare
di questo studio di produzione.
Riepilogo
|
Locandina: 9
Sito: 7.5
Cast: 7
Soggetto: 7.5
Sceneggiatura: 7
Commerciabilità: 9
Totale: 47/60 - Promosso |
COMMENTO PERSONALE SUL FILM: Ottimo
film anche questa seconda prova della MAGIA
production. Sorprendono i grandi incassi di un film di questo
genere che di solito diventa di culto per un certo tipo di
pubblico (poco) ma non fa sfracelli al botteghino. Ma forse in un
cinema virtuale i dialoghi brillantissimi di Wilde hanno un
risalto maggiore piuttosto che al cinema vero dove il pubblico è
abituato a grandi ritmi "visivi" ma a dialoghi più
scarni ed essenziali. E forse anche qui, in questa piccola
comunità, qualcuno, come me, avrà avuto modo di leggere per la
prima volta questa commedia (non so quanto riveduta e corretta)
aumentando di un pochino la propria cultura. Davvero un ottimo
lavoro, che merita senza dubbio una candidatura ai Ck Oscar.
Il
critico
[su]
Cronache dalla
nebbia
Benvenuti al consueto appuntamento con gli umili giudizi di
Silever Surfer sui film in sviluppo. Questa settimana abbiamo ben
sette film che lottano per superare la fase di sviluppo.
Cominciamo con l'italianissimo "Il
cuoco e l'orchestrina". Di questo film capiamo ben
poco, a parte il fatto che ci sembra simile ad un altro film
italiano: "La cena". Nonostante la mia enorme
antipatia nei confronti di Nanni Moretti il cast è ben composto,
trattando si di una commedia all'italiana. E poi si sa, Verdone
diverte sempre. Un'incognita. E' la settimana della
trasposizione di fumetti, giochi e romanzi sul grande schermo.
"It" è forse il più bel
libro di Stephen King, ma non sentivamo l'esigenza di vederlo nei
cinema; il cast è buono e voglio provare a indovinare i ruoli:
Hanks deve essere Bill "tartaglia"; la Hunt è
chiaramente Beverly Marsh; il buon Denzel è Mike Hanlon; Jim
Carrey deve essere Pennywise; John Cusack è sicuramente Eddie
"spaghetti"; Travolta credo che sia "bip"
Richie (anche se ho qualche dubbio che possa essere Carrey),
mentre Dafoe deve essere Stan Uris. Rimane Tim Robbins, che non
può essere che Ben. Ho indovinato? Il cast è senz'altro ben
assortito, ma come ho detto non mi sembra il caso di ripetere
l'esperimento pellicola: può capitare che la qualità non superi
quella del film TV già realizzato; in questo caso rivorremo
indietro i soldi del biglietto! E come sempre non
può mancare il film biografico: "Grace".
Anche questa settimana un musicista, ma di questo passo toccherà
presto anche all'ultimo dei giornalisti o a qualche giocatore,
visto che il film biografico ormai non risparmia nessuno! Il mio
commento per questo film è comunque lo stesso di "Kurt",
in sviluppo la scorsa settimana (vedere il precedente numero delle
cronache). Ed ecco Diabolik
(ma soprattutto ecco la Henstridge!), che di certo non poteva
mancare nel panorama degli eroi, così come non sono mancati
Superman, Batman, l'uomo ragno e mille altri. Per la settimana
prossima conto di vedere in sviluppo il film dell'incredibile Hulk
o di Thor. Comunque i requisiti per un discreto film ci sono,
soprattutto considerando il regista. Speriamo bene! Non
sono invece intenzionato a commentare "Resident
evil" perché mi sembra davvero inadatto proporre in
sviluppo un film di cui tutti conoscono l'imminente uscita. E'
come proporre "Terminator 3" oppure "Matrix
2"; quindi rifiuto ciascun commento in proposito. Mi
incuriosisce molto "Re per sempre",
sia per la trama piuttosto intrigante, sia per la scelta del cast
di un discreto livello. L'idea del Graal è magari un po'
sfruttata ("Indiana Jones e l'ultima crociata",
"La leggenda del re pescatore", "Excalibur"
e altri ancora), così come le forze demoniache che comunque fanno
sempre il loro effetto. Senz'altro da vedere. Semplice
ma di sicuro richiamo l'idea di "Vacanze
in famiglia", che tratteggia una storia di tutti i
giorni, apparentemente banale ma diffusissima. C'è tutto per un
film da oscar (magari per il padre e per uno dei figli, come a
volte accade alla notte degli oscar!). Successo assicurato.
E si conclude qui l'appuntamento settimanale con le cronache.
Non mi resta altro da fare che salutarvi e dirvi di continuare
così: abbiamo finalmente un buon numero di film in sviluppo.
Continuate a sognare!
Silver
Surfer
[su]
Le interviste di Mister Hyde
Seduto alla macchina della verità di Mister Hyde questa
settimana troviamo Cesare, presidente della Cadillac Ranch,
casa di produzione presente finora su Cinematik con due film, per
la verità non proprio osannati dalla critica. Cesare si è
dimostrato però molto disponibile e pronto a fare tesoro delle
critiche.
Hyde: Anche tu Cesare provieni
dall'esperienza di VP o hai conosciuto Cinematik per altre vie? Cesare:
Provengo da Virtual Producer dove ho giocato per tre-quattro mesi,
con due film usciti. A causa della lingua ho dovuto però
impostare i film soltanto con un plot minimo tradotto da un amico
inglese. Nel complesso i film sono andati abbastanza bene, anche perché
si trattava di progetti ambiziosi che presto o tardi replicherò
in Cinematik. Quando ho saputo dell'acquisizione di VP
dall'azienda della quale non ricordo il nome devo dire che mi sono
ritrovato con alcune lacune di tempo libero che davvero non sapevo
come colmare...
Hyde: Quanto è importante il
cinema nella tua vita, e quali film hanno in qualche modo segnato
la tua visione della vita? Cesare:
Nella mia vita il cinema è cosa di tutti i giorni anche se il mio
lavoro non mi permette un attaccamento continuo ormai da qualche
mese. Ho scritto delle sceneggiature per corti (Una di queste è
"Sleep of the dead" che uscirà il 10 marzo,
leggermente modificata) e ho fatto alcune comparsate in vari film
girati in Toscana, tra cui "Il talento di Mr. Ripley",
in una scena poi tolta dal final cut. I film che mi hanno segnato
come fan del cinema sono molti, ma tre in particolar modo: "The
hitcher" con Rutger Hauer, "Da qui all'eternità"
di Zinnemann e "Magnolia" di Paul Thomas Anderson.
Hyde: Puoi darci qualche tuo dato
biografico, per poterci fare un quadro più esatto degli amici
produttori? Cesare: Ad
agosto compirò 23 anni, sono consulente del personale (ed è un
lavoro troooooppoooo palloso!), sono nato e abito a Cecina (LI) e
sono uno degli ultimi "capelloni" rimasti qua in giro
dalle mie parti (anche perché con i capelli corti sembro un
sedano)!
Hyde: Il tuo primo film è stato
piuttosto bistrattato dalla critica - io per primo - e anche il
secondo, pur ricevendo un'accoglienza nettamente migliore, non ha
ancora convinto al 100%. Ti danno molto fastidio le critiche o
credi che possano - e debbano - servire per migliorare? Cesare:
Purtroppo per "Speedway" non ho avuto il tempo di
scrivere una vera e propria sceneggiatura e ho usato il film come
una specie di "cavia". Purtroppo mi rendo conto adesso
che avrei dovuto scegliere qualcos'altro da usare in questi
termini, magari qualcosa di meno ambizioso. No comment su "Il
cacciatore e la preda", visto che è circolato per una sola
settimana. Le critiche mi aiutano solo a fare meglio anche se
preferisco le critiche all'unanimità (come per "Speedway")
mentre mi piace discuterle quando su dieci persone a tre non piace
il film e a sette piace.
Hyde: Quali sono i tuoi altri
interessi, a parte il cinema naturalmente? Cesare:
Il cinema lo metto al pari con la musica e a volte faccio dei
connubi interessanti tra i due (vedi il mio film "Grace"
attualmente in sviluppo). Sono chitarrista e cantante di un trio
unplugged e ci esibiamo molto nei locali della zona. Per il resto
amo il calcio e sono juventino (non criticatemi se non lo siete,
visto che qui si parla di cinema!)
Hyde: C'è un film apparso in
Cinematik che avresti voluto produrre tu? Cesare:
"A rock 'n' roll ghost story". Proprio perché è
un ottimo connubio tra cinema e musica.
Hyde: Non trovi che tra gli ultimi
film prodotti - o inviati in sviluppo - in Cinematik comincino ad
esserci un po' troppi re-make o soggetti tratti da fumetti e serie
televisive? Non credi che questo sia un sintomo di una certa
carenza di idee originali? Cesare:
Le persone fanno film da più di un secolo ed era facile trarre
delle storie originali a quel tempo. Adesso si punta molto sul
genere sci-fi ma la maggior parte delle volte abbiamo storie
piuttosto banali. Il remake comunque, se fatto bene o se
leggermente modificato, può sempre essere un buon espediente,
sicuramente più semplice di una storia da creare completamente.
Hyde: Domanda finale, ormai
obbligatoria: qualcuno fa un film sulla tua vita non il Caesar in
realizzazione con Tom Cruise!)... che attore vorresti che
interpretasse la tua parte? Cesare:
Il film perfetto su di me sarebbe interpretato da Russell Crowe
(per le fattezze fisiche), diretto da Paul Thomas Anderson (per il
concetto di regia "moderna", telecamera fluttuante e
stupende carrellate) e con la musica di Bruce Springsteen (il mio
idolo, che mi assomiglia per il modo in cui concepisco la musica e
l'importanza dei testi delle canzoni).
Mister Hyde
[su]
TV: il cult della settimana
Nuova settimana e vecchio problema. È sempre difficile trovare
qualcosa di veramente originale da proporre (in TV) ad un cinefilo
ma, cercando bene nella povera offerta settimanale, un paio di
buoni films li ho trovati.
Prima del consiglio ufficiale, come di consueto, alcune
segnalazioni sempre tratte dalla programmazione televisiva in
chiaro.
(una precisazione: la data indicata, anche quando un film viene
trasmesso in orario notturno, è quella del calendario e non è
riferita, come spesso leggiamo su alcune riviste, alla serata
appena trascorsa)
Giovedì 8 Marzo - Italia 1 ore 3.25
La spia che venne dal freddo
Assolutamente da non perdere per coloro che amano i films del
genere.
Domenica 11 Marzo - Italia 1 a partire dalle ore 1.25
Star Trek II - L'ira di Khan
Star Trek III - Alla ricerca di Spock
Star Trek V - L'ultima frontiera
Pur se sempre discutibili e non amati dal sottoscritto un'altra
menzione obbligata è per i film della mini-serie di Star Trek
trasmessa da Italia 1.
Ed ora il film "cult" di questa settimana che è
ancora targato U.S.A e di nuovo ambientato nel New England ma che,
al contrario de "La congiura degli innocenti", non
lascia molto spazio al divertimento.
Domenica, 11 Marzo ore 0.50
- Rai 1
|
Titolo:
La scala a chiocciola
(The Spiral Staircase)
Regia:
Robert Siodmak
Cast: Dorothy McGuire,
Gorge Brent, Ethel Barrymore, Ken Smith, ronda Fleming,
Gordon Oliver, Elsa Lanchester, Sara Allgood, Rhys Williams,
James Bell, Charles Wagenhein, Ellen Corby, Richard Tyler,
Erville Alderson..
Durata:
1h e 23' Nazionalità:
Stati Uniti Anno: 1946 Musica:
Roy Webb
Tratto dal romanzo "Some Must Watch" di
Ethel Lina White.
|
New England 1906. In una cittadina, nel giro di pochi giorni,
vengono commessi alcuni assassini per mano di un maniaco
sconosciuto. Le vittime sono tutte giovani donne con qualche
menomazione fisica. Una ragazza, rimasta muta in seguito ad uno
choc, che assiste una vecchia signora, scopre un cadavere in
cantina e si ritrova subito perseguitata dal folle.
Il capolavoro di Robert Siodmak è un film nero che sfrutta tutti
i registri del genere, dall'horror al thriller, mostrando in
azione un discendente della fitta schiera di mostri
dell'espressionismo. Limitandosi ad un dialogo essenziale, il film
ripone la sua forza emotiva nella capacità di evocazione delle
immagini, senza trascurare alcuni effetti sonori classici, nella
tradizione del racconto gotico (l'azione si sviluppa durante una
tempesta). Accostato da molti ai racconti di Poe e Lovecraft, La
Scala a Chiocciola si affida, nella descrizione del clima
oppressivo della storia, ad una accurata messa in scena, che punta
sui chiaroscuri e, in alcuni momenti, sulle distorsioni ottiche.
Facendo leva sulla visività, Siodmak, tenta persino di
materializzare le allucinazioni del folle assassino: per esempio,
la visione smisuratamente ingrandita del suo occhio nel quale si
riflette la figura della vittima come dilatata da uno specchio
deformante; ed il volto di Helen senza la bocca (la ragazza si
guarda in uno specchio e porta di colpo la mano alla bocca). Un
capolavoro, imperdibile.
Merlino [su]
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